mi accorgo solo adesso che

Gaia

Utente di lunga data
Quello che penso io invece è che l'obbligo etico non dovrebbe essere permettere l'accesso a un farmaco mortale, ma garantire l'accesso incondizionato e gratuito al sollievo dalla sofferenza (che non è accanimento terapeutico) in Italia, rendendo quindi superfluo un viaggio in Svizzera
Sai che stanno varando una legge che destina ai care giver 400 euro al mese?
ecco partiamo da questo.
Partono dal dato reale e da uno stato che toglie risorse e poi ti impone chi deve nascere (impedendoti ad esempio di abortire un feto malato) e come e quando morire (impedendoti di vivere una vita dignitosa da vivo e di morire quando sei stanco).
Significa che allo stato interesso dal concepimento e poi se ne sbatte per tutta la mia vita e improvvisamente si interessa come voglio morire.
significa che il finto senso etico di qualcuno altro non è che violazione della mie libertà.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Sai che stanno varando una legge che destina ai care giver 400 euro al mese?
ecco partiamo da questo.
Partono dal dato reale e da uno stato che toglie risorse e poi ti impone chi deve nascere (impedendoti ad esempio di abortire un feto malato) e come e quando morire (impedendoti di vivere una vita dignitosa da vivo e di morire quando sei stanco).
Significa che allo stato interesso dal concepimento e poi se ne sbatte per tutta la mia vita e improvvisamente si interessa come voglio morire.
significa che il finto senso etico di qualcuno altro non è che violazione della mie libertà.
Se è per quello la legge sulle cure palliative esiste dal 2010. Sulla carta è un diritto di tutti come il pronto soccorso... nella realtà è una merda.. perchè la coperta è corta per cui sono le prime cose che saltano con tagli ai bilanci. Pertanto, se la mia libertà è obbligare un medico ad accopparmi se non posso avere le cure palliative per colpa di uno stato inefficiente e non posso suicidarmi, abbiamo un concetto di libertà diverso.
 

Varlam

Utente di lunga data
È la regolamentazione che è complicata.
Come accade già ora con il testamento biologico, una persona deve esprimere una chiara volontà, ma se non è chiara (non per il testamento biologico, che chiede al massimo il non accanimento) ma la volontà può essere determinata da condizioni transitorie di depressione.
Ma POI si presenta il problema di chi, pur in condizioni simili, non è in grado di esprimere la propria volontà.
La regolamentazione sarà complicata , ma altri paese la hanno.
Stavamo dibattendo di libero arbitrio, cosa serve argomentare di chi non lo può esprimere ?
Come al solito , in attesa di una legge perfetta, chiudiamo gli occhi di fronte al problema.
 

Gaia

Utente di lunga data
Se è per quello la legge sulle cure palliative esiste dal 2010. Sulla carta è un diritto di tutti come il pronto soccorso... nella realtà è una merda.. perchè la coperta è corta per cui sono le prime cose che saltano con tagli ai bilanci. Pertanto, se la mia libertà è obbligare un medico ad accopparmi se non posso avere le cure palliative per colpa di uno stato inefficiente e non posso suicidarmi, abbiamo un concetto di libertà diverso.
Ma perché a una certa età ancora si crede alla favole? Allo stato non importa una beata ceppa di chi muore. Gli conviene tenerlo malato.
Io non capisco le questioni etiche se si scontrano con un dato di fatto. Le trovo inutili perché non posso cambiarle e, a onor del vero, non possono manco loro perché la matematica non è un’opinione.
Qui si tratta di conti della serva. Non ci sono soldi. Quindi detto questo uno dovrebbe muoversi coerentemente con il dato di fatto. E consentire a chi vuole morire di morire in pace. Ma siccome fa brutto allora si preferisce obbligare a vivere senza però curarsi di come vive quella persona senza cure adeguate (che poi mica la puoi curare la morte o la vecchiaia) e fregarsene del fatto che non può manco più cagare senza chiedere aiuto a qualcuno.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma perché a una certa età ancora si crede alla favole? Allo stato non importa una beata ceppa di chi muore. Gli conviene tenerlo malato.
Io non capisco le questioni etiche se si scontrano con un dato di fatto. Le trovo inutili perché non posso cambiarle e, a onor del vero, non possono manco loro perché la matematica non è un’opinione.
Qui si tratta di conti della serva. Non ci sono soldi. Quindi detto questo uno dovrebbe muoversi coerentemente con il dato di fatto. E consentire a chi vuole morire di morire in pace. Ma siccome fa brutto allora si preferisce obbligare a vivere senza però curarsi di come vive quella persona senza cure adeguate (che poi mica la puoi curare la morte o la vecchiaia) e fregarsene del fatto che non può manco più cagare senza chiedere aiuto a qualcuno.
Mi sa che sui conti della serva devi ripassare un po'. Tenere gente malata costa un fottio di soldi, qualunque stato ci guadagna abbestia se uno tace, lavora, consuma e crepa non appena diventa un peso improduttivo. Uno si dovrebbe incazzare non perchè non può crepare quando gli aggrada, ma perchè dopo una vita di contribuzione netta a una società di merda questa lo ricompensa con un'esistenza senza cure che per forza diventa invivibile e peggio che la morte.
 

Gaia

Utente di lunga data
Mi sa che sui conti della serva devi ripassare un po'. Tenere gente malata costa un fottio di soldi, qualunque stato ci guadagna abbestia se uno tace, lavora, consuma e crepa non appena diventa un peso improduttivo. Uno si dovrebbe incazzare non perchè non può crepare quando gli aggrada, ma perchè dopo una vita di contribuzione netta a una società di merda questa lo ricompensa con un'esistenza senza cure che per forza diventa invivibile e peggio che la morte.
Mi sa che non sai che esistono le lobby farmaceutiche.
 

Gaia

Utente di lunga data
Mi sa che sui conti della serva devi ripassare un po'. Tenere gente malata costa un fottio di soldi, qualunque stato ci guadagna abbestia se uno tace, lavora, consuma e crepa non appena diventa un peso improduttivo. Uno si dovrebbe incazzare non perchè non può crepare quando gli aggrada, ma perchè dopo una vita di contribuzione netta a una società di merda questa lo ricompensa con un'esistenza senza cure che per forza diventa invivibile e peggio che la morte.
E mo che te sei incazzato che hai risolto?
 

Brunetta

Utente di lunga data
La regolamentazione sarà complicata , ma altri paese la hanno.
Stavamo dibattendo di libero arbitrio, cosa serve argomentare di chi non lo può esprimere ?
Come al solito , in attesa di una legge perfetta, chiudiamo gli occhi di fronte al problema.
Le regolamentazioni degli altri paesi vanno esaminate e anche approfondite e criticate in base a una etica che dovrebbe essere nostra, anche se individualmente possiamo anche non condividere.
Accade per tutte le cose se no dovremmo assumere sistemi legislativi altri.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Mi sa che non sai che esistono le lobby farmaceutiche.
Quindi scegliamo il suicidio per affermare la nostra autodeterminazione contro big pharma che mina il bilancio dello stato? E' un po' come quello che si taglia l'uccello per fare dispetto alla moglie
 

Gaia

Utente di lunga data
Quindi scegliamo il suicidio per affermare la nostra autodeterminazione contro big pharma che mina il bilancio dello stato? E' un po' come quello che si taglia l'uccello per fare dispetto alla moglie
No, io penso per me. Come sempre. Di quello che farai tu non mi importa molto.
Non capisco perché a te importi di Ale lo che fanno altri. Bah, sto gusto di farsi i cazzi degli altri non lo capisco molto.
 

Nicky

Utente di lunga data
Se è per quello la legge sulle cure palliative esiste dal 2010. Sulla carta è un diritto di tutti come il pronto soccorso... nella realtà è una merda.. perchè la coperta è corta per cui sono le prime cose che saltano con tagli ai bilanci. Pertanto, se la mia libertà è obbligare un medico ad accopparmi se non posso avere le cure palliative per colpa di uno stato inefficiente e non posso suicidarmi, abbiamo un concetto di libertà diverso.
Si puo essere liberi solo se si garantiscono alternative tra cui scegliere. Dopo avere visto mia mamma curata con buone cure palliative in un luogo adeguato, ho meno paura, sento meno l'ansia di non poter morire.
Chi invece ha visto i propri cari sofferenti e abbandonati, probabilmente vede solo una soluzione.
Poi io non sono contraria, però è un'opzione che riserverei solo a chi è lucido, cosciente e può iniettarsi il farmaco da solo o con un amico/familiare.
 

spleen

utente ?
Le regolamentazioni degli altri paesi vanno esaminate e anche approfondite e criticate in base a una etica che dovrebbe essere nostra, anche se individualmente possiamo anche non condividere.
Accade per tutte le cose se no dovremmo assumere sistemi legislativi altri.
Vi ricordate della quindicenne belga che ha avuto l'accesso al suicidio assistito perchè non era capace di rimettersi psicologicamente da uno stupro?
Qualsiasi decisione una persona prenda, specialmente se è in vista come le ballerine del 3d, ha un risvolto sociale nell'esempio che porta.
 

Gaia

Utente di lunga data
Vi ricordate della quindicenne belga che ha avuto l'accesso al suicidio assistito perchè non era capace di rimettersi psicologicamente da uno stupro?
Qualsiasi decisione una persona prenda, specialmente se è in vista come le ballerine del 3d, ha un risvolto sociale nell'esempio che porta.
No vabbè, ma davvero? Cioè si parla di soffrire per dare esempio. A quando le penitenze corporali?
 

Brunetta

Utente di lunga data
No, io penso per me. Come sempre. Di quello che farai tu non mi importa molto.
Non capisco perché a te importi di Ale lo che fanno altri. Bah, sto gusto di farsi i cazzi degli altri non lo capisco molto.
Margaret ti spiccia casa 😂
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
No, io penso per me. Come sempre. Di quello che farai tu non mi importa molto.
Non capisco perché a te importi di Ale lo che fanno altri. Bah, sto gusto di farsi i cazzi degli altri non lo capisco molto.
Non ci siamo capiti. Se tu ti vuoi suicidare nessuno può avere nulla da obiettare. Se tu invece pretendi che lo stato, finanziato anche dal mio lavoro, ti metta a disposizione un medico che ti accoppi se non ci riesci da sola, allora sei tu che ti fai i cazzi miei, non io che mi faccio i tuoi o quelli di altri, perchè lo stai indirizzando, lo stato, a fornire ancora meno cure di quelle poche che già fornisce perchè tanto chi non è più utile, o non può pagare, si toglie da solo dai coglioni invece di pretendere di essere curato come è suo diritto sacrosanto, e ciò lederebbe i miei di diritti, visto che io voglio campare finchè mi è concesso
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si puo essere liberi solo se si garantiscono alternative tra cui scegliere. Dopo avere visto mia mamma curata con buone cure palliative in un luogo adeguato, ho meno paura, sento meno l'ansia di non poter morire.
Chi invece ha visto i propri cari sofferenti e abbandonati, probabilmente vede solo una soluzione.
Poi io non sono contraria, però è un'opzione che riserverei solo a chi è lucido, cosciente e può iniettarsi il farmaco da solo o con un amico/familiare.
Hai illuminato il punto da cui, mi pare, TUTTI partiamo.
Abbiamo paura di morire, ma molto di più temiamo la sofferenza anche per poche ore e poi ci fa orrore la decadenza fisica, oltre che mentale.
Sono queste paure di base che ci conducono a cercare “exit strategy” dalla vita.
Alcuni hanno però più paura di essere impotenti fisicamente, con la necessità di essere accuditi e di mettere troppo alla prova chi ci vuole bene, così come siamo stati messi alla prova noi; altri sono terrorizzati di perdere la coscienza di sé, il controllo della mente. E schiacciati tutti tra queste possibilità di decadenza, pensiamo a come evitarlo.
Più siamo in pieno possesso delle nostre capacità, più abbiamo paura.
Del resto la cultura contemporanea ci induce a ricercare la costante e infinita efficienza anche apparente con tutte le cure estetiche immaginabili. Ma pur con la carrozzeria perfetta, il motore si fermerà.
Pensare di poter scegliere noi il momento della rottamazione ci dà sollievo.
È una preoccupazione individuale a cui si vuole avere una risposta.
Ma questo non credo che debba impedire una riflessione etica.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non ci siamo capiti. Se tu ti vuoi suicidare nessuno può avere nulla da obiettare. Se tu invece pretendi che lo stato, finanziato anche dal mio lavoro, ti metta a disposizione un medico che ti accoppi se non ci riesci da sola, allora sei tu che ti fai i cazzi miei, non io che mi faccio i tuoi o quelli di altri, perchè lo stai indirizzando, lo stato, a fornire ancora meno cure di quelle poche che già fornisce perchè tanto chi non è più utile, o non può pagare, si toglie da solo dai coglioni invece di pretendere di essere curato come è suo diritto sacrosanto, e ciò lederebbe i miei di diritti, visto che io voglio campare finchè mi è concesso
È qui che la scelta individuale impatta su tutti.
 

Gaia

Utente di lunga data
Non ci siamo capiti. Se tu ti vuoi suicidare nessuno può avere nulla da obiettare. Se tu invece pretendi che lo stato, finanziato anche dal mio lavoro, ti metta a disposizione un medico che ti accoppi se non ci riesci da sola, allora sei tu che ti fai i cazzi miei, non io che mi faccio i tuoi o quelli di altri, perchè lo stai indirizzando, lo stato, a fornire ancora meno cure di quelle poche che già fornisce perchè tanto chi non è più utile, o non può pagare, si toglie da solo dai coglioni invece di pretendere di essere curato come è suo diritto sacrosanto, e ciò lederebbe i miei di diritti, visto che io voglio campare finchè mi è concesso
Ma il punto è che tu fai analogia tra un reato (uccidere chi non è consenziente che si chiama omicidio) è una cosa che invece è autodeterminazione.
Io mica lo capisco sta paura che avete che lo Stato vi imponga di morire. Mo sta facendo pite la sanità privata. Vi pare che vi imponga di morire?
 
Top