Oggi poco prima di pranzo è venuta sua madre, mi ha pregato, non di perdonare, ma di ascoltarla, è depressa, non vuole più ritornare a insegnare in quella scuola, che senza di me non può più abitare in quel posto da sola. Io con molta calma le ho semplicemente spiegato come mi sentivo i sacrifici che ho fatto per lei, non mi meritavo quello che ha fatto, e in questo momento non sono pronto a un confronto. Ne abbiamo avuti non mi ha dato nessuna risposta concreta, ma risposte di circostanza che era dispiaciuta, solite solfe da traditori, al che le ho semplicemente detto se non la scoprivo, quando sarebbe andata avanti la storia, e io a fare il prete perché aveva bruciore, al collega dopo qualche mese di adulazioni l'ha data senza problemi. Ora è depressa e a me chi ci pensa. Al che sono uscito di casa senza pranzare e mi sono allontanato. Al mio rientro a casa le mie sorelle mi hanno detto di lasciarla perdere e di pensare un po a me stesso. Alla mia gemella lei aveva detto dopo la chemio che la sua filosofia di vita era cambiata che non voleva più privarsi di niente. Questo è quello che ho scoperto oggi, se lei è depressa, ci pensi la sua famiglia sono stanco di pensare sempre agli altri.