gvl
Utente di lunga data
Vero ma non sempre. Talvolta il tradito se la prende con entrambi e pesantemente.Questo accade quando su vuole tenere in piedi il matrimonio
Vero ma non sempre. Talvolta il tradito se la prende con entrambi e pesantemente.Questo accade quando su vuole tenere in piedi il matrimonio
E' un dibattito che porterebbe lontano.Ho scritto facendo riferimento al post in cui ha descritto le azioni con la figlia, il/la (non ricordo e non ho voglia di tornare indietro a verificare) nipote e gli amici.
E scrivere, in un contesto come quello a cui ha solo fatto accenno, ad una figlia "sai amore mio, ti amo, sei tutta la mia vita, ma io non ce la faccio a reggere tutto questo dolore, voglio morire adesso mi uccido." e non so bene che altro, ma abbastanza da spingerla a correre in caserma allertando i carabinieri, altrochè se è violento.
Pressione psicologica è agire sull'altro richieste senza minacce che riguardano integrità emotiva e fisica propria o altrui.
Minacciare l'altro con atti autolesionistici (in particolare se si ha la certezza che quell'altro ci ama) è violento.
Estremamente violento.
(...)
Mi vien solo da dire che dal poco che ha scritto, le dinamiche emerse nella minaccia di suicidio non sono nuove.
(...)
messa proprio così a caso, la gonna, suppongoQui c’è stato un crollo delle temperature in 3 giorni, sono 3 mattine che ci sono gelate, siamo già andati sotto zero e io ho avuto la bella idea stamattina di mettere la gonna
Poi certo in costa la temperatura è più alta, ma quello ovunque
Ovviamentemessa proprio così a caso, la gonna, suppongo
Ma perché, non posso mettermi la gonna? È vietato?certo. credibile soprattutto
con le temperature di questi giorni, tu che hai freddo anche con 25 gradi. credibilissimaMa perché, non posso mettermi la gonna? È vietato?
Non è mica la prima volta che metto la gonna col freddocon le temperature di questi giorni, tu che hai freddo anche con 25 gradi. credibilissima
Oh ma falla finitacerto
Ma saranno fatti miei?appunto
Però così non si e’ obiettivi. Vuoi tenere in piedi il matrimonio? Ok pero’ e’ giusto che riconosci che la colpa maggiore ce l’ha tuo marito/moglie non l’amante. Tanto anche se lo/a incolpi dubito ti mandi a stendere altrimenti non ti avrebbe mollato lui/lei senza stare a tradirti.Questo accade quando su vuole tenere in piedi il matrimonio
La colpa non la vuole riconoscere perché si autoconvince che lei lo ama ed è l'altro a tenerla lontano.Però così non si e’ obiettivi. Vuoi tenere in piedi il matrimonio? Ok pero’ e’ giusto che riconosci che la colpa maggiore ce l’ha tuo marito/moglie non l’amante. Tanto anche se lo/a incolpi dubito ti mandi a stendere altrimenti non ti avrebbe mollato lui/lei senza stare a tradirti.
Ma se il tradito vuole ancora il matrimonio come è nella sua mente, non se la prenderà cin la moglieVero ma non sempre. Talvolta il tradito se la prende con entrambi e pesantemente.
Alphonse02, stasera non volevo loggarmi e scrivere perchè ho ancora più pensieri rispetto al mio 1° post...... volevo starmene "da solo" (sì vabbè, ok....) per riflettere a lungo anche su tutto ciò che mi è stato detto in questo thread, senza mettere altra carne sul fuoco..... ma questo tuo post mi ha OBBLIGATO ad entrare per:E' un dibattito che porterebbe lontano.
Non ci comprendiamo in termini quantitativi e qualitativi (con riferimento al sottolineato del tuo intervento).
Provo a spiegarmi, senza dilungarmi (troppo).
La mia tesi è che non è stata violenza quella dell'opener di ieri, come sembra dal tuo argomentare. Come hai detto, non ti sei letta tutto e forse il quadro di riferimento non era completo.
Ieri pomeriggio stavo lavorando al computer per fatti miei, ascoltando brani di musica di Vanessa-Mae (violino), ma mi sono accorto - dai messaggi che arrivavano sul suo 3d in un crescendo preoccupante con toni sempre più elevati- che l'opener stava entrando in un loop di angoscia che stava prendendo il sopravvento sulla sua malandata razionalità (comprensibile per le prove che aveva attraversato negli ultimi 3/4 giorni).
E ho lasciato perdere il lavoro. Mi ha ricordato il tempo lontano in cui ho fatto il volontario in un centro anti-suicidi. Che significa parlare, parlare per fare passare il messaggio che non si è soli ed abbandonati e che, dunque, è possibile rimediare all'assalto angoscioso che sta travolgendo la mente, ottenere ed accettare aiuto. Lavorare per ampliare il conflitto interiore in corso tra togliersi la vita e trovare una soluzione alternativa praticabile. Tutto in questa specie di chat, non mi era mai capitato.
In psicologia si sostiene che sia errato considerare l'idea che le persone che vogliono davvero commettere un suicidio raramente ne parlino e che quindi, se lo fanno, sia essenzialmente una modalità di "ricatto", un capzioso modo di catturare l'attenzione per realizzare uno scopo a loro caro, dunque esercitare una violenza (indurre ad arte la figlia ad avvisare la moglie perché accorra o faccia qualcosa e ponga fine all'angoscioso problema che non si riesce a risolvere). Tendenzialmente, desistere (o mostrare di desistere) quando si raggiunge lo scopo prefissato.
Ma il messaggio alla figlia parlava del suo disagio (spiegazione) non di cosa lui voleva che facesse.
Se la mente imbocca il sentiero sbagliato quell'angoscia diviene un'ossessione incontrollabile, c'è un malessere fortissimo che esclude l'intenzione di fare violenza ma solo di esprimere la propria sofferenza senza fondo, disperata. Non è violenza, è delirio mentre si sta affogando.
Nella grande maggioranza, le persone a rischio suicidario hanno un forte bisogno di comunicare che non ce la fanno a gestire un'angoscia intollerabile, talvolta senza riuscire nemmeno a comunicarlo compiutamente, e quando esprimono una ideazione suicidiaria a familiari o amici emettono un segnale di avvertimento che vale come grido di aiuto. Siamo nel campo del disagio mentale, quasi sempre, non nella finzione strumentale che realizza un'intenzione violenta. Il problema era suo, solo suo ed esprimeva la causa scatenante.
Spero di aver spiegato la mia diversa opinione.![]()
Infatti chiama il nuovo uomo "lo stronzo".Ma se il tradito vuole ancora il matrimonio come è nella sua mente, non se la prenderà cin la moglie
No no, calma un attimo!! E' ovvio che riconosco la maggior parte delle colpe alla ex, ci mancherebbe!!La colpa non la vuole riconoscere perché si autoconvince che lei lo ama ed è l'altro a tenerla lontano.
È meccanismo dannoso
E come dovrei chiamarlo scusa?? "Il mio grande amico di scopate"??? Ovvio che ho dell'astio verso chi si è portato via mia moglie, e ci mancherebbe, mi sembra più che naturale...... ciò non toglie che cmq riconosco che le colpe dello STRONZO siano minime rispetto alle colpe di quella GRAN TROIA della mia ex moglie.Infatti chiama il nuovo uomo "lo stronzo".