Non ho il dono della sintesi ma devo sfogarmi un attimo.

Rebecca89

Sentire libera
Ed eccomi qui. Vorrei essere breve ma credo non renderebbe davvero. La storia, perché il finale mi è ben chiaro e vedo tutte le negatività della questione, fatto sta che ho davvero bisogno di uno sfogo perché ho giorni di crollo importanti, nonostante veda tutto chiaro. Ho 35 anni, madre di un figlio di 15. Con il papà non è andata e dopo 3 anni dalla nascita ci siamo lasciati, abbiamo nel tempo costruito un magnifico rapporto nonostante i suoi svariati tradimenti venuti a galla. Conosco il mio ora ex da un anno dopo un po', fatto sta che anche qui, 7 anni di storia per poi scoprire che da 6 se la faceva in chat. Voglio fare una premessa, ho una visione un po' boh, forse strana del tradimento. Diciamo che quello on line, fatto esclusivamente in chat, lo trovo più uno sfogo personale di esigenze complesse ma forse anche naturali di voi uomini, soprattutto, ma anche di donne. Insomma, non è che ti dico ok fai ma non ti butto fuori casa. La nostra fine è stata data da questo ma dovuto ad una serie di comportamenti manipolatori che ho subito negli ultimi anni per gelosia, incomprensioni, offese, quando dietro ecco, mi veniva fatto ciò. Fatto sta che chiudiamo, e arriva lui. Lo conosco in chat ma su un sito di dibattiti giornalistici, non frequento chat di incontri di mio, poi dopo l ultima storia uh. Abbiamo iniziato dal nulla, lui resta colpito da alcune mie discussioni e cominciamo a confrontarci. Mi dice subito che ha una relazione, io gli racconto la mia. Abitiamo a 700km di distanza. Passiamo così qualche settimana tra espressioni di pensiero sociale e racconti di vita personali. Mi sta vicino e inizia a prendersi cura di me nella fase comunque dolorosa che ho avuto dopo aver pensato di poterci credere ancora e ritrovarmi di nuovo sola con la fiducia spezzata, ancora. La mia vita, la sua vita. Mi apro come non mai, penso tanto chi lo conosce, dopo un mese non ci eravamo ancora neanche visti in faccia o in foto per scelta comune, non ci interessava, lasciavamo parlare i cervelli e basta. Iniziamo ad essere una costante. Poi, la prima videochiamata. Le risate, occhi negli occhi, è stato come un riconoscersi. Passiamo il tempo del lavoro perennemente insieme, qualcosa inizia a scattare. Cercavo il suo buongiorno, lui non mancava con la buonanotte. Il suo come stai diventa un centro importante ma sto al posto mio. A dicembre mi dice che lei ha tirato fuori il matrimonio. Felici, decidono di sposarsi. 18 anni di storia nata tra i banchi di scuola. Mi congratulo, ma qualcosa dentro fa crack. Decido di staccarmi un po' perché eravamo diventati intimi nei discorsi. Lui mi aveva raccontato un episodio fondamentale: un tradimento in chat scoperto da lei che lo ha buttato fuori casa . Lui sentiva gli anni passare e quel senso di non vissuto dato da una relazione che ormai per quanto lo facesse stare bene iniziava anche a fargli dire ma io, sono già "finito"? Così aveva provato, con una sola donna per un paio di mesi. Provano a superare la crisi e lei si ammala di cancro appena lui torna a casa. Due anni di chemio, è pulita, sta bene. Vince. Ma perde ogni stimolo sessuale. Ogni interesse, tutta la libido. Non può avere figli. E a lui non importa, l importante è averla in vita. Su questo ruota tutto il resto del racconto. Nel mio distacco, lui si avvicina. Io provo a fare muro ma mi manca da morire. Da 4 mesi era con me nei crolli, nei traguardi, nei racconti, mi ha accompagnato verso una rinascita personale importante e non sentirlo mi faceva male. Ma l idea che io fossi segreta per me non era giusto nei confronti di lei e dell' impegno preso. Con me rideva, era leggero, lui sempre improntato, diplomatico, razionale, con me era libero di parlare, sfogarsi, sentirsi sereno. Gli manco, mi cerca. Nell'assenza comincia ad analizzarsi, ad analizzare. Prova qualcosa, mi dice di incontrarci almeno una volta. Lei parte, io vado. Volevo vederlo. Erano ormai sei mesi, nonostante tante volte mi sono sentita in colpa davvero verso di lei ma alcune cose non le fermi. C ho provato, non del tutto e lo ammetto perché che mi faceva bene era una certezza, le cose le abbiamo fatte con consapevolezza, giuste o meno. E così succede. E da persone adulte come sarebbe andata lo sapevamo. Lui, che aveva nella vita avuto solo lei. Era come sentire di doverci prendere quell attimo. Il giorno dopo, chiudiamo. Perché era stato talmente forte tutto che avrebbe distrutto la sua vita. La mia. Un disastro. Stiamo male, io a pezzi. Prende un treno per lavoro e me lo trovo a casa dopo 3 settimane di silenzio. In lacrime dice di amarmi. Che sorride solo se pensa a me. Che si guarda intorno e vede tutte le cose belle che ha con lei ma non gli danno più niente. E lo dice a me, ma anche a lei. Iniziano una crisi loro, di analisi, dove si chiedono l amore dove sta. Ma che questo matrimonio ormai è arrivato e va fatto. Si lo so, qui ci sarebbe un altro poema da scrivere ma lasciamo stare. in 3 mesi queste crisi vanno, vengono. Dorme da me. Lui mi parla di vita insieme, poi rivede amore in lei. Inizia a fare progetti, mi dice cose grosse e io gli dico attento, ricordati le fragilità che ci stanno qui. Tu li continui a portare avanti le tue cose con lei, io sono sola e inizio a concretizzarle e poi fanno male. Si dice convinto, poi crolla, poi voglio stare con te, poi sto impazzendo. Io dietro alla sua instabilità. Mi chiudo, stacco tutto, con un dolore immenso e torna. Sempre. E mi trova. Su questo imparato a lavorare in generale, me lo riconosco come un problema, l esserci sempre e troppo. Gli dico che non può andare avanti così. E lui credimi, Amore Mio, arriverà la nostra vita insieme. Cedo. Di nuovo.
Ovviamente, non è arrivata, applausi, lo sapevamo.
Si sposano tra un mese. Lui una settimana prima di partire mi dice che deve staccare la mano dalla mia. Perché non riesce più a tenere in piedi due situazioni, e deve concentrarsi su quello che deve portare avanti anche se non è quello che vuole. Che mi ama davvero e porterà sempre dentro di sé il nostro bellissimo amore. Che deve passare questi due mesi con la testa calma che se tornando non dovesse trovarmi allora sarà perché non l avrò meritato. Sono letteralmente sparita. Non lo sento da un po', non ho intenzione di farmi trovare proprio. Non voglio che torna. Mi sono data colpe immense, alterno scene di noi con scene di loro che scelgono la musica per le nozze e vedo tutta una finzione assurda, la loro, la nostra pure. Gli manca il coraggio, è una persona debole. Eppure ci sono giorni che ancora crollo. Non so più se sia per la delusione, per lo spazio che ho permesso di dargli, non mi pento e a volte si, dovevo essere più ferma, e dopo quello che per prima ho passato anche piu rispettosa. A volte mi manca, altre no, altre mi chiedo come ho fatto altre mi dico lo rifarei ma va come deve andare, è giusto come deve andare? Mi ha amato o ha preso una sbandata epica? Per la mia amica mi ha amato davvero, lei ha seguito ogni singolo passo, sentito ogni singola parola e mi dice lascia a lui la sua vita, non farti trovare quando si renderà conto di quanto sia infelice perché comunque per quasi un anno ha avuto te e porta all altare una donna nascondendole questo, mentendo a sé stesso, sicuramente le vuole un bene dell anima ma fine, ed avendo illuso te. Io boh. Comincio a chiedermi se sono stata solo quel plus nella sua vita piatta. Non mi vergogno, la situazione la sapevo e l ho lasciata evolvere comunque, mi assumo tutte le responsabilità del caso. Ma questa cosa mi ha distorto ancora peggio l idea della fiducia di coppia. Magari mi è servito, mi ha rafforzato, non lo so ma non mi sento la stessa nel rapportarmi con le persone. Non so se questa cosa sia un bene o un male. Mi sento con un carico di crepe che non ho più voglia di colmare. Non dico ehi, non ci credo più, ok la vita è lunga, non lo cerco, so stare da sola. Ma sento un vuoto che con il tempo sta lì e non passa. Come si fa a giocare così con i sentimenti delle persone?
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Perso per perso tanto vale raccontare tutto alla sua neomogliettina. Dettagliando per filo e per segno le dinamiche dei vostri incontri. Se pensi che con te abbia solo giocato, giusto che paghi.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
ciao ben arrivata...
onestamente ha scelto lei, ha sempre scelto lei, al di là della malattia, avrebbe potuto cmq lasciarla, sono entrambi giovani e lei avrebbe potuto amare un altro uomo, se il matrimonio parte con questa base lei sarà condannata ad una vita con un uomo che l ama a metà...
in ogni caso ha scelto lei...

e tornerà stai certa a cercarti quando vorrà..quando avrà voglia di avere una donna nel suo letto...
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
siccome fa caldo per leggere tutto, abbiamo una facocera?
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
quindi abbiamo una facocera. età dei personaggi sul palco?
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
le condizioni ideali per mandare tutto per aria
 

Lostris

Utente Ludica
Ed eccomi qui. Vorrei essere breve ma credo non renderebbe davvero. La storia, perché il finale mi è ben chiaro e vedo tutte le negatività della questione, fatto sta che ho davvero bisogno di uno sfogo perché ho giorni di crollo importanti, nonostante veda tutto chiaro. Ho 35 anni, madre di un figlio di 15. Con il papà non è andata e dopo 3 anni dalla nascita ci siamo lasciati, abbiamo nel tempo costruito un magnifico rapporto nonostante i suoi svariati tradimenti venuti a galla. Conosco il mio ora ex da un anno dopo un po', fatto sta che anche qui, 7 anni di storia per poi scoprire che da 6 se la faceva in chat. Voglio fare una premessa, ho una visione un po' boh, forse strana del tradimento. Diciamo che quello on line, fatto esclusivamente in chat, lo trovo più uno sfogo personale di esigenze complesse ma forse anche naturali di voi uomini, soprattutto, ma anche di donne. Insomma, non è che ti dico ok fai ma non ti butto fuori casa. La nostra fine è stata data da questo ma dovuto ad una serie di comportamenti manipolatori che ho subito negli ultimi anni per gelosia, incomprensioni, offese, quando dietro ecco, mi veniva fatto ciò. Fatto sta che chiudiamo, e arriva lui. Lo conosco in chat ma su un sito di dibattiti giornalistici, non frequento chat di incontri di mio, poi dopo l ultima storia uh. Abbiamo iniziato dal nulla, lui resta colpito da alcune mie discussioni e cominciamo a confrontarci. Mi dice subito che ha una relazione, io gli racconto la mia. Abitiamo a 700km di distanza. Passiamo così qualche settimana tra espressioni di pensiero sociale e racconti di vita personali. Mi sta vicino e inizia a prendersi cura di me nella fase comunque dolorosa che ho avuto dopo aver pensato di poterci credere ancora e ritrovarmi di nuovo sola con la fiducia spezzata, ancora. La mia vita, la sua vita. Mi apro come non mai, penso tanto chi lo conosce, dopo un mese non ci eravamo ancora neanche visti in faccia o in foto per scelta comune, non ci interessava, lasciavamo parlare i cervelli e basta. Iniziamo ad essere una costante. Poi, la prima videochiamata. Le risate, occhi negli occhi, è stato come un riconoscersi. Passiamo il tempo del lavoro perennemente insieme, qualcosa inizia a scattare. Cercavo il suo buongiorno, lui non mancava con la buonanotte. Il suo come stai diventa un centro importante ma sto al posto mio. A dicembre mi dice che lei ha tirato fuori il matrimonio. Felici, decidono di sposarsi. 18 anni di storia nata tra i banchi di scuola. Mi congratulo, ma qualcosa dentro fa crack. Decido di staccarmi un po' perché eravamo diventati intimi nei discorsi. Lui mi aveva raccontato un episodio fondamentale: un tradimento in chat scoperto da lei che lo ha buttato fuori casa . Lui sentiva gli anni passare e quel senso di non vissuto dato da una relazione che ormai per quanto lo facesse stare bene iniziava anche a fargli dire ma io, sono già "finito"? Così aveva provato, con una sola donna per un paio di mesi. Provano a superare la crisi e lei si ammala di cancro appena lui torna a casa. Due anni di chemio, è pulita, sta bene. Vince. Ma perde ogni stimolo sessuale. Ogni interesse, tutta la libido. Non può avere figli. E a lui non importa, l importante è averla in vita. Su questo ruota tutto il resto del racconto. Nel mio distacco, lui si avvicina. Io provo a fare muro ma mi manca da morire. Da 4 mesi era con me nei crolli, nei traguardi, nei racconti, mi ha accompagnato verso una rinascita personale importante e non sentirlo mi faceva male. Ma l idea che io fossi segreta per me non era giusto nei confronti di lei e dell' impegno preso. Con me rideva, era leggero, lui sempre improntato, diplomatico, razionale, con me era libero di parlare, sfogarsi, sentirsi sereno. Gli manco, mi cerca. Nell'assenza comincia ad analizzarsi, ad analizzare. Prova qualcosa, mi dice di incontrarci almeno una volta. Lei parte, io vado. Volevo vederlo. Erano ormai sei mesi, nonostante tante volte mi sono sentita in colpa davvero verso di lei ma alcune cose non le fermi. C ho provato, non del tutto e lo ammetto perché che mi faceva bene era una certezza, le cose le abbiamo fatte con consapevolezza, giuste o meno. E così succede. E da persone adulte come sarebbe andata lo sapevamo. Lui, che aveva nella vita avuto solo lei. Era come sentire di doverci prendere quell attimo. Il giorno dopo, chiudiamo. Perché era stato talmente forte tutto che avrebbe distrutto la sua vita. La mia. Un disastro. Stiamo male, io a pezzi. Prende un treno per lavoro e me lo trovo a casa dopo 3 settimane di silenzio. In lacrime dice di amarmi. Che sorride solo se pensa a me. Che si guarda intorno e vede tutte le cose belle che ha con lei ma non gli danno più niente. E lo dice a me, ma anche a lei. Iniziano una crisi loro, di analisi, dove si chiedono l amore dove sta. Ma che questo matrimonio ormai è arrivato e va fatto. Si lo so, qui ci sarebbe un altro poema da scrivere ma lasciamo stare. in 3 mesi queste crisi vanno, vengono. Dorme da me. Lui mi parla di vita insieme, poi rivede amore in lei. Inizia a fare progetti, mi dice cose grosse e io gli dico attento, ricordati le fragilità che ci stanno qui. Tu li continui a portare avanti le tue cose con lei, io sono sola e inizio a concretizzarle e poi fanno male. Si dice convinto, poi crolla, poi voglio stare con te, poi sto impazzendo. Io dietro alla sua instabilità. Mi chiudo, stacco tutto, con un dolore immenso e torna. Sempre. E mi trova. Su questo imparato a lavorare in generale, me lo riconosco come un problema, l esserci sempre e troppo. Gli dico che non può andare avanti così. E lui credimi, Amore Mio, arriverà la nostra vita insieme. Cedo. Di nuovo.
Ovviamente, non è arrivata, applausi, lo sapevamo.
Si sposano tra un mese. Lui una settimana prima di partire mi dice che deve staccare la mano dalla mia. Perché non riesce più a tenere in piedi due situazioni, e deve concentrarsi su quello che deve portare avanti anche se non è quello che vuole. Che mi ama davvero e porterà sempre dentro di sé il nostro bellissimo amore. Che deve passare questi due mesi con la testa calma che se tornando non dovesse trovarmi allora sarà perché non l avrò meritato. Sono letteralmente sparita. Non lo sento da un po', non ho intenzione di farmi trovare proprio. Non voglio che torna. Mi sono data colpe immense, alterno scene di noi con scene di loro che scelgono la musica per le nozze e vedo tutta una finzione assurda, la loro, la nostra pure. Gli manca il coraggio, è una persona debole. Eppure ci sono giorni che ancora crollo. Non so più se sia per la delusione, per lo spazio che ho permesso di dargli, non mi pento e a volte si, dovevo essere più ferma, e dopo quello che per prima ho passato anche piu rispettosa. A volte mi manca, altre no, altre mi chiedo come ho fatto altre mi dico lo rifarei ma va come deve andare, è giusto come deve andare? Mi ha amato o ha preso una sbandata epica? Per la mia amica mi ha amato davvero, lei ha seguito ogni singolo passo, sentito ogni singola parola e mi dice lascia a lui la sua vita, non farti trovare quando si renderà conto di quanto sia infelice perché comunque per quasi un anno ha avuto te e porta all altare una donna nascondendole questo, mentendo a sé stesso, sicuramente le vuole un bene dell anima ma fine, ed avendo illuso te. Io boh. Comincio a chiedermi se sono stata solo quel plus nella sua vita piatta. Non mi vergogno, la situazione la sapevo e l ho lasciata evolvere comunque, mi assumo tutte le responsabilità del caso. Ma questa cosa mi ha distorto ancora peggio l idea della fiducia di coppia. Magari mi è servito, mi ha rafforzato, non lo so ma non mi sento la stessa nel rapportarmi con le persone. Non so se questa cosa sia un bene o un male. Mi sento con un carico di crepe che non ho più voglia di colmare. Non dico ehi, non ci credo più, ok la vita è lunga, non lo cerco, so stare da sola. Ma sento un vuoto che con il tempo sta lì e non passa. Come si fa a giocare così con i sentimenti delle persone?
Perlamordiddio non farti più trovare quando ribusserà alla tua porta.

Ci sono persone che non lo fanno volontariamente, nel vivere le loro confusioni schiacciano gli altri come caterpillar.
Ciò non le giustifica, sia chiaro, sono comportamenti di merda.

Devi darti tempo perché passi e capire bene le dinamiche che ti han portato a questo punto, in modo da salvarti un po' prima e con meno danni, qualora si presentassero situazioni similari in futuro.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ed eccomi qui. Vorrei essere breve ma credo non renderebbe davvero. La storia, perché il finale mi è ben chiaro e vedo tutte le negatività della questione, fatto sta che ho davvero bisogno di uno sfogo perché ho giorni di crollo importanti, nonostante veda tutto chiaro. Ho 35 anni, madre di un figlio di 15. Con il papà non è andata e dopo 3 anni dalla nascita ci siamo lasciati, abbiamo nel tempo costruito un magnifico rapporto nonostante i suoi svariati tradimenti venuti a galla. Conosco il mio ora ex da un anno dopo un po', fatto sta che anche qui, 7 anni di storia per poi scoprire che da 6 se la faceva in chat. Voglio fare una premessa, ho una visione un po' boh, forse strana del tradimento. Diciamo che quello on line, fatto esclusivamente in chat, lo trovo più uno sfogo personale di esigenze complesse ma forse anche naturali di voi uomini, soprattutto, ma anche di donne. Insomma, non è che ti dico ok fai ma non ti butto fuori casa. La nostra fine è stata data da questo ma dovuto ad una serie di comportamenti manipolatori che ho subito negli ultimi anni per gelosia, incomprensioni, offese, quando dietro ecco, mi veniva fatto ciò. Fatto sta che chiudiamo, e arriva lui. Lo conosco in chat ma su un sito di dibattiti giornalistici, non frequento chat di incontri di mio, poi dopo l ultima storia uh. Abbiamo iniziato dal nulla, lui resta colpito da alcune mie discussioni e cominciamo a confrontarci. Mi dice subito che ha una relazione, io gli racconto la mia. Abitiamo a 700km di distanza. Passiamo così qualche settimana tra espressioni di pensiero sociale e racconti di vita personali. Mi sta vicino e inizia a prendersi cura di me nella fase comunque dolorosa che ho avuto dopo aver pensato di poterci credere ancora e ritrovarmi di nuovo sola con la fiducia spezzata, ancora. La mia vita, la sua vita. Mi apro come non mai, penso tanto chi lo conosce, dopo un mese non ci eravamo ancora neanche visti in faccia o in foto per scelta comune, non ci interessava, lasciavamo parlare i cervelli e basta. Iniziamo ad essere una costante. Poi, la prima videochiamata. Le risate, occhi negli occhi, è stato come un riconoscersi. Passiamo il tempo del lavoro perennemente insieme, qualcosa inizia a scattare. Cercavo il suo buongiorno, lui non mancava con la buonanotte. Il suo come stai diventa un centro importante ma sto al posto mio. A dicembre mi dice che lei ha tirato fuori il matrimonio. Felici, decidono di sposarsi. 18 anni di storia nata tra i banchi di scuola. Mi congratulo, ma qualcosa dentro fa crack. Decido di staccarmi un po' perché eravamo diventati intimi nei discorsi. Lui mi aveva raccontato un episodio fondamentale: un tradimento in chat scoperto da lei che lo ha buttato fuori casa . Lui sentiva gli anni passare e quel senso di non vissuto dato da una relazione che ormai per quanto lo facesse stare bene iniziava anche a fargli dire ma io, sono già "finito"? Così aveva provato, con una sola donna per un paio di mesi. Provano a superare la crisi e lei si ammala di cancro appena lui torna a casa. Due anni di chemio, è pulita, sta bene. Vince. Ma perde ogni stimolo sessuale. Ogni interesse, tutta la libido. Non può avere figli. E a lui non importa, l importante è averla in vita. Su questo ruota tutto il resto del racconto. Nel mio distacco, lui si avvicina. Io provo a fare muro ma mi manca da morire. Da 4 mesi era con me nei crolli, nei traguardi, nei racconti, mi ha accompagnato verso una rinascita personale importante e non sentirlo mi faceva male. Ma l idea che io fossi segreta per me non era giusto nei confronti di lei e dell' impegno preso. Con me rideva, era leggero, lui sempre improntato, diplomatico, razionale, con me era libero di parlare, sfogarsi, sentirsi sereno. Gli manco, mi cerca. Nell'assenza comincia ad analizzarsi, ad analizzare. Prova qualcosa, mi dice di incontrarci almeno una volta. Lei parte, io vado. Volevo vederlo. Erano ormai sei mesi, nonostante tante volte mi sono sentita in colpa davvero verso di lei ma alcune cose non le fermi. C ho provato, non del tutto e lo ammetto perché che mi faceva bene era una certezza, le cose le abbiamo fatte con consapevolezza, giuste o meno. E così succede. E da persone adulte come sarebbe andata lo sapevamo. Lui, che aveva nella vita avuto solo lei. Era come sentire di doverci prendere quell attimo. Il giorno dopo, chiudiamo. Perché era stato talmente forte tutto che avrebbe distrutto la sua vita. La mia. Un disastro. Stiamo male, io a pezzi. Prende un treno per lavoro e me lo trovo a casa dopo 3 settimane di silenzio. In lacrime dice di amarmi. Che sorride solo se pensa a me. Che si guarda intorno e vede tutte le cose belle che ha con lei ma non gli danno più niente. E lo dice a me, ma anche a lei. Iniziano una crisi loro, di analisi, dove si chiedono l amore dove sta. Ma che questo matrimonio ormai è arrivato e va fatto. Si lo so, qui ci sarebbe un altro poema da scrivere ma lasciamo stare. in 3 mesi queste crisi vanno, vengono. Dorme da me. Lui mi parla di vita insieme, poi rivede amore in lei. Inizia a fare progetti, mi dice cose grosse e io gli dico attento, ricordati le fragilità che ci stanno qui. Tu li continui a portare avanti le tue cose con lei, io sono sola e inizio a concretizzarle e poi fanno male. Si dice convinto, poi crolla, poi voglio stare con te, poi sto impazzendo. Io dietro alla sua instabilità. Mi chiudo, stacco tutto, con un dolore immenso e torna. Sempre. E mi trova. Su questo imparato a lavorare in generale, me lo riconosco come un problema, l esserci sempre e troppo. Gli dico che non può andare avanti così. E lui credimi, Amore Mio, arriverà la nostra vita insieme. Cedo. Di nuovo.
Ovviamente, non è arrivata, applausi, lo sapevamo.
Si sposano tra un mese. Lui una settimana prima di partire mi dice che deve staccare la mano dalla mia. Perché non riesce più a tenere in piedi due situazioni, e deve concentrarsi su quello che deve portare avanti anche se non è quello che vuole. Che mi ama davvero e porterà sempre dentro di sé il nostro bellissimo amore. Che deve passare questi due mesi con la testa calma che se tornando non dovesse trovarmi allora sarà perché non l avrò meritato. Sono letteralmente sparita. Non lo sento da un po', non ho intenzione di farmi trovare proprio. Non voglio che torna. Mi sono data colpe immense, alterno scene di noi con scene di loro che scelgono la musica per le nozze e vedo tutta una finzione assurda, la loro, la nostra pure. Gli manca il coraggio, è una persona debole. Eppure ci sono giorni che ancora crollo. Non so più se sia per la delusione, per lo spazio che ho permesso di dargli, non mi pento e a volte si, dovevo essere più ferma, e dopo quello che per prima ho passato anche piu rispettosa. A volte mi manca, altre no, altre mi chiedo come ho fatto altre mi dico lo rifarei ma va come deve andare, è giusto come deve andare? Mi ha amato o ha preso una sbandata epica? Per la mia amica mi ha amato davvero, lei ha seguito ogni singolo passo, sentito ogni singola parola e mi dice lascia a lui la sua vita, non farti trovare quando si renderà conto di quanto sia infelice perché comunque per quasi un anno ha avuto te e porta all altare una donna nascondendole questo, mentendo a sé stesso, sicuramente le vuole un bene dell anima ma fine, ed avendo illuso te. Io boh. Comincio a chiedermi se sono stata solo quel plus nella sua vita piatta. Non mi vergogno, la situazione la sapevo e l ho lasciata evolvere comunque, mi assumo tutte le responsabilità del caso. Ma questa cosa mi ha distorto ancora peggio l idea della fiducia di coppia. Magari mi è servito, mi ha rafforzato, non lo so ma non mi sento la stessa nel rapportarmi con le persone. Non so se questa cosa sia un bene o un male. Mi sento con un carico di crepe che non ho più voglia di colmare. Non dico ehi, non ci credo più, ok la vita è lunga, non lo cerco, so stare da sola. Ma sento un vuoto che con il tempo sta lì e non passa. Come si fa a giocare così con i sentimenti delle persone?
Anzi tutto rivolgo un pensiero alla tua amica, che se si è sorbita tutto parola per parola, passo per passo, è in odore di santità.

Purtroppo non è una situazione straordinaria, nel senso di extra ordinaria, ma piuttosto banale: tu e l'altra tizia semplicemente recitavate per lui ruoli diversi e come disse Aragorn alla tipa che ci provava con lui ma non era Liv Tyler: "è solo di un'ombra e un pensiero che sei innamorata"
 

Marjanna

Utente di lunga data
Ed eccomi qui. Vorrei essere breve ma credo non renderebbe davvero. La storia, perché il finale mi è ben chiaro e vedo tutte le negatività della questione, fatto sta che ho davvero bisogno di uno sfogo perché ho giorni di crollo importanti, nonostante veda tutto chiaro. Ho 35 anni, madre di un figlio di 15. Con il papà non è andata e dopo 3 anni dalla nascita ci siamo lasciati, abbiamo nel tempo costruito un magnifico rapporto nonostante i suoi svariati tradimenti venuti a galla. Conosco il mio ora ex da un anno dopo un po', fatto sta che anche qui, 7 anni di storia per poi scoprire che da 6 se la faceva in chat. Voglio fare una premessa, ho una visione un po' boh, forse strana del tradimento. Diciamo che quello on line, fatto esclusivamente in chat, lo trovo più uno sfogo personale di esigenze complesse ma forse anche naturali di voi uomini, soprattutto, ma anche di donne. Insomma, non è che ti dico ok fai ma non ti butto fuori casa. La nostra fine è stata data da questo ma dovuto ad una serie di comportamenti manipolatori che ho subito negli ultimi anni per gelosia, incomprensioni, offese, quando dietro ecco, mi veniva fatto ciò. Fatto sta che chiudiamo, e arriva lui. Lo conosco in chat ma su un sito di dibattiti giornalistici, non frequento chat di incontri di mio, poi dopo l ultima storia uh. Abbiamo iniziato dal nulla, lui resta colpito da alcune mie discussioni e cominciamo a confrontarci. Mi dice subito che ha una relazione, io gli racconto la mia. Abitiamo a 700km di distanza. Passiamo così qualche settimana tra espressioni di pensiero sociale e racconti di vita personali. Mi sta vicino e inizia a prendersi cura di me nella fase comunque dolorosa che ho avuto dopo aver pensato di poterci credere ancora e ritrovarmi di nuovo sola con la fiducia spezzata, ancora. La mia vita, la sua vita. Mi apro come non mai, penso tanto chi lo conosce, dopo un mese non ci eravamo ancora neanche visti in faccia o in foto per scelta comune, non ci interessava, lasciavamo parlare i cervelli e basta. Iniziamo ad essere una costante. Poi, la prima videochiamata. Le risate, occhi negli occhi, è stato come un riconoscersi. Passiamo il tempo del lavoro perennemente insieme, qualcosa inizia a scattare. Cercavo il suo buongiorno, lui non mancava con la buonanotte. Il suo come stai diventa un centro importante ma sto al posto mio. A dicembre mi dice che lei ha tirato fuori il matrimonio. Felici, decidono di sposarsi. 18 anni di storia nata tra i banchi di scuola. Mi congratulo, ma qualcosa dentro fa crack. Decido di staccarmi un po' perché eravamo diventati intimi nei discorsi. Lui mi aveva raccontato un episodio fondamentale: un tradimento in chat scoperto da lei che lo ha buttato fuori casa . Lui sentiva gli anni passare e quel senso di non vissuto dato da una relazione che ormai per quanto lo facesse stare bene iniziava anche a fargli dire ma io, sono già "finito"? Così aveva provato, con una sola donna per un paio di mesi. Provano a superare la crisi e lei si ammala di cancro appena lui torna a casa. Due anni di chemio, è pulita, sta bene. Vince. Ma perde ogni stimolo sessuale. Ogni interesse, tutta la libido. Non può avere figli. E a lui non importa, l importante è averla in vita. Su questo ruota tutto il resto del racconto. Nel mio distacco, lui si avvicina. Io provo a fare muro ma mi manca da morire. Da 4 mesi era con me nei crolli, nei traguardi, nei racconti, mi ha accompagnato verso una rinascita personale importante e non sentirlo mi faceva male. Ma l idea che io fossi segreta per me non era giusto nei confronti di lei e dell' impegno preso. Con me rideva, era leggero, lui sempre improntato, diplomatico, razionale, con me era libero di parlare, sfogarsi, sentirsi sereno. Gli manco, mi cerca. Nell'assenza comincia ad analizzarsi, ad analizzare. Prova qualcosa, mi dice di incontrarci almeno una volta. Lei parte, io vado. Volevo vederlo. Erano ormai sei mesi, nonostante tante volte mi sono sentita in colpa davvero verso di lei ma alcune cose non le fermi. C ho provato, non del tutto e lo ammetto perché che mi faceva bene era una certezza, le cose le abbiamo fatte con consapevolezza, giuste o meno. E così succede. E da persone adulte come sarebbe andata lo sapevamo. Lui, che aveva nella vita avuto solo lei. Era come sentire di doverci prendere quell attimo. Il giorno dopo, chiudiamo. Perché era stato talmente forte tutto che avrebbe distrutto la sua vita. La mia. Un disastro. Stiamo male, io a pezzi. Prende un treno per lavoro e me lo trovo a casa dopo 3 settimane di silenzio. In lacrime dice di amarmi. Che sorride solo se pensa a me. Che si guarda intorno e vede tutte le cose belle che ha con lei ma non gli danno più niente. E lo dice a me, ma anche a lei. Iniziano una crisi loro, di analisi, dove si chiedono l amore dove sta. Ma che questo matrimonio ormai è arrivato e va fatto. Si lo so, qui ci sarebbe un altro poema da scrivere ma lasciamo stare. in 3 mesi queste crisi vanno, vengono. Dorme da me. Lui mi parla di vita insieme, poi rivede amore in lei. Inizia a fare progetti, mi dice cose grosse e io gli dico attento, ricordati le fragilità che ci stanno qui. Tu li continui a portare avanti le tue cose con lei, io sono sola e inizio a concretizzarle e poi fanno male. Si dice convinto, poi crolla, poi voglio stare con te, poi sto impazzendo. Io dietro alla sua instabilità. Mi chiudo, stacco tutto, con un dolore immenso e torna. Sempre. E mi trova. Su questo imparato a lavorare in generale, me lo riconosco come un problema, l esserci sempre e troppo. Gli dico che non può andare avanti così. E lui credimi, Amore Mio, arriverà la nostra vita insieme. Cedo. Di nuovo.
Ovviamente, non è arrivata, applausi, lo sapevamo.
Si sposano tra un mese. Lui una settimana prima di partire mi dice che deve staccare la mano dalla mia. Perché non riesce più a tenere in piedi due situazioni, e deve concentrarsi su quello che deve portare avanti anche se non è quello che vuole. Che mi ama davvero e porterà sempre dentro di sé il nostro bellissimo amore. Che deve passare questi due mesi con la testa calma che se tornando non dovesse trovarmi allora sarà perché non l avrò meritato. Sono letteralmente sparita. Non lo sento da un po', non ho intenzione di farmi trovare proprio. Non voglio che torna. Mi sono data colpe immense, alterno scene di noi con scene di loro che scelgono la musica per le nozze e vedo tutta una finzione assurda, la loro, la nostra pure. Gli manca il coraggio, è una persona debole. Eppure ci sono giorni che ancora crollo. Non so più se sia per la delusione, per lo spazio che ho permesso di dargli, non mi pento e a volte si, dovevo essere più ferma, e dopo quello che per prima ho passato anche piu rispettosa. A volte mi manca, altre no, altre mi chiedo come ho fatto altre mi dico lo rifarei ma va come deve andare, è giusto come deve andare? Mi ha amato o ha preso una sbandata epica? Per la mia amica mi ha amato davvero, lei ha seguito ogni singolo passo, sentito ogni singola parola e mi dice lascia a lui la sua vita, non farti trovare quando si renderà conto di quanto sia infelice perché comunque per quasi un anno ha avuto te e porta all altare una donna nascondendole questo, mentendo a sé stesso, sicuramente le vuole un bene dell anima ma fine, ed avendo illuso te. Io boh. Comincio a chiedermi se sono stata solo quel plus nella sua vita piatta. Non mi vergogno, la situazione la sapevo e l ho lasciata evolvere comunque, mi assumo tutte le responsabilità del caso. Ma questa cosa mi ha distorto ancora peggio l idea della fiducia di coppia. Magari mi è servito, mi ha rafforzato, non lo so ma non mi sento la stessa nel rapportarmi con le persone. Non so se questa cosa sia un bene o un male. Mi sento con un carico di crepe che non ho più voglia di colmare. Non dico ehi, non ci credo più, ok la vita è lunga, non lo cerco, so stare da sola. Ma sento un vuoto che con il tempo sta lì e non passa. Come si fa a giocare così con i sentimenti delle persone?
Ti hanno già risposto, non è che ci sia molto altro da aggiungere, se non che quello che tu credi con fermezza della sua vita, è la versione PER TE.
Il neretto è una menzogna.
 

Gaia

Utente di lunga data
Si chiama stress post traumatico…per entrambi.
Siete la ciambella l’uno dell’altra, spinti dal bisogno. Non può venirne fuori nulla di buono.
Da mollare ieri l’altro.
 

Rebecca89

Sentire libera
Benvenuta, è stato molto chiaro, ti sei illusa che lui avrebbe preferito te alla sua lei.
Ah sì. C ho creduto parecchio e fidati, stupida io, bravissimo lui.

E che ci guadagna? Ha evitato un fosso e dovrebbe solo accendere ceri alla madonna.
No infatti non lo farei. Non è da me, alla fine mi sono salvata io. Lascio a lui la sua infelicità. Però cazzo, che botta brutta. Con tutte le cose ovvie del caso che mi prendo eh, conoscevo la situazione e ho dato modo di portarla avanti io.

ciao ben arrivata...
onestamente ha scelto lei, ha sempre scelto lei, al di là della malattia, avrebbe potuto cmq lasciarla, sono entrambi giovani e lei avrebbe potuto amare un altro uomo, se il matrimonio parte con questa base lei sarà condannata ad una vita con un uomo che l ama a metà...
in ogni caso ha scelto lei...

e tornerà stai certa a cercarti quando vorrà..quando avrà voglia di avere una donna nel suo letto...
Credimi, non ho mai sentito come ora la necessità di costruire un muro altissimo, faccio fermo sulle stesse mie fragilità imponendomi di non farmi ritrovare. Paradossalmente, se lui avesse detto tutto a lei, ci sarebbe stato un perdono, male io e ok ma oh, viva l amore, che ti devo dire. Ma ha giocato in pieno con i sentimenti di due persone, con me a 360 gradi che tutto so, e lei che porta all altare su una valanga di menzogne. Io non lo voglio un uomo così vicino per come si è poi rivelato. Se torna trova l aria, può comprarsi una bambola.

Anzi tutto rivolgo un pensiero alla tua amica, che se si è sorbita tutto parola per parola, passo per passo, è in odore di santità.

Purtroppo non è una situazione straordinaria, nel senso di extra ordinaria, ma piuttosto banale: tu e l'altra tizia semplicemente recitavate per lui ruoli diversi e come disse Aragorn alla tipa che ci provava con lui ma non era Liv Tyler: "è solo di un'ombra e un pensiero che sei innamorata"
...la verità più semplice.

siccome fa caldo per leggere tutto, abbiamo una facocera?
Perdonami, era meglio un vocale 2.0 lo so🙈🙈🙈
 

Rebecca89

Sentire libera
Perlamordiddio non farti più trovare quando ribusserà alla tua porta.

Ci sono persone che non lo fanno volontariamente, nel vivere le loro confusioni schiacciano gli altri come caterpillar.
Ciò non le giustifica, sia chiaro, sono comportamenti di merda.

Devi darti tempo perché passi e capire bene le dinamiche che ti han portato a questo punto, in modo da salvarti un po' prima e con meno danni, qualora si presentassero situazioni similari in futuro.
Non ho intenzione di farmi trovare.
Grazie 🌻
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Perlamordiddio non farti più trovare quando ribusserà alla tua porta.

Ci sono persone che non lo fanno volontariamente, nel vivere le loro confusioni schiacciano gli altri come caterpillar.
Ciò non le giustifica, sia chiaro, sono comportamenti di merda.

Devi darti tempo perché passi e capire bene le dinamiche che ti han portato a questo punto, in modo da salvarti un po' prima e con meno danni, qualora si presentassero situazioni similari in futuro.
Occazzo. Tocca darti ragione su tutto :LOL:
 
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