Tebe
Egocentrica non in incognito
Ho giocato d'anticipo. Poteva essere un rischio ma..non mi andava proprio di vederlo fuori dal laboratorio analisi, quindi.
Sono andata io da lui. E gli ho mandato un sms.
Sorpresa! te lo ricordi il nostro primo bar dove ci siamo visti e poi dopo dati il primo bacio nella tua macchina'?Ecco. se non sei occupato il caffè lo beviamo qui.
Ho parcheggiato. ho litigato con la macchinetta del parcheggio. Mi è venuta una botta di caldo e lentamente mi sono diretta in zona bar. Beh...non proprio ma dentro un negozio che adoro di robe etniche. Soprattutto borse.
Ne ho vista una che...sono entrata. E l'ho comprata.
Niente di stratosferico. In sconto global. 20 euro.
Dopo 10 minuti mi chiama.
-Cucciolotta dove sei?- ma non era dolce, era...BOOOOOOOMMMMMM!!!!
oh oh...-Sei già incazzato?-
-Si. Resta dove sei. Ho bisogno di 10 minuti ancora. Ti chiamo appena esco.- e mi ha messo giù.
Minchia..momento peggiore non potevo scegliere ma Pupillo me lo aveva detto che da quando è tornato dalle ferie è sempre più nero e incazzato.
Ho girato un pò per negozi, poi un quarto d'ora dopo.
-Dove sei esattamente?-
-Sto arrivando in piazza manager.-
-Anche io...-
-Ok ci veniamo incontro allora...-
L'ho visto da lontanissimo. Camicia bianca. jeans...
Ho cominciato a sorridere. Lui anche.
Tipo film no? A fissarci. Mentre ci avvicinavamo. Poi sorridere di più quando. Un abbraccio. Un bacio sulla guancia. Un pò lungo.
-Sei proprio magra adesso...- ha detto senza lasciare le mie spalle da sotto le sue mani.
-Si, ma ho già preso un kg. Quota 47. -
-Ma sei bella. Anzi..così sofferente sei ancora più...-
Ho reclinato la testa - Non sapevo ti eccitassero quelle con l'aria malata...-
-No infatti. Ma tu si. Tu mi ecciti sempre- (Guest star zitta!!! Muta!!!)
Mi sono messa al suo fianco e abbiamo cominciato a camminare verso il bar.
Aveva l'occhio da matto. Si muoveva come se fosse stato morso da una tarantola e i suoi occhi già rettilosi azzurri erano ancora più sottili.
-Allora gli esami?- ha chiesto.
-Niente. Globuli bianchi normali, non trovano l'infezione ma l'antibiotico sta facendo effetto. E l'anti dolorifico anche.-
-Tutto qui?-
-Si. Tutto qui.-
-Non ci sono altri esami che stai aspettando?-
-Analisi del dosaggio ormonale, quelli del cancro alle ovaie e...-
Si è fermato. Non me ne sono accorta subito e ho fatto ancora qualche passo poi non ero più in ombra ma in pieno sole quindi. Mi sono voltata.
-cancro alle ovaie?- ha detto
-Si ma è una puttanata di ricerca, è un esame di prevenzione. Perchè quella faccia?-
-Perchè so già che se faccio domande tu non mi rispondi.-
-Esattamente come fai tu con il tuo cuore. Dobbiamo discutere in mezzo ad una strada?-
-Tebe non usare quell'atteggiamento con me perchè non è periodo...-
Ho socchiuso gli occhi. Flapflap
Non ha sorriso, anzi. Mi è venuto vicino e mi ha quasi spinta a forza dentro il bar prendendomi per un gomito.
-Peccato tu non abbia questa energia in motel..- ho scherzato (cazzo!!!! Non dovevo fare nessuna battuta!!!! cazzo!!!! la prima regola!!!! cazzo!!!!)
Ha stretto la presa -Te lo dico sul serio...non provocarmi...-
-Ma chi ti provoca...stavo facendo una constatazione...- e flap flap esagerato. (smettila Tebe, smettila cretina di una fagiana!!!!)
Ha riso. Abbiamo preso due caffè. Mi ha raccontato che si sta facendo terra bruciata sul lavoro, che finalmente a fine mese se ne vanno tutti in ferie e lui potrà lavorare tranquillo.
Ho pagato battendolo sul tempo, mi ha chiesto dove avevo la macchina e mi ha accompagnata.
-Non vedo l'ora venga l'inverno...- ha detto
-Soffri il caldo?-
-No, ma in inverno viene buio presto e possiamo...-
-Infrattarci in macchina come due adolescenti? Veramente io non so ancora se...fra noi...poi è sopravvenuto un fatto nuovo...-
-Cioè?-
-Assomigli a mio padre.-
Mi ha fatto una faccia come...-Assomiglio a tuo padre?-
-Si. Non nei colori. Tu sei biondo, occhi azzurri, due metri...lui è scuro, dieci centimetri più basso di te ma...caratterialmente...come fate uso dell'imponenza che emanate. Gli sguardi. Il modo di incazzarsi. la rigidità delle vostre idee...-
-Questa cosa ti mette..fisime?-
Ho sorriso io -No, nemmeno una perchè so benissimo di essere attratta da uomini come lui, anche se li scelgo per il sesso e non come compagni. In questo almeno ho spezzato la catena di quelle che scelgono i partner in base al padre. -
-Considerati i tuoi rapporti con il resto della famiglia mi stai dipingendo come una specie di mostro.-
-Lo sei, come sei a volte maleducato. azzanni a prescindere. Aggressivo. Però a parte qualche trauma che mi hai fatto subire direi che...-
-Ma che traumi...-
-Davvero...ogni tanto blocchi le mie esternazioni kreti.-
-Veramente?-
-Si...ma perchè ho imparato a conoscerti un pochino e..-
-No Tebe no. Non potevi dirmi davvero cosa peggiore.-
Siamo arrivati alla macchina. Ci siamo messi all'ombra di un albero. Due sigarette.
-davvero non ti sei accorto che sono meno kreti?-
-Si, ma pensavo non dipendesse da me...-
-Guarda che non è morto nessuno... e poi avevamo già fatto questo discorso in Motel..-
-Pensavo scherzassi, ma...Lo faccio con tutti e detto da te ha un altra valenza...Ma quindi la storia del padre cosa vuol dire esattamente?-
-Niente. Volevo usarla come scusa.-
-Come scusa per non vederci più?-
-Si ma non è il peso giusto della mia bilancia. Vero che non ti piaccio più?-flapflap
-Ma che CAZZO dici tebe!Cosa CAZZO vai a pensare. CAZZO! Non ti ci mettere anche tu porc...Tu mi piaci da maledetti e mi piacerai sempre,sempre anche se non posso vederti e averti tutte le volte che vorrei CAZZO! E non fare gli occhietti perchè ti sdraio sul prato CAZZO!-
-Hemmm...Man? Tutto bene?-
-Non dire stronzate porca puttana, come CAZZO fai a dire che non mi piaci più CAZZO, e...-
Gli è partito l'embolo!
Una vecchietta è passata e si è allontanata subito chiamando il 118.
Cioè. Io e lui sotto un albero che si protraeva tutto su di me, rosso in faccia e sibilante.
Arrabbiato veramente.
E mi è partito l'ormone. Soprattutto quando ho visto...
Ho allungato una mano e gli ho toccato il collo. E la vena.
Ha smesso subito di parlare.
Allora l' ho aperta a ragno e l'ho appoggiata totalmente sul suo collo.
La sentivo pulsare sotto il palmo. La vena. Con una voglia di affondare i denti lì che mi stava scoppiando in bocca e nel tempo del morso. Lo avrei annusato. E avrei fatto scivolare la mano sotto la camicia e sentirgli il cuore.
Ha preso il mio polso -Adesso mi organizzo. Devo vederti.-
Gli sarei saltata addosso. Lì. manco a spogliarlo. Scoparlo tirandoglielo solo fuori. (ok Fantasilandia. Embè?)
-Non voglio sentire una cippa...me ne vado.-
-Forse sono io che non ti piaccio abbastanza...Mi sono sempre chiesto perchè hai scelto me. -
-Perchè voglio inconsciamente punire mio padre no?-
-Non dire stronzate Tebe...-
-Il problema è proprio che tu mi piaci molto, complesso di Elettra o meno...-
-Mi organizzo allora...-
-E se ti dico di no?-
-Non te lo chiederei più. -
-Mai più?-
-Mai più.-
-Vedi che non ti piaccio abbastanza?-
-CAZZO Tebe!-
-Rilassati! respira! Guarda le mie microtette. Su su...pensa a quando ti faccio i soffocotti...pensa...-
Aveva ancora il mio polso imprigionato nella mano e ha stretto.
-haia Man...uff...ma sei rude! E sempre nei posti sbagliati. Cazzo lo dico io.-
Abbiamo riso un quarto d'ora e...mi aperto la portiera della macchina. Sono entrata. Si è appoggiato al bordo del finestrino aperto. Abbassato e..sfiorato la fronte con un bacio dicendo.
CAZZO!
e se n'è andato.
e comunque.
cazzo lo dico io.
Di seguito il riassunto di quanto sopra per i non leggenti.
Sono andata io da lui. E gli ho mandato un sms.
Sorpresa! te lo ricordi il nostro primo bar dove ci siamo visti e poi dopo dati il primo bacio nella tua macchina'?Ecco. se non sei occupato il caffè lo beviamo qui.
Ho parcheggiato. ho litigato con la macchinetta del parcheggio. Mi è venuta una botta di caldo e lentamente mi sono diretta in zona bar. Beh...non proprio ma dentro un negozio che adoro di robe etniche. Soprattutto borse.
Ne ho vista una che...sono entrata. E l'ho comprata.
Niente di stratosferico. In sconto global. 20 euro.
Dopo 10 minuti mi chiama.
-Cucciolotta dove sei?- ma non era dolce, era...BOOOOOOOMMMMMM!!!!
oh oh...-Sei già incazzato?-
-Si. Resta dove sei. Ho bisogno di 10 minuti ancora. Ti chiamo appena esco.- e mi ha messo giù.
Minchia..momento peggiore non potevo scegliere ma Pupillo me lo aveva detto che da quando è tornato dalle ferie è sempre più nero e incazzato.
Ho girato un pò per negozi, poi un quarto d'ora dopo.
-Dove sei esattamente?-
-Sto arrivando in piazza manager.-
-Anche io...-
-Ok ci veniamo incontro allora...-
L'ho visto da lontanissimo. Camicia bianca. jeans...
Ho cominciato a sorridere. Lui anche.
Tipo film no? A fissarci. Mentre ci avvicinavamo. Poi sorridere di più quando. Un abbraccio. Un bacio sulla guancia. Un pò lungo.
-Sei proprio magra adesso...- ha detto senza lasciare le mie spalle da sotto le sue mani.
-Si, ma ho già preso un kg. Quota 47. -
-Ma sei bella. Anzi..così sofferente sei ancora più...-
Ho reclinato la testa - Non sapevo ti eccitassero quelle con l'aria malata...-
-No infatti. Ma tu si. Tu mi ecciti sempre- (Guest star zitta!!! Muta!!!)
Mi sono messa al suo fianco e abbiamo cominciato a camminare verso il bar.
Aveva l'occhio da matto. Si muoveva come se fosse stato morso da una tarantola e i suoi occhi già rettilosi azzurri erano ancora più sottili.
-Allora gli esami?- ha chiesto.
-Niente. Globuli bianchi normali, non trovano l'infezione ma l'antibiotico sta facendo effetto. E l'anti dolorifico anche.-
-Tutto qui?-
-Si. Tutto qui.-
-Non ci sono altri esami che stai aspettando?-
-Analisi del dosaggio ormonale, quelli del cancro alle ovaie e...-
Si è fermato. Non me ne sono accorta subito e ho fatto ancora qualche passo poi non ero più in ombra ma in pieno sole quindi. Mi sono voltata.
-cancro alle ovaie?- ha detto
-Si ma è una puttanata di ricerca, è un esame di prevenzione. Perchè quella faccia?-
-Perchè so già che se faccio domande tu non mi rispondi.-
-Esattamente come fai tu con il tuo cuore. Dobbiamo discutere in mezzo ad una strada?-
-Tebe non usare quell'atteggiamento con me perchè non è periodo...-
Ho socchiuso gli occhi. Flapflap
Non ha sorriso, anzi. Mi è venuto vicino e mi ha quasi spinta a forza dentro il bar prendendomi per un gomito.
-Peccato tu non abbia questa energia in motel..- ho scherzato (cazzo!!!! Non dovevo fare nessuna battuta!!!! cazzo!!!! la prima regola!!!! cazzo!!!!)
Ha stretto la presa -Te lo dico sul serio...non provocarmi...-
-Ma chi ti provoca...stavo facendo una constatazione...- e flap flap esagerato. (smettila Tebe, smettila cretina di una fagiana!!!!)
Ha riso. Abbiamo preso due caffè. Mi ha raccontato che si sta facendo terra bruciata sul lavoro, che finalmente a fine mese se ne vanno tutti in ferie e lui potrà lavorare tranquillo.
Ho pagato battendolo sul tempo, mi ha chiesto dove avevo la macchina e mi ha accompagnata.
-Non vedo l'ora venga l'inverno...- ha detto
-Soffri il caldo?-
-No, ma in inverno viene buio presto e possiamo...-
-Infrattarci in macchina come due adolescenti? Veramente io non so ancora se...fra noi...poi è sopravvenuto un fatto nuovo...-
-Cioè?-
-Assomigli a mio padre.-
Mi ha fatto una faccia come...-Assomiglio a tuo padre?-
-Si. Non nei colori. Tu sei biondo, occhi azzurri, due metri...lui è scuro, dieci centimetri più basso di te ma...caratterialmente...come fate uso dell'imponenza che emanate. Gli sguardi. Il modo di incazzarsi. la rigidità delle vostre idee...-
-Questa cosa ti mette..fisime?-
Ho sorriso io -No, nemmeno una perchè so benissimo di essere attratta da uomini come lui, anche se li scelgo per il sesso e non come compagni. In questo almeno ho spezzato la catena di quelle che scelgono i partner in base al padre. -
-Considerati i tuoi rapporti con il resto della famiglia mi stai dipingendo come una specie di mostro.-
-Lo sei, come sei a volte maleducato. azzanni a prescindere. Aggressivo. Però a parte qualche trauma che mi hai fatto subire direi che...-
-Ma che traumi...-
-Davvero...ogni tanto blocchi le mie esternazioni kreti.-
-Veramente?-
-Si...ma perchè ho imparato a conoscerti un pochino e..-
-No Tebe no. Non potevi dirmi davvero cosa peggiore.-
Siamo arrivati alla macchina. Ci siamo messi all'ombra di un albero. Due sigarette.
-davvero non ti sei accorto che sono meno kreti?-
-Si, ma pensavo non dipendesse da me...-
-Guarda che non è morto nessuno... e poi avevamo già fatto questo discorso in Motel..-
-Pensavo scherzassi, ma...Lo faccio con tutti e detto da te ha un altra valenza...Ma quindi la storia del padre cosa vuol dire esattamente?-
-Niente. Volevo usarla come scusa.-
-Come scusa per non vederci più?-
-Si ma non è il peso giusto della mia bilancia. Vero che non ti piaccio più?-flapflap
-Ma che CAZZO dici tebe!Cosa CAZZO vai a pensare. CAZZO! Non ti ci mettere anche tu porc...Tu mi piaci da maledetti e mi piacerai sempre,sempre anche se non posso vederti e averti tutte le volte che vorrei CAZZO! E non fare gli occhietti perchè ti sdraio sul prato CAZZO!-
-Hemmm...Man? Tutto bene?-
-Non dire stronzate porca puttana, come CAZZO fai a dire che non mi piaci più CAZZO, e...-
Gli è partito l'embolo!
Una vecchietta è passata e si è allontanata subito chiamando il 118.
Cioè. Io e lui sotto un albero che si protraeva tutto su di me, rosso in faccia e sibilante.
Arrabbiato veramente.
E mi è partito l'ormone. Soprattutto quando ho visto...
Ho allungato una mano e gli ho toccato il collo. E la vena.
Ha smesso subito di parlare.
Allora l' ho aperta a ragno e l'ho appoggiata totalmente sul suo collo.
La sentivo pulsare sotto il palmo. La vena. Con una voglia di affondare i denti lì che mi stava scoppiando in bocca e nel tempo del morso. Lo avrei annusato. E avrei fatto scivolare la mano sotto la camicia e sentirgli il cuore.
Ha preso il mio polso -Adesso mi organizzo. Devo vederti.-
Gli sarei saltata addosso. Lì. manco a spogliarlo. Scoparlo tirandoglielo solo fuori. (ok Fantasilandia. Embè?)
-Non voglio sentire una cippa...me ne vado.-
-Forse sono io che non ti piaccio abbastanza...Mi sono sempre chiesto perchè hai scelto me. -
-Perchè voglio inconsciamente punire mio padre no?-
-Non dire stronzate Tebe...-
-Il problema è proprio che tu mi piaci molto, complesso di Elettra o meno...-
-Mi organizzo allora...-
-E se ti dico di no?-
-Non te lo chiederei più. -
-Mai più?-
-Mai più.-
-Vedi che non ti piaccio abbastanza?-
-CAZZO Tebe!-
-Rilassati! respira! Guarda le mie microtette. Su su...pensa a quando ti faccio i soffocotti...pensa...-
Aveva ancora il mio polso imprigionato nella mano e ha stretto.
-haia Man...uff...ma sei rude! E sempre nei posti sbagliati. Cazzo lo dico io.-
Abbiamo riso un quarto d'ora e...mi aperto la portiera della macchina. Sono entrata. Si è appoggiato al bordo del finestrino aperto. Abbassato e..sfiorato la fronte con un bacio dicendo.
CAZZO!
e se n'è andato.
e comunque.
cazzo lo dico io.
Di seguito il riassunto di quanto sopra per i non leggenti.