Che cosa c'è di strano nel voler conoscere la verità?
A parti invertite, la moglie si sarebbe comportata allo stesso identico modo.
È la conoscenza dei fatti che permetterà a quest'uomo di decidere se mandare tutto al diavolo o tentare un nuovo inizio.
Certo, non sappiamo come abbiano interagito e con che violenza verbale i due; possiamo solo affidarci al racconto del marito.
Ma se lui dice la verità, il comportamento di lei somiglia molto a una confessione.
Su certe cose non è lo stesso.
Specie nei termini in cui una persona parla di relazione extraconiugale -sempre sia questo, come è il suo evidente pensiero, dal momento che è arrivato a scriverne in questo forum- quella relazione diventa un incubo.
Il che a me fa pensare ad una persona che lei possa aver lasciato avvicinare, ma che si è rivelata nociva. Un incubo. Parole da lei espresse, almeno dal racconto riportato.
Al punto che al farsi risentire di questa persona, lei scoppia in lacrime, e si confida turbata con la sorella. Lei non vuole sentire questa persona. Che quindi si pone come prevaricante, una persona che non rispetta e ha rispettato i suoi NO.
Il marito a fronte di questo PREVARICA. Pretende di sapere se è stato tradito, il suo pensiero è se stesso, non la moglie. E lo fa chiamando la sorella, perchè vuole sapere subito.
Non ha manco capito che in quello che ha sentito della telefonata, molto probabilmente ci sono termini di qualche forma di violenza. Gli è andato il sangue al cervello e non ha capito più niente.