Brunetta
Utente di lunga data
Condivido.Ti dirò...
Io sono un uomo che si deve accendere per desiderare di fare sesso.
Se mi tocca farlo con una che non mi ispira granché non ho questa grande spinta.
E che cosa mi accende?
L'innamoramento, la novità, la chimica, il corteggiamento, la triangolazione del desiderio, la trasgressione alle abitudini...
Per il resto sono uno tranquillo, capace di rifiutare una che non gli piace o non gli interessa ancora e di desiderare al contempo la stessa persona per anni.
Dal mio punto di vista comprendo che non c'entra un cazzo la dote di abilità che una donna porta con sè: non contano le dimensioni delle tette, la bravura a letto, che ci sappia fare... Sono qual qualcosa di più che viene dopo tutto il resto.
Per prima cosa la persona mi deve stimolare profondamente, arrivarmi... Ma è una cosa molto soggettiva, di testa.
E' la testa a muovere il desiderio, non il cazzo. Se la muove invece il cazzo, in senso metaforico, ti piace più il fare sesso che la persona, quindi sarai anche parecchio attivo.
Ma sono anche convinto che con gli anni questo stimolo possa decadere, e non per colpa dell'altra, ma perché in fin dei conti la propulsione si è esaurita. O perché ci è cambiati.
Ora, non tutte le coppie si sposano con la medesima attrazione uno per l'altra. Sono tanti i fattori che fanno sì che due persone si leghino.
E' abbastanza comprensibile quindi che non possa durare a lungo quello stato di grazia che favorisce il desiderio sessuale senza freni dell'inizio, soprattutto se non c'è nemmeno stato.
Quello che arriva dopo è conseguenza del tuo carattere. Se leghi il desiderio sessuale allo stato di euforia andrai avanti per anni a fare sesso tranquillo, che va bene se c'è, pazienza se non c'è, se finisce amen.
Però prima di stabilire chi è il brutto e cattivo, forse bisognerebbe riflettere.
Questa tua riflessione è arrivata dopo anni.
Ma tu sei un tradito.
Da traditori è difficile.