Bender
Utente di lunga data
molto probabilmente non ho capito nulla,e forse sono ancora troppo legato al mondo romantico e arcobaleno dei libri e dei film,ma a parer mio il neretto,che non necessariamente deve essere famiglia,ma può anche essere una vita perennemente in viaggio all'avventura o altro,è forse la parte più bella e nobile che ci può essere nell'amore.Si vede che non è la mia giornata della chiarezza.
Se non mi ha capito nessuno è certamente colpa mia.
Io ho detto (partendo dal caso del topic che è scritto da una ragazza che non è chiaro perché sia andata a convivere) che capita spesso che ci sia chi vada a convivere o si sposi per realizzare un progetto che è preesistente alla persona con cui lo si realizza.
Cioè per idea, esigenza personale o indotta dalla famiglia, ma è difficile separare le cose, si immagina il proprio futuro solo in coppia o in famiglia.
Quindi le persone che si conoscono vengono selezionate in base alla disponibilità a realizzare il progetto.
Invece per me (non per mio marito, ma l'ho scoperto dopo) non c'era l'idea di un progetto definito. Ho iniziato la frequentazione non pensando al matrimonio e neppure alla convivenza e avevo perfino considerato la possibilità di farmi sterilizzare in quanto non ambivo a una famiglia.
È lo stare con lui (pensate a quanto ho sbagliato tutto) che mi ha fatto venire voglia di convivenza e poi di famiglia, che poi avrebbe potuto essere anche più numerosa.
Scherzo sulla Scavolini perché ho visto i prezzi delle li trovo assurdi e io ho sempre cercato mobili a basso costo. La prima casa è stata arredata con mobili provenienti dalla mia camera, poi divani e la cucina più economica trovata. Basti dire che il tavolo era uno per esterni, che comunque continua a piacermi.
E, andando oltre al mio madornale errore di valutazione, credo che sia giusto costruire una progettualità insieme.
Voglio dire che se avessi conosciuto e mi fossi innamorata di un Walter Bonatti avremmo progettato una vita diversa, ma anche se avessi conosciuto un Che.
Detto così non perché l'uomo sarebbe stato l'elemento trainante, ma co-costruttore e uno avrebbe tirato fuori da me, avrebbe fatto sviluppare gli aspetti avventurosi e un altro quelli politici.
Ma vale anche al contrario, ovvio.
Spero che adesso si capisca.
lasciare una parte di noi stessi all'altra persona e magari riceverne una parte a nostra volta, che ci cambia per quello che siamo.