Brunetta
Utente di lunga data
Ha detto che ha capito che abbiamo ragione e non gli scriverà più.Non ho letto le ultime nove pagine. Alla fine se lo scopa o no?
Rispetto al rientro al lavoro ha detto che è in un altro reparto.
Ha detto che ha capito che abbiamo ragione e non gli scriverà più.Non ho letto le ultime nove pagine. Alla fine se lo scopa o no?
Ci si conosce poco dopo anni di convivenza, al punto di stupirsi di un tradimento, figuriamoci agli inizi quando emerge soprattutto la parte migliore.Non direi.
Alcuni segnali ci sono, ma, come tutti i segnali, vengono sottovalutati.
Possono essere segnali di vittimismo, da ferite narcisiste non guarite, o di compiacimento di sé. Si sottovalutano principalmente perché l’entusiasmo e la gioia di una relazione dà una sensazione di onnipotenza e di poter soddisfare anche carenze antiche.
Infatti io sostengo che pensare di vedere e saper interpretare i segnali sia presuntuoso.Ci si conosce poco dopo anni di convivenza, al punto di stupirsi di un tradimento, figuriamoci agli inizi quando emerge soprattutto la parte migliore.
Lo scandaglio accurato del partner normalmente avviene dopo brutte esperienze che hanno segnato, e di solito porta a non elaborare progetti.
Si cambia anche, nel frattempo.Infatti io sostengo che pensare di vedere e saper interpretare i segnali sia presuntuoso.
Trovare un partner, oltre la serata o la settimana, non è facile e si cerca di valorizzare le parti belle e di accettare i difetti. Il risultato è spesso quello di scotomizzare (ritagliare per non percepire) gli aspetti preoccupanti.
Si cambia insieme. Se si cambia egoisticamente, forse c’era già quell’aspetto egocentrico di cui dicevo.Si cambia anche, nel frattempo.
Mi sfugge il collegamento fra mancato appagamento totale da figlio appena nato, o da poco, e farsi sbattere da un terzo. Di solito ci si fa sbattere da terzi se il coniuge non appaga, che il figlio appaghi o meno quanto rileva? Stando al racconto di @Nana K zero, anche perchè sarebbe come dire che qualsiasi cosa non appaghi allora ci si fa sbattere, tipo: mi sta sulle balle quel collega, non sono appagato dal lavoro, allora compenso facendomi sbattere da uno che non è mio marito. D'altra parte si leggono storie di gente che si è fatta sbattere da terzi dopo aver avuto un lutto in famiglia.. alla fine ogni scusa è buonaDifatti non hai tradito tu, che eri soddisfatta e appagata.
Qui si cerca di vedere il punto di vista di chi non lo è.
Insieme è raro, se si condivide poco tempo.Si cambia insieme. Se si cambia egoisticamente, forse c’era già quell’aspetto egocentrico di cui dicevo.
Egocentrismo non è egoismo. L’egocentrismo è il funzionamento del bambino, da adulti è segno di immaturità. L’egoismo è un giudizio morale che si può dare quando l’egocentrismo viene perseguito consapevolmente, incurante del male che si compie.
Propositi lusinghieri speriamo siano applicati .Grazie a tutti per le opinioni, credo avessi proprio bisogno di sentirmi dire cose che in fondo già sapevo, nel bene e nel male, ed evitare un punto di non ritorno.
Penso di essere ancora in tempo per evitare cazzate, concentrarmi su mio figlio, parlare col mio compagno e risolvere, siamo sempre stati molto affiatati fino ad un anno e mezzo fa, il troppo lavoro di lui ci aveva separati, lui o non c'era o era troppo stanco per fare qualsiasi cosa...
Però ci tengo a lui, al nostro rapporto, credo di aver sfruttato questo diversivo per non guardare in faccia ai problemi, perché è più facile, ne parlerò e pian piano risolveremo, troveremo tempo per noi.
Non scriverò più al collega, mi richiederà fatica ma devo farlo
Sempre ammirata e goduta lamia signora in quello statoio per niente...non mi potevo vedere con la pancia...ma anche mio marito non era molto interessato![]()
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...eravamo come dormienti in quel senso...
Stai facendo una gran confusione.Mi sfugge il collegamento fra mancato appagamento totale da figlio appena nato, o da poco, e farsi sbattere da un terzo. Di solito ci si fa sbattere da terzi se il coniuge non appaga, che il figlio appaghi o meno quanto rileva? Stando al racconto di @Nana K zero, anche perchè sarebbe come dire che qualsiasi cosa non appaghi allora ci si fa sbattere, tipo: mi sta sulle balle quel collega, non sono appagato dal lavoro, allora compenso facendomi sbattere da uno che non è mio marito
Tutti hanno poco tempo eppure c’è chi riesce a dialogare.Insieme è raro, se si condivide poco tempo.
E se si lavora e ci si dedica anima e corpo ai figli, si cambia distanti.
Il dialogo sono solo parole.Tutti hanno poco tempo eppure c’è chi riesce a dialogare.
Per me funziona dividersi i compiti, si guadagna tempo, per altri condividerli e riescono a parlare mentre cucinano o stendono la biancheria. Ma condividere i pensieri deve essere la priorità.
Io sono anni che cerco di capire. Ma capire non è giustificare.Stai facendo una gran confusione.
Nel mio caso, entrambi eravamo felici di nostra figlia.
Quando lei ebbe sei mesi mia moglie perse la madre per un tumore.
Quando ebbe 4 anni il padre per un'emorragia.
Poi la sorella.
Potevo compensare tutta questa perdita di punti di riferimento?
Poteva andare in carico a una figlia, che in realtà non può mai darti più amore di quel che richiede?
Ovviamente no.
E secondo te, a me ora può bastare a me tutto quanto?
I bisogni affettivi vanno di pari passo con quello sessuali.
Di solito.
Mah.Io sono anni che cerco di capire. Ma capire non è giustificare.
Tutti siamo destinati a diventare orfani, prima o poi, lo sappiamo bene, per qualcuno è anche una liberazione.
Non si può pensare che qualcuno possa compensare l’amore sano dei genitori. Ma non serve, è un amore che dà abbastanza per farne a meno da adulti.
Ma sempre lì arrivi?Il dialogo sono solo parole.
I pensieri pure.
Contano i fatti.
La cura non sta mai nella conversazione.
O perlomeno, non solo in quella.
Puoi dirmi che mi ami, ma se non mi scopi per anni, le tue parole hanno le ali di cera.
Certo. Io parlo di adulti. Ho perso mio padre a 25. È stato doloroso, ma sento il suo amore anche ora.Perdere un padre e/o la madre a 65 anni è un conto. a 34 un altro. da bambini un altro ancora.
certo che siamo tutti destinati a seppellire i nonni ed i genitori o almeno questo sarebbe ciò che Natura prevederebbe.
non sempre va così e l'età in cui si diventa orfani cambia radicalmente la prospettiva del dolore della perdita
Non ho detto razionalmente.Mah.
Non credo affatto.
Pure mio padre ha sofferto per la perdita, ed erano anziani.
Figurati una donna di 40.
Il vuoto che si crea non è razionalmente colmabile come credi tu.
Stai dicendo che venendo meno punti di riferimento affettivi, aumentano i bisogni sessuali che se il coniuge non può assolvere in toto si va in cerca un terzo?Potevo compensare tutta questa perdita di punti di riferimento?
Poteva andare in carico a una figlia, che in realtà non può mai darti più amore di quel che richiede?
Ovviamente no.
E secondo te, a me ora può bastare a me tutto quanto?
I bisogni affettivi vanno di pari passo con quello sessuali.
Di solito.
perso mio padre a 34 anni e mia madre poco dopo. letteralmente mortimi tra le braccia. mia sorella non si è ancora ripresa ed è parecchio più grande di me. dipende anche dalle circostanze della morte.Certo. Io parlo di adulti. Ho perso mio padre a 25. È stato doloroso, ma sento il suo amore anche ora.