Mi presento, mi chiamo....

Brunetta

Utente di lunga data
Ma ti dirò anche un'altra cosa nel confronto con i tempi passati...
Siamo qui a parlare di sesso negato nella mezza età. dimenticandoci che per le generazioni precedenti era abbastanza diffusa l'abitudine di diradare, se non smettere del tutto i rapporti sessuali per non avere altre gravidanze, attività che non riprendeva di certo dopo la menopausa, giudicata l'anticamera della vecchiaia (di solito ci si arrivava anche con qualche nipotino...).
Raggiunti un tot numero di figli, la donna si negava volontariamente all'uomo per non correre il rischio di avere altre gravidanze.
L'uso del preservativo era più legato nell'immaginario alle prostitute e la pillola è un'invenzione recente nella storia dell'umanità.
La religione cattolica prendeva pari pari questo costume e ci creava la sua modalità interpretativa, dando al sesso una finalità più legata alla fertilità che altro.
E' un problema inedito, quindi.
Poi la pressione attuale a dover essere attivi e seducenti ha una funzione adeguata ai tempi, anche per distrarre da tante cose.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
No meglio dire io non capisco te e tu non capisci me ,quindi che facciamo ?
La facciamo lunga ?
Meglio di no 🥰🥰
No no ho capito che non vuoi accettare la mia versione. A posto cosi
Continuo a confrontarmi con gli altri
 

cipolino

Utente di lunga data
Forse non mi spiego bene.

Perché tu parti dall'idea che per lei una rinuncia, che abbia rinunciato del tutto alla sessualità e che, quindi, sia una donna da curare.

Ma non avere voglia non è sempre sintomo di una condizione patologica.
Non ho detto che "non avere voglia vuol dire sia condizione patologica e quindi da curare".

Quello che ho cercato di dire, è che se uno/a ha sempre avuto un desiderio normale e tale desiderio è stato sempre soddisfatto, dire "non ho voglia" dall'oggi al domani senza una motivazione che oggettivamente impedisce in qualche modo la vita sessuale, secondo me evidenzia qualcosa di non detto.
In particolare, la menopausa non credo che sia, per quel che ne so, una condizione che _in sé_ (e sottolineo in sé) porta a mancanza di desiderio o di possibilità di avere una vita sessuale soddisfacente.

Quello che a me non convince è il collegamento che viene fatto tra non ha voglia e quindi è una persona con dei problemi, di cui l'altro deve prendersi cura. Un momento, non è sempre così. Il "non-asessuato", che già brancola nel buio, rischia di essere investito anche del peso emotivo di non riuscire a curare l'altro.
A me sembra di aver detto l'esatto contrario: non è "l'altro", il "non-asessuato", che si deve prendere cura dell' "asessuato" e caricarsi del peso emotivo di curarlo: è l' "asessuato" che si deve prendere cura di se stesso/a.

L'altro, il "non-asessuato", ha già il peso di dover curare il proprio desiderio sospeso...
 

hammer

Utente di lunga data
Se manca il desiderio verso il compagno/a, senza la presenza di patologie, l'unità di crisi dovrebbe essere aperta nel più breve tempo possibile.
Se la mia compagna non mi salta addosso o devo sempre chiedere io di fare sesso abbiamo un problema.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Jim Cain

Utente di lunga data
Nel caso tuo, io penso che tua moglie non lo percepisca così poco frequente.
Mia moglie lo può percepire come le pare.
Se racconti in giro che lo fai una volta ogni due mesi (o mese e mezzo) la gente sgrana gli occhi.
E infatti alle sue amiche sono abbastanza sicuro che racconti di una frequenza che in realtà non esiste.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mia moglie lo può percepire come le pare.
Se racconti in giro che lo fai una volta ogni due mesi (o mese e mezzo) la gente sgrana gli occhi.
E infatti alle sue amiche sono abbastanza sicuro che racconti di una frequenza che in realtà non esiste.
Quando ho scoperto il tradimento, tutti, comprensibilmente, hanno pensato che non facessimo sesso. Quando ho detto la realtà erano tutti con gli occhi sgranati e tante hanno parlato di un disinteresse subentrato da un bel po’. Disinteresse neppure vissuto come frustrante. Ho sentito tante che pareva fossero entrate in convento e anche dopo una giovinezza vivace.
 

danny

Utente di lunga data
Mia moglie lo può percepire come le pare.
Se racconti in giro che lo fai una volta ogni due mesi (o mese e mezzo) la gente sgrana gli occhi.
E infatti alle sue amiche sono abbastanza sicuro che racconti di una frequenza che in realtà non esiste.
Ma anche le sue amiche, credimi.
Io gli occhi sgranati li ho visti solo in una a cui sembrava follia farlo tutti i giorni.
Una fatica.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma anche le sue amiche, credimi.
Io gli occhi sgranati li ho visti solo in una a cui sembrava follia farlo tutti i giorni.
Una fatica.
Non credo di dover spiegare che esiste in ogni ambiente il fenomeno dell’adeguamento al contesto.
Basta una persona che per prima mostri stupore per “tutti i giorni“ o all’opposto “una volta al mese”, è frequente che i primi dicano “beh tutti i giorni è troppo“ per poi magari concordare per una volta alla settimana, nel secondo caso, magari ci si accorderà per una volta ogni due settimane.
Quando la Rosicona aveva cercato di avere conferma che alle altre non interessava più niente. Al massimo si è risposto vagamente “beh a me no” , ma nessuna ha detto mattina-mezzogiorno-sera.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Ma anche le sue amiche, credimi.
Io gli occhi sgranati li ho visti solo in una a cui sembrava follia farlo tutti i giorni.
Una fatica.
Infatti alle amiche mente.
O meglio, dice che io lo vorrei fare sempre, come se quella mia aspirazione venisse in qualche modo soddisfatta.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Non credo di dover spiegare che esiste in ogni ambiente il fenomeno dell’adeguamento al contesto.
Basta una persona che per prima mostri stupore per “tutti i giorni“ o all’opposto “una volta al mese”, è frequente che i primi dicano “beh tutti i giorni è troppo“ per poi magari concordare per una volta alla settimana, nel secondo caso, magari ci si accorderà per una volta ogni due settimane.
L'adeguamento al contesto non vale per tutti.
Ci sono persone che (per fortuna) pensano con la propria testa.
Per le sue due più care amiche la nostra frequenza è imbarazzante.
Questo sconcerto ovviamente non è stato mai chiaramente comunicato al sottoscritto ma quelle due volte nelle quali è capitato di parlarne lo stupore era evidente (sono due donne che dicono entrambe chiaramente che a loro piace fare sesso e piace farlo con costanza. E lo fanno).


È abbastanza ovvio che 'tutti i giorni' solo se non hai niente da fare dalla mattina alla sera o sei da poco insieme o hai meno di 35 anni.
 

Gaia

Utente di lunga data
Allora, a me piacerebbe qualche parere non goudicante, sulla mia situazione.
È una cosa di cui ovviamente non posso parlare con nessuno, probabilmente l'anonimato mi potrà aiutare.
Ho una relazione da 8 anni (7 di convivenza) col mio compagno, all' inizio tutto bene, innamorati e felici , sesso super;, ma, come capita a molte coppie, dopo la nascita di nostro figlio, ci siamo raffreddati entrambi, la passione è andata scemando, è rimasto l'affetto.
Non ho mai pensato di chiudere, né per suoi demeriti, né per via di nostro figlio.
Mi sono dedicata al bimbo e alla mia piccola attività, credendo che non mi mancasse niente.
Finché qualche mese fa, sui social mi accorgo di un messaggio particolare, mi scrivevano tanti uomini in cerca di avventure, ma non avevo mai risposto a nessuno, sempre cancellato tutto.
Stavolta mi soffermo e gli rispondo, incuriosita dalla sua giovane età, scopro che ha 27 anni, iniziamo a scriverci, c'è sintonia, finché decidiamo di vederci per un caffè...
Mi piace, gli piaccio.
Le chat si fanno sempre più spinte, finché dopo dopo pochi incontri finiamo a letto e il mio desiderio che sembrava morto esplode in tutta la sua prepotenza.
Mi accorgo che mentre dopo i primi incontri riuscivo a mantenere un certo distacco, adesso sono molto presa da questa storia di sesso.
E mi chiedo devo chiudere prima che succeda un casino o continuare a vederlo sapendo che è una cosa a tempo, senza futuro, rischiando magari di innamorarmi? Qualcuno ha esperienze simili? Finirà male, vero?
(Vi prego, non massacratemi, so da sola che
sto sbagliando, ma ci sono dentro e non sono lucida) 😔
Ma fai quello che ti senti cercando di non fare male a nessuno. Sbagli secondo me a ‘sognare’ sull’altro. Prendilo per la parentesi che è! Tieni insieme la tua famiglia visto che mi pare che il tuo compagno non sia male. E via… c’è poco da dire. E’ tutto sempre così banale anche se ce lo raccontiamo come chissà quale tragedia greca.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
L'adeguamento al contesto non vale per tutti.
Ci sono persone che (per fortuna) pensano con la propria testa.
Per le sue due più care amiche la nostra frequenza è imbarazzante.
Questo sconcerto ovviamente non è stato mai chiaramente comunicato al sottoscritto ma quelle due volte nelle quali è capitato di parlarne lo stupore era evidente (sono due donne che dicono entrambe chiaramente che a loro piace fare sesso e piace farlo con costanza. E lo fanno).


È abbastanza ovvio che 'tutti i giorni' solo se non hai niente da fare dalla mattina alla sera o sei da poco insieme o hai meno di 35 anni.
Non c’entra pensare o agire autonomamente.
Ma neanche qui mi interessa mettere in piedi una battaglia per sostenere qualcosa.
E chi vuol fare sapere che fa sesso, può avere l’interesse a farlo sapere.
Non ti serve sapere se gli altri pensano che sia normale o no.
Quello che conta è capire cosa interessa a tua moglie.
Ma non stiamo facendo il gioco dell’oca e non si può sempre ripartire dal via.
Leggi il libro o vai al cinema. È appena uscito il film.

 

Jim Cain

Utente di lunga data
Non c’entra pensare o agire autonomamente.
Ma neanche qui mi interessa mettere in piedi una battaglia per sostenere qualcosa.
E chi vuol fare sapere che fa sesso, può avere l’interesse a farlo sapere.
Non ti serve sapere se gli altri pensano che sia normale o no.
Quello che conta è capire cosa interessa a tua moglie.
Ma non stiamo facendo il gioco dell’oca e non si può sempre ripartire dal via.
Leggi il libro o vai al cinema. È appena uscito il film.

Quello che conta è sapere cosa interessa a ME.

Seguirò il consiglio.
 

Jim Cain

Utente di lunga data

Gaia

Utente di lunga data
Una volta io e marito abbiamo fatto finta di conoscerci appena. E’ stato molto divertente, anche il dopo cena.
 

iosolo

Utente di lunga data
Non c’entra pensare o agire autonomamente.
Ma neanche qui mi interessa mettere in piedi una battaglia per sostenere qualcosa.
E chi vuol fare sapere che fa sesso, può avere l’interesse a farlo sapere.
Non ti serve sapere se gli altri pensano che sia normale o no.
Quello che conta è capire cosa interessa a tua moglie.
Ma non stiamo facendo il gioco dell’oca e non si può sempre ripartire dal via.
Leggi il libro o vai al cinema. È appena uscito il film.

Ricordo un film così con Edoardo di Leo.
 
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