Se il riferimento era rivolto a me, certo che mi riferisco al mio personale vissuto e al mio traditore.
Ma ho occhi per leggere, orecchie per ascoltare, bocca per parlare e ricevo spesso anche la posta.
Incasellare, inquadrare, cristallizzare. Lungi da me.
Possiamo metterla cosí: esistono traditori subdoli e bugiardi, poi esistono traditori bravissimi a cui faremo un monumento, altri sono talmente coerenti con se stessi che prenderanno la laurea ad onorem, altri mi auguro che scriveranno libri sulle tecniche migliori per soffrire in solitaria quando lui torna dalla moglie o dal marito.
Oppure possiamo partire dal presupposto che già la parola tradimento implica una promessa alla base non rispettata.
Se non si promette fedeltà non c'è tradimento.
Se si promette fedeltà c'è tradimento verso se stessi in primis e verso gli altri di riflesso.
Da tempo ho capito che sbagliare è umano e che il perdono non è un passo impossibile. Ma il traditore deve crescere, risolvere, darsi da fare, cambiare. Il tradito cercare di comprendere, mettersi in gioco, trovare un appiglio dal quale ripartire. E non so' cos'altro.
Il mio traditore non è stato in grado di fare nulla di tutto questo. Ho capito che non faceva per me.
Io sono contenta delle mie scelte e vivo bene, anzi meglio, senza traditori, amanti sofferenti o allegre, bugiardi, falsi e rompicoglioni vari ed eventuali.
Ho costruito tanto fin qui. E voglio continuare a farlo. Solo cose vere, situazioni vere. Quelle cosí cosí, fatte di parvenze....non só, non mi rendono felice davvero. Forse sono troppo pretenziosa. Ma continueró a costruire tanto.
Se del caso, anche da sola.
Meglio che fare sacrifici per una persona che dorme con me dopo essere stato dalla sua amante.
Non perchè è stato dalla sua amante.
Ma perchè non ha le palle per fare tutto alla luce del sole. Perchè lavora sotto. E perchè si da mille giustificazioni per rendere il tutto "aggiustabile" quando non lo è. Perchè mi sta rubando tempo. Lo stesso tempo che io non sprecherei se giocassimo tutti a carte scoperte.
Ieri parlavo con un amico che frequenta una prostituta.
lui:"la frequento, sai lei poverina è un'amica che ha bisogno di aiuto"
Io: "ma paghi per scopare?"
Lui: "si, sai, siamo amici, mi sento di aiutarla"
Io: "no caro mio, tu scopi e paghi. La aiuteresti se le regalassi i soldi e ci fosse amicizia. Senza scopare. Non è piú facile dire che vai a puttane?"
lui:"non sono quel tipo di persona, non ti permettere"
Non mi parla da ieri.
Pazienza.
Alcune persone sono felici di ammantare con i sentimenti situazioni che viste per come sono nemmeno loro stessi le accetterebbero. Si danno delle scuse per qualcosa che è considerato brutto. Da soli. Se va ben per loro...