Mari'
Utente di lunga data
SCUSATE SE INSISTO ...
... perche' la questione e' grave, MOLTO GRAVE!
Voler bene alla Campania, e' voler bene all'ITALIA.
La Campania NAPOLI e', ed e' stata l'immagine dell'ITALIA nel mondo.
Dovrebbe essere orgoglio di tutti gli italiani per la Sua storia ... perche' oltre all'immagine di: Sole, pizza e ammmore c'e' stato altro ... e non e' da dimenticare ANZI:
http://it.youtube.com/watch?v=Pm-M2hDjFDM
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Molti sapevano ed hanno taciuto
di Gerardo Ragone (da: Corriere del Mezzogiorno del 19/01/2008)
Le imprecazioni emerse dalle intercettazioni telefoniche ordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, esattamente dello stesso tono di quelle riguardanti il caso Petrella di qualche anno fa, lasciano capire come sia stata governata la Campania in questi ultimi quindici anni. E spiegano come mai, mentre in questo lungo periodo Napoli e la Campania non fanno nessun passo in avanti, Bassolino vince alla grande ogni tipo di competizione elettorale.
Perché vince sempre? Anzitutto perché la Campania presenta le condizioni ideali per un progetto del genere, e cioè una classe lavoratrice povera ma anche per sua natura ingenua, una borghesia in parte radical chic e in parte sempre pronta ai compromessi politici, un ceto intellettuale per gran parte proveniente dalla stessa cultura politica di Bassolino e, infine, la presenza di una camorra potente che controlla grandi quantità di voti.
La Campania, quindi, era la regione ideale per questo disegno di costruzione della più forte e stabile base elettorale del centrosinistra. Disegno che Bassolino affronta, in primo luogo, con l'operazione «rinascimento», cioè con quella intensa campagna mediatica e di immagine grazie alla quale riesce a farsi percepire come grande statista e riformatore; in secondo luogo, con la rimozione del problema delle organizzazioni criminali, le quali si avvantaggiano delle crepe o degli «anelli mancanti» della catena dello smaltimento dei rifiuti presenti nel contratto Fibe, fornendo in cambio voti grazie al controllo esercitato su numerose amministrazioni comunali.
Una evidente prova di questo scambio è il fatto che la camorra si rafforza talmente tra il 1993 ed il 2000, da realizzare in Campania il più grande centro europeo del traffico di stupefacenti. Infine, il terzo pilastro di questa strategia di formazione del consenso «a tutti i costi» entrerà in funzione quando, con il salto alla Regione, Bassolino gestirà «a pioggia» e in modo autocratico le ingenti risorse dei fondi europei.
Se le cose sono poi andate male è da attribuirsi a incidenti di percorso, che sono spesso inevitabili ìn questo genere di spericolate quanto ciniche operazioni di governo. Bassolino però il suo lavoro lo ha fatto, e anche bene, al punto che non è neppure da escludere che se la sinistra gli avesse affidato una missione dignitosa, quella cìoè di risollevare le sorti di una sfortunata regione come la Campania, questa missione l’avrebbe forse ugualmente condotta in porto. Non è quindi il solo responsabile di quanto sta accadendo.
Le corresponsabilità vanno dalla dirigenza del centrosinistra alle forze politiche locali che, non capendo o fingendo di non capire, hanno assistito impassibili al disastro che si stava profilando; dagli intellettuali compiacenti, a una informazione che, soprattutto durante la prima sindacatura, si è venduta anche l’anima per sostenere strategie dl immagine di cui anche un bambino avrebbe intuito le reali finalità. Molti, quindi, erano al corrente dell’operazione ma non hanno mai parlato, e oggi tacciono ancora.
fonte: http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=19770
Sia chiaro: Sprofondando la Campania NAPOLI, spofonda l'ITALIA intera, e' INUTILE ILLUDERSI ... qui non si tratta di beghe tra Nord e Sud ... e' in ballo L ' I T A L I A.
... perche' la questione e' grave, MOLTO GRAVE!
Voler bene alla Campania, e' voler bene all'ITALIA.
La Campania NAPOLI e', ed e' stata l'immagine dell'ITALIA nel mondo.
Dovrebbe essere orgoglio di tutti gli italiani per la Sua storia ... perche' oltre all'immagine di: Sole, pizza e ammmore c'e' stato altro ... e non e' da dimenticare ANZI:
http://it.youtube.com/watch?v=Pm-M2hDjFDM
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Molti sapevano ed hanno taciuto
di Gerardo Ragone (da: Corriere del Mezzogiorno del 19/01/2008)
Le imprecazioni emerse dalle intercettazioni telefoniche ordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, esattamente dello stesso tono di quelle riguardanti il caso Petrella di qualche anno fa, lasciano capire come sia stata governata la Campania in questi ultimi quindici anni. E spiegano come mai, mentre in questo lungo periodo Napoli e la Campania non fanno nessun passo in avanti, Bassolino vince alla grande ogni tipo di competizione elettorale.
Perché vince sempre? Anzitutto perché la Campania presenta le condizioni ideali per un progetto del genere, e cioè una classe lavoratrice povera ma anche per sua natura ingenua, una borghesia in parte radical chic e in parte sempre pronta ai compromessi politici, un ceto intellettuale per gran parte proveniente dalla stessa cultura politica di Bassolino e, infine, la presenza di una camorra potente che controlla grandi quantità di voti.
La Campania, quindi, era la regione ideale per questo disegno di costruzione della più forte e stabile base elettorale del centrosinistra. Disegno che Bassolino affronta, in primo luogo, con l'operazione «rinascimento», cioè con quella intensa campagna mediatica e di immagine grazie alla quale riesce a farsi percepire come grande statista e riformatore; in secondo luogo, con la rimozione del problema delle organizzazioni criminali, le quali si avvantaggiano delle crepe o degli «anelli mancanti» della catena dello smaltimento dei rifiuti presenti nel contratto Fibe, fornendo in cambio voti grazie al controllo esercitato su numerose amministrazioni comunali.
Una evidente prova di questo scambio è il fatto che la camorra si rafforza talmente tra il 1993 ed il 2000, da realizzare in Campania il più grande centro europeo del traffico di stupefacenti. Infine, il terzo pilastro di questa strategia di formazione del consenso «a tutti i costi» entrerà in funzione quando, con il salto alla Regione, Bassolino gestirà «a pioggia» e in modo autocratico le ingenti risorse dei fondi europei.
Se le cose sono poi andate male è da attribuirsi a incidenti di percorso, che sono spesso inevitabili ìn questo genere di spericolate quanto ciniche operazioni di governo. Bassolino però il suo lavoro lo ha fatto, e anche bene, al punto che non è neppure da escludere che se la sinistra gli avesse affidato una missione dignitosa, quella cìoè di risollevare le sorti di una sfortunata regione come la Campania, questa missione l’avrebbe forse ugualmente condotta in porto. Non è quindi il solo responsabile di quanto sta accadendo.
Le corresponsabilità vanno dalla dirigenza del centrosinistra alle forze politiche locali che, non capendo o fingendo di non capire, hanno assistito impassibili al disastro che si stava profilando; dagli intellettuali compiacenti, a una informazione che, soprattutto durante la prima sindacatura, si è venduta anche l’anima per sostenere strategie dl immagine di cui anche un bambino avrebbe intuito le reali finalità. Molti, quindi, erano al corrente dell’operazione ma non hanno mai parlato, e oggi tacciono ancora.
fonte: http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=19770
Sia chiaro: Sprofondando la Campania NAPOLI, spofonda l'ITALIA intera, e' INUTILE ILLUDERSI ... qui non si tratta di beghe tra Nord e Sud ... e' in ballo L ' I T A L I A.