Ma dimmi c’è peggior insidia che amarsi con monotonia

Gaia

Utente di lunga data
Tanto affetto ma poco amore.
La malattia cronica che lei ha mi fa sentire piu' carer che marito. Ora non pensare che lei non sia autosuffuciente, e' una persona normale, appare normale ma ha comunque una patologia neurologica seria che senza medicine potrebbe essere mortale.
Inizio' di punto in bianco dal 2013 essendo lei sempre stata in salute prima.
Poi aggiungi mia madre che ha avuto Alzheimer ed e' morta 4 anni fa. Mio padre 90enne che e' si in salute ma soffre di ansia. La famiglia di mia moglie che per narcisismo patologico non ha fatto nulla per aiutare, ma non ti parlo di aiuto concreto, ma anche un solo, 'ti serve una mano, noi siamo qui se serve'.
Insomma sono esausto.
Lo so che ho dei doveri ma sentirmi un carer mi pesa.
Prenditi il tuo ossigeno e poi torna ai tuoi doveri.
Fai le cose per bene. Non disfare tutto. Sei solo depresso.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Ho appena letto questa cosa.

«Se il tradimento non è solo un esercizio di sessualità a bassa definizione, io penso che abbia una sua dignità e soprattutto che non debba essere giudicato da figli adulti che, nel condannarlo, pensano di più alla loro quiete perduta che al percorso anche drammatico in cui chiunque di noi, a un certo punto della sua vita, può venirsi a trovare. Tradire un amore, tradire un amico, tradire un'idea, tradire un partito, tradire persino la patria significa infatti svincolarsi da un'appartenenza e creare uno spazio di identità non protetta da alcun rapporto fiduciario, e quindi in un certo senso più autentica e vera. Nasciamo infatti nella fiducia che qualcuno ci nutra e ci ami, ma possiamo crescere e diventare noi stessi solo se usciamo da questa fiducia, se non ne restiamo prigionieri, se a coloro che per primi ci hanno amato e a tutti quelli che dopo di loro sono venuti, un giorno sappiamo dire: "Non sono come tu mi vuoi". C'è infatti in ogni amore, da quello dei genitori, dei mariti, delle mogli, degli amici, degli amanti a quello delle idee e delle cause che abbiamo sposato, una forma di possesso che arresta la nostra crescita e costringe la nostra identità a costituirsi solo all'interno di quel recinto che è la fedeltà che non dobbiamo tradire. Ma in ogni fedeltà che non conosce il tradimento e neppure ne ipotizza la possibilità c'è troppa infanzia, troppa ingenuità, troppa paura di vivere con le sole nostre forze, troppa incapacità di amare se appena si annuncia un profilo d'ombra. Eppure senza questo profilo d'ombra, quella che puerilmente chiamano "fedeltà" è l'incapacità di abbandonare lidi protetti, di uscire a briglia sciolta e a proprio rischio verso le regioni sconosciute della vita che si offrono solo a quanti sanno dire per davvero "addio". E in ogni addio c'è lo stigma del tradimento e insieme dell'emancipazione. C'è il lato oscuro della fedeltà che però è anche ciò che le conferisce il suo significato e che la rende possibile. Fedeltà e tradimento devono infatti l'una all'altro la densità del loro essere che emancipa non solo il traditore ma anche il tradito, risvegliando l'un l'altro dal loro sonno e dalla loro pigrizia emancipativa impropriamente scambiata per "amore". Gioco di prestigio di parole per confondere le carte e barare al gioco della vita. Il traditore di solito queste cose le sa, meno il tradito che, quando non si rifugia nella vendetta, nel cinismo, nella negazione o nella scelta paranoide, finisce per consegnarsi a quel tradimento di sé che è la svalutazione di se stesso per non essere più amato dall'altro, senza così accorgersi che allora, nel tempo della fedeltà, la sua identità era solo un dono dell'altro. Tradendolo l'altro lo consegna a se stesso, e niente impedisce di dire a tutti coloro che si sentono traditi che forse un giorno hanno scelto chi li avrebbe traditi per poter incontrare se stessi, come un giorno Gesù scelse Giuda per incontrare il suo destino. Sembra infatti che la legge della vita sia scritta più nel segno del tradimento che in quello della fedeltà, forse perché la vita preferisce di più chi ha incontrato se stesso e sa chi davvero è, rispetto a chi ha evitato di farlo per stare rannicchiato in un'area protetta dove il camuffamento dei nomi fa chiamare fedeltà e amore quello che in realtà è insicurezza o addirittura rifiuto di sapere chi davvero si è, per il terrore di incontrare se stessi, un giorno almeno, prima di morire, con il rischio di non essere mai davvero nati.»

(Umberto Galimberti)
Galimberti?
Ma stai male?
Brunetta esci da questo corpo :LOL:
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Sbagliero' io ma mi sembra il caso in cui il traditore cerca tremila scuse. Ammetto di aver letto solo i suoi primi 4, 5 post della sua storia, forse leggendone di piu' avrei un altra visione.
Effettivamente non hai tutti i torti.
Non ho mai compreso questa ipocrisia dell’infedele.
Come se si abbia bisogno di colorare una tresca o una serie di tresche per farla sembrare qualcosa in più di semplici corna.
 

Nicky

Utente di lunga data
Galimberti?
Ma stai male?
Brunetta esci da questo corpo :LOL:
In genere non mi fa impazzire, anche perché lo trovo un po' un riciclone di idee un po' retoriche.
Però il brano che ha citato Gaia, anche se non originale, secondo me è bello, perché si adatta a tutti i casi in cui per essere se stessi bisogna spezzare un legame. Penso alle aspettative dei genitori sui figli, ad esempio. Quanti vogliono il figlio medico o calciatore, ad esempio, e fin da piccoli li instradano in un modo che poi il figlio non sente proprio.
Questa dinamica a volte accade anche in una coppia o in un'amicizia, dove si creano aspettative o, appunto, routine monotone in cui non ci si riconosce più.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Sbagliero' io ma mi sembra il caso in cui il traditore cerca tremila scuse. Ammetto di aver letto solo i suoi primi 4, 5 post della sua storia, forse leggendone di piu' avrei un altra visione.
Leggi meglio. Che poi scrivi sfondoni.

Effettivamente non hai tutti i torti.
Non ho mai compreso questa ipocrisia dell’infedele.
Come se si abbia bisogno di colorare una tresca o una serie di tresche per farla sembrare qualcosa in più di semplici corna.
Ma come che bisogno c'è? :LOL:
Se il tradimento è evasione ti pare che non lo coloro? Se voglio il grigio resto a casa a mandare avanti la Srl. :LOL:
Eddai, su.
Ognuno vive le storie parallele nel suo contesto mentale, prima che fisico.
Un tradimento ti lascia un sacco di tempo libero tra una scopata e l'altra.
Che tutti - o quasi - riempiono di storytelling.
Non stai vivendo una persona. Per quello c'è la famiglia. Stai vivendo una bolla, e la bolla me la arredo come piace a me.
In quella bolla ci metto i pezzi di me (e di lei) che più mi aggradano.
Non è colorare, è lavorare per sottrazione.

Inoltre

Ci sono persone - graziaddio secondo me - che hanno bisogno per accendersi di dare un senso alle cose e alla gente all'interno della propria economia di testa.
Sedurre, nel senso latino del termine.
Se devo masturbarmi usando il corpo di un'altra ho una infinita gamma di alternative.

Infine

Il giro mentale della femmina traditrice è sempre lo stesso.
1. Incontro una persona per cui se fossi libera lascerei il legittimo / a, anche solo per vedere come va.
2. 3 nanosecondi dopo mi faccio due conti e capisco che non posso far saltare il banco. Figli / famiglia, mutuo, investimenti vari di tempo, soldi o emozioni; strada-vecchia-per-la-nuova o quel che ti pare.
3. Adotto una strategia più prudente e metto il piede in due scarpe. Poi valuto se saltare o no.
Poi la pratica detta il giro fisico. Ma il giro di testa è sempre quello per il 99% degli esseri umani a doppia X.

In genere non mi fa impazzire, anche perché lo trovo un po' un riciclone di idee un po' retoriche.
Però il brano che ha citato Gaia, anche se non originale, secondo me è bello, perché si adatta a tutti i casi in cui per essere se stessi bisogna spezzare un legame. Penso alle aspettative dei genitori sui figli, ad esempio. Quanti vogliono il figlio medico o calciatore, ad esempio, e fin da piccoli li instradano in un modo che poi il figlio non sente proprio.
Questa dinamica a volte accade anche in una coppia o in un'amicizia, dove si creano aspettative o, appunto, routine monotone in cui non ci si riconosce più.
Ogni volta che qualcuno mette i propri libri sugli scaffali dell'autogrill un'idea muore.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ma come che bisogno c'è? :LOL:
Se il tradimento è evasione ti pare che non lo coloro? Se voglio il grigio resto a casa a mandare avanti la Srl. :LOL:
Eddai, su.
Ognuno vive le storie parallele nel suo contesto mentale, prima che fisico.
Un tradimento ti lascia un sacco di tempo libero tra una scopata e l'altra.
Che tutti - o quasi - riempiono di storytelling.
Non stai vivendo una persona. Per quello c'è la famiglia. Stai vivendo una bolla, e la bolla me la arredo come piace a me.
In quella bolla ci metto i pezzi di me (e di lei) che più mi aggradano.
Non è colorare, è lavorare per sottrazione.

Inoltre

Ci sono persone - graziaddio secondo me - che hanno bisogno per accendersi di dare un senso alle cose e alla gente all'interno della propria economia di testa.
Sedurre, nel senso latino del termine.
Se devo masturbarmi usando il corpo di un'altra ho una infinita gamma di alternative.

Infine

Il giro mentale della femmina traditrice è sempre lo stesso.
1. Incontro una persona per cui se fossi libera lascerei il legittimo / a, anche solo per vedere come va.
2. 3 nanosecondi dopo mi faccio due conti e capisco che non posso far saltare il banco. Figli / famiglia, mutuo, investimenti vari di tempo, soldi o emozioni; strada-vecchia-per-la-nuova o quel che ti pare.
3. Adotto una strategia più prudente e metto il piede in due scarpe. Poi valuto se saltare o no.
Poi la pratica detta il giro fisico. Ma il giro di testa è sempre quello per il 99% degli esseri umani a doppia X.
Faccio parte del 1%
Punto 1. Mai pensato. Se salta il banco non salta per un altro. Se mi venisse il dubbio mi allontanerei.
Punto 2. Per me punto 1 senza fare conti. Priorità assoluta sempre perché credo che un altrp non può essere una motivazione valida
Punto 3. Approvo senza peró valutare se saltare
 

Nicky

Utente di lunga data
Faccio parte del 1%
Punto 1. Mai pensato. Se salta il banco non salta per un altro. Se mi venisse il dubbio mi allontanerei.
Punto 2. Per me punto 1 senza fare conti. Priorità assoluta sempre perché credo che un altrp non può essere una motivazione valida
Punto 3. Approvo senza peró valutare se saltare
Per me il giro è stato questo.
Punto 1. Incontro una persona che mi piace al punto tale da pensare che, se fossi libera, mi piacerebbe comunque.
Punto 2. Mi assicuro che non abbia intenzione di farmi saltare la famiglia.
Punto 3. Adotto prudenza.
Poi c'è il punto 0. Mi chiedo se ho davvero fatto la scelta meno peggio, in un loop eterno, rassegnandomi alla mancanza di risposte!
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Per me il giro è stato questo.
Punto 1. Incontro una persona che mi piace al punto tale da pensare che, se fossi libera, mi piacerebbe comunque.
Punto 2. Mi assicuro che non abbia intenzione di farmi saltare la famiglia.
Punto 3. Adotto prudenza.
Poi c'è il punto 0. Mi chiedo se ho davvero fatto la scelta meno peggio, in un loop eterno, rassegnandomi alla mancanza di risposte!
Punto 1 condivido. Certo che mi piace e mi piacerebbe libera o non libera. Non mi libererei però
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Faccio parte del 1%
Punto 1. Mai pensato. Se salta il banco non salta per un altro. Se mi venisse il dubbio mi allontanerei.
Punto 2. Per me punto 1 senza fare conti. Priorità assoluta sempre perché credo che un altrp non può essere una motivazione valida
Punto 3. Approvo senza peró valutare se saltare
Nemmeno la prima volta?
 

destroyah

Utente di lunga data
Ma siete tutti cosi' razionali da sapere che anche se vi innamoraste dell' extra non fareste saltare il banco?
Ammiro la vostra razionalita' e non lo dico per provocare.
 

Gaia

Utente di lunga data
Ma siete tutti cosi' razionali da sapere che anche se vi innamoraste dell' extra non fareste saltare il banco?
Ammiro la vostra razionalita' e non lo dico per provocare.
Ci si innamora sempre dell’extra a parer mio, ma non siamo più adolescenti.
Ci sono degli impegni da rispettare.
E poi sinceramente ho capito che si possono amare più persone in contemporanea, anche se in modi diversi.
Quello che frega il traditore e’ proprio l’incapacità di fare una scelta e quindi di escludere una opzione in favore dell’altra.
 

Nicky

Utente di lunga data
Ma siete tutti cosi' razionali da sapere che anche se vi innamoraste dell' extra non fareste saltare il banco?
Ammiro la vostra razionalita' e non lo dico per provocare.
Io non ero sicura di nulla all'inizio, al punto che ho trovato il coraggio, perché pensavo che la cosa da parte sua sarebbe durata poco.
In seguito, se devo essere sincera, mi sono innamorata. Però questo non ha inciso molto sul rapporto con mio marito, per quanto possa sembrare strano; non mi ha fatto perdere il senso del mio legame con lui.
Ma non è qualcosa che ha molto a che fare con la razionalità.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ma siete tutti cosi' razionali da sapere che anche se vi innamoraste dell' extra non fareste saltare il banco?
Ammiro la vostra razionalita' e non lo dico per provocare.
Non è questione di razionalità. È questione di essere realistici.facile innamorarsi di una persona che vedi con i tempi dell’amante, che non non vivi nella quotidianità e con la quale bene o male non fai progetti. La maturità sta nel capire che quella appunto è una bolla e che se la porti nella realtà con tutti i problemi della realtà diventa una storia normale. Poi valuti quello che hai, con il passato che hai condiviso. Magari con la presenza dei figli. Metti tutto sulla bilancia e se non hai 15 anni dai giusto peso le cose.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Ma siete tutti cosi' razionali da sapere che anche se vi innamoraste dell' extra non fareste saltare il banco?
Ammiro la vostra razionalita' e non lo dico per provocare.
Guarda in base alla mia esperienza cambiano i tempi di reazione tra punto 1 2 e 3, ma il giro è sempre quello. Magari man mano che diventi una vecchia pellaccia nel mare magnum delle corna, ci metti meno tempo a razionalizzare, però io posso dire tranquillamente di non essere mai stato a letto con nessuno in 35 anni di onorata carriera con cui potenzialmente non ci sarebbe potuta essere una storia con tutti i crismi. Dall'altra parte, come dice giustamente Ghiaia, non siamo più ragazzini e quindi l'investimento va preservato.
@Nocciola, invece non sono d'accordo sul fatto dei tempi. Ci sono situazioni, ad esempio quando ti scopi gente che lavora con te oppure nel tuo stesso ambito, in cui passi molto più tempo con l'amante che con la legittima o il legittimo. Secondo me è molto più un discorso di squilibrio energetico. L'amante da, la famiglia invece toglie. Per questo è facile innamorarsi.
 
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