Mi piacerebbe capire cosa provano le amanti ...

iosolo

Utente di lunga data
Ciao iOS .. io sono interessato molto a questo discorso del resistere/non resistere ...

E ne sono molto più interessato da tradito, diciamo..

E.. da tradito a tradita, vorrei chiederti con interesse:

Te, alla sera sul divano seduta accanto a uno/a che sta lì seduto/a con te mentre sta "resistendo" al desiderio di uscire (inventandosi evidentemente una balla) per vedersi con un'altra... Te ne faresti cosa?

Apprezzeresti la bella resistenza che mette in azione?

Te lo chiedo, perché è una domanda che, al tempo, mi son posto anche io
Scusa se ti rispondo solo ora.

Possiamo parlare del "resistere" in due modi, dal mio punto di vista, da tradito che subisce un desiderio irrisolto e dall'altra parte di chi ha quel desiderio.

La prima domanda è quanto è grande quel desiderio??? Quanti solchi apre?

la rabbia è un altro sentimento come la passione che non si riesce a controllare giusto? Se provo tanta rabbia, anche giustificata per te, posso colpirti... colpirti molto forte e non "resistere". Ma se sei una donna? Se sei un bambino?
Cosa mi impedisce di colpirti?! Cosa frena la mia mano.
Desiderare di colpirti, è come colpirti? Sei sicuro che tu possa metterli davvero nello stesso piano?

Se poi la tua rabbia ti porta non a colpire ma addirittura a pianificare una punizione... quanto vale quella rabbia?

Il nonostante tutto è qualcosa che tu non puoi e non devi escludere. Dire che il tradito non entra nel tradimento è come dire che il suo peso è uguale a 0. Che vivi nel mondo, senza esserne in qualche modo condizionato.
Ma tu non vivi nel nulla, vivi in una relazione stabile, con regole morali che come minimo ti dovrebbero in qualche modo appartenere perché da te scelte.
Il nonostante tutto dice molto di te.

Ora tornando all'esempio di prima, della rabbia, tu puoi decidere di fermarti non solo per delle regole morali ma per le conseguenze di quel tuo agire. Picchiare una donna? Lo faccio, lo faccio nella tranquillità della mia casa in modo che nessuno mi scopra. Perché non è tanto la morale che mi ferma ma è la paura delle conseguenze... Finchè nessuno ti scopre non c'è nessun problema.
Nessuna morale, nessun problema, nessuna conseguenza.

Scoprire che mio marito non avesse la mia stessa morale, la mia stessa scala dei valori è stato un colpo molto duro da assorbire.
Si fosse innamorato e mi avesse mollato, piangerei ogni giorno per lui probabilmente ma così ha solo dimostrare di essere un vigliacco, che si nasconde in casa, in una grande forma di ipocrisia. Vile, da prendersela con chi non sa e non può rispondere... senza affrontare direttamente i conflitti ma cercando solo una via di fuga.

Come vivo io la "resistenza"?
Io sto resistendo, e che non vuol dire che come tafazzi, mi colpisco ogni giorno, ma che razionalmente cerco di vedere il globale di quello che ho e quello che voglio avere e nonostante la mia rabbia mi chieda istintivamente di andarmene ho fatto una "scelta diversa".
Ho scelto no di resistere ma ho scelto di andare oltre, oltre la passione, oltre la rabbia, oltre la rabbia e vedere oltre.
Io vivo la mia resistenza come una scelta. Se deciderò di non resistere sarà comunque una scelta. Una scelta con la quale dovrò fare i conti.

Se tu rimani sul mio divano e speravi di vedere la partita con gli amici, ci sta. Nel limite del possibile io cerco anche di accontentare il tuo desiderio.
Se c'è bisogno di te in casa e tu vuoi vedere la partita con gli amici, non ci sta, e se tu per farlo mi dici che vai a lavorare, sei una merda senza contegno.
Se io pretendo che tu sei sul divano con me e tu vuoi andare a vedere la partita non mi perculi perchè sei un uomo senza palle, mi guardi e decidi che è "giusto" e combatti per quello che è giusto.
Non devi venire da me e dirmi... mi fa sangue una mia collega... probabilmente è una verità che non reggerebbe nessun rapporto, ma non fingi che tutto va bene, mettendoti con un bel sorriso seduto su quel divano per poi uscire dicendoti anche incazzato perchè vai a lavorare.

Le nostre azioni e le nostre reazioni sono sempre nostre e parlano di noi, più di quanto noi riusciamo a capire.
 

mistral

Utente di lunga data
Scusa se ti rispondo solo ora.

Possiamo parlare del "resistere" in due modi, dal mio punto di vista, da tradito che subisce un desiderio irrisolto e dall'altra parte di chi ha quel desiderio.

La prima domanda è quanto è grande quel desiderio??? Quanti solchi apre?

la rabbia è un altro sentimento come la passione che non si riesce a controllare giusto? Se provo tanta rabbia, anche giustificata per te, posso colpirti... colpirti molto forte e non "resistere". Ma se sei una donna? Se sei un bambino?
Cosa mi impedisce di colpirti?! Cosa frena la mia mano.
Desiderare di colpirti, è come colpirti? Sei sicuro che tu possa metterli davvero nello stesso piano?

Se poi la tua rabbia ti porta non a colpire ma addirittura a pianificare una punizione... quanto vale quella rabbia?

Il nonostante tutto è qualcosa che tu non puoi e non devi escludere. Dire che il tradito non entra nel tradimento è come dire che il suo peso è uguale a 0. Che vivi nel mondo, senza esserne in qualche modo condizionato.
Ma tu non vivi nel nulla, vivi in una relazione stabile, con regole morali che come minimo ti dovrebbero in qualche modo appartenere perché da te scelte.
Il nonostante tutto dice molto di te.

Ora tornando all'esempio di prima, della rabbia, tu puoi decidere di fermarti non solo per delle regole morali ma per le conseguenze di quel tuo agire. Picchiare una donna? Lo faccio, lo faccio nella tranquillità della mia casa in modo che nessuno mi scopra. Perché non è tanto la morale che mi ferma ma è la paura delle conseguenze... Finchè nessuno ti scopre non c'è nessun problema.
Nessuna morale, nessun problema, nessuna conseguenza.

Scoprire che mio marito non avesse la mia stessa morale, la mia stessa scala dei valori è stato un colpo molto duro da assorbire.
Si fosse innamorato e mi avesse mollato, piangerei ogni giorno per lui probabilmente ma così ha solo dimostrare di essere un vigliacco, che si nasconde in casa, in una grande forma di ipocrisia. Vile, da prendersela con chi non sa e non può rispondere... senza affrontare direttamente i conflitti ma cercando solo una via di fuga.

Come vivo io la "resistenza"?
Io sto resistendo, e che non vuol dire che come tafazzi, mi colpisco ogni giorno, ma che razionalmente cerco di vedere il globale di quello che ho e quello che voglio avere e nonostante la mia rabbia mi chieda istintivamente di andarmene ho fatto una "scelta diversa".
Ho scelto no di resistere ma ho scelto di andare oltre, oltre la passione, oltre la rabbia, oltre la rabbia e vedere oltre.
Io vivo la mia resistenza come una scelta. Se deciderò di non resistere sarà comunque una scelta. Una scelta con la quale dovrò fare i conti.

Se tu rimani sul mio divano e speravi di vedere la partita con gli amici, ci sta. Nel limite del possibile io cerco anche di accontentare il tuo desiderio.
Se c'è bisogno di te in casa e tu vuoi vedere la partita con gli amici, non ci sta, e se tu per farlo mi dici che vai a lavorare, sei una merda senza contegno.
Se io pretendo che tu sei sul divano con me e tu vuoi andare a vedere la partita non mi perculi perchè sei un uomo senza palle, mi guardi e decidi che è "giusto" e combatti per quello che è giusto.
Non devi venire da me e dirmi... mi fa sangue una mia collega... probabilmente è una verità che non reggerebbe nessun rapporto, ma non fingi che tutto va bene, mettendoti con un bel sorriso seduto su quel divano per poi uscire dicendoti anche incazzato perchè vai a lavorare.

Le nostre azioni e le nostre reazioni sono sempre nostre e parlano di noi, più di quanto noi riusciamo a capire.
Dopo un tradimento,rimanere con il traditore è SEMPRE un resistere alla voglia di spaccargli la testa,di vendicarsi o semplicemente di metterlo alla porta o andarsene.
Anche il traditore sicuramente per un certo periodo dovrà resistere al desiderio di vedere l'altro/a,specie se è stata una relazione di lungo corso,non credo che le persone si cancellino con un colpo di spugna.E una relazione extra che si interrompe non è dissimile da una qualsiasi relazione .
La parte razionale a quel punto il più delle volte prende il sopravvento e si comincia a pesare il pro ed il contro.
Nel frattempo si osserva e si cerca di capire se qualcosa si puo ricomporre in primis dentro di noi e poi nella coppia.
Diciamo una resistenza finalizzata ad uno scopo.Quando si potranno tirare le somme non si sa,forse mai.Tirare le somme in un rapporto a due credo lo si possa fare solo eventualmente alla fine.
 

mistral

Utente di lunga data
Le Amanti sono solo delle Grandissime TROIE... l'unica differenza dalle PROSTITUTE è che non si PAGANO ahahahahah
Ogni riferimento alla mia EX Sposata con due Figlie è PURAMENTE CASUALE
ahahahahah

PUTTANE
Beh,è eccitante anche essere troie.Nell'intimita è un gioco che si fa spesso .
Cosa c'è di male? Se vai continuamente alla ricerca di troie significa che ti piacciono eccome.
Anche puttane...in fin dei conti si fanno soldi sfilandoli a quelli che non sanno dove infilarlo a gratis.
Quindi Puttana -puttaniere =3-0
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Beh,è eccitante anche essere troie.Nell'intimita è un gioco che si fa spesso .
Cosa c'è di male? Se vai continuamente alla ricerca di troie significa che ti piacciono eccome.
Anche puttane...in fin dei conti si fanno soldi sfilandoli a quelli che non sanno dove infilarlo a gratis.
Quindi Puttana -puttaniere =3-0
Un conto è il gioco condiviso un conto è un cretino che si permette certe uscite
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Beh,è eccitante anche essere troie.Nell'intimita è un gioco che si fa spesso .
Cosa c'è di male? Se vai continuamente alla ricerca di troie significa che ti piacciono eccome.
Anche puttane...in fin dei conti si fanno soldi sfilandoli a quelli che non sanno dove infilarlo a gratis.
Quindi Puttana -puttaniere =3-0
:quoto:
 

mistral

Utente di lunga data
Un conto è il gioco condiviso un conto è un cretino che si permette certe uscite
Ma figurati.
Lo stereotipo donna Troia ,uomo Sciupafemmine sarà duro a morire.Non è il primo e non sarà l'ultimo.
Intanto lui si sente vivo solo grazie a troie e puttane che lo usano come dildo quindi,fatti due conti di quanto valore si attribuisca.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
ma è arrabbiato! Questa volta è toccato a lui, qualcuna lo usa e rimette nell'angolino:D
E quindi? Lui è arrabbiato e dovrei giustificare certe uscite? Mi spiace non ce la faccio
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Comincia a chiedere scusa ad Ipazia

@ipazia, Ovviamente ti chiedo scusa nessuno vuole tirarti per la giacchetta né a te né alle tue sfighe passate, ma a me la volgarità dei sentimenti irrita in modo particolare.
Adios
None...te prego!!

Le scuse no, che mi vengono i déjà vu :D:D

Arci, io non penso esista la sfiga e nemmeno la fortuna.
Esiste la Vita e le nostre aspettative nei confronti della Vita.

E allora diventa sfiga tutto quello che in un qualche modo tradisce le aspettative che avevamo nei confronti della Vita.
E diventa fortuna tutto quello che, a volte, viene pure considerato un premio al merito dalla Vita.

Solo che alla Vita fondamentalmente fotte un cazzo di noi e delle nostre aspettative, su noi stessi, sulla vita che vorremmo o che riteniamo sia giusta o sbagliata.
Siamo solo pedine evolutive, fondamentalmente.
Pezzetti, granellini di sabbia, di un sistema complesso, talmente complesso che neppure ce lo riusciamo a spiegare se non inventandoci fantasiose teorie...dagli alieni alla sfiga alle ideologie di qualunque tipo e genere.

Che sono fondamentalmente stampelle per sostenerci di fronte al fatto che noi non siamo la Vita. Siamo solo una possibile espressione.
Un tassello che serve a quel che verrà.
Esperimenti, tendenzialmente fallimentari e migliorabili.

Siamo fondamentalmente al servizio della Vita e della Morte. A mio parere. :)

Quindi, non considero sfighe o fortune le esperienze.
Ritengo solo importante, per me, accogliere e accettare quel che la Vita propone, cercando di ripulirlo il più possibile da quel che avrei desiderato per me.

Ovviamente nessuno desidera per sè esperienze dolorose. Vorremmo fondamentalmente tutti il mulino bianco. Anche per poterci dire che ce lo siamo meritato. Che siamo stati "bravi".

Ma poi funziona in modo diverso.

Credo che la libertà di scelta risieda semplicemente nel cogliere le occasioni (anche quando si presentano sdentate, vomitevoli e con l'alito puzzolente) oppure negarle, rifiutarle.

Io ho imparato, e probabilmente è funzionale a me e non fa testo, a cogliere e accettare. E trasformare i problemi in risorse. Per me. Mi ci diverto pure. ;)

Mi avevi scritto, in un altro post che sono rassegnata a raccogliere quel che capita.
No. Io accetto e accolgo. E non è che non costi una qualche fatica. Ma lo trovo molto più ricco che il rassegnarsi al rincorrere la Vita sbattendosi come falene impazzite nella luce per far combaciare le aspettative con la realtà.

Accettare significa guardare la situazione, prenderla per come è e da lì ripartire. Prendere le situazioni della vita per approfittarne e farne apprendimento. E ri-dirigere ogni volta la propria direzione.

La rassegnazione è guardare invece la situazione, adattarcisi e subire rimanendoci bloccati dentro. Nei diversi modi in cui lo si può fare. E allora si rimpiangono i sogni perduti, li si cerca disperatamente in ogni angolo, incazzandosi e sbattendo. O, per contro, si adora una qualche immagine, anche di se stessi. E si osanna al presente, santificandolo e assolutizzandolo. Andando per estremi.

Si somigliano...io le ho confuse spesso. Sono due facce della stessa medaglia.
DA reattiva ho spesso pensato che accettare fosse roba da sfigati. Che io sarei stata sfigata nel farlo. E quindi combattevo. Fondamentalmente contro me stessa. E contro le situazioni.

E' pure buffo. A guardarlo da fuori.
Ci ho perso un botto di tempo. E sono pure passata dalla rassegnazione. Che mi sono vissuta come una sconfitta profonda.
E ho provato ad adattarmi...buh...probabilmente non funziona per me. Ne usciva una rabbia assolutamente distruttiva per me.

Tutto questo per dire...intorno alla violenza c'è un sacco di ipocrisia. Di buonismo e perbenismo. Di bigottismo.

Nell'ultimo periodo la violenza è stata usata per fini politici, sui media.
Storicamente è stata usata altrettanto.

Vittime, e ci sta essere vittima, ma rese vittime totali per gli interessi di qualcun altro non ha niente a che vedere con la violenza e molto ha a che vedere invece con la struttura tipicamente umana del potere.
Che quando non sa accettare impone rassegnazione a qualcuno per il benessere di qualcun altro.
Giochi di potere mascherati da bontà e altruismo.

Una delle cose più vomitevoli dell'umano, per quanto mi riguarda.

Prendere la vittima, trasformarla in concetto, depersonalizzandola, per alzare la bandiera.
E per poi mettercisi sotto. Per innalzarsi.

Non serve alle vittime. Anzi...le mette all'angolo.

Parte della vergogna viene anche da qui.
E buona parte dei silenzi.

Violentata va bene...ma che poi l'operazione sia "ti metto in una riserva come i panda, poverina.." ecco. Anche no.

Quei poverine/poverini...fa più danni del petrolio. Un po' come l'amore, e i sentimenti...che sono fondamentalmente elaborazioni culturali e storiche della percezione emotiva del mondo :p:)

Parlare di violenza serve. A svelare. A rendere a dimensione naturale eventi che semplicemente appartengono allo scorrere della vita.

Parlarne semplicemente. Senza ricoprirla dei buoni sentimenti. E della compassione.
Che serve più a chi la emette che a chi la riceve.
 
Ultima modifica:

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto


Mi colpisse un meteorite se c'ho capito qualcosa dell'ultima parte che hai scritto e che non riesco a grassettare.
Occasione sul piatto d'argento?Che significa? Che dovevo usare la cosa a mio favore per avere la dispensa a farmi i cazzi miei senza che mio marito potesse avere diritto di replica? E sarei io la persona di merda?Geniale:rotfl:
Non ho chiesto scusa all'amante di mio marito ,e per cosa dovrei scusarmi,per le sue cilecche?Poteva dargli il viagra nel caffè.:rotfl:
Le ho dato la mia benedizione amorevole ,nemmeno mezza parola offensiva ,non le ho fatto la festa io quando avrei potuto e tu arrivi a pensare che vorrei che qualcuno le facesse la festa?
Tu sei malato e pure grave.
Sul resto manco ti cago, tanto non ci arrivi. Prova a spiegarti il discorso del occasione persa.
Dopo la macroscopica stronzata sulle similitudini tra lo stupro e le rotture di coglioni del matrimonio hai avuto il grandissimo culo che Ipazia sia venuta a confrontarsi con te ea raccontare una storia che per carità, sarà risolta quanto vuoi, ma comunque fa male.
fra l'altro, la tua frase esatta Se non ricordo male ma adesso non ho tempo per andarmi a cercare, era non lo stupro in generale ma "lo stupro subito da Ipazia".
Na roba veramente da maiale in chiesa: comunque. Questa ti fa la grazia di metterti in condizioni di dire Scusa ho scritto una stronzata e tu non solo continua a difendere la tua tesi ma cerchi pure la gif dell'abbraccio?
Senti, forse non ci siamo capiti: cazzi tuoi, delle corna e tuo marito, dell'amante di tutte quelle fregnacce nel tuo piccolo mondo, che veramente a stare a parlare con te mi viene la claustrofobia. Veramente la poraccitudine
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
None...te prego!!

Le scuse no, che mi vengono i déjà vu :D:D

Arci, io non penso esista la sfiga e nemmeno la fortuna.
Esiste la Vita e le nostre aspettative nei confronti della Vita.

E allora diventa sfiga tutto quello che in un qualche modo tradisce le aspettative che avevamo nei confronti della Vita.
E diventa fortuna tutto quello che, a volte, viene pure considerato un premio al merito dalla Vita.

Solo che alla Vita fondamentalmente fotte un cazzo di noi e delle nostre aspettative, su noi stessi, sulla vita che vorremmo o che riteniamo sia giusta o sbagliata.
Siamo solo pedine evolutive, fondamentalmente.
Pezzetti, granellini di sabbia, di un sistema complesso, talmente complesso che neppure ce lo riusciamo a spiegare se non inventandoci fantasiose teorie...dagli alieni alla sfiga alle ideologie di qualunque tipo e genere.

Che sono fondamentalmente stampelle per sostenerci di fronte al fatto che noi non siamo la Vita. Siamo solo una possibile espressione.
Un tassello che serve a quel che verrà.
Esperimenti, tendenzialmente fallimentari e migliorabili.

Siamo fondamentalmente al servizio della Vita e della Morte. A mio parere. :)

Quindi, non considero sfighe o fortune le esperienze.
Ritengo solo importante, per me, accogliere e accettare quel che la Vita propone, cercando di ripulirlo il più possibile da quel che avrei desiderato per me.

Ovviamente nessuno desidera per sè esperienze dolorose. Vorremmo fondamentalmente tutti il mulino bianco. Anche per poterci dire che ce lo siamo meritato. Che siamo stati "bravi".

Ma poi funziona in modo diverso.

Credo che la libertà di scelta risieda semplicemente nel cogliere le occasioni (anche quando si presentano sdentate, vomitevoli e con l'alito puzzolente) oppure negarle, rifiutarle.

Io ho imparato, e probabilmente è funzionale a me e non fa testo, a cogliere e accettare. E trasformare i problemi in risorse. Per me. Mi ci diverto pure. ;)

Mi avevi scritto, in un altro post che sono rassegnata a raccogliere quel che capita.
No. Io accetto e accolgo. E non è che non costi una qualche fatica. Ma lo trovo molto più ricco che il rassegnarsi al rincorrere la Vita sbattendosi come falene impazzite nella luce per far combaciare le aspettative con la realtà.

Accettare significa guardare la situazione, prenderla per come è e da lì ripartire. Prendere le situazioni della vita per approfittarne e farne apprendimento. E ri-dirigere ogni volta la propria direzione.

La rassegnazione è guardare invece la situazione, adattarcisi e subire rimanendoci bloccati dentro. Nei diversi modi in cui lo si può fare. E allora si rimpiangono i sogni perduti, li si cerca disperatamente in ogni angolo, incazzandosi e sbattendo. O, per contro, si adora una qualche immagine, anche di se stessi. E si osanna al presente, santificandolo e assolutizzandolo. Andando per estremi.

Si somigliano...io le ho confuse spesso. Sono due facce della stessa medaglia.
DA reattiva ho spesso pensato che accettare fosse roba da sfigati. Che io sarei stata sfigata nel farlo. E quindi combattevo. Fondamentalmente contro me stessa. E contro le situazioni.

E' pure buffo. A guardarlo da fuori.
Ci ho perso un botto di tempo. E sono pure passata dalla rassegnazione. Che mi sono vissuta come una sconfitta profonda.
E ho provato ad adattarmi...buh...probabilmente non funziona per me. Ne usciva una rabbia assolutamente distruttiva per me.

Tutto questo per dire...intorno alla violenza c'è un sacco di ipocrisia. Di buonismo e perbenismo. Di bigottismo.

Nell'ultimo periodo la violenza è stata usata per fini politici, sui media.
Storicamente è stata usata altrettanto.

Vittime, e ci sta essere vittima, ma rese vittime totali per gli interessi di qualcun altro non ha niente a che vedere con la violenza e molto ha a che vedere invece con la struttura tipicamente umana del potere.
Che quando non sa accettare impone rassegnazione a qualcuno per il benessere di qualcun altro.
Giochi di potere mascherati da bontà e altruismo.

Una delle cose più vomitevoli dell'umano, per quanto mi riguarda.

Prendere la vittima, trasformarla in concetto, depersonalizzandola, per alzare la bandiera.
E per poi mettercisi sotto. Per innalzarsi.

Non serve alle vittime. Anzi...le mette all'angolo.

Parte della vergogna viene anche da qui.
E buona parte dei silenzi.

Violentata va bene...ma che poi l'operazione sia "ti metto in una riserva come i panda, poverina.." ecco. Anche no.

Quei poverine/poverini...fa più danni del petrolio. Un po' come l'amore, e i sentimenti...che sono fondamentalmente elaborazioni culturali e storiche della percezione emotiva del mondo :p:)

Parlare di violenza serve. A svelare. A rendere a dimensione naturale eventi che semplicemente appartengono allo scorrere della vita.

Parlarne semplicemente. Senza ricoprirla dei buoni sentimenti. E della compassione.
Che serve più a chi la emette che a chi la riceve.
Tesoro mio, lungi da me metterti in mezzo, il discorso si è aperto in maniera sgradevole ma purtroppo non l'ho aperto io. Per me Comunque tranquilla che finisce qui.
 

Lostris

Utente Ludica
E quindi? Lui è arrabbiato e dovrei giustificare certe uscite? Mi spiace non ce la faccio
Ma non giustificare... rubina come ho fatto io :D

Nulla mi fa più pena di chi sputa con cotanto fervore nel piatto dove mangia....
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Un conto è il gioco condiviso un conto è un cretino che si permette certe uscite
Ma fallo fare. Siamo esseri giudicanti, dopo tutto. Una delle cose più intelligenti che si può fare però è circondarsi di persone, nella vita reale almeno, che la pensano come te. Se nasco in un Paese islamico e scopro di essere omosessuale e resto in un Paese islamico sono un cretino. Il mondo è grande e c'è posto per tutti. Anche per uno come Paolo che ha costruito la sua vita sessuale sul fatto di essere la ruota di scorta e poi ci sta stretto.
 

mistral

Utente di lunga data
Sul resto manco ti cago, tanto non ci arrivi. Prova a spiegarti il discorso del occasione persa.
Dopo la macroscopica stronzata sulle similitudini tra lo stupro e le rotture di coglioni del matrimonio hai avuto il grandissimo culo che Ipazia sia venuta a confrontarsi con te ea raccontare una storia che per carità, sarà risolta quanto vuoi, ma comunque fa male.
fra l'altro, la tua frase esatta Se non ricordo male ma adesso non ho tempo per andarmi a cercare, era non lo stupro in generale ma "lo stupro subito da Ipazia".
Na roba veramente da maiale in chiesa: comunque. Questa ti fa la grazia di metterti in condizioni di dire Scusa ho scritto una stronzata e tu non solo continua a difendere la tua tesi ma cerchi pure la gif dell'abbraccio?
Senti, forse non ci siamo capiti: cazzi tuoi, delle corna e tuo marito, dell'amante di tutte quelle fregnacce nel tuo piccolo mondo, che veramente a stare a parlare con te mi viene la claustrofobia. Veramente la poraccitudine
Ma fatti furbo con ste prediche .Non eri quello senza morale,senza rimorso ,che pensa solo al proprio benessere fregandosene un cazzo del prossimo?IL MALE!
A giudicare da quanti sono venuti in tuo soccorso in questa arrampicata demagogica direi che sei il solo a non aver capito una mazza del discorso.Qui non siamo in tribunale dove ciò che conta è intortare con paroloni ad effetto.
Per il resto ,ogni tipo di trauma lo puoi mettere su mille bilance ma non peserà mai uguale.Io non ho provato lo stupro e non so fino in fondo cosa comporti,altri non hanno provato la la disperazione del tradimento,il trauma di un omicidio,dell'ebola ,della tigna età etc....Ci sara quello che ha la figlia morta ammazzata che avrebbe sperato " solo nello stupro",chi ha il cancro che pagherebbe per avere "solo" due gambe amputate.A me interessa anche capire e non solo infilare il dito ovunque ci sia una fessura.Ipazia ha l'intelligenza di comprendere e anche di spiegare .Lei racconta qualcosa di se ,tu sei qui solo per vedere chi puoi perculare.Dai di su raccontati un po' ,altrimenti che ci stai a fare qui ,solo a dare giudizi sulle vite degli altri?Troppo comodo tirare le pietre stando ben nascosti.
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Maronn' pure il seme di sesamo di biblica memoria. E poi sarei io quello noioso. Te invece sei spumeggiante. In tutto, a cominciare dal nickname :rotfl:
Se vuoi invece del seme di sesamo ti posso paragonare a una caccola del naso... sono più spumeggiante così?
Per inciso, non che il tuo nick sia così più interessante del mio 😎
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
E quindi? Lui è arrabbiato e dovrei giustificare certe uscite? Mi spiace non ce la faccio
Sì ma non fare l'errore che fanno i cornuti. Relativizza. La tua storia come amante è tua e soltanto tua. Non è paradigmatica di nulla. Certo che le amanti sono delle troie, si chiama morale comune. La cosa importante è stare bene nella propria pelle e nella propria vita. Nel momento in cui hai la pretesa di sentirti accettato quando giochi fuori dal gruppo secondo me sei perdente a prescindere. Il prezzo da pagare per la libertà è la solitudine. Puoi essere o no disposta a pagare questo prezzo, ma a quel punto scegli tu, scientemente di non voler pagare quel prezzo è di chinare la testa. Se scegli di pagare quel prezzo è di essere libera, troverai conforto Certamente in Chi è come te, ma pensare che l'educazione ti pari il culo è una chimera.
Le amanti sono mignotte, i traditori tutti bastardi e le povere mogli e mariti cornuti hanno la ha ragione dalla loro. Tanto alla fine della fiera Conta solo chi sta bene e chi no
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Ma fatti furbo con ste prediche .Non eri quello senza morale,senza rimorso ,che pensa solo al proprio benessere fregandosene un cazzo del prossimo?IL MALE!
A giudicare da quanti sono venuti in tuo soccorso in questa arrampicata demagogica direi che sei il solo a non aver capito una mazza del discorso.Qui non siamo in tribunale dove ciò che conta è intortare con paroloni ad effetto.
Per il resto ,ogni tipo di trauma lo puoi mettere su mille bilance ma non peserà mai uguale.Io non ho provato lo stupro e non so fino in fondo cosa comporti,altri non hanno provato la la disperazione del tradimento,il trauma di un omicidio,dell'ebola ,della tigna età etc....Ci sara quello che ha la figlia morta ammazzata che avrebbe sperato " solo nello stupro",chi ha il cancro che pagherebbe per avere "solo" due gambe amputate.A me interessa anche capire e non solo infilare il dito ovunque ci sia una fessura.Ipazia ha l'intelligenza di comprendere e anche di spiegare .Lei racconta qualcosa di se ,tu sei qui solo per vedere chi puoi perculare.Dai di su raccontati un po' ,altrimenti che ci stai a fare qui ,solo a dare giudizi sulle vite degli altri?Troppo comodo tirare le pietre stando ben nascosti.
Ma la pianti di tirare in mezzo agli altri? Ma quale arrampicata demagogica? Ma che pensi che stiamo al Circoletto dei notabili del Rotary del paesello? Hai fatto una cagata e continui a insistere? Ma vaffanculo va
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Se vuoi invece del seme di sesamo ti posso paragonare a una caccola del naso... sono più spumeggiante così?
Per inciso, non che il tuo nick sia così più interessante del mio 😎
Direi di no. In quanto a spumeggiare andiamo di male in peggio. E l'inciso è una cazzata. Ma dimmi un po', ritornando topic della discussione, alla fine hai capito cosa provano quelle brutte bastarde rovinafamiglie che scippano i mariti delle donne oneste?
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Direi di no. In quanto a spumeggiare andiamo di male in peggio. E l'inciso è una cazzata. Ma dimmi un po', ritornando topic della discussione, alla fine hai capito cosa provano quelle brutte bastarde rovinafamiglie che scippano i mariti delle donne oneste?
È già credo la quarta volta che mi attribuisci dichiarazioni che non ho fatto... quando mai mi hai sentito attribuire questi aggettivi alle amanti?
Stai forse dando voce a quello che è il tuo pensiero?



Nervosetti oggi.... ti è andata male la serata ieri?

A me invece è andata benissimo ...
sono di ottimo umore
 
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