Memoria di coppia

Brunetta

Utente di lunga data
Non sono affatto sicura che siano esperienza comuni. Sono esperienze che facciamo FISICAMENTE insieme ..... me le godo di più da sola.
Credo che la scoperta di un tradimento (in questo senso mi ricollego al mio thread che ci fa un piacere) porti a setacciare il vissuto per trovare anche nella memoria le ragioni che non passano.
Troppa roba cade giù.
 

iosolo

Utente di lunga data
Non c'è paragone tra il vissuto individuale prima di conoscersi e dopo.
A parte che io sono per le relazioni tra coetanei perché per me è fondamentale avere gli stessi riferimenti culturali.
Io sto parlando di quella estraneità che si scopre non solo sul tradimento che è logico e inevitabile, ma su quello che si credeva di avere comune.
Quando cominci di nuovo a ricercare è questo che valuti.
Quanto rimane di quello che avevamo in comune?!
Molte volte non sempre, il tradimento non identifica la persona, e alcune/molte cose in comune si ritrovano ancora.

Io nemmeno sono più quella di ieri. Lui anche dovrà accettare e ripartire da questo nuovo noi.
 
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Divì

Utente senza meta
... o legate a una speranza?
La speranza crea illusioni, che l'attesa gradualmente cancella.
Occorre tempo per diventare realisti.
La speranza crea illusioni? Io non credo. La speranza (secondo me) parte da un dato di realtà, l'illusione no.
 

danny

Utente di lunga data
La speranza crea illusioni? Io non credo. La speranza (secondo me) parte da un dato di realtà, l'illusione no.
La speranza non può partire da un dato di realtà.
E' l'attesa di qualcosa che ci sarà ma non c'è, per cui si basa su un'idea che potrebbe non trovare riscontro nella realtà.
 

Brunetta

Utente di lunga data
La speranza non può partire da un dato di realtà.
E' l'attesa di qualcosa che ci sarà ma non c'è, per cui si basa su un'idea che potrebbe non trovare riscontro nella realtà.
La speranza richiede impegno.
 

danny

Utente di lunga data
Quando mi sposo, per esempio, lo faccio sperando di stare insieme tutta la vita con la persona che desidero in quel momento al mio fianco e di essere felice con lei, etc.
Ma non ho alcuna certezza che questo accada.
La speranza mi permette di fare questo passo, che porto avanti avendo fiducia nel futuro.
Solo con il passaggio degli anni potrò sapere se questa speranza ha avuto riscontro nei fatti e se tutto quello che io all'epoca affidavo a lei è rimasto illusione o è divenuto reale.
L'illusione quindi è definita a posteriori dalla frustrazione della speranza, che infatti porta come conseguenza alla disillusione.
 

Divì

Utente senza meta
La speranza non può partire da un dato di realtà.
E' l'attesa di qualcosa che ci sarà ma non c'è, per cui si basa su un'idea che potrebbe non trovare riscontro nella realtà.
Il dato di realtà è.che ci siano le condizioni REALI per sperare che un progetto si realizzi. L'illusione è qualcosa basato sul nulla, un pio desiderio.
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

Il dato di realtà è.che ci siano le condizioni REALI per sperare che un progetto si realizzi. L'illusione è qualcosa basato sul nulla, un pio desiderio.
Però .. Io penso anche che il progetto si realizza ogni giorno.
Nel senso.. Non c'è un obiettivo, alla fine, se non quello di "camminare assieme"

Ci sta di incespicare, cadere, pure non rialzarsi...

Ma SE l obiettivo è camminare assieme, anche sputando sangue a volte, questo infine è vivere...

Forse è perder di vista questo obiettivo a scapito di altri, tipo bandierine di una pista di sci, che alla fine porta ombra....

Perché se si salta una bandierina arriva il dramma.... E tutto pare crollare
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quando mi sposo, per esempio, lo faccio sperando di stare insieme tutta la vita con la persona che desidero in quel momento al mio fianco e di essere felice con lei, etc.
Ma non ho alcuna certezza che questo accada.
La speranza mi permette di fare questo passo, che porto avanti avendo fiducia nel futuro.
Solo con il passaggio degli anni potrò sapere se questa speranza ha avuto riscontro nei fatti e se tutto quello che io all'epoca affidavo a lei è rimasto illusione o è divenuto reale.
L'illusione quindi è definita a posteriori dalla frustrazione della speranza, che infatti porta come conseguenza alla disillusione.
Vero.
Perché le speranze a volte non sono chiare neanche a noi stessi.
Come dice lo psicologo di "video" spesso l'uomo pensa di trovare soddisfazione sessuale totale, mentre la donna vuole la famiglia. Vedi ARCI che era tanto deluso...
Evidentemente non basta una buona istruzione e cultura per capire quanto le aspettative divergano e le speranze vengano deluse.
Lo psicologo dice anche che ci sono adulti che relazionalmente hanno quattro anni. Io ne ho letti qui. Voi?


Io avevo sposato uno di nove anni. Collezionava anche figurine :carneval:
 

danny

Utente di lunga data
Il dato di realtà è.che ci siano le condizioni REALI per sperare che un progetto si realizzi. L'illusione è qualcosa basato sul nulla, un pio desiderio.
Quando ci si sposa ci sono delle condizioni al momento che fanno ben sperare, ma nessuno può prevedere il mantenimento delle stesse dopo anni.
 

danny

Utente di lunga data
Vero.
Perché le speranze a volte non sono chiare neanche a noi stessi.
Come dice lo psicologo di "video" spesso l'uomo pensa di trovare soddisfazione sessuale totale, mentre la donna vuole la famiglia. Vedi ARCI che era tanto deluso...
Evidentemente non basta una buona istruzione e cultura per capire quanto le aspettative divergano e le speranze vengano deluse.
Lo psicologo dice anche che ci sono adulti che relazionalmente hanno quattro anni. Io ne ho letti qui. Voi?


Io avevo sposato uno di nove anni. Collezionava anche figurine :carneval:
Tanti uomini collezionano: è un retaggio dell'uomo primitivo cacciatore. E in questo anch'io sono molto primitivo...
Io non so se esistono uomini adulti con un'affettivita' infantile. Piuttosto credo che esistano persone irrisolte che non hanno chiarito con se stesse cosa vogliono nella vita.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Credo che di fronte a un tradimento o a una crisi di coppia tutti noi abbiamo sperimentato un profondo disorientamento e abbiamo provato a superarlo parlando con il partner.
In quei momenti tutti abbiamo provato un senso di estraneità perché benché avessimo condiviso per anni le stesse cose non avevamo lo stesso vissuto.
Quest'anno Sky ha mandato in onda una fiction molto ben fatta, The affair, che tratta di un tradimento da diversi punti di vista o, per meglio dire, come potrebbe ogni episodio di vita/fiction essere ricordato. L'espediente narrativo è geniale infatti è degli stessi autori di The treatment che è centrata sulla psicoterapia. So di averne già parlato, non ho perso la memoria, ma mesi fa e prendendo spunto da questa serie era una premessa necessaria.
Per rappresentare i diversi vissuti i fatti divergono per particolari significativi (tipo chi ha preso l'iniziativa) ma anche cose tipo gli abiti, la pettinatura che riescono a far comprendere il diverso modo in cui i personaggi si percepiscono.
Avevo già parlato di come quando una coppia è nella fase dello stato nascente ( http://www.alberoni.it/innamoramento.asp ) attua una modalità di racconto di sé e delle esperienze comuni molto ricco ed emotivo che crea quella che si definisce, anche per le Nazioni, il mito fondatore. Può andare da "dal primo momento che ti ho visto ho sentito un colpo al cuore" al "inizialmente mi eri indifferente, anzi antipatico, poi...".
Questa iniziale costruzione comune di visssuto comune viene gradualmente abbandonato portando a quella sensazione di estraneità, di aver vissuto cose diverse o meglio di aver vissuto insieme da estranei.
Se, come spiega questa studiosa ( https://www.ted.com/talks/elizabeth_loftus_the_fiction_of_memory?language=it ) i ricordi possono costruirsi sia per stimoli esterni sia per elaborazione di racconti altrui forse quello che manca in una coppia non è quello che non c'è, ma quello che non ci si è raccontato e quindi creato.
Ma potrebbe anche esserci una costruzione mentale di cose che non ci sono mai state, non solo emotivamente, ma anche reali.
Avete presenti quelle discussioni in cui lei ricorda ogni particolare di fronte a un lui basito? Ecco non è che magari quei ricordi di lei sono stati indotti dal completamento di fatti piuttosto banali quando li ha rievocati per sé o le amiche?
In conclusione non potrebbero essere tutte le ragioni per cui vogliamo rimanere in una relazione una illusione?

http://nuovoeutile.it/la-memoria-e-una-facolta-straordinaria/
Credo che sia una prerogativa che riguarda anche rapporti non sentimentali
Talvolta capita di pensare di esser simpatici ad una persona in base ad episodi o situazioni invece la persona ci eviterebbe più possibile :)
Allora si capisce di aver interpretato male certi atteggiamenti :D
 

Brunetta

Utente di lunga data
Tanti uomini collezionano: è un retaggio dell'uomo primitivo cacciatore. E in questo anch'io sono molto primitivo...
Io non so se esistono uomini adulti con un'affettivita' infantile. Piuttosto credo che esistano persone irrisolte che non hanno chiarito con se stesse cosa vogliono nella vita.
Le figurine erano le amanti:carneval:.
Tu sei un collezionista vero.
 

spleen

utente ?
Credo che di fronte a un tradimento o a una crisi di coppia tutti noi abbiamo sperimentato un profondo disorientamento e abbiamo provato a superarlo parlando con il partner.
In quei momenti tutti abbiamo provato un senso di estraneità perché benché avessimo condiviso per anni le stesse cose non avevamo lo stesso vissuto.
Quest'anno Sky ha mandato in onda una fiction molto ben fatta, The affair, che tratta di un tradimento da diversi punti di vista o, per meglio dire, come potrebbe ogni episodio di vita/fiction essere ricordato. L'espediente narrativo è geniale infatti è degli stessi autori di The treatment che è centrata sulla psicoterapia. So di averne già parlato, non ho perso la memoria, ma mesi fa e prendendo spunto da questa serie era una premessa necessaria.
Per rappresentare i diversi vissuti i fatti divergono per particolari significativi (tipo chi ha preso l'iniziativa) ma anche cose tipo gli abiti, la pettinatura che riescono a far comprendere il diverso modo in cui i personaggi si percepiscono.
Avevo già parlato di come quando una coppia è nella fase dello stato nascente ( http://www.alberoni.it/innamoramento.asp ) attua una modalità di racconto di sé e delle esperienze comuni molto ricco ed emotivo che crea quella che si definisce, anche per le Nazioni, il mito fondatore. Può andare da "dal primo momento che ti ho visto ho sentito un colpo al cuore" al "inizialmente mi eri indifferente, anzi antipatico, poi...".
Questa iniziale costruzione comune di visssuto comune viene gradualmente abbandonato portando a quella sensazione di estraneità, di aver vissuto cose diverse o meglio di aver vissuto insieme da estranei.
Se, come spiega questa studiosa ( https://www.ted.com/talks/elizabeth_loftus_the_fiction_of_memory?language=it ) i ricordi possono costruirsi sia per stimoli esterni sia per elaborazione di racconti altrui forse quello che manca in una coppia non è quello che non c'è, ma quello che non ci si è raccontato e quindi creato.
Ma potrebbe anche esserci una costruzione mentale di cose che non ci sono mai state, non solo emotivamente, ma anche reali.
Avete presenti quelle discussioni in cui lei ricorda ogni particolare di fronte a un lui basito? Ecco non è che magari quei ricordi di lei sono stati indotti dal completamento di fatti piuttosto banali quando li ha rievocati per sé o le amiche?
In conclusione non potrebbero essere tutte le ragioni per cui vogliamo rimanere in una relazione una illusione?

http://nuovoeutile.it/la-memoria-e-una-facolta-straordinaria/
Le ragioni dello stare insieme non risiedono nel passato ma nel presente.

-Tutti- i nostri ricordi sono deformati psichicamente ed emotivamente. I sogni notturni servono a quello, sognare serve per elaborare e riordinare, deformando le parti scomode, è per questo che i ricordi negativi poco alla volta passano nel dimenticatoio. Perchè si consideri una esperienza negativa e frustrante, a distanza di anni, deve essere stata proprio brutta,.... ma brutta brutta.
Questo per dire che tutto il nostro elaborato di ricordi, compresi quelli che Divi chiama "epica di coppia" sono "relativamente" aderenti all' effettivo trascorso, non "perfettamente" aderenti. Sono deformati.

La vera domanda sarebbe: E' davvero necessario che siano aderenti del tutto alla realtà?
Secondo me no. Perchè le ragioni per cui rimaniamo con una persona non sono da ricercarsi nel trascorso, ma nel presente, ci si sceglie ogni giorno. Il trascorso serve solo per rafforzare la scelta, non è motivo essenziale di scelta, è il presente che veste i ricordi del passato, non il contrario.
In inglese si direbbe present perfect continous.
 
Ultima modifica:

Divì

Utente senza meta
Quando ci si sposa ci sono delle condizioni al momento che fanno ben sperare, ma nessuno può prevedere il mantenimento delle stesse dopo anni.
Ho capito cosa intendi ma le speranze non diventano per questo illusioni. Sembra forse che siano sofismi. Ma le parole sono importanti :)

Una illusione per me è sposarsi con qualcuno nella convinzione di farlo cambiare. Non è una speranza.
 

Divì

Utente senza meta
Le ragioni dello stare insieme non risiedono nel passato ma nel presente.

-Tutti- i nostri ricordi siano deformati psichicamente ed emotivamente. I sogni notturni servono a quello, sognare serve per elaborare e riordinare, deformando le parti scomode, è per questo che i ricordi negativi poco alla volta passano nel dimenticatoio. Perchè si consideri una esperienza negativa e frustrante, a distanza di anni, deve essere stata proprio brutta,.... ma brutta brutta.
Questo per dire che tutto il nostro elaborato di ricordi, compresi quelli che Divi chiama "epica di coppia" sono "relativamente" aderenti all' effettivo trascorso.

La vera domanda sarebbe: E' davvero necessario che siano aderenti del tutto alla realtà?
Secondo me no. Perchè le ragioni per cui rimaniamo con una persona non sono nel ricercarsi nel trascorso, ma nel presente, ci si sceglie ogni giorno. Il trascorso serve solo per rafforzare la scelta, non è motivo essenziale di scelta, è il presente che veste i ricordi del passato, non il contrario.
Vorrei aggiungere a queste tue considerazioni una mia personale visione: e se la realtà fosse comunque un costrutto della nostra mente, che rielaborando e riorganizzando i dati sensoriali e il proprio vissuto "genera" il ​nostro mondo?
 

spleen

utente ?
Vorrei aggiungere a queste tue considerazioni una mia personale visione: e se la realtà fosse comunque un costrutto della nostra mente, che rielaborando e riorganizzando i dati sensoriali e il proprio vissuto "genera" il ​nostro mondo?
Ci fu un filosofo, secoli fa, di cui non ricordo il nome che disse, partendo dal presupposto che noi percepiamo in modo distorto ed incompleto attraverso i sensi che il mondo in fondo potrtebbe totalmente essere una nostra costruzione, dentro quale una ipotetica divinità ci tiene immersi. (Matrix non è una sceneggiatura moderna) :D.

Quello di cui sono abbastanza sicuro è che le elaborazioni che facciamo non sono casuali, sono finalizzate al nostro benessere, quindi certo che potrebbero essere illusorie e fallaci, ma non esiste immunità a questo.
L'unica verità che possediamo è quella dei nostri sentimenti, che non sono un elaborato razionale e sono immanenti, nel presente, sono loro che inducono la mente ad "elaborare" una verità, non il contrario.
 
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