Lo spettacolo della cronaca nera

danny

Utente di lunga data
La Cronaca nera ha sempre destato l'attenzione morbosa del lettore. Non è questo il problema che voglio sottolineare.
Il cambiamento attuale in Italia deriva in parte all'episodio tragico di Vermicino di tanti anni fa e dall'aver appreso da quell'evento quanto siano importante certe dinamiche di presentazione della cronaca.
Attualmente la cronaca nera si avvale di uno storytelling. Non spiego cos'è, lo trovate on line.
Questo episodio lo palesa clamorosamente, credo sua visibile anche a chi non ha la minima conoscenza del mondo editoriale.
La notizia è un prodotto, oggi ci sono semore meno inviati, si comprano i prodotti dalle agenzie, nazionali e internazionali.
La prima selezione la fanno le agenzie, quindi.
Il quotidiano sceglie in base a linee editoriali, ma seguendo lo storytelling impostato in precedenza.
In questo caso un team ha scelto uno dei tanti casi di sparizione di persone in Italia, non a caso.

La vicenda è stata narrata per puntate.
Le foto scelte ovviamente non sono prese a caso dai social perché non si può.
Qualcuno ha chiesto l'autorizzazione e ha dei contratti d'uso. Le agenzie stesse vendono il pacchetto.
Lo storytelling prevedeva una vicenda che si è aperta con la fuga, e via via si è dipanata.
La gente si è appassionata fin dalla sparizione, eppure in Italia ce ne sono tante... Più di 5000 tra i minori. Di cui non si parla mai.
Io mi immagino il team di redazione, quando si è scekta la foto per l'articolo web... Qualcuno avrà detto 'Questa, guardate come assomiglia al protagonista di You'
'Figo, che culo'.
 

Carola

Utente di lunga data
Io mi rifiuto di leggere passo passo come e stata uccisa ecc questa curiosità macabra mi schifa ho visto da vicino un fatto di cronaca noto che ha coinvolto una mia amica e gli sciacalli di giornalisti ovunque senza umanità ne empatia

Peccato che esaurito Il clamore sia rimasta sola anche molti amici si sono allontanati
I parenti che ve lo dico a fare
 

danny

Utente di lunga data
Condivido.
La spettacolarizzazione del dolore e il raccontare tutto come se fosse una specie di sceneggiato, con elementi a sorpresa che a sorpresa, ovviamente non sono.
Scendere nel particolare inutile e utilizzare sempre una narrazione manipolatrice tipo chiedere ai genitori dell'assassino: "Qualcuno parla del rapporto madre, figlio..."
Chi non si sa ma è importante indirizzare lì il discorso, manipolare in questo modo la narrazione e strumentalizzare le persone, in modo tale che ne esca un nuovo colpevole o almeno un altro articolo da vendere
Esattamente.
Raccontare tutto come uno sceneggiato.
È la differenza tra la narrazione della cronaca di un tempo, che faceva leva sui fatti avvenuti, e quella di adesso, che crea una sceneggiatura.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
La definizione "ragazzo della porta accanto" è stata coniata dai giornali alla presentazione della serie.
Io ho visto solo la prima, dopo mi sono annoiato.
I due nella foto si assomigliano parecchio.
Ma perché, il tipo della porta accanto non può benissimo essere un potenziale omicida? Anche Rosa e Olindo abitavano alla porta accanto. Alla porta di sopra, o di sotto. E hanno ucciso.
 

Etta

Utente di lunga data
Nella prima foto, il protagonista di You, Joe Goldberg, serie televisiva di Netflix in cui il protagonista uccide la fidanzata.
La scelta dell'attore si è basata sul fatto che il suo volto pulito può rappresentare il ragazzo della porta accanto, il che crea una forte destabilizzazione nello spettatore, che non riesce a identificare il cattivo con dei tratti somatici rappresentativi e a utilizzare uno schema di difesa.
Usare un volto comune, da bravo ragazzo, è abbastanza comune, ormai: il mostro deve avere tratti identificativi simili a tutti noi.
Nella seconda l'ìmmagine di Turetta scelta da Fanpage e dal Corriere. I criteri vi sembrano diversi?
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Turetta sembra il figlio di Mr.Bean.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Ma perché, il tipo della porta accanto non può benissimo essere un potenziale omicida? Anche Rosa e Olindo abitavano alla porta accanto. Alla porta di sopra, o di sotto. E hanno ucciso.
Perché...intrinsecamente ti fidi...
Sei portato a fidarti dal vicino ..non da quello strano...non da quello che pensi tossico ..
Ma del tuo vicino ti fidi.
Poi te lo trovi impiccato un sabato mattina all alba...e ti chiedi perché...
 

Brunetta

Utente di lunga data
Perché...intrinsecamente ti fidi...
Sei portato a fidarti dal vicino ..non da quello strano...non da quello che pensi tossico ..
Ma del tuo vicino ti fidi.
Poi te lo trovi impiccato un sabato mattina all alba...e ti chiedi perché...
Io ho conosciuto criminali. Erano strani, ma non più di altri.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Perché...intrinsecamente ti fidi...
Sei portato a fidarti dal vicino ..non da quello strano...non da quello che pensi tossico ..
Ma del tuo vicino ti fidi.
Poi te lo trovi impiccato un sabato mattina all alba...e ti chiedi perché...
Ecco, questo lo so. Quello che mi "sorprende che sorprenda" la gente è che il tipo della porta accanto PUÒ essere pericoloso, in qualsiasi momento.
 

Brunetta

Utente di lunga data

danny

Utente di lunga data
Ma perché, il tipo della porta accanto non può benissimo essere un potenziale omicida? Anche Rosa e Olindo abitavano alla porta accanto. Alla porta di sopra, o di sotto. E hanno ucciso.
Beh, mio padre alla porta accanto aveva uno del clan di Epaminonda, se proprio vogliamo disquisire sulla terminologia.
Sì usa così, ca vans dire.
 

danny

Utente di lunga data
Schifo generale, non guardo un tg o una rete generalista da decenni.
Ora devo anche saltare intere pagine dei quotidiani, per 'sta mania di spettacolarizzare il dolore quale che sia
Qualcuno che lo nota per fortuna c' è.

È cambiato proprio lo stile narrativo della cronaca.
Ho collezione di vecchie testate, anche intere annate rilegate del CdS.
Se torni indietro il cambiamento è abissale.
Per non parlare del lessico e dello stile dei settimanali fino agli anni 70, 80.
 

danny

Utente di lunga data
Io ho conosciuto criminali. Erano strani, ma non più di altri.
Allora...
Nela mia vita una mia vicina ha ucciso ed evirato il marito.
Come era?
Mezza paralizzata, si muoveva a fatica, non parlava con nessuno.
Un'altra ha accoltellato il convivente marocchino buttando sulle scale del condominio.
Come era?
Piccola, bassa, 1,50 al massimo, molto esile, una vecchina un po' mattarella con un figlio andicappato alto e grasso, diceva cose strampalate.

I vari spacciatori e mafiosi capisco da 100 metri di distanza che devi girare al largo, che siano uomini e donne ti fanno paura.

I vicini di casa di mio padre.... Beh, si capiva subito che era meglio non averli come vicini.
Idem quelli di mia nonna.

I vari spaccini... Lascia perdere, nessuno li frequenterebbe a cuor leggero.
Per un certo periodo ho frequentato un deposito materiale ferroso, mi feci tollerare dal padrone, che era uno che avrebbe sciolto nell'acido i vari rom che passavano di lì a rubare, e secondo me lo ha pure fatto prima di essere arrestato.
Ho comprato casa da uno che vi farebbe cagare sotto se lo incontraste di sera.
Ho avuto una tipa al sud con la casa mitragliata dalla mafia e non so perché le facce dei mafiosi le riconoscevi subito...
Criminali di vario livello agli arresti domiciliari avuti come vicini.

Quando si dice 'vicino della porta accanto' si intende uno che non è immediatamente riconoscibile come criminale.
Perché, credimi, nel 98% dei casi chi lo è lo capisci subito, al primo momento.
Se si è un minimo perspicaci, ovviamente.
Riconosco che c'è stata anche gente che ha parlato credendosi cittadini alla pari con mafiosi, ottenendo la considerazione che meritavano. Ovvero niente.
Ed è già tanto, gli è solo andata bene.
Ma quelli sono tonti.
Ciò che spaventa di più le persone è quella piccola percentuale di imprevedibilità, ovvero quelle persone che non mandano segnali, che sembrano brave persone.
Mi sembra che un russo ci abbia scritto anche un libricino...
 
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danny

Utente di lunga data
La tragedia di Vermicino... Quanti la ricordano?
Fu lo spartiacque tra la cronaca pudica e rispettosa degli anni precedenti e la spettacolarizzazione delle tragedie
18 ore di diretta televisiva con 21 milioni di spettatori.
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danny

Utente di lunga data
Essa sanci' per davvero il cambio di approccio giornalistico nel nostro Paese. A mio parere fu un evento mediaticamente disgustoso, ma rivoluzionario.
 

ologramma

Utente di lunga data
La tragedia di Vermicino... Quanti la ricordano?
Fu lo spartiacque tra la cronaca pudica e rispettosa degli anni precedenti e la spettacolarizzazione delle tragedie
18 ore di diretta televisiva con 21 milioni di spettatori.
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Eccone uno che era davanti alla TV, anche perché avevo amici pompieri che partecipavano .
Fu una cosa drammatica data in pasto al pubblico, ti do ragione con il senno di poi
 

Andromeda4

Utente di lunga data
La tragedia di Vermicino... Quanti la ricordano?
Fu lo spartiacque tra la cronaca pudica e rispettosa degli anni precedenti e la spettacolarizzazione delle tragedie
18 ore di diretta televisiva con 21 milioni di spettatori.
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Sì, avevo 10 anni, lo ricordo bene.
Anche le critiche alla madre del bambino (già allora si sentenziava) perché "stava mangiando un gelato". Magari aveva avuto un calo di zuccheri, angosciata com'era, si era sentita male e doveva riprendersi. Ma l'importante era criticare.
 

danny

Utente di lunga data
Nella prima foto, il protagonista di You, Joe Goldberg, serie televisiva di Netflix in cui il protagonista uccide la fidanzata.
La scelta dell'attore si è basata sul fatto che il suo volto pulito può rappresentare il ragazzo della porta accanto, il che crea una forte destabilizzazione nello spettatore, che non riesce a identificare il cattivo con dei tratti somatici rappresentativi e a utilizzare uno schema di difesa.
Usare un volto comune, da bravo ragazzo, è abbastanza comune, ormai: il mostro deve avere tratti identificativi simili a tutti noi.
Nella seconda l'ìmmagine di Turetta scelta da Fanpage e dal Corriere. I criteri vi sembrano diversi?
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Lo stile Netflix in questa storia è entrato troppo di prepotenza, mi sa. Mercoledì Addams, fonte di ispirazione voluta per il look.
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