Ipazia, accetterò il no. Per forza. Ma resta il fatto che me lo doveva.
Per tutto il resto, piuttosto resto sola, davvero. Non ho bisogno di sentirmi amata... sono circondata d’amore, a partire da quello che ricevo quotidianamente dai miei figli.
Mi manca solo un pezzettino, quello del buon sesso e delle attenzioni che solo un uomo può darti. L’amore non mi interessa a tutti i costi. Se c’è ben venga, ma tanto finisce. Tanto vale investirci poco, almeno cadi col paracadute.
Sai...tutto finisce.
Nel momento in cui qualcosa inizia, nasce, è iniziato il conto alla rovescia per la fine.
Non è qualcosa a cui si può sfuggire, e non è qualcosa per cui serve un paracadute.
Anzi...ho il sospetto che il paracadute sia un modo per prolungare quella sorta di agonia che precede ogni fine.
Una illusione che fa credere di avere il controllo.
E il controllo io penso sia uno degli autoinganni peggiori, quello che quando si frantuma con il muro dell'imprevedibilità della vita (in qualunque forma si manifesti) lascia delusione, rabbia e senso di incompletezza.
Che porta ad arrovellarsi sui modi per riavere l'illusione del controllo.
E allora ci si interroga, si chiedono, a volte si pretendono spiegazioni, motivazioni, chiarimenti.
In realtà nella maggior parte delle situazioni non c'è altro che la banalità dell'essere umani.
E quindi mediocrità, ignavia, accidia.
Di mio penso che sia sensato aver semplicemente cura di sè.
Potersi guardare allo specchio con serenità. Potendosi dire di non aver schivato la vita per la paura del vivere.
Una cosa tipo arrivare alla morte sdentata, acciaccata, con le cicatrici che ci si porta addosso e guardarsi allo specchio vedendo qualcuno che porta onore e serenità.
L'accettazione è qualcosa di attivo.
E riguarda il prendere a piene mani per decisione di farlo.
Non è un dovere. O una imposizione.
Niente è dovuto.
Fra l'altro, parere personale, io non vorrei niente di dovuto.
O mi vien donato per libero desiderio di darmi o anche no, grazie.
Preferisco il desiderio al dovere.
Nel caso il desiderio sia solo mio, preferisco la delusione.
Mi spiace tu stia soffrendo.
Ma come si diceva, tutto finisce.
E ogni cosa ha il suo tempo.