Ma voi credete in Dio?

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Quibbelqurz

Heroiken Sturmtruppen
Io ho studiato praticamente tutte le religioni (maggiori e minori) del mondo per avere una visione completa e comprendere le origini dei problemi culturali dei vari popoli. Perché la religione applica un timbro culturale a tutti i suoi membri, atei o credenti. Il timbro più evidente è il modo di contare il tempo. Siamo convinti che il 2013 sia l'anno usato in tutto il mondo, ma non è assolutamente vero :D

Gli atei per la maggior parte hanno una buona cultura conoscendo almeno bene la religione che respingono, ma sono spesso fanatici come alcuni credenti. Cioè per avere una sana relazione anti-religiosa, bisogna essere comunque tolleranti. E, per avere una sana relazione religiosa, bisogna essere tolleranti uguale.

Nei vari brani religiosi però viene evidenziata e inneggiata l'intolleranza verso gli altri. Questo forse è l'aspetto che è cambiato negli ultimi 50 anni. C'è più tolleranza. Ma ci sono comunque tanti che ne approfittano, per ottenere il potere assoluto. Quando poi adori questo potere, diventi santo, quando lo disprezzi, diventi nemico e peccatore. Invece, sia adulazione che disprezzo del potere non ha nulla a che fare con religione e fede. Ed è questo il lato che nella norma non viene osservato ... perché non costa nulla e non da nulla, se non la personalissima serenità e felicità.
 
Io ho studiato praticamente tutte le religioni (maggiori e minori) del mondo per avere una visione completa e comprendere le origini dei problemi culturali dei vari popoli. Perché la religione applica un timbro culturale a tutti i suoi membri, atei o credenti. Il timbro più evidente è il modo di contare il tempo. Siamo convinti che il 2013 sia l'anno usato in tutto il mondo, ma non è assolutamente vero :D

Gli atei per la maggior parte hanno una buona cultura conoscendo almeno bene la religione che respingono, ma sono spesso fanatici come alcuni credenti. Cioè per avere una sana relazione anti-religiosa, bisogna essere comunque tolleranti. E, per avere una sana relazione religiosa, bisogna essere tolleranti uguale.

Nei vari brani religiosi però viene evidenziata e inneggiata l'intolleranza verso gli altri. Questo forse è l'aspetto che è cambiato negli ultimi 50 anni. C'è più tolleranza. Ma ci sono comunque tanti che ne approfittano, per ottenere il potere assoluto. Quando poi adori questo potere, diventi santo, quando lo disprezzi, diventi nemico e peccatore. Invece, sia adulazione che disprezzo del potere non ha nulla a che fare con religione e fede. Ed è questo il lato che nella norma non viene osservato ... perché non costa nulla e non da nulla, se non la personalissima serenità e felicità.
Ma io non capisco sta questione del potere...
E non ho mai capito quali siano i poteri occulti della chiesa cattolica.
Vero dice MM che io ho dimestichezza con gli ambienti religiosi.
Ma in trent'anni che lavoro per loro, MAI, MAI, MAI si sono permessi di ingerirsi nella mia vita privata neanche con una parola.

Ovvio non posso suonare l'organo in chiesa 5 messe ogni domenica e poi uscire dalla chiesa e maledire i miei datori di lavoro no?

Ma è anche ovvio che in trent'anni impari a vedere molte cose dietro le quinte...e ti dici...ok dai anche loro sotto la tonaca sono uomini no?

Ma è anche vero che non ho mai frequentato le alte sfere ecclesiastiche e mai mi sono abbassato a baciare un anello di un vescovo.

Ma con un certo vescovo ci davamo del tu...per la sua passione per la musica e perchè era del mio paese...

Quando andai a suonare al suo paese a Troia in provincia di Foggia...i popolani mi fecero una festa che non dimenticherò mai...fu molto, ma molto amato, da quella gente...forse perchè fece tanta carità ai bisognosi...così mi dissero quei popoli...
 

babsi

Utente di lunga data
Leggo un po' alla volta e saltello qua e la. Qui, per esempio.
Madonna che cumulo di ignoranza.
Quelli che tu definisci valori cristiani, sono giustamente valori pertinenti all'umanità, non solo ai cristiani.
Ma Cristo era l'incarnazione assoluta di queste virtù. Le ha vissute tutte al massimo, anche per chi non voglia credere che fosse il figlio di Dio, Gesù è una figura di un'umanità assoluta e splendente.
Per questo la chiesa assume come fondanti questi valori, perché sono IN Cristo, l'essere umano più bello.

Tutto il pistolotto sui falsi cristiani è di una banalità disarmante e trovo che si commeti da sè.
Chiara intanto piano coi toni, ignoranza dove?
Ho scritto cose dimostrabili(al contrario dei grandi miracoli che si predicano ma qui la pianto sennò dovremmo aprire un discorsetto un po' troppo lungo), non mi sono certo inventata niente, quindi andiamoci piano.
Cristo era l'incarnazione di queste virtù, ma è proprio questo il punto, lo era lui come ce ne sono stati altri non cristiani, guarda Gandhi, non era cristiano eppure è stato un esempio illuminante della non violenza e di come un uomo possa combattere con la propria voce e farne l'arma più grande. Insomma sto dicendo che tutte quelle figure storiche realmente vissute che hanno fatto sul serio del bene per gli altri io le vedo come dei grandi uomini, portatori di grandi valori, ma non perchè cristiani, ok? ma perchè, tanto per citarne uno come San Francesco, hanno saputo spogliarsi di tutto per darlo agli altri, e io credo che questo vada oltre la fede, è insito nell'essere umano come può esserlo la cattiveria stessa, ci viene da dentro, a chi più a chi meno, e voglio credere che lui lo avrebbe fatto anche da ateo, a prescindere dalla sua fede. Se un uno è buono dentro lo è, indipendentemente dal suo credo.
Questo volevo dire.
 
Chiara intanto piano coi toni, ignoranza dove?
Ho scritto cose dimostrabili(al contrario dei grandi miracoli che si predicano ma qui la pianto sennò dovremmo aprire un discorsetto un po' troppo lungo), non mi sono certo inventata niente, quindi andiamoci piano.
Cristo era l'incarnazione di queste virtù, ma è proprio questo il punto, lo era lui come ce ne sono stati altri non cristiani, guarda Gandhi, non era cristiano eppure è stato un esempio illuminante della non violenza e di come un uomo possa combattere con la propria voce e farne l'arma più grande. Insomma sto dicendo che tutte quelle figure storiche realmente vissute che hanno fatto sul serio del bene per gli altri io le vedo come dei grandi uomini, portatori di grandi valori, ma non perchè cristiani, ok? ma perchè, tanto per citarne uno come San Francesco, hanno saputo spogliarsi di tutto per darlo agli altri, e io credo che questo vada oltre la fede, è insito nell'essere umano come può esserlo la cattiveria stessa, ci viene da dentro, a chi più a chi meno, e voglio credere che lui lo avrebbe fatto anche da ateo, a prescindere dalla sua fede. Se un uno è buono dentro lo è, indipendentemente dal suo credo.
Questo volevo dire.
Per me hai le idee un po' confuse.
San Francesco lo conosco molto bene.
Pare che egli abbia avuto una visione in cui Dio gli disse, vai e ripara la mia chiesa che cade a pezzi.
Lui come al solito non capì il messaggio e si mise a riparare la piccola chiesa della porziuncola oggi custodita entro la basilica si santa Maria degli Angeli in Assisi.
San Francesco non era un prete, ma diceva che considerava più di lui anche il più povero e scalcinato tra i preti, per il semplice fatto che lui, il prete poteva dare a lui l'Eucarestia e non viceversa.
San Francesco giurò obbedienza incondizionata alla Chiesa e andò in pellegrinaggio da Innocenzo III papa, per farsi approvare la regola.

http://www.monasterovirtuale.it/home/classici/francesco/regolabollata.html

Qui trovi il testo della regola bollata 1223.
E posso dirti che i frati francescani sempre fanno riferimento al vescovo della diocesi a cui appartengono.

Gandhi non era uno stupido sempliciotto come lo si dipinge.
Nato il 2 ottobre 1869 a Portbandar in India, dopo aver studiato nelle università di Ahmrdabad e Londra ed essersi laureato in giurisprudenza, esercita brevemente l'avvocatura a Bombay.

Di origini benestanti, nelle ultime generazioni la sua famiglia ricoprì alcune cariche importanti nelle corti del Kathiawar, tanto che il padre Mohandas Kaba Gandhi era stato primo ministro del principe Rajkot. I Gandhi tradizionalmente erano di religione Vaishnava; appartenevano cioè ad una setta Hindù con particolare devozione per Vishnù.

Nel 1893 si reca in Sud Africa con l'incarico di consulente legale per una ditta indiana: vi rimarrà per ventuno anni. Qui si scontra con una realtà terribile, in cui migliaia di immigrati indiani sono vittime della segregazione razziale. L'indignazione per le discriminazioni razziali subite dai suoi connazionali (e da lui stesso) da parte delle autorità britanniche, lo spingono alla lotta politica.

Il Mahatma si batte per il riconoscimento dei diritti dei suoi compatrioti e dal 1906 lancia, a livello di massa, il suo metodo di lotta basato sulla resistenza nonviolenta, denominato anche Satyagraha: una forma di non-collaborazione radicale con il governo britannico, concepita come mezzo di pressione di massa.

Gandhi giunge all'uguaglianza sociale e politica tramite le ribellioni pacifiche e le marce.

Alla fine il governo sudafricano attua importanti riforme a favore dei lavoratori indiani: eliminazione di parte delle vecchie leggi discriminatorie, riconoscimento ai nuovi immigrati della parità dei diritti e validità dei matrimoni religiosi.

Nel 1915 Gandhi torna in India dove circolano già da tempo fermenti di ribellione contro l'arroganza del dominio britannico, in particolare per la nuova legislazione agraria, che prevedeva il sequestro delle terre ai contadini in caso di scarso o mancato raccolto, e per la crisi dell'artigianato.

Diventa il leader del Partito del Congresso, partito che si batte per la liberazione dal colonialismo britannico.

Nel 1919 prende il via la prima grande campagna satyagraha di disobbedienza civile, che prevede il boicottaggio delle merci inglesi e il non-pagamento delle imposte. Il Mahatma subisce un processo ed è arrestato. Viene tenuto in carcere pochi mesi, ma una volta uscito riprende la sua battaglia con altri satyagraha. Nuovamente incarcerato e poi rilasciato, Gandhi partecipa alla Conferenza di Londra sul problema indiano, chiedendo l'indipendenza del suo paese.

Del 1930 è la terza campagna di resistenza. Organizza la marcia del sale: disobbedienza contro la tassa sul sale, la più iniqua perché colpiva soprattutto le classi povere. La campagna si allarga con il boicottaggio dei tessuti provenienti dall'estero. Gli inglesi arrestano Gandhi, sua moglie e altre 50.000 persone. Spesso incarcerato anche negli anni successivi, la "Grande Anima" risponde agli arresti con lunghissimi scioperi della fame (importante è quello che egli intraprende per richiamare l'attenzione sul problema della condizione degli intoccabili, la casta più bassa della società indiana).

La grande anima comunque per evitare casini e disordini, mise tutti gli indiani ospiti non registrati, di fede islamica, in pakistan. Creando appunto uno stato per loro.:p:p:p:p
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
Chiara intanto piano coi toni, ignoranza dove?
Ho scritto cose dimostrabili(al contrario dei grandi miracoli che si predicano ma qui la pianto sennò dovremmo aprire un discorsetto un po' troppo lungo), non mi sono certo inventata niente, quindi andiamoci piano.
Cristo era l'incarnazione di queste virtù, ma è proprio questo il punto, lo era lui come ce ne sono stati altri non cristiani, guarda Gandhi, non era cristiano eppure è stato un esempio illuminante della non violenza e di come un uomo possa combattere con la propria voce e farne l'arma più grande. Insomma sto dicendo che tutte quelle figure storiche realmente vissute che hanno fatto sul serio del bene per gli altri io le vedo come dei grandi uomini, portatori di grandi valori, ma non perchè cristiani, ok? ma perchè, tanto per citarne uno come San Francesco, hanno saputo spogliarsi di tutto per darlo agli altri, e io credo che questo vada oltre la fede, è insito nell'essere umano come può esserlo la cattiveria stessa, ci viene da dentro, a chi più a chi meno, e voglio credere che lui lo avrebbe fatto anche da ateo, a prescindere dalla sua fede. Se un uno è buono dentro lo è, indipendentemente dal suo credo.
Questo volevo dire.
no, lui lo fece per seguire l'esempio di Cristo, per vivere il Vangelo fino in fondo
perchè era innamorato di Cristo e voleva vestire la sua croce

che poi ci fossero, ci siano e ci saranno atei e agnostici che aiutano il prossimo sono convinta tanto quanto te
ma la motivazione profonda non sta nel Cristo e nella volontà di incontrarlo su cui si basa la fede cristiana

fede, appunto: non motivazione razionale

diceva un grande scrittore come Guido Morselli : Dio è come il mare, sostiene chi gli si abbandona
 
no, lui lo fece per seguire l'esempio di Cristo, per vivere il Vangelo fino in fondo
perchè era innamorato di Cristo e voleva vestire la sua croce

che poi ci fossero, ci siano e ci saranno atei e agnostici che aiutano il prossimo sono convinta tanto quanto te
ma la motivazione profonda non sta nel Cristo e nella volontà di incontrarlo su cui si basa la fede cristiana

fede, appunto: non motivazione razionale

diceva un grande scrittore come Guido Morselli : Dio è come il mare, sostiene chi gli si abbandona
Beh a quei tempi...
Se San Francesco lo faceva per "altri motivi" non "graditi" a santa romana chiesa...
finiva anche lui sotto scomunica...esempio...

« Or di' a fra Dolcin dunque che s'armi,
tu che forse vedrai lo sole in breve,
s'egli non vuol qui tosto seguitarmi,

sì di vivanda, che stretta di neve
non rechi la vittoria al Noarese,
ch'altrimenti acquistar non sarìa lieve. »
 
Ma c'è un mistero in san Francesco di cui le fonti francescana tacciono...
Allora lui partì gradasso alla guerra.
Tornò pesto.

Nessuno sa cosa fece fino a quando paffete si spogliò di tutto...

Oggi direbbero...depresso...
Oggi lo avrebbero mandato in psicoterapia intensiva...

E mi ricorda tanto un mio paesano...
Ufficiale della folgore.
Tornato dal Libano andò in crisi.
Si è fatto frate francescano
e ora vive a Gerusalemme...

Dove ehm...
La preparazione militare
lo protegge dai guai no?

Là non si scherza eh?
 

Sbriciolata

Escluso
no, lui lo fece per seguire l'esempio di Cristo, per vivere il Vangelo fino in fondo
perchè era innamorato di Cristo e voleva vestire la sua croce

che poi ci fossero, ci siano e ci saranno atei e agnostici che aiutano il prossimo sono convinta tanto quanto te
ma la motivazione profonda non sta nel Cristo e nella volontà di incontrarlo su cui si basa la fede cristiana

fede, appunto: non motivazione razionale

diceva un grande scrittore come Guido Morselli : Dio è come il mare, sostiene chi gli si abbandona
Si può avere volontà di incontrare il Cristo prescindendo dalla fede, secondo me. Spogliando la narrazione della sua vita da tutto ciò che è stato narrato al fine di dimostrarne l'origine divina. Se non si sente il bisogno della moltiplicazione dei pani e dei pesci, della resurrezione di Lazzaro, dei miracoli... resta il messaggio. Un messaggio che non ha una religione di appartenenza, ma trascende la piccolezza dell'uomo che ha bisogno di segni per riconoscere la grandezza assoluta, che ha bisogno di prove per riconoscere la verità che ha sotto gli occhi. Lì dove finisce la grettezza umana si può intravedere qualcosa che va oltre, io credo.
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
Si può avere volontà di incontrare il Cristo prescindendo dalla fede, secondo me. Spogliando la narrazione della sua vita da tutto ciò che è stato narrato al fine di dimostrarne l'origine divina. Se non si sente il bisogno della moltiplicazione dei pani e dei pesci, della resurrezione di Lazzaro, dei miracoli... resta il messaggio. Un messaggio che non ha una religione di appartenenza, ma trascende la piccolezza dell'uomo che ha bisogno di segni per riconoscere la grandezza assoluta, che ha bisogno di prove per riconoscere la verità che ha sotto gli occhi. Lì dove finisce la grettezza umana si può intravedere qualcosa che va oltre, io credo.
Certo. Credo che la figura di Cristo sia portatrice comunque di un messaggio universale.
Ma se togli la natura divina a Cristo togli il fondamento della fede cristiana.

Cristo, che è di natura divina, non considerò come gelosa preda questa sua uguaglianza con Dio: fino a rendersi un nulla discese, assumendo la forma di schiavo nell'aspetto dell'ultimo uomo.
Nella carne egli volle umiliarsi, fatto in tutto obbediente al Padre, fino alla morte in croce.
Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato un nome che sta sopra ogni altro nome, affinché davanti ad esso si pieghi ogni ginocchio nei cieli, in terra e negli inferi.
E così ogni lingua confessi e proclami che egli è il Signore, per la gloria di Dio Padre.
( riassunto a memoria della lettera di San Paolo ai Filippesi)
 
Certo. Credo che la figura di Cristo sia portatrice comunque di un messaggio universale.
Ma se togli la natura divina a Cristo togli il fondamento della fede cristiana.

Cristo, che è di natura divina, non considerò come gelosa preda questa sua uguaglianza con Dio: fino a rendersi un nulla discese, assumendo la forma di schiavo nell'aspetto dell'ultimo uomo.
Nella carne egli volle umiliarsi, fatto in tutto obbediente al Padre, fino alla morte in croce.
Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato un nome che sta sopra ogni altro nome, affinché davanti ad esso si pieghi ogni ginocchio nei cieli, in terra e negli inferi.
E così ogni lingua confessi e proclami che egli è il Signore, per la gloria di Dio Padre.
( riassunto a memoria della lettera di San Paolo ai Filippesi)
E vorrei aggiungere che Cristo era venuto a "spiegare" ai Giudei il senso e il contenuto di quelle scritture, e appunto per questo, loro lo hanno fatto fuori no?
Era venuto a spiegare che la sua venuta era per tutti e non solo per gli ebrei in quanto popolo eletto.
Da cui gli scandali di Cristo...

In primis lui giudeo parlava con le femmine...

E per di più con una samaritana....

Ma sulla santità dei profeti ecco cosa dice...

arco 12,1-12

"Incominciò poi a parlare loro in parabole:
Un uomo piantò una vigna, la cinse di siepe, scavò un frantoio e vi edificò una torre;
quindi l'affittò a vignaioli e partì.
A suo tempo mandò dai vignaioli un servo a ritirare i frutti della vigna.
Ma quelli lo presero, lo percossero e lo rimandarono a mani vuote.
Di nuovo egli mandò loro un altro servo.
Anche quello lo percossero al capo e lo insultarono.
Ne mandò pure un altro, ma essi lo uccisero.
Gli restava ancora il suo figlio diletto; lo mandò loro per ultimo, dicendo:
Avranno rispetto di mio figlio.
Ma quei vignaioli si dissero l'un l'altro:
Questi è l'erede; venite uccidiamolo, e l'eredità sarà nostra.
Lo presero, l'uccisero e lo gettarono fuori dalla vigna.
Che farà dunque il padrone della vigna? Verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri.
Non avete letto nella Scrittura: La pietra che scartarono i costruttori è divenuta pietra angolare; ciò è avvenuto per opera del Signore ed è mirabile agli occhi nostri?
E cercavano di arrestarlo, ma temevano la folla. Infatti avevano ben compreso che aveva detto quella parabola per loro. E, lasciatelo, se ne andarono".

eheheheehehehehehehehe....

Anche Cristo andava forte in insinuazioni...:p:p:p:p:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
 
Si può avere volontà di incontrare il Cristo prescindendo dalla fede, secondo me. Spogliando la narrazione della sua vita da tutto ciò che è stato narrato al fine di dimostrarne l'origine divina. Se non si sente il bisogno della moltiplicazione dei pani e dei pesci, della resurrezione di Lazzaro, dei miracoli... resta il messaggio. Un messaggio che non ha una religione di appartenenza, ma trascende la piccolezza dell'uomo che ha bisogno di segni per riconoscere la grandezza assoluta, che ha bisogno di prove per riconoscere la verità che ha sotto gli occhi. Lì dove finisce la grettezza umana si può intravedere qualcosa che va oltre, io credo.
Segni o non segni...
Stando a questi testi...
Cristo si scontrò proprio con l'incredulità dei suoi...

Da cui disse...

*Vi assicuro che nel giorno del giudizio Sodomia sarà trattata meno duramente di quella città. *Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! perché se i miracoli avvenuti tra di voi fossero stati compiuti a Tiro e a Sidone, già da tempo si sarebbero convertiti, vestiti di sacco e seduti nella cenere. *Perciò Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi nel giudizio. *E tu, Cafarnao, sarai innalzata fino al cielo? Fino nell'abisso sarai sprofondata. *Chi ascolta voi ascolta me; chi respinge voi respinge me; e chi respinge me respinge colui che mi ha mandato. *

«Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto!


Piaccia o non piaccia...
Cristo muore nel 33...

Piaccia o non piaccia...
Tito con le legioni V Macedonica, X Fretensis, XII Fulminata, XV Apollinaris, vexillationes della III Cyrenaica e numerosi auxilia assedia Gerusalemme elevando una circonvallazione lunga 7 chilometri con 13 fortezze. La città è espugnata e rasa al suolo (70 d.C.). Tito celebra il trionfo a Roma con il padre e gli viene eretto un arco di Trionfo (esistente ma rifatto sotto Pio VII).
Il legato Cesto Gallo con vexillationes della X Fretensis assedia per altri tre anni nella rocca di Masada l'ultimo migliaio di ribelli che infine si suicida in massa (73 d.C.). La vittoria è commemorata con l'erezione a Roma del tempio della Pace (75 d.C.), che accolgie le reliquie saccheggiate nel tempio di Salomone.
Lo storico Giuseppe Flavio descrive la rivolta nell'opera De Bellum Judaico.

E nn c'è più stata pace laggiù...
 

Sbriciolata

Escluso
Certo. Credo che la figura di Cristo sia portatrice comunque di un messaggio universale.
Ma se togli la natura divina a Cristo togli il fondamento della fede cristiana.

Cristo, che è di natura divina, non considerò come gelosa preda questa sua uguaglianza con Dio: fino a rendersi un nulla discese, assumendo la forma di schiavo nell'aspetto dell'ultimo uomo.
Nella carne egli volle umiliarsi, fatto in tutto obbediente al Padre, fino alla morte in croce.
Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato un nome che sta sopra ogni altro nome, affinché davanti ad esso si pieghi ogni ginocchio nei cieli, in terra e negli inferi.
E così ogni lingua confessi e proclami che egli è il Signore, per la gloria di Dio Padre.
( riassunto a memoria della lettera di San Paolo ai Filippesi)
Vero. Io non ho fede, di nessun tipo.
 
[video=youtube;QoU439qcZIE]http://www.youtube.com/watch?v=QoU439qcZIE[/video]
 
Mentre oramai tutti credono ad Halloween, il 31 ottobre è la festa della riforma per i protestanti.

e si canta Ein feste Burg!!!!

http://it.wikipedia.org/wiki/Giorno_della_Riforma

[video=youtube;Oo6nul-Ytio]http://www.youtube.com/watch?v=Oo6nul-Ytio[/video]
 
[video=youtube;11UUUrxNB9Y]http://www.youtube.com/watch?v=11UUUrxNB9Y[/video]
 

Duchessa

Utente di lunga data
"Ogni essere umano è parte di un tutto chiamato Universo. Egli sperimenta i suoi pensieri e i sentimenti come qualcosa di separato dal resto: una specie di illusione ottica della coscienza. Questa illusione è una specie di prigione. Il nostro compito deve essere quello di liberare noi stessi da questa prigione attraverso l'allargamento del nostro di circolo di conoscenza e comprensione, sino ad includere tutte le creature viventi e l'interezza della natura nella sua bellezza."
A. Einstein
 
"Ogni essere umano è parte di un tutto chiamato Universo. Egli sperimenta i suoi pensieri e i sentimenti come qualcosa di separato dal resto: una specie di illusione ottica della coscienza. Questa illusione è una specie di prigione. Il nostro compito deve essere quello di liberare noi stessi da questa prigione attraverso l'allargamento del nostro di circolo di conoscenza e comprensione, sino ad includere tutte le creature viventi e l'interezza della natura nella sua bellezza."
A. Einstein
Del resto credere senza dubbi, significa una sola cosa: fanatismo.
Ed è dura credere e sperare, per l'uomo, quando esso viene travolto dalla sventura.
Bellissimo il libro: Attesa di Dio, di Simone Weil.
Ha delle pagine incredibili quando parla dell'uomo colpito dalla sventura.

Una fede che non permette sbagli e dubbi è una fede malata.
Una fede senza stagioni invernali non ha radici e non ha nemmeno la possibilità di avere un domani.
 
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Quibbelqurz

Heroiken Sturmtruppen
Del resto credere senza dubbi, significa una sola cosa: fanatismo.
Ed è dura credere e sperare, per l'uomo, quando esso viene travolto dalla sventura.
Bellissimo il libro: Attesa di Dio, di Simone Weil.
Ha delle pagine incredibili quando parla dell'uomo colpito dalla sventura.

Una fede che non permette sbagli e dubbi è una fede malata.
Una fede senza stagioni invernali non ha radici e non ha nemmeno la possibilità di avere un domani.
I fanatici hanno dubbi atroci, ma non sono dubbi "loro". Cercano di risolvere i loro personalissimi dubbi con i culi degli altri, motivo per il quale danno così tanto fastidio a praticamente tutti, tranne a loro stessi.
 
I fanatici hanno dubbi atroci, ma non sono dubbi "loro". Cercano di risolvere i loro personalissimi dubbi con i culi degli altri, motivo per il quale danno così tanto fastidio a praticamente tutti, tranne a loro stessi.
Beh vero può essere vista così...
Del resto viste con certi occhi
sono inconcepibili le nefandezze compiute
solo per concetti "religiosi"...

In cui...

Dio...se esiste...

Poco c'entra...
 
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