Tebe
Egocentrica non in incognito
Lui. E' stato. Il mio eroe da piccola. E io. La sua Principessa ( e si...). L'unica che riusciva a penetrare nel suo cuore.
Da qualche mese i nostri rapporti sono ricominciati e sono cambiate le dinamiche del nostro rapporto.
Quando scatenai la terza guerra mondiale con la famiglia lui è quello che ho colpito di più.
E quell'uomo che ancora oggi con un occhiata ammutolisce tutti. Che quando entra in una stanza lo senti.
Quell'uomo l'ho fatto piangere. E non ho provato nessuna pena nel vederlo piegato.
Mi ha cercata lui, dopo anni di silenzio. E gli deve essere costato parecchio,come togliersi una palla proprio. E solo con me. Perchè con Paolo non parla ancora. Anzi. Lo tratta quasi con condiscendenza, come se fosse si suo figlio ma...un figlio troppo simile alla madre ( e Paolo è tutto la genitrice, inutile girarci intorno)
Adesso ogni tanto ci sentiamo. Chiama sempre lui. E io gli rispondo una volta su quattro.
Lo amo moltissimo. Continua nonostante tutto ad essere un faro per me. Oltre i suoi difetti. Le sue mancanze assolute di padre e marito.
Il legame speciale che c'è sempre stato fra noi esiste. C'è. Lo sentiamo.
E' buffo ma...Sono sempre stata l'unica in famiglia che poteva arrampicarsi su di lui in qualsiasi circostanza senza essere redarguita.
Ero il suo punto debole. E lui il mio. In una comunione di intenti assoluta.
Anche se ci mordevamo in continuazione.
La banca mi ha negato il prestito del flap qualche giorno fa.
Ho pensato. Pensato e pensato. E ieri è successa una cosa.
Un mio amico che ha un locale molto famoso" mi ha proposto di fondere le nostre due attività. Sempre due società separate ma...
Oggi ne abbiamo riparlato e...si.
Mi si è accesa la lampada. Si. Si. Si. Mi si è aperto un mondo.
Ho chiamato Mattia e glielo detto. E lui.
-Bentornata iena. Con i soldi?-
-Mi metterò a vendere su internet le mie mutande usate.-
-Dici davvero?-
-Si. Perchè?-
-Beh non credo tu faccia molti affari...in genere a quei tizi piacciono odorose e tu...nemmeno dopo tre giorni che non ti lavi...-
-Ma sei cretino? Vuoi dire che il mio sapore non ti piace?-
-No ma...è quasi inesistente..lo sai che a me piacciono i gusti forti...-
:unhappy:
(p.s. a Manager invece piace moltissimo il mio sapore delicato e leggermente salato
)
Poi mi ha chiamata mio padre, che è amico intimissimo del direttore della mia banca (il genitore attualmente vive all'estero) dicendomi che.
-Principessa te li do io i soldi. Non è un regalo. E' un prestito. Perchè ci credo in quello che fai. Ti conosco e sei come me. Non sei una donna normale. Sei mia figlia.-
Gli ho messo giù il telefono perchè mi è venuto il magone.
Ci ho pensato.
Ripensato.
Mi sono venuti in mente un sacco di ricordi e...l'ho richiamato.
Accettando.
Si è emozionato anche lui.
Poi ho chiamato il direttore della banca. facendogli il culo dicendogli che il mio conto è il mio conto aziendale e che il capostipite Tebano non doveva essere informato in nessun caso.
O avrei incendiato la banca. Con lui dentro.
Detto questo non riesco ancora a farlo rientrare come vorrebbe nella mia vita.
Non perchè è uno stronzo egocentrico eccetera. No. Lo è sempre stato.
Il punto è solo uno.
Lui non ammette di essere stato la causa prima della distruzione famigliare, e ancora oggi (non con me perchè parto in uragano e lui lo sa benissimo) dice che la colpa di tutto è della genitrice.
Non che si sia tirato fuori da tutto. No. ha ammesso di essere sempre stato troppo pieno di se stesso per vedere cose. Pensava di fare il fottuto bene di tutti.
Insomma, le solite stronzate che sento spessissimo dire
L'ho fatto per il tuo bene.
Ma vai a cagare.
Comunque. Non posso tollerare che non accetti i suoi sbagli. Tutti. Soprattutto quello più importante e che coinvolge la genitrice appunto.
Non riesco.
Ognuno ha i suoi limiti.
come al solito non rileggo.
Da qualche mese i nostri rapporti sono ricominciati e sono cambiate le dinamiche del nostro rapporto.
Quando scatenai la terza guerra mondiale con la famiglia lui è quello che ho colpito di più.
E quell'uomo che ancora oggi con un occhiata ammutolisce tutti. Che quando entra in una stanza lo senti.
Quell'uomo l'ho fatto piangere. E non ho provato nessuna pena nel vederlo piegato.
Mi ha cercata lui, dopo anni di silenzio. E gli deve essere costato parecchio,come togliersi una palla proprio. E solo con me. Perchè con Paolo non parla ancora. Anzi. Lo tratta quasi con condiscendenza, come se fosse si suo figlio ma...un figlio troppo simile alla madre ( e Paolo è tutto la genitrice, inutile girarci intorno)
Adesso ogni tanto ci sentiamo. Chiama sempre lui. E io gli rispondo una volta su quattro.
Lo amo moltissimo. Continua nonostante tutto ad essere un faro per me. Oltre i suoi difetti. Le sue mancanze assolute di padre e marito.
Il legame speciale che c'è sempre stato fra noi esiste. C'è. Lo sentiamo.
E' buffo ma...Sono sempre stata l'unica in famiglia che poteva arrampicarsi su di lui in qualsiasi circostanza senza essere redarguita.
Ero il suo punto debole. E lui il mio. In una comunione di intenti assoluta.
Anche se ci mordevamo in continuazione.
La banca mi ha negato il prestito del flap qualche giorno fa.
Ho pensato. Pensato e pensato. E ieri è successa una cosa.
Un mio amico che ha un locale molto famoso" mi ha proposto di fondere le nostre due attività. Sempre due società separate ma...
Oggi ne abbiamo riparlato e...si.
Mi si è accesa la lampada. Si. Si. Si. Mi si è aperto un mondo.
Ho chiamato Mattia e glielo detto. E lui.
-Bentornata iena. Con i soldi?-
-Mi metterò a vendere su internet le mie mutande usate.-
-Dici davvero?-
-Si. Perchè?-
-Beh non credo tu faccia molti affari...in genere a quei tizi piacciono odorose e tu...nemmeno dopo tre giorni che non ti lavi...-
-Ma sei cretino? Vuoi dire che il mio sapore non ti piace?-
-No ma...è quasi inesistente..lo sai che a me piacciono i gusti forti...-
:unhappy:
(p.s. a Manager invece piace moltissimo il mio sapore delicato e leggermente salato
Poi mi ha chiamata mio padre, che è amico intimissimo del direttore della mia banca (il genitore attualmente vive all'estero) dicendomi che.
-Principessa te li do io i soldi. Non è un regalo. E' un prestito. Perchè ci credo in quello che fai. Ti conosco e sei come me. Non sei una donna normale. Sei mia figlia.-
Gli ho messo giù il telefono perchè mi è venuto il magone.
Ci ho pensato.
Ripensato.
Mi sono venuti in mente un sacco di ricordi e...l'ho richiamato.
Accettando.
Si è emozionato anche lui.
Poi ho chiamato il direttore della banca. facendogli il culo dicendogli che il mio conto è il mio conto aziendale e che il capostipite Tebano non doveva essere informato in nessun caso.
O avrei incendiato la banca. Con lui dentro.
Detto questo non riesco ancora a farlo rientrare come vorrebbe nella mia vita.
Non perchè è uno stronzo egocentrico eccetera. No. Lo è sempre stato.
Il punto è solo uno.
Lui non ammette di essere stato la causa prima della distruzione famigliare, e ancora oggi (non con me perchè parto in uragano e lui lo sa benissimo) dice che la colpa di tutto è della genitrice.
Non che si sia tirato fuori da tutto. No. ha ammesso di essere sempre stato troppo pieno di se stesso per vedere cose. Pensava di fare il fottuto bene di tutti.
Insomma, le solite stronzate che sento spessissimo dire
L'ho fatto per il tuo bene.
Ma vai a cagare.
Comunque. Non posso tollerare che non accetti i suoi sbagli. Tutti. Soprattutto quello più importante e che coinvolge la genitrice appunto.
Non riesco.
Ognuno ha i suoi limiti.
come al solito non rileggo.