Mi presento…per un parere

Bianco

Utente di lunga data
Buongiorno a tutti
Mi ho 46 anni, sposato da 7 e con un bimbo di 1 anno. Spero di essere capitato nel posto giusto per condividere la mia storia.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Bianco

Utente di lunga data
Eccomi, aspettavo che venissi approvato.
Dunque. Iniziamo.
Vi prego non linciatemi o lapidatemi come l’adultera (anzi, adultero, se così si può dire).
Faccio un riepilogo delle mie storie più importanti, magari può servire.
A 24 anni mi innamoro di una ragazza. Ci sono stato assieme 7 anni. Parliamo di una persona orfana di madre, e con un padre pezzo di m. A dire poco, che si è rifatto una vita difatti abbandonando lei. La quale, dopo poco tempo, inizia a manifestare i sintomi di un disturbo di personalità di tipo borderline. La mia vita per 7 anni si trasforma in un inferno. Tranne rari momenti tranquilli vivo una condizione di disagio assoluto. Mantengo economicamente questa persona, subisco di tutto. Non scendo nei particolari perché è doloroso ancora adesso.
Nel 2010 trovo il coraggio di lasciarla. Una sofferenza grande, ma utile.
Rinasco. Porto avanti il mio lavoro, avevo 31 anni praticamente. Comincio a riprendermi la mia vita. E incontro una nuova ragazza a metà 2010. Con lei il rapporto parte piano, per poi rafforzarsi. Arriviamo al punto di decidere di convivere, a casa mia. Le cose vanno bene e mi sento completo. Porto avanti la relazione e la mia vita lavorativa ingrana molto. Comincio ad avere riconoscimenti e soddisfazioni economiche. Nel 2014 comincio a sentir meno i punti di unione con questa persona, e lo stesso lei con me. Abbiamo punti di vista differenti, passioni differenti, e una considerazione della vita professionale molto diversa. Per farla breve, nel 2015, quasi per caso, mi avvicino molto ad una collega di lavoro, con cui mi conoscevo da tempo. Io impegnato e lei pure, anzi quasi più di me. Stava pianificando le nozze. Ci innamoriamo in un attimo e lasciamo i nostri partner. Di fatti li tradiamo, e poi li lasciamo. Andiamo a vivere assieme dopo poco. Nel 2016 pianifichiamo il matrimonio, e ci sposiamo nel 2017.
Decidiamo di dedicarci tempo per noi, siamo innamorati come non mai, viaggiamo dappertutto, viviamo in simbiosi. Non ci manca nulla. Nel 2019 cominciamo a pianificare una gravidanza. Purtroppo non arrivano i risultati sperati e cominciamo ad affrontare il percorso di procreazione assistita. 1, 2, 3 tentativi e niente. Non ci perdiamo d’animo. Iniziamo il percorso adottivo. Durissimo.
Ma siamo uniti. In effetti l’unica cosa che ci manca è il sesso. Li siamo “carenti”, ci diciamo che siamo stanchi, che avere rapporti per procreare genera ansia e rovina la gioia. In effetti ci bastiamo così.
Nel 2022, quando l’adozione è quasi espletata, blocchiamo temporaneamente l’iter per provare un ultimo ciclo di fecondazione. Di nuovo, bombardamenti ormonali, soldi, speranze. A ottobre 2022 facciamo il test di gravidanza: positivo!
Siamo al settimo cielo. A giugno 2023 nasce il nostro primo e unico figlio. Siamo finalmente a posto, completi di quello che ci mancava. Mia moglie dopo la gravidanza torna a lavoro. Ci dividiamo equamente le incombenze familiari. Tutto va bene.
Fino a marzo 2024. Da anni frequento un forum per un mio hobby e casualmente vengo a contatto con una donna di un’altra città, molto lontana dalla mia. La trovo bella e interessante, tormentata dalla sua solitudine e da una storia d’amore finita di recente male. La verità, mi invaghisco di questa persona. Lei ricambia. Ci scriviamo tutti i giorni e ci sentiamo. Io comincio a essere confuso, vivo male dentro la mia famiglia. La famiglia che amo e che ho difeso da sempre. Ora tra l’altro allargata e con uno splendido bambino. La donna con cui parlo mi dice che preferisce non incontrarmi, perché sa che io essendo sposato, non posso costruire niente con lei. Lei che cerca una relazione stabile e con me non l’avrebbe.
Mi confido con un mio collega di lavoro, faccio la cavolata di non cancellare i messaggi con lui e mia moglie li legge. Lei aveva intuito un mio essere diverso e ha cercato nel mio telefono le prove che ha trovato. Ci chiariamo, le dico che ho avuto un momento di debolezza, faccio una parziale confessione , condita da qualche bugia. Mia moglie mi crede e la cosa finisce lì.
A Pasqua scrivo un messaggio alla donna del forum, con la quale non ho smesso di sentirmi, piuttosto duro. Lei si offende e mi blocca. Per quasi due mesi.
3 settimane fa le scrivo una mail di scuse, lei mi sblocca. Mi dice comunque che è molto offesa. Comunque ci messaggiamo. Non parliamo a voce. Scavo nella mia mente e le confesso che non è solo attrazione per lei, è anche stima e in qualche modo affetto o senso di protezione. Lei piano piano si scioglie e ora ci riscriviamo tutti i giorni . Come prima.
Prendetemi per pazzo, o coglione, ma sento qualcosa di strano e profondo verso questa persona, e lei lo ha capito. Si sta aprendo ma non per questo mi illudo. La verità è che non so nemmeno più io come gestire le mie azioni. Vorrei vederla ed abbracciarla, quasi non mi importa di aspetti sessuali o altro.
Non so più come interpretare me stesso e tutto questo.
Soprattutto perché mia moglie e mio figlio sono la cosa a cui tengo di più. Non sopporto avere una vita parallela ma non riesco a rinunciare all’’avere contatti con questa persona.
Datemi un parere, sono stanco di tutto questo.
 

Warlock

Utente di lunga data
Carissimo @Bianco, come siamo dotati di pollici oppinibili, siamo dotati anche di intelletto.
Tu capisci vero che, sei già stato beccato una volta e"perdonato" e ora sfidi la sorte come ebbro di giocare alla roulette russa, perchè sai bene che una seconda scoperta avrebbe conseguenze devastanti.
E quindi, essendo dotato di pollici opponibili, ma anche di intelletto, dovresti intelligentemente chiudere questi scambi epistolari, prima che, una qualsiasi dimenticanza, una piccola sfiga, faranno crollare tutto quello che hai costruito.

Io te l'ho detto, probabilmente non seguirai il consiglio, come fanno tutti i fedifraghi infatuati che si sentono invincibili come Patriota 😂, dirai che è difficile smettere (cazzata detta dai senzapalle) e apprezzerai solo i consigli di chi ti dice di vivertela.
E io sarò lì sulla riva del fiume, incremato per abbronzarmi meglio, con una birretta in una mano, una cannetta nell'altra a vedere il tuo cadavere scorrere lento.

RICORDATI LE LEGGI DI MURPHY

A parte gli scherzi, non tirare troppo la corda che a rimandare troppo, la corda si spezza e poi sono volatili per diabetici
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Non è vero che tua moglie e tuo figlio sono la cosa a cui tieni di più. Difatti ti sei fatto sgamare procurandole sofferenza. Ci avessi davvero tenuto saresti stato attento. Del resto avevi anche già tradito quindi sapevi bene come fare.
Ora ti suggerirei di lasciare tua moglie e tuo figlio perché non sei degno di loro.
E stattene da solo, nel senso che trombi in giro, magari ti fai anche una fidanzata, ma stai per conto tuo.
Ovviamente mantenendo tuo figlio e contribuendo a tutte le spese della casa in cui lui crescerà.
 
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ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Eccomi, aspettavo che venissi approvato.
Dunque. Iniziamo.
Vi prego non linciatemi o lapidatemi come l’adultera (anzi, adultero, se così si può dire).
Faccio un riepilogo delle mie storie più importanti, magari può servire.
A 24 anni mi innamoro di una ragazza. Ci sono stato assieme 7 anni. Parliamo di una persona orfana di madre, e con un padre pezzo di m. A dire poco, che si è rifatto una vita difatti abbandonando lei. La quale, dopo poco tempo, inizia a manifestare i sintomi di un disturbo di personalità di tipo borderline. La mia vita per 7 anni si trasforma in un inferno. Tranne rari momenti tranquilli vivo una condizione di disagio assoluto. Mantengo economicamente questa persona, subisco di tutto. Non scendo nei particolari perché è doloroso ancora adesso.
Nel 2010 trovo il coraggio di lasciarla. Una sofferenza grande, ma utile.
Rinasco. Porto avanti il mio lavoro, avevo 31 anni praticamente. Comincio a riprendermi la mia vita. E incontro una nuova ragazza a metà 2010. Con lei il rapporto parte piano, per poi rafforzarsi. Arriviamo al punto di decidere di convivere, a casa mia. Le cose vanno bene e mi sento completo. Porto avanti la relazione e la mia vita lavorativa ingrana molto. Comincio ad avere riconoscimenti e soddisfazioni economiche. Nel 2014 comincio a sentir meno i punti di unione con questa persona, e lo stesso lei con me. Abbiamo punti di vista differenti, passioni differenti, e una considerazione della vita professionale molto diversa. Per farla breve, nel 2015, quasi per caso, mi avvicino molto ad una collega di lavoro, con cui mi conoscevo da tempo. Io impegnato e lei pure, anzi quasi più di me. Stava pianificando le nozze. Ci innamoriamo in un attimo e lasciamo i nostri partner. Di fatti li tradiamo, e poi li lasciamo. Andiamo a vivere assieme dopo poco. Nel 2016 pianifichiamo il matrimonio, e ci sposiamo nel 2017.
Decidiamo di dedicarci tempo per noi, siamo innamorati come non mai, viaggiamo dappertutto, viviamo in simbiosi. Non ci manca nulla. Nel 2019 cominciamo a pianificare una gravidanza. Purtroppo non arrivano i risultati sperati e cominciamo ad affrontare il percorso di procreazione assistita. 1, 2, 3 tentativi e niente. Non ci perdiamo d’animo. Iniziamo il percorso adottivo. Durissimo.
Ma siamo uniti. In effetti l’unica cosa che ci manca è il sesso. Li siamo “carenti”, ci diciamo che siamo stanchi, che avere rapporti per procreare genera ansia e rovina la gioia. In effetti ci bastiamo così.
Nel 2022, quando l’adozione è quasi espletata, blocchiamo temporaneamente l’iter per provare un ultimo ciclo di fecondazione. Di nuovo, bombardamenti ormonali, soldi, speranze. A ottobre 2022 facciamo il test di gravidanza: positivo!
Siamo al settimo cielo. A giugno 2023 nasce il nostro primo e unico figlio. Siamo finalmente a posto, completi di quello che ci mancava. Mia moglie dopo la gravidanza torna a lavoro. Ci dividiamo equamente le incombenze familiari. Tutto va bene.
Fino a marzo 2024. Da anni frequento un forum per un mio hobby e casualmente vengo a contatto con una donna di un’altra città, molto lontana dalla mia. La trovo bella e interessante, tormentata dalla sua solitudine e da una storia d’amore finita di recente male. La verità, mi invaghisco di questa persona. Lei ricambia. Ci scriviamo tutti i giorni e ci sentiamo. Io comincio a essere confuso, vivo male dentro la mia famiglia. La famiglia che amo e che ho difeso da sempre. Ora tra l’altro allargata e con uno splendido bambino. La donna con cui parlo mi dice che preferisce non incontrarmi, perché sa che io essendo sposato, non posso costruire niente con lei. Lei che cerca una relazione stabile e con me non l’avrebbe.
Mi confido con un mio collega di lavoro, faccio la cavolata di non cancellare i messaggi con lui e mia moglie li legge. Lei aveva intuito un mio essere diverso e ha cercato nel mio telefono le prove che ha trovato. Ci chiariamo, le dico che ho avuto un momento di debolezza, faccio una parziale confessione , condita da qualche bugia. Mia moglie mi crede e la cosa finisce lì.
A Pasqua scrivo un messaggio alla donna del forum, con la quale non ho smesso di sentirmi, piuttosto duro. Lei si offende e mi blocca. Per quasi due mesi.
3 settimane fa le scrivo una mail di scuse, lei mi sblocca. Mi dice comunque che è molto offesa. Comunque ci messaggiamo. Non parliamo a voce. Scavo nella mia mente e le confesso che non è solo attrazione per lei, è anche stima e in qualche modo affetto o senso di protezione. Lei piano piano si scioglie e ora ci riscriviamo tutti i giorni . Come prima.
Prendetemi per pazzo, o coglione, ma sento qualcosa di strano e profondo verso questa persona, e lei lo ha capito. Si sta aprendo ma non per questo mi illudo. La verità è che non so nemmeno più io come gestire le mie azioni. Vorrei vederla ed abbracciarla, quasi non mi importa di aspetti sessuali o altro.
Non so più come interpretare me stesso e tutto questo.
Soprattutto perché mia moglie e mio figlio sono la cosa a cui tengo di più. Non sopporto avere una vita parallela ma non riesco a rinunciare all’’avere contatti con questa persona.
Datemi un parere, sono stanco di tutto questo.
Casso farei leggere la storia a tua moglie, visto la considerazione di lei che ne esce limpida: una povera cretina che crede alle stronzate che le hai detto, che merita non più di un misero accenno in una storia in cui la cosa più importante è una tizia che per quanto ne sai potrebbe essere uno che si finge donna per trastullarsi. Sarebbe bello se fosse una finta tonta e ti facesse lei la sorpresa, vedi poi come si sta a chinare la testa ogni volta che passi sotto una porta per non sbattere contro lo stipite..

P.s. un disturbo di personalità ce l'hai perchè ce l'hai se no si chiamerebbe in altro modo, non viene da un trauma
 
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Jim Cain

Utente di lunga data
Eccomi, aspettavo che venissi approvato.
Dunque. Iniziamo.
Vi prego non linciatemi o lapidatemi come l’adultera (anzi, adultero, se così si può dire).
Faccio un riepilogo delle mie storie più importanti, magari può servire.
A 24 anni mi innamoro di una ragazza. Ci sono stato assieme 7 anni. Parliamo di una persona orfana di madre, e con un padre pezzo di m. A dire poco, che si è rifatto una vita difatti abbandonando lei. La quale, dopo poco tempo, inizia a manifestare i sintomi di un disturbo di personalità di tipo borderline. La mia vita per 7 anni si trasforma in un inferno. Tranne rari momenti tranquilli vivo una condizione di disagio assoluto. Mantengo economicamente questa persona, subisco di tutto. Non scendo nei particolari perché è doloroso ancora adesso.
Nel 2010 trovo il coraggio di lasciarla. Una sofferenza grande, ma utile.
Rinasco. Porto avanti il mio lavoro, avevo 31 anni praticamente. Comincio a riprendermi la mia vita. E incontro una nuova ragazza a metà 2010. Con lei il rapporto parte piano, per poi rafforzarsi. Arriviamo al punto di decidere di convivere, a casa mia. Le cose vanno bene e mi sento completo. Porto avanti la relazione e la mia vita lavorativa ingrana molto. Comincio ad avere riconoscimenti e soddisfazioni economiche. Nel 2014 comincio a sentir meno i punti di unione con questa persona, e lo stesso lei con me. Abbiamo punti di vista differenti, passioni differenti, e una considerazione della vita professionale molto diversa. Per farla breve, nel 2015, quasi per caso, mi avvicino molto ad una collega di lavoro, con cui mi conoscevo da tempo. Io impegnato e lei pure, anzi quasi più di me. Stava pianificando le nozze. Ci innamoriamo in un attimo e lasciamo i nostri partner. Di fatti li tradiamo, e poi li lasciamo. Andiamo a vivere assieme dopo poco. Nel 2016 pianifichiamo il matrimonio, e ci sposiamo nel 2017.
Decidiamo di dedicarci tempo per noi, siamo innamorati come non mai, viaggiamo dappertutto, viviamo in simbiosi. Non ci manca nulla. Nel 2019 cominciamo a pianificare una gravidanza. Purtroppo non arrivano i risultati sperati e cominciamo ad affrontare il percorso di procreazione assistita. 1, 2, 3 tentativi e niente. Non ci perdiamo d’animo. Iniziamo il percorso adottivo. Durissimo.
Ma siamo uniti. In effetti l’unica cosa che ci manca è il sesso. Li siamo “carenti”, ci diciamo che siamo stanchi, che avere rapporti per procreare genera ansia e rovina la gioia. In effetti ci bastiamo così.
Nel 2022, quando l’adozione è quasi espletata, blocchiamo temporaneamente l’iter per provare un ultimo ciclo di fecondazione. Di nuovo, bombardamenti ormonali, soldi, speranze. A ottobre 2022 facciamo il test di gravidanza: positivo!
Siamo al settimo cielo. A giugno 2023 nasce il nostro primo e unico figlio. Siamo finalmente a posto, completi di quello che ci mancava. Mia moglie dopo la gravidanza torna a lavoro. Ci dividiamo equamente le incombenze familiari. Tutto va bene.
Fino a marzo 2024. Da anni frequento un forum per un mio hobby e casualmente vengo a contatto con una donna di un’altra città, molto lontana dalla mia. La trovo bella e interessante, tormentata dalla sua solitudine e da una storia d’amore finita di recente male. La verità, mi invaghisco di questa persona. Lei ricambia. Ci scriviamo tutti i giorni e ci sentiamo. Io comincio a essere confuso, vivo male dentro la mia famiglia. La famiglia che amo e che ho difeso da sempre. Ora tra l’altro allargata e con uno splendido bambino. La donna con cui parlo mi dice che preferisce non incontrarmi, perché sa che io essendo sposato, non posso costruire niente con lei. Lei che cerca una relazione stabile e con me non l’avrebbe.
Mi confido con un mio collega di lavoro, faccio la cavolata di non cancellare i messaggi con lui e mia moglie li legge. Lei aveva intuito un mio essere diverso e ha cercato nel mio telefono le prove che ha trovato. Ci chiariamo, le dico che ho avuto un momento di debolezza, faccio una parziale confessione , condita da qualche bugia. Mia moglie mi crede e la cosa finisce lì.
A Pasqua scrivo un messaggio alla donna del forum, con la quale non ho smesso di sentirmi, piuttosto duro. Lei si offende e mi blocca. Per quasi due mesi.
3 settimane fa le scrivo una mail di scuse, lei mi sblocca. Mi dice comunque che è molto offesa. Comunque ci messaggiamo. Non parliamo a voce. Scavo nella mia mente e le confesso che non è solo attrazione per lei, è anche stima e in qualche modo affetto o senso di protezione. Lei piano piano si scioglie e ora ci riscriviamo tutti i giorni . Come prima.
Prendetemi per pazzo, o coglione, ma sento qualcosa di strano e profondo verso questa persona, e lei lo ha capito. Si sta aprendo ma non per questo mi illudo. La verità è che non so nemmeno più io come gestire le mie azioni. Vorrei vederla ed abbracciarla, quasi non mi importa di aspetti sessuali o altro.
Non so più come interpretare me stesso e tutto questo.
Soprattutto perché mia moglie e mio figlio sono la cosa a cui tengo di più. Non sopporto avere una vita parallela ma non riesco a rinunciare all’’avere contatti con questa persona.
Datemi un parere, sono stanco di tutto questo.
Si direbbe un classico caso di cupio dissolvi, nel senso profano di 'volontà masochistica di autodistruzione'.
Ne so qualcosa.
 

ivanl

Utente di lunga data
Manco l'hai trombata: tutto 'sto casino per scriverle e basta? Secondo me vuoi inconsciamente mandare tutto a puttane perchè posso immaginare cosa abbiate passato e sei esaurito. Ma basta andare da uno bravo per farti dare una mano, invece di far saltare il banco
 

Lara3

Utente di lunga data
Eccomi, aspettavo che venissi approvato.
Dunque. Iniziamo.
Vi prego non linciatemi o lapidatemi come l’adultera (anzi, adultero, se così si può dire).
Faccio un riepilogo delle mie storie più importanti, magari può servire.
A 24 anni mi innamoro di una ragazza. Ci sono stato assieme 7 anni. Parliamo di una persona orfana di madre, e con un padre pezzo di m. A dire poco, che si è rifatto una vita difatti abbandonando lei. La quale, dopo poco tempo, inizia a manifestare i sintomi di un disturbo di personalità di tipo borderline. La mia vita per 7 anni si trasforma in un inferno. Tranne rari momenti tranquilli vivo una condizione di disagio assoluto. Mantengo economicamente questa persona, subisco di tutto. Non scendo nei particolari perché è doloroso ancora adesso.
Nel 2010 trovo il coraggio di lasciarla. Una sofferenza grande, ma utile.
Rinasco. Porto avanti il mio lavoro, avevo 31 anni praticamente. Comincio a riprendermi la mia vita. E incontro una nuova ragazza a metà 2010. Con lei il rapporto parte piano, per poi rafforzarsi. Arriviamo al punto di decidere di convivere, a casa mia. Le cose vanno bene e mi sento completo. Porto avanti la relazione e la mia vita lavorativa ingrana molto. Comincio ad avere riconoscimenti e soddisfazioni economiche. Nel 2014 comincio a sentir meno i punti di unione con questa persona, e lo stesso lei con me. Abbiamo punti di vista differenti, passioni differenti, e una considerazione della vita professionale molto diversa. Per farla breve, nel 2015, quasi per caso, mi avvicino molto ad una collega di lavoro, con cui mi conoscevo da tempo. Io impegnato e lei pure, anzi quasi più di me. Stava pianificando le nozze. Ci innamoriamo in un attimo e lasciamo i nostri partner. Di fatti li tradiamo, e poi li lasciamo. Andiamo a vivere assieme dopo poco. Nel 2016 pianifichiamo il matrimonio, e ci sposiamo nel 2017.
Decidiamo di dedicarci tempo per noi, siamo innamorati come non mai, viaggiamo dappertutto, viviamo in simbiosi. Non ci manca nulla. Nel 2019 cominciamo a pianificare una gravidanza. Purtroppo non arrivano i risultati sperati e cominciamo ad affrontare il percorso di procreazione assistita. 1, 2, 3 tentativi e niente. Non ci perdiamo d’animo. Iniziamo il percorso adottivo. Durissimo.
Ma siamo uniti. In effetti l’unica cosa che ci manca è il sesso. Li siamo “carenti”, ci diciamo che siamo stanchi, che avere rapporti per procreare genera ansia e rovina la gioia. In effetti ci bastiamo così.
Nel 2022, quando l’adozione è quasi espletata, blocchiamo temporaneamente l’iter per provare un ultimo ciclo di fecondazione. Di nuovo, bombardamenti ormonali, soldi, speranze. A ottobre 2022 facciamo il test di gravidanza: positivo!
Siamo al settimo cielo. A giugno 2023 nasce il nostro primo e unico figlio. Siamo finalmente a posto, completi di quello che ci mancava. Mia moglie dopo la gravidanza torna a lavoro. Ci dividiamo equamente le incombenze familiari. Tutto va bene.
Fino a marzo 2024. Da anni frequento un forum per un mio hobby e casualmente vengo a contatto con una donna di un’altra città, molto lontana dalla mia. La trovo bella e interessante, tormentata dalla sua solitudine e da una storia d’amore finita di recente male. La verità, mi invaghisco di questa persona. Lei ricambia. Ci scriviamo tutti i giorni e ci sentiamo. Io comincio a essere confuso, vivo male dentro la mia famiglia. La famiglia che amo e che ho difeso da sempre. Ora tra l’altro allargata e con uno splendido bambino. La donna con cui parlo mi dice che preferisce non incontrarmi, perché sa che io essendo sposato, non posso costruire niente con lei. Lei che cerca una relazione stabile e con me non l’avrebbe.
Mi confido con un mio collega di lavoro, faccio la cavolata di non cancellare i messaggi con lui e mia moglie li legge. Lei aveva intuito un mio essere diverso e ha cercato nel mio telefono le prove che ha trovato. Ci chiariamo, le dico che ho avuto un momento di debolezza, faccio una parziale confessione , condita da qualche bugia. Mia moglie mi crede e la cosa finisce lì.
A Pasqua scrivo un messaggio alla donna del forum, con la quale non ho smesso di sentirmi, piuttosto duro. Lei si offende e mi blocca. Per quasi due mesi.
3 settimane fa le scrivo una mail di scuse, lei mi sblocca. Mi dice comunque che è molto offesa. Comunque ci messaggiamo. Non parliamo a voce. Scavo nella mia mente e le confesso che non è solo attrazione per lei, è anche stima e in qualche modo affetto o senso di protezione. Lei piano piano si scioglie e ora ci riscriviamo tutti i giorni . Come prima.
Prendetemi per pazzo, o coglione, ma sento qualcosa di strano e profondo verso questa persona, e lei lo ha capito. Si sta aprendo ma non per questo mi illudo. La verità è che non so nemmeno più io come gestire le mie azioni. Vorrei vederla ed abbracciarla, quasi non mi importa di aspetti sessuali o altro.
Non so più come interpretare me stesso e tutto questo.
Soprattutto perché mia moglie e mio figlio sono la cosa a cui tengo di più. Non sopporto avere una vita parallela ma non riesco a rinunciare all’’avere contatti con questa persona.
Datemi un parere, sono stanco di tutto questo.
Cosa ti attira in questa donna?
Hai mai sentito la sua voce, hai visto il suo viso?
O sei attratto dal suo modo di essere, di pensare, dal carattere?
 

spleen

utente ?
Eccomi, aspettavo che venissi approvato.
Dunque. Iniziamo.
Vi prego non linciatemi o lapidatemi come l’adultera (anzi, adultero, se così si può dire).
Faccio un riepilogo delle mie storie più importanti, magari può servire.
A 24 anni mi innamoro di una ragazza. Ci sono stato assieme 7 anni. Parliamo di una persona orfana di madre, e con un padre pezzo di m. A dire poco, che si è rifatto una vita difatti abbandonando lei. La quale, dopo poco tempo, inizia a manifestare i sintomi di un disturbo di personalità di tipo borderline. La mia vita per 7 anni si trasforma in un inferno. Tranne rari momenti tranquilli vivo una condizione di disagio assoluto. Mantengo economicamente questa persona, subisco di tutto. Non scendo nei particolari perché è doloroso ancora adesso.
Nel 2010 trovo il coraggio di lasciarla. Una sofferenza grande, ma utile.
Rinasco. Porto avanti il mio lavoro, avevo 31 anni praticamente. Comincio a riprendermi la mia vita. E incontro una nuova ragazza a metà 2010. Con lei il rapporto parte piano, per poi rafforzarsi. Arriviamo al punto di decidere di convivere, a casa mia. Le cose vanno bene e mi sento completo. Porto avanti la relazione e la mia vita lavorativa ingrana molto. Comincio ad avere riconoscimenti e soddisfazioni economiche. Nel 2014 comincio a sentir meno i punti di unione con questa persona, e lo stesso lei con me. Abbiamo punti di vista differenti, passioni differenti, e una considerazione della vita professionale molto diversa. Per farla breve, nel 2015, quasi per caso, mi avvicino molto ad una collega di lavoro, con cui mi conoscevo da tempo. Io impegnato e lei pure, anzi quasi più di me. Stava pianificando le nozze. Ci innamoriamo in un attimo e lasciamo i nostri partner. Di fatti li tradiamo, e poi li lasciamo. Andiamo a vivere assieme dopo poco. Nel 2016 pianifichiamo il matrimonio, e ci sposiamo nel 2017.
Decidiamo di dedicarci tempo per noi, siamo innamorati come non mai, viaggiamo dappertutto, viviamo in simbiosi. Non ci manca nulla. Nel 2019 cominciamo a pianificare una gravidanza. Purtroppo non arrivano i risultati sperati e cominciamo ad affrontare il percorso di procreazione assistita. 1, 2, 3 tentativi e niente. Non ci perdiamo d’animo. Iniziamo il percorso adottivo. Durissimo.
Ma siamo uniti. In effetti l’unica cosa che ci manca è il sesso. Li siamo “carenti”, ci diciamo che siamo stanchi, che avere rapporti per procreare genera ansia e rovina la gioia. In effetti ci bastiamo così.
Nel 2022, quando l’adozione è quasi espletata, blocchiamo temporaneamente l’iter per provare un ultimo ciclo di fecondazione. Di nuovo, bombardamenti ormonali, soldi, speranze. A ottobre 2022 facciamo il test di gravidanza: positivo!
Siamo al settimo cielo. A giugno 2023 nasce il nostro primo e unico figlio. Siamo finalmente a posto, completi di quello che ci mancava. Mia moglie dopo la gravidanza torna a lavoro. Ci dividiamo equamente le incombenze familiari. Tutto va bene.
Fino a marzo 2024. Da anni frequento un forum per un mio hobby e casualmente vengo a contatto con una donna di un’altra città, molto lontana dalla mia. La trovo bella e interessante, tormentata dalla sua solitudine e da una storia d’amore finita di recente male. La verità, mi invaghisco di questa persona. Lei ricambia. Ci scriviamo tutti i giorni e ci sentiamo. Io comincio a essere confuso, vivo male dentro la mia famiglia. La famiglia che amo e che ho difeso da sempre. Ora tra l’altro allargata e con uno splendido bambino. La donna con cui parlo mi dice che preferisce non incontrarmi, perché sa che io essendo sposato, non posso costruire niente con lei. Lei che cerca una relazione stabile e con me non l’avrebbe.
Mi confido con un mio collega di lavoro, faccio la cavolata di non cancellare i messaggi con lui e mia moglie li legge. Lei aveva intuito un mio essere diverso e ha cercato nel mio telefono le prove che ha trovato. Ci chiariamo, le dico che ho avuto un momento di debolezza, faccio una parziale confessione , condita da qualche bugia. Mia moglie mi crede e la cosa finisce lì.
A Pasqua scrivo un messaggio alla donna del forum, con la quale non ho smesso di sentirmi, piuttosto duro. Lei si offende e mi blocca. Per quasi due mesi.
3 settimane fa le scrivo una mail di scuse, lei mi sblocca. Mi dice comunque che è molto offesa. Comunque ci messaggiamo. Non parliamo a voce. Scavo nella mia mente e le confesso che non è solo attrazione per lei, è anche stima e in qualche modo affetto o senso di protezione. Lei piano piano si scioglie e ora ci riscriviamo tutti i giorni . Come prima.
Prendetemi per pazzo, o coglione, ma sento qualcosa di strano e profondo verso questa persona, e lei lo ha capito. Si sta aprendo ma non per questo mi illudo. La verità è che non so nemmeno più io come gestire le mie azioni. Vorrei vederla ed abbracciarla, quasi non mi importa di aspetti sessuali o altro.
Non so più come interpretare me stesso e tutto questo.
Soprattutto perché mia moglie e mio figlio sono la cosa a cui tengo di più. Non sopporto avere una vita parallela ma non riesco a rinunciare all’’avere contatti con questa persona.
Datemi un parere, sono stanco di tutto questo.
Sei attirato dall'alterità, non da quella donna in particolare, dall'idea che hai di lei, la quotidianità con essa scommetto ti deluderebbe.
Capita perchè a casa non trovi stimoli sufficienti, cosa sulla quale interrogarsi a fondo.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Manco l'hai trombata: tutto 'sto casino per scriverle e basta? Secondo me vuoi inconsciamente mandare tutto a puttane perchè posso immaginare cosa abbiate passato e sei esaurito. Ma basta andare da uno bravo per farti dare una mano, invece di far saltare il banco
io sono pienamente d'accordo con te ...quello che lo fa muovere è la voglia di fare saltare la famiglia che evidentemente per lui è diventata solo un dovere da portare avanti... @Bianco prova a parlare con tua moglie e cercate insieme di trovare quello che evidentemente non funziona più nella vostra coppia, se riuscite a risalire bene altrimenti la cosa migliore per entrambi sarebbe chiudere...in bocca al lupo.
 

Bianco

Utente di lunga data
Cosa ti attira in questa donna?
Hai mai sentito la sua voce, hai visto il suo viso?
O sei attratto dal suo modo di essere, di pensare, dal carattere?
Sentita e vista, ci scambiamo foto durante la giornata. Mi attira lei per l’idea che mi sono fatto, e per il fatto che la mi indole “accudente” mi farebbe stare bene nel renderla felice.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Eccomi, aspettavo che venissi approvato.
Dunque. Iniziamo.
Vi prego non linciatemi o lapidatemi come l’adultera (anzi, adultero, se così si può dire).
Faccio un riepilogo delle mie storie più importanti, magari può servire.
A 24 anni mi innamoro di una ragazza. Ci sono stato assieme 7 anni. Parliamo di una persona orfana di madre, e con un padre pezzo di m. A dire poco, che si è rifatto una vita difatti abbandonando lei. La quale, dopo poco tempo, inizia a manifestare i sintomi di un disturbo di personalità di tipo borderline. La mia vita per 7 anni si trasforma in un inferno. Tranne rari momenti tranquilli vivo una condizione di disagio assoluto. Mantengo economicamente questa persona, subisco di tutto. Non scendo nei particolari perché è doloroso ancora adesso.
Nel 2010 trovo il coraggio di lasciarla. Una sofferenza grande, ma utile.
Rinasco. Porto avanti il mio lavoro, avevo 31 anni praticamente. Comincio a riprendermi la mia vita. E incontro una nuova ragazza a metà 2010. Con lei il rapporto parte piano, per poi rafforzarsi. Arriviamo al punto di decidere di convivere, a casa mia. Le cose vanno bene e mi sento completo. Porto avanti la relazione e la mia vita lavorativa ingrana molto. Comincio ad avere riconoscimenti e soddisfazioni economiche. Nel 2014 comincio a sentir meno i punti di unione con questa persona, e lo stesso lei con me. Abbiamo punti di vista differenti, passioni differenti, e una considerazione della vita professionale molto diversa. Per farla breve, nel 2015, quasi per caso, mi avvicino molto ad una collega di lavoro, con cui mi conoscevo da tempo. Io impegnato e lei pure, anzi quasi più di me. Stava pianificando le nozze. Ci innamoriamo in un attimo e lasciamo i nostri partner. Di fatti li tradiamo, e poi li lasciamo. Andiamo a vivere assieme dopo poco. Nel 2016 pianifichiamo il matrimonio, e ci sposiamo nel 2017.
Decidiamo di dedicarci tempo per noi, siamo innamorati come non mai, viaggiamo dappertutto, viviamo in simbiosi. Non ci manca nulla. Nel 2019 cominciamo a pianificare una gravidanza. Purtroppo non arrivano i risultati sperati e cominciamo ad affrontare il percorso di procreazione assistita. 1, 2, 3 tentativi e niente. Non ci perdiamo d’animo. Iniziamo il percorso adottivo. Durissimo.
Ma siamo uniti. In effetti l’unica cosa che ci manca è il sesso. Li siamo “carenti”, ci diciamo che siamo stanchi, che avere rapporti per procreare genera ansia e rovina la gioia. In effetti ci bastiamo così.
Nel 2022, quando l’adozione è quasi espletata, blocchiamo temporaneamente l’iter per provare un ultimo ciclo di fecondazione. Di nuovo, bombardamenti ormonali, soldi, speranze. A ottobre 2022 facciamo il test di gravidanza: positivo!
Siamo al settimo cielo. A giugno 2023 nasce il nostro primo e unico figlio. Siamo finalmente a posto, completi di quello che ci mancava. Mia moglie dopo la gravidanza torna a lavoro. Ci dividiamo equamente le incombenze familiari. Tutto va bene.
Fino a marzo 2024. Da anni frequento un forum per un mio hobby e casualmente vengo a contatto con una donna di un’altra città, molto lontana dalla mia. La trovo bella e interessante, tormentata dalla sua solitudine e da una storia d’amore finita di recente male. La verità, mi invaghisco di questa persona. Lei ricambia. Ci scriviamo tutti i giorni e ci sentiamo. Io comincio a essere confuso, vivo male dentro la mia famiglia. La famiglia che amo e che ho difeso da sempre. Ora tra l’altro allargata e con uno splendido bambino. La donna con cui parlo mi dice che preferisce non incontrarmi, perché sa che io essendo sposato, non posso costruire niente con lei. Lei che cerca una relazione stabile e con me non l’avrebbe.
Mi confido con un mio collega di lavoro, faccio la cavolata di non cancellare i messaggi con lui e mia moglie li legge. Lei aveva intuito un mio essere diverso e ha cercato nel mio telefono le prove che ha trovato. Ci chiariamo, le dico che ho avuto un momento di debolezza, faccio una parziale confessione , condita da qualche bugia. Mia moglie mi crede e la cosa finisce lì.
A Pasqua scrivo un messaggio alla donna del forum, con la quale non ho smesso di sentirmi, piuttosto duro. Lei si offende e mi blocca. Per quasi due mesi.
3 settimane fa le scrivo una mail di scuse, lei mi sblocca. Mi dice comunque che è molto offesa. Comunque ci messaggiamo. Non parliamo a voce. Scavo nella mia mente e le confesso che non è solo attrazione per lei, è anche stima e in qualche modo affetto o senso di protezione. Lei piano piano si scioglie e ora ci riscriviamo tutti i giorni . Come prima.
Prendetemi per pazzo, o coglione, ma sento qualcosa di strano e profondo verso questa persona, e lei lo ha capito. Si sta aprendo ma non per questo mi illudo. La verità è che non so nemmeno più io come gestire le mie azioni. Vorrei vederla ed abbracciarla, quasi non mi importa di aspetti sessuali o altro.
Non so più come interpretare me stesso e tutto questo.
Soprattutto perché mia moglie e mio figlio sono la cosa a cui tengo di più. Non sopporto avere una vita parallela ma non riesco a rinunciare all’’avere contatti con questa persona.
Datemi un parere, sono stanco di tutto questo.
Tutta la storia che descrivi sembra indicare una certa superficialità di fondo nei rapporti. Intendo dire, sia nella formazione che nella gestione del rapporto.

Seguendo la cronologia che fornisci, sembra che tu sia passato da una relazione sentimentale all'altra senza soluzione di continuità, cioè senza periodi rilevanti di vita da single, che sono utili per capire che tipo di donna e che tipo di rapporti relazionali vai cercando. Dai 24 anni iniziali ad i 46 dichiarati oggi sembri afflitto da iperattivismo relazionale.

Forse è il caso che cerchi chiarezza dentro di te. E' il parere, a spanne, che mi sento di esprimere.

Prima di intraprendere nuove avventure relazionali, fermati a riflettere su cosa sei diventato e cosa cerchi nella vita. Interrogati a fondo.
Perché diventare genitore a 45-46 anni significa assumere serie responsabilità nei confronti della prole, prima che nei confronti della partner che ti sei scelto (che pure dovrebbe contare qualcosa). Quando il figlio sarà ventenne tu sarai in procinto di concludere la vita lavorativa e passare ad un'esistenza da pensionato.

Sinceramente, il valore che stai attribuendo ad una relazione a distanza (che si presta a mille equivoci e mascheramenti nonché disillusioni) sembra eccessivo al punto di farti sentire di abbandonare una famiglia che ti sei appena costruito.

Anche perché la donna con la quale sei in contatto da ultimo sembra in cerca di una relazione stabile (stando a quello che racconti). E tu sembri uno specialista nella instabilità.
 

Delfi1999

Utente di lunga data
Non so più come interpretare me stesso e tutto questo.
Soprattutto perché mia moglie e mio figlio sono la cosa a cui tengo di più. Non sopporto avere una vita parallela ma non riesco a rinunciare all’’avere contatti con questa persona.
Datemi un parere, sono stanco di tutto questo.
Ciao. Come ti hanno suggerito gli altri utenti, se ci tieni così tanto alla tua famiglia, ti consiglio di troncare al più presto questa relazione epistolare che ti causerà sicuramente guai in futuro (già tua moglie ti ha beccato 1 volta). Vedi anche di capire cosa non funziona con tua moglie-
 

Bianco

Utente di lunga data
io sono pienamente d'accordo con te ...quello che lo fa muovere è la voglia di fare saltare la famiglia che evidentemente per lui è diventata solo un dovere da portare avanti... @Bianco prova a parlare con tua moglie e cercate insieme di trovare quello che evidentemente non funziona più nella vostra coppia, se riuscite a risalire bene altrimenti la cosa migliore per entrambi sarebbe chiudere...in bocca al lupo.
Guarda, ti assicuro che al divorzio ci sto pensando, per amore di onestà. Mi chiedo se per portare avanti basta quello che ho fatto, o se devo attendere sviluppi più chiari.
La cosa che mi frena è che con mia moglie e in famiglia sto bene. Quello che mi manca non riesco a focalizzarlo e non so neanche se lo troverei in questa donna o altrove.
 
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