Foglia
utente viva e vegeta
Ma non si ha comunque "tutto". Al limite, si ha "di più"forse il problema sta proprio nella ricerca del *tutto* come sinonimo di felicità.
il *tutto* ha il sapore di un utopistico obiettivo che, pur se consapevoli della sua irraggiungibilità, ci da comunque un gran bel salvacondotto morale per sbagliare.
E lo dico specialmente per me che mi sono beccato qualche volta a farmi questo ragionamento con celate mire assolutorie...
L'avere il tutto è fortemente illusorio, e presuppone la percezione di una qualche mancanza (che dubito che si possa colmare). Poi oh: si dice "vuoi avere tutto", quando, che ne so, a casa stai bene ma vuoi aggiungere altro "sapore" alla tua vita. Ma appunto credo (lato traditore, ma lo penso anche da non traditrice, in effetti
Se le mire sono assolutorie, si pensa, si parte dal presupposto, di una qualche mancanza grave. Mentre è abbastanza appurato che la gran parte di chi tradisce non solo sta bene all'interno del matrimonio, ma vuole crearsi le condizioni per starci ancora meglio (egoisticamente finché vuoi, ma questo è). Ed è un concetto che non cambia granché nemmeno da single (almeno parlo per me, che nel matrimonio ho già ampiamente dato): si vuole una bella "aggiunta", non un peso , men che meno "un tutto"