Kid
Utente un corno
Sua mail:
Ciao Fabio, non so quanto possa servire ma voglo dirti che mi dispiace per tutto il male che ho fatto alle persone che ami. Convivo con una disperazione estrema dal giorno che tu l'hai scoperto, convivo con la colpa di aver distrutto una famiglia alla quale mi ero affezionato molto. Convivo con la colpa di aver rovinato tre vite in un colpo solo.Come puoi ben vedere non mi sono mai scordato di tutti voi, questo dolore è la punizione che mi merito per quello che vi ho fatto. Ho tradito un amico, distrutto una madre e ancor peggio ho rovinato la vita ad un tenero bambino al quale volevo e voglio tuttora un gran bene. Ancora una volta mi dispiace Fabio...vorrei inginocchiarmi davanti a te e lasciarti fare quello che vuoi di me.....alla fine sono ancora su questo mondo solo perchè non ho le palle di fare un gesto simile. Sei una gran persona e per me lo sarai sempre Addio
Mia risposta:
Devo essere sincero con te, aspettavo questa mail, ma onestamente non ci credevo più. Volevo capire, nei mesi di inferno che abbiamo passato, se anche tu avevi un cuore e dei sentimenti, se stavi soffrendo, se te ne fregavi, insomma, se eri umano come noi. Però no, non trovo giovamento nel saperti così pateticamente triste, perché il male che mi hai fatto è stato troppo grande. E poi ......, sono passati cinque mesi, CINQUE.
Sarebbe troppo facile non risponderti o semplicemente spedirti una mail piena di insulti, per questo non lo farò, anche perché per fortuna sto cominciando ad essere lucido. E poi… no, non è nelle mie corde.
Non sono nato ieri, so che in una coppia possono succedere queste cose. Lo so perché è successo anche a me in un periodo di crisi. So che quando si è deboli si può scivolare, ma non pensavo che mia moglie potesse scivolare per mano di una persona che ritenevo amica. Sia chiaro, la colpa primaria in questi casi è SEMPRE di chi avrebbe delle responsabilità da mantenere, quindi la principale colpevole in questa situazione è stata ....., come lo sono stato io ai tempi. Ero cosciente che non stavamo passando un bel periodo e avevo cominciato davvero a nutrire dei dubbi sul vostro strano rapporto. Ma il punto era che mai avrei immaginato che una persona che si faceva chiamare amico, sarebbe arrivato a colpirmi così subdolamente alle spalle, tanto che me ne sono stato zitto, perché ti rispettavo e non volevo farti capire che dubitavo di te.
Come hai potuto farmi questo e perché? Era così finta e fragile la nostra amicizia? Sono domande stupide alle quali non potrò mai avere risposta, lo so. Ho passato mesi senza la minima autostima, mi sentivo una nullità, ero umiliato e avrei dato qualunque cosa per essere un’altra persona, perché non mi sentivo all’altezza. Poi ho realizzato di non essermi mai accorto che in realtà eri tu quella persona, che eri tu che volevi stare al mio posto, che invidiavi ciò che avevo e hai cercato di portarmelo via.
Quando ho scoperto la cosa (ho ancora la nausea al pensiero delle vostre mail), passato il momento di incredulità iniziale, ero convinto di non riuscire più a stare con mia moglie. Ho passato un mese nel quale non riuscivo più nemmeno a fidarmi della mia ombra, ero cambiata come persona, ero un disilluso. So che ti starai chiedendo perché ...... non sia venuta da te e io ti rispondo che se non l’ha fatto è perché ha capito che persona eri, una persona che ha preso in giro un amico per mesi, facendosi una relazione con sua moglie. Che non ha avuto il coraggio di parlargli, di fargli capire qualcosa, che ha preferito fare le cose all’oscuro tenendo però ben stampato sulla faccia un sorriso di circostanza. Che non si è fatta problemi ad aprirmi la porta di casa sua e ad entrare nella mia vita. Sei persino arrivato a venire in vacanza con noi… Che fiducia si può avere in una persona del genere ......?
Spero solo che tu abbia imparato qualcosa da questa storia e che non farai più soffrire nessuno per il tuo egoismo.
Ti prego di non disperarti così tanto, anche perchè non sei molto credibile.
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Non so se ho fatto bene o male a rispondergli, ma di sicuro nella mia risposta ho scritto tutto quello che avevo da dirgli, nè una parola in meno, nè una in più.
Ciao Fabio, non so quanto possa servire ma voglo dirti che mi dispiace per tutto il male che ho fatto alle persone che ami. Convivo con una disperazione estrema dal giorno che tu l'hai scoperto, convivo con la colpa di aver distrutto una famiglia alla quale mi ero affezionato molto. Convivo con la colpa di aver rovinato tre vite in un colpo solo.Come puoi ben vedere non mi sono mai scordato di tutti voi, questo dolore è la punizione che mi merito per quello che vi ho fatto. Ho tradito un amico, distrutto una madre e ancor peggio ho rovinato la vita ad un tenero bambino al quale volevo e voglio tuttora un gran bene. Ancora una volta mi dispiace Fabio...vorrei inginocchiarmi davanti a te e lasciarti fare quello che vuoi di me.....alla fine sono ancora su questo mondo solo perchè non ho le palle di fare un gesto simile. Sei una gran persona e per me lo sarai sempre Addio
Mia risposta:
Devo essere sincero con te, aspettavo questa mail, ma onestamente non ci credevo più. Volevo capire, nei mesi di inferno che abbiamo passato, se anche tu avevi un cuore e dei sentimenti, se stavi soffrendo, se te ne fregavi, insomma, se eri umano come noi. Però no, non trovo giovamento nel saperti così pateticamente triste, perché il male che mi hai fatto è stato troppo grande. E poi ......, sono passati cinque mesi, CINQUE.
Sarebbe troppo facile non risponderti o semplicemente spedirti una mail piena di insulti, per questo non lo farò, anche perché per fortuna sto cominciando ad essere lucido. E poi… no, non è nelle mie corde.
Non sono nato ieri, so che in una coppia possono succedere queste cose. Lo so perché è successo anche a me in un periodo di crisi. So che quando si è deboli si può scivolare, ma non pensavo che mia moglie potesse scivolare per mano di una persona che ritenevo amica. Sia chiaro, la colpa primaria in questi casi è SEMPRE di chi avrebbe delle responsabilità da mantenere, quindi la principale colpevole in questa situazione è stata ....., come lo sono stato io ai tempi. Ero cosciente che non stavamo passando un bel periodo e avevo cominciato davvero a nutrire dei dubbi sul vostro strano rapporto. Ma il punto era che mai avrei immaginato che una persona che si faceva chiamare amico, sarebbe arrivato a colpirmi così subdolamente alle spalle, tanto che me ne sono stato zitto, perché ti rispettavo e non volevo farti capire che dubitavo di te.
Come hai potuto farmi questo e perché? Era così finta e fragile la nostra amicizia? Sono domande stupide alle quali non potrò mai avere risposta, lo so. Ho passato mesi senza la minima autostima, mi sentivo una nullità, ero umiliato e avrei dato qualunque cosa per essere un’altra persona, perché non mi sentivo all’altezza. Poi ho realizzato di non essermi mai accorto che in realtà eri tu quella persona, che eri tu che volevi stare al mio posto, che invidiavi ciò che avevo e hai cercato di portarmelo via.
Quando ho scoperto la cosa (ho ancora la nausea al pensiero delle vostre mail), passato il momento di incredulità iniziale, ero convinto di non riuscire più a stare con mia moglie. Ho passato un mese nel quale non riuscivo più nemmeno a fidarmi della mia ombra, ero cambiata come persona, ero un disilluso. So che ti starai chiedendo perché ...... non sia venuta da te e io ti rispondo che se non l’ha fatto è perché ha capito che persona eri, una persona che ha preso in giro un amico per mesi, facendosi una relazione con sua moglie. Che non ha avuto il coraggio di parlargli, di fargli capire qualcosa, che ha preferito fare le cose all’oscuro tenendo però ben stampato sulla faccia un sorriso di circostanza. Che non si è fatta problemi ad aprirmi la porta di casa sua e ad entrare nella mia vita. Sei persino arrivato a venire in vacanza con noi… Che fiducia si può avere in una persona del genere ......?
Spero solo che tu abbia imparato qualcosa da questa storia e che non farai più soffrire nessuno per il tuo egoismo.
Ti prego di non disperarti così tanto, anche perchè non sei molto credibile.
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Non so se ho fatto bene o male a rispondergli, ma di sicuro nella mia risposta ho scritto tutto quello che avevo da dirgli, nè una parola in meno, nè una in più.