Mentre piangevano, io sorridevo

Brunetta

Utente di lunga data
Le emozioni fanno vendere (anche apprendere, a dire il vero, ma interessa meno).
Però, il punto su cuoi ponevo l'accento è che mi sembra che Dissapear sembra pensare di poter provare emozioni solo in condizioni estreme.
Poi, certo, anche io non riesco a essere appagata senza sforzarmi di dare un significato a quello che faccio, vedendo solo una sequenza di esperienze e emozioni slegate, ma è un altro discorso ancora.
Non è solo lui.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Son pareri. Ognuno di voi è libero di esprimersi se ne ha voglia
OK, allora ti do non uno ma 2 pareri, il primo è una ventata di ottimismo e il secondo spiega checcosè l'ottimismo:

"Vecchierel bianco, infermo,
Mezzo vestito e scalzo,
Con gravissimo fascio in su le spalle,
Per montagna e per valle,
Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte,
Al vento, alla tempesta, e quando avvampa
L’ora, e quando poi gela,
Corre via, corre, anela,
Varca torrenti e stagni,
Cade, risorge, e più e più s’affretta,
Senza posa o ristoro,
Lacero, sanguinoso; infin ch’arriva
Colà dove la via
E dove il tanto affaticar fu volto:
Abisso orrido, immenso,
Ov’ei precipitando, il tutto obblia.
Vergine luna, tale
E’ la vita mortale."

 

Rebecca89

Sentire libera
Una volta venne da me la preside al quinto superiore e mi disse di avermi iscritta a un concorso di poesia, il tema era "il senso della vita". Nessuna spiegazione o traccia in più, solo un titolo lasciato così. Arrivai a casa e cominciai a scrivere.
Alla fine mi resi conto di averci messo si e no 7/8 minuti a buttar giù tutte le parole. Non ci sono stata troppo a pensare, ho preso, scritto e solo rileggendo mi sono resa conto che ci avevo racchiuso proprio quello che volevo. Alla fine siamo sempre di corsa. Sempre indaffarati, pieni di cose da fare, mettiamo il cuore in persone e situazioni, l impegno nella famiglia, nel lavoro, nelle cose che ci piacciono. Io il senso lo ritrovo negli attimi in cui mi fermo. In certe tappe della vita, ci sono momenti che hanno bisogno che tu ti fermi. Che guardi tutto a 360 gradi, così hai modo di vedere quello che hai fatto, quello che stai facendo. In base a questo, sceglierai tu che senso dare a domani. Perché poi alla fine, senso non è manco la parola adatta per me. Il senso è una spiegazione, la vita non ha bisogno di spiegazioni ma di deviazioni, come strade. Ogni giorno un senso nuovo. È scelta, decisioni. E il punto non è dove arrivi, ma il bagaglio che ti ritrovi al punto di arrivo qualunque esso sia. Con dentro tutti i sensi che ti hanno portato dove ti hanno portato.

Tranquilli.
Ho esaurito la vena poetica.
 

Dissapear

Utente di lunga data
Un posto vale l'altro per porsi l'interrogativo su quale sia il senso della vita.
Che è quello che si è cominciato a porre l'essere umano quando dalla condizione animale istintiva è passato all'autodeterminazione e dunque alla riflessione sulle conseguenze delle azioni proprie e degli altri e sulle ragioni degli eventi naturali.

A me è capitato tanti anni fa di discutere davanti ad una birra, al pub, su quell'interrogativo fino a notte inoltrata con un amico che due ore prima aveva cercato di suicidarsi in mare, per questioni di amore non corrisposto. E non c'era riuscito, perché l'avevano salvato.

O, molto più recentemente, con un occasionale passante che si era fermato accanto a me ad osservare su una spiaggia gli ultimi raggi di sole che illuminavano il mare al tramonto.
Lo aveva colpito il fatto che, senza accorgermene, stessi sorridendo.

Dopo qualche minuto di silenzio, mi ha educatamente chiesto per quale ragione sorridessi.
L'ho guardato e mi è venuto spontaneo rispondergli "Non ci crederà, ma perché mi sento vivo. Perché la bellezza del tramonto mi da la certezza che ci sarà un'alba domani ed una promessa di speranza".
Ovviamente, non gli è bastata quella risposta.
Abbiamo avuto un'interessante conversazione su quale fosse il senso della vita confrontando le nostre diverse argomentazioni in una passeggiata.
E' uscito fuori che lui aveva perso il gusto di vivere e si apprestava a recarsi in Svizzera, presso la sede dell'associazione EXIT, che si prefigge di accompagnare chi lo desidera nel percorso per suicidarsi con dignità e consapevolezza. Gli ho spiegato perché non mi interessava morire in quel modo, pur avendo avuto, nel corso della mia esistenza, dei momenti di forte difficoltà esistenziale. Ma ho sempre trovato ragioni per reagire alla disperazione e scegliere la vita. Almeno finora.

Ci siamo salutati al termine della passeggiata, rimanendo ognuno della propria opinione.

Non credo che alcuno abbia una risposta già confezionata per offrire una soluzione esauriente.
E, quindi, ciascuno deve trovare da solo le ragioni di una risposta che abbia senso per se stesso.
In questa prospettiva, però, già il porsi l'interrogativo stimola la personale ricerca di una risposta.
Senza garanzia di trovarne una che sia convincente.
Bel messaggio. Fa rabbrividire la parte in cui racconti del suicidio assistito. Ho avuto dei momentacci in cui il pensiero di farlo mi è passato per la mente, tanti anni fa, in età adolescenziale. Ma era solo un pensiero e nulla più, infatti è svanito. Anche perché la vita mi piace, ho ovviamente alti e bassi.
Una volta venne da me la preside al quinto superiore e mi disse di avermi iscritta a un concorso di poesia, il tema era "il senso della vita". Nessuna spiegazione o traccia in più, solo un titolo lasciato così. Arrivai a casa e cominciai a scrivere.
Alla fine mi resi conto di averci messo si e no 7/8 minuti a buttar giù tutte le parole. Non ci sono stata troppo a pensare, ho preso, scritto e solo rileggendo mi sono resa conto che ci avevo racchiuso proprio quello che volevo. Alla fine siamo sempre di corsa. Sempre indaffarati, pieni di cose da fare, mettiamo il cuore in persone e situazioni, l impegno nella famiglia, nel lavoro, nelle cose che ci piacciono. Io il senso lo ritrovo negli attimi in cui mi fermo. In certe tappe della vita, ci sono momenti che hanno bisogno che tu ti fermi. Che guardi tutto a 360 gradi, così hai modo di vedere quello che hai fatto, quello che stai facendo. In base a questo, sceglierai tu che senso dare a domani. Perché poi alla fine, senso non è manco la parola adatta per me. Il senso è una spiegazione, la vita non ha bisogno di spiegazioni ma di deviazioni, come strade. Ogni giorno un senso nuovo. È scelta, decisioni. E il punto non è dove arrivi, ma il bagaglio che ti ritrovi al punto di arrivo qualunque esso sia. Con dentro tutti i sensi che ti hanno portato dove ti hanno portato.

Tranquilli.
Ho esaurito la vena poetica.
Che siano sempre di scorsa è vero e che bisogna godersi i momenti è altrettanto vero. Però non esisterà mai un punto di arrivo. Si continuerà a correre a muoversi, verso non si sa quale metà. La felicità ovviamente è questione di attimi, di momenti. Ma il senso della vita è davvero qualcosa che non comprendo. Vabbè. È stato un bello scambio di opinioni. Grazie a tutti
 
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