Masaniello
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Poveraccio, posso capirlo.Sono passati tanti anni ma è come se fosse ieri. La nostra esclusività tradita sicuramente influì , almeno all' inizio. Durante gli anni di tentata riconciliazione questa cosa perse di potenza. Aveva avuto nel frattempo le sue frequentazioni con esperienze complete e si era accorto di quanto poco significassero se non accompagnate dal sentimento. Quello che proprio non riuscì a superare fu la mancanza di fiducia . Ricordo che una sera andai alla festa aziendale natalizia , era un periodo in cui ci stavamo riprovando e andava alla grande. Quando fui uscita lui non resistette, chiamò sua sorella per badare ai bimbi e venne a controllare. Non si fece vedere , non mi mise in imbarazzo però non si fidava. Quando tornai a casa mi stava aspettando in cortile e sconvolto, non pianse neppure al funerale di sua mamma, piangeva e mi raccontò. Mi disse che mi amava ma che mi odiava , mi strinse a se ma poi si alzò e tornò a casa sua.. Quel episodio lo vedo come l' inizio della sua resa.
Quando sarò pronto racconterò la mia storia...