Tebe
Egocentrica non in incognito
Stavo mangiando baci perugina a ripetizione mentre parlavo al telefono con Enrichetta (una dell'ufficio acquisti) e intanto guardavo fuori dalla finestra dando le spalle alla porta del mio ufficio.
-No, non hai capito. Quell'ordine deve essere evaso immediatamente e immediatamente nella mia lingua vuol dire ieri. No Enrichetta. Non mi interessa un cazzo..no...ho detto no...hai tempo fino alle sei stasera poi intervengo. Mi sono davvero rotta le scatole di...-
Ho avuto l'impressione di non essere sola.
Mi sono voltata e.
Manager.
Già seduto sulla sedia dell'ospite. A fissare il suo tablet da 12 mila dollari.
Mi si è fermato il cuore. -Ci sentiamo dopo Enrichetta. Se hai problemi fammelo sapere subito.-
Ho chiuso la telefonata.
Cazzo. Un agguato.
-Ciao Manager...- gli ho detto evitando di fare la faccia da merda cosmica, ma...non ha funzionato. Avevo il cuore in accelerata.
-Sei arrabbiata e hai ragione. Ti chiedo scusa. Avrei dovuto farlo a voce e prima. Te lo ripeto. Scusa. Scusa mille volte. Perchè fra tutti tu davvero non meriti le mie azzannate. Sono settimane brutte. Parigi è una polveriera e la prossima settimana sono li. Poi ho fatto la visita al cuore e incredibilmente va bene. Lo so. Non guardarmi con la tua principessosa aria da cazzo...lo sai che sono un mostro...non c'era niente di personale solo troppe cose. Ok ok. Ho azzannato forte. Te lo ripeto. Mi dispiace e non avrei voluto. Non tu...-
Lo guardavo e...non lo so.
Non torna mai indietro e per lui chiedere scusa è strano ma... Sentivo lo stomaco ingrippato, come se la situazione fosse surreale.
-Va beh Manager..le cose si complicano con il lavoro e possiamo anche chiuderla qui tranquillamente, non ne ho voglia davvero di azzannate gratuite e paure tue di eventuali sceneggiate.-
-Chiuderla? Chi ha parlato di chiuderla? Vuoi chiuderla?-
-Io non lo so cosa voglio...in questi giorni ci ho pensato molto e..-
-Lunedi sbroccando ho fatto questo danno?-
-Non è un danno Manager. Sei stressato e hai un opinione di me che non mi è piaciuta...-
-Non era un opinione e mi conosci un poco. Parto di testa ed esplodo. Te lo ripeto. Mi dispiace immensamente perchè ti ho azzannata in maniera ingiusta. E inappropriata. Una volta ho mortificato te. Ora sono mortificato io. E vorrei avere più tempo. Per dedicartelo e farmi perdonare come si deve. Non in un motel anche se...-
Ho fatto un lunghissimo respiro -Mi hai delusa. Umanamente intendo. Le tue scuse erano già state accettate con l'sms ma per quello che hai scritto...l'accettazione della delusione è un pò più lunga. Meglio che te ne vai a Parigi...un pò di stacco farà bene...Se ho bisogno c'è il tuo vice coglione no?-
-Puoi sempre fare riferimento a me anche se fossi sulla luna. Comunque ci sarà un personaggio nuovo e non perchè mi trasferiscono ma perchè ha delle competenze che tornano utili, l'hai anche conosciuto.-
-Il tipo slurp slurp? Quello giovane, carino, spigliato e poco mostro?-
Ha cambiato espressione -Hei...attenta a come parli...-
-Maleducato. Azzannoso. Mostro e pure geloso adesso...ottimo. Le tue caratteristiche migliori escono tutte insieme.-
Si è messo a ridere -Per favore Tebe. Credimi. Non hai idea di quanto abbia voglia di stare con te da solo e di farti passare tutte le fisime che ho provocato...Se vuoi lo stacco va bene...Ma ne riparliamo quando torno da Parigi.- si è alzato dalla sedia. Io anche.
Non mi sono avvicinata. Avevo una specie di...repulsione emotiva. Non fisica perchè...
La sua voce. Il suo sguardo. Il suo essere imponente...quello è sempre ormonale indubbiamente ma...
Si è fermato sulla porta, io ero a poca distanza da lui...si è voltato -Non finirà mai questa storia. Potremmo smettere di andare in motel ma sentirò sempre il desiderio di sapere come stai, cosa fai e come va la tua vita. E come dici tu... Non è contrattabile questa cosa.-
L'ho fissato -Sono abituata agli stalker, ne ho pure avuti un paio pesanti. Non mi fai paura.-
Ha sorriso di più -E' strano non poterti...toccare...-
Ho fatto un passo indietro -Ci vediamo fra una settimana. Dopo Parigi. Buona giornata Manager.-
Sono in andamento emozionale strano.
Mi ritiro nelle mie "Interiora" per metabolizzare.
-No, non hai capito. Quell'ordine deve essere evaso immediatamente e immediatamente nella mia lingua vuol dire ieri. No Enrichetta. Non mi interessa un cazzo..no...ho detto no...hai tempo fino alle sei stasera poi intervengo. Mi sono davvero rotta le scatole di...-
Ho avuto l'impressione di non essere sola.
Mi sono voltata e.
Manager.
Già seduto sulla sedia dell'ospite. A fissare il suo tablet da 12 mila dollari.
Mi si è fermato il cuore. -Ci sentiamo dopo Enrichetta. Se hai problemi fammelo sapere subito.-
Ho chiuso la telefonata.
Cazzo. Un agguato.
-Ciao Manager...- gli ho detto evitando di fare la faccia da merda cosmica, ma...non ha funzionato. Avevo il cuore in accelerata.
-Sei arrabbiata e hai ragione. Ti chiedo scusa. Avrei dovuto farlo a voce e prima. Te lo ripeto. Scusa. Scusa mille volte. Perchè fra tutti tu davvero non meriti le mie azzannate. Sono settimane brutte. Parigi è una polveriera e la prossima settimana sono li. Poi ho fatto la visita al cuore e incredibilmente va bene. Lo so. Non guardarmi con la tua principessosa aria da cazzo...lo sai che sono un mostro...non c'era niente di personale solo troppe cose. Ok ok. Ho azzannato forte. Te lo ripeto. Mi dispiace e non avrei voluto. Non tu...-
Lo guardavo e...non lo so.
Non torna mai indietro e per lui chiedere scusa è strano ma... Sentivo lo stomaco ingrippato, come se la situazione fosse surreale.
-Va beh Manager..le cose si complicano con il lavoro e possiamo anche chiuderla qui tranquillamente, non ne ho voglia davvero di azzannate gratuite e paure tue di eventuali sceneggiate.-
-Chiuderla? Chi ha parlato di chiuderla? Vuoi chiuderla?-
-Io non lo so cosa voglio...in questi giorni ci ho pensato molto e..-
-Lunedi sbroccando ho fatto questo danno?-
-Non è un danno Manager. Sei stressato e hai un opinione di me che non mi è piaciuta...-
-Non era un opinione e mi conosci un poco. Parto di testa ed esplodo. Te lo ripeto. Mi dispiace immensamente perchè ti ho azzannata in maniera ingiusta. E inappropriata. Una volta ho mortificato te. Ora sono mortificato io. E vorrei avere più tempo. Per dedicartelo e farmi perdonare come si deve. Non in un motel anche se...-
Ho fatto un lunghissimo respiro -Mi hai delusa. Umanamente intendo. Le tue scuse erano già state accettate con l'sms ma per quello che hai scritto...l'accettazione della delusione è un pò più lunga. Meglio che te ne vai a Parigi...un pò di stacco farà bene...Se ho bisogno c'è il tuo vice coglione no?-
-Puoi sempre fare riferimento a me anche se fossi sulla luna. Comunque ci sarà un personaggio nuovo e non perchè mi trasferiscono ma perchè ha delle competenze che tornano utili, l'hai anche conosciuto.-
-Il tipo slurp slurp? Quello giovane, carino, spigliato e poco mostro?-
Ha cambiato espressione -Hei...attenta a come parli...-
-Maleducato. Azzannoso. Mostro e pure geloso adesso...ottimo. Le tue caratteristiche migliori escono tutte insieme.-
Si è messo a ridere -Per favore Tebe. Credimi. Non hai idea di quanto abbia voglia di stare con te da solo e di farti passare tutte le fisime che ho provocato...Se vuoi lo stacco va bene...Ma ne riparliamo quando torno da Parigi.- si è alzato dalla sedia. Io anche.
Non mi sono avvicinata. Avevo una specie di...repulsione emotiva. Non fisica perchè...
La sua voce. Il suo sguardo. Il suo essere imponente...quello è sempre ormonale indubbiamente ma...
Si è fermato sulla porta, io ero a poca distanza da lui...si è voltato -Non finirà mai questa storia. Potremmo smettere di andare in motel ma sentirò sempre il desiderio di sapere come stai, cosa fai e come va la tua vita. E come dici tu... Non è contrattabile questa cosa.-
L'ho fissato -Sono abituata agli stalker, ne ho pure avuti un paio pesanti. Non mi fai paura.-
Ha sorriso di più -E' strano non poterti...toccare...-
Ho fatto un passo indietro -Ci vediamo fra una settimana. Dopo Parigi. Buona giornata Manager.-
Sono in andamento emozionale strano.
Mi ritiro nelle mie "Interiora" per metabolizzare.