milano

omicron

Pigra, irritante e non praticante
“Abitare dentro la circonvallazione di Milano ormai è elitarismo puro. Come New York ma senza essere New York, manco per cinque minuti e manco per sbaglio. Milano città notturna. Quando mai? La sera alle 21 solo un turista chiederebbe un piatto al ristorante perché tutti sanno che «le cucine stanno per chiudere» e, tolti i ritrovi molesti della movida tipo sui Navigli o “in Isola”, per il resto la capitale morale è un grande dormitorio silenzioso in cui non c’è niente fuori dagli orari d’ufficio. Trovi da pippare h24 e brutti localini coi cocktail annacquati più cari d’Italia, ma un bar prima delle sei del mattino è quasi impossibile. Milano città del lavoro? Sì, nel senso che il lavoro diventa tutta la tua vita, non fai altro.
Il concetto che tu debba lavorare per spendere quasi tutto il tuo stipendio nell’affitto e nel costo della vita è un incubo. Chi pensa sia vero, normale o lecito attraversare mezza Italia per mille euro al mese si renda conto che nemmeno George Orwell in “1984” era arrivato a immaginare un mondo del genere.”
👇🏽

https://espresso.repubblica.it/.../milano_affitto_ray.../
 

danny

Utente di lunga data
Beh, non conosco New York, ci andremo la prossima estate, ma già Madrid è meglio.
Più che le 21 direi le 22, è l'orario massimo in cui trovi ancora da mangiare, esclusi particolari locali.
Un tempo si andava dai fornai alle 4 di notte per le brioche.
L'altra sera con degli amici siamo finiti a mangiare al Mac Drive sui cofani delle auto, erano però le 2 passate.
Altro non c'è.
Che sia un dormitorio è abbastanza vero, ma sembra una città viva a causa del fatto che l'hinterland è peggio.
Tutto sommato è una città con un rapporto qualità prezzo non particolarmente favorevole.
 

Brunetta

Utente di lunga data
“Abitare dentro la circonvallazione di Milano ormai è elitarismo puro. Come New York ma senza essere New York, manco per cinque minuti e manco per sbaglio. Milano città notturna. Quando mai? La sera alle 21 solo un turista chiederebbe un piatto al ristorante perché tutti sanno che «le cucine stanno per chiudere» e, tolti i ritrovi molesti della movida tipo sui Navigli o “in Isola”, per il resto la capitale morale è un grande dormitorio silenzioso in cui non c’è niente fuori dagli orari d’ufficio. Trovi da pippare h24 e brutti localini coi cocktail annacquati più cari d’Italia, ma un bar prima delle sei del mattino è quasi impossibile. Milano città del lavoro? Sì, nel senso che il lavoro diventa tutta la tua vita, non fai altro.
Il concetto che tu debba lavorare per spendere quasi tutto il tuo stipendio nell’affitto e nel costo della vita è un incubo. Chi pensa sia vero, normale o lecito attraversare mezza Italia per mille euro al mese si renda conto che nemmeno George Orwell in “1984” era arrivato a immaginare un mondo del genere.”
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https://espresso.repubblica.it/.../milano_affitto_ray.../
Uno degli articoli provocatori, come quasi tutti ormai per creare click, più contraddittori partendo dal caso assurdo della bidella.
 

spleen

utente ?
Ma è un po' così dappertutto eh. Sono abbastanza vecchio da ricordare la socialità di qualche tempo fa, quando la gente, senza i social non vedeva l'ora che arrivasse la sera per andare al bar.
Diciamo che adesso le cose si sono un po' di più privatizzate (nel senso che le iniziative le devi fare tra gruppo di amici) e concentrate nel periodo durante il quale si tengono delle feste o manifestazioni di piazza.
Del resto i ristoranti per tener aperto fino a tardi comunque devono trovare personale, e di questi tempi non è poi così facile trovare qualcuno che voglia smazzarsi fino a notte fonda.
 

ivanl

Utente di lunga data
Che nelle grandi città, Milano o Roma, la qualità della vita sia mediocre, è un dato di fatto, Alcune fanno peggio di altre, comunque.
Se dovessi fare la vita descritta o anche quella che racconta Danny, io mi sarei già suicidato da un pezzo
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Beh, non conosco New York, ci andremo la prossima estate, ma già Madrid è meglio.
Più che le 21 direi le 22, è l'orario massimo in cui trovi ancora da mangiare, esclusi particolari locali.
Un tempo si andava dai fornai alle 4 di notte per le brioche.
L'altra sera con degli amici siamo finiti a mangiare al Mac Drive sui cofani delle auto, erano però le 2 passate.
Altro non c'è.
Che sia un dormitorio è abbastanza vero, ma sembra una città viva a causa del fatto che l'hinterland è peggio.
Tutto sommato è una città con un rapporto qualità prezzo non particolarmente favorevole.
ma da voi non ci sono locali che fanno il doppio turno?
 

danny

Utente di lunga data
ma da voi non ci sono locali che fanno il doppio turno?
Ci sono ristoranti, sì.
Non tutti però.
L'altra sera dopo le prove a Milano volevo mangiare qualcosa, erano le 22, non ho trovato niente.
Tutte cucine chiuse. Non potevo girare la città per trovare qualcosa.
Ho bevuto due birre a secco con gli altri in un locale semivuoto, con il barista che prima di mezzanotte faceva capire che ormai si stava per chiudere.
Più che il personale mancano i clienti sufficienti fuori da certe zone.
Ma anche Corso Como, attorno è di una desolazione assoluta.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Ci sono ristoranti, sì.
Non tutti però.
L'altra sera dopo le prove a Milano volevo mangiare qualcosa, erano le 22, non ho trovato niente.
Tutte cucine chiuse. Non potevo girare la città per trovare qualcosa.
Ho bevuto due birre a secco.
qui da noi il fine settimana è facile trovare locali che tirano tardi...fra settimana il discorso cambia...meno male che c'è il mc donalds dove un panino lo trovi sempre...in estate più facile trovare da mangiare fino a tardi.
 

ivanl

Utente di lunga data
qui da noi il fine settimana è facile trovare locali che tirano tardi...fra settimana il discorso cambia...meno male che c'è il mc donalds dove un panino lo trovi sempre...in estate più facile trovare da mangiare fino a tardi.
Piuttosto che un Mac, resto a casa
 

danny

Utente di lunga data
qui da noi il fine settimana è facile trovare locali che tirano tardi...fra settimana il discorso cambia...meno male che c'è il mc donalds dove un panino lo trovi sempre...in estate più facile trovare da mangiare fino a tardi.
A Milano dipende da dove sei, ci sono zone dove ci sono locali, altre che sono un dormitorio.
Solo che è grande, e magari per andare a farti un panino ci metti mezz'ora.
Il MAc Drive c'è, ma i tavoli di quello dove siamo andati erano popolati da senzatetto.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
A Milano dipende da dove sei, ci sono zone dove ci sono locali, altre che sono un dormitorio.
Solo che è grande, e magari per andare a farti un panino ci metti mezz'ora.
Il MAc Drive c'è, ma i tavoli di quello dove siamo andati erano popolati da senzatetto.
vero...totalmente diverso dalla mia zona...mamma mia...
 

danny

Utente di lunga data
vero...totalmente diverso dalla mia zona...mamma mia...
Poi, girare Milano è disperarsi per il parcheggio, o pagare un salasso per quelli privati, in alternativa.
Quindi magari il locale lo trovi anche, ma non trovi il parcheggio.
Sabato, anzi domenica alle 4 davanti all'hollywood non ho trovato neanche da fermarmi. E ho dovuto fare il giro due volte dell'isolato.
Non perché ci fossero auto, ma non c'è proprio spazio per farlo. E attorno manco un parcheggio.
La gente era solo lì, davanti alla disco, attorno la morte civile.
 

ivanl

Utente di lunga data
Poi, girare Milano è disperarsi per il parcheggio, o pagare un salasso per quelli privati, in alternativa.
Quindi magari il locale lo trovi anche, ma non trovi il parcheggio.
Sabato, anzi domenica alle 4 davanti all'hollywood non ho trovato neanche da fermarmi. E ho dovuto fare il giro due volte dell'isolato.
Non perché ci fossero auto, ma non c'è proprio spazio per farlo. E attorno manco un parcheggio.
La gente era solo lì, davanti alla disco, attorno la morte civile.
:sick: che vita demmerda, con tutto l'affetto per chi vi è costretto
 

danny

Utente di lunga data
:sick: che vita demmerda, con tutto l'affetto per chi vi è costretto
Il problema di Milano è che si fa pagare.
Costasse meno sarebbe meno oggetto di critiche.
Finché era abbordabile anche per le famiglie e il lavoro c'era per tutti ed era ben ricompensato, pochi osavano mettere in discussione il valore di Milano, pur con tutte le sue cupezze da città del nord un po' grigia.
Ma ora?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma è un po' così dappertutto eh. Sono abbastanza vecchio da ricordare la socialità di qualche tempo fa, quando la gente, senza i social non vedeva l'ora che arrivasse la sera per andare al bar.
Diciamo che adesso le cose si sono un po' di più privatizzate (nel senso che le iniziative le devi fare tra gruppo di amici) e concentrate nel periodo durante il quale si tengono delle feste o manifestazioni di piazza.
Del resto i ristoranti per tener aperto fino a tardi comunque devono trovare personale, e di questi tempi non è poi così facile trovare qualcuno che voglia smazzarsi fino a notte fonda.
A Milano si usciva di sera negli anni ottanta e sappiamo bene com’era la Milano da bere, se la sono bevuta.
Ma a me sembra normale che le persone, che lavorano e al mattino si devono alzare presto, alla sera abbiano sonno e vadano a dormire. Poiché in caso eccezionale tutti possiamo fare tardi, ci sono locali che restano aperti fino a tardi. Ma anche chi abita vicino ai locali avrebbe diritto di dormire. Non vedo perché mai si vorrebbero locali aperti fino a tarda notte, con personale considerato insonne per definizione o forse alieni o androidi.
A Milano, come in ogni grande città, ci sono zone dove comunque ci sono locali. Prevalentemente sono frequentati da non milanesi che così si sentono parte di ciò che loro credono la “vita”.
Milano è piccola, il centro storico, quello denominato “cerchia dei Navigli”, quasi tutti coperti, o anche “entro le mura spagnole” di cui esistono parti residue e che corrispondono alle antiche Porte, è piccolissimo. È evidente che sia una zona ricercata e costosa. È anche in corso una gentrificazione per cui stanno salendo le richieste di zone fino a dieci anni fa popolari al punto da essere abitate ancora da molti immigrati. Ma se i prezzi non scendono, significa che è il mercato. Non si può apprezzare il mercato per quello che ci piace e non per quello che non ci va, non si può, come fa l’articolo, chiedere che ci sia vivacità e locali aperti e poi lamentarsi dei prezzi.

Il caso bufala della bidella è simile a quello di tantissime persone che accettano il lavoro al nord, perché lì è dove si trova, per poi mettersi in malattia e non farsi più vedere. Io comprendo il bisogno di un reddito e nel contempo il desiderio o la necessità di stare vicini alla famiglia, ma non mi pare un atteggiamento onestissimo.
Gli stipendi nei posti statali sono uguali su tutto il territorio nazionale e capisco bene che chi vive in zone dove si compra una villetta al prezzo che a Milano puoi trovare un box, possa trovare poco conveniente vivere al nord. Ma ci vivono migliaia di insegnanti e bidelle e sopravvivono, significa che è possibile. Certamente non pensano di poter vivere a due passi dal Duomo. Ma a Roma potrebbero vivere in piazza Navona o a Firenze in piazza della Signoria? Penso proprio di no.
 
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