vorrei condividere una riflessione trovata vagando nel web che vi riporto.
l'amore è un posto pericoloso dove sporgersi. il cartello è chiaro, è in 4 lingue: "non sporgersi dal finestrino."
ma quando si muore dalla voglia di sentire il vento tra i capelli o il profumo dell'erba appena tagliata o l'odore dei rami secchi bruciati nei campi, che si fa in questi casi?
che si fa?
Geograficamente parlando, l'amore cui mi piace pensare è una landa priva di ferrovie.
Cioè, ci sarebbe la western union che tenta da tempo di espropriare ai poveri peones il loro fazzoletto di terra e i magri pascoli per le loro vacche altrettanto magre, ma audaci reduci della guerra di secessione, al prezzo di due caciotte, si ergono a difensori dei perseguitati e le ultime traversine inchiodate sono ancora ben lontane.
Sono appunto i veterani disillusi che tengono lontano il progresso,
Perchè il progresso mette vincoli e fa correre veloce chi ne approfitta e cadere chi se ne stanca.
E il progresso è il matrimonio, coi suoi figli, coi parenti che vedi a Natale e non li sopporti per un anno intero e le bollette da pagare e la casa da pulire e gli anni che passano.
E passano tutti assieme in blocco, come una colata di ghisa, che tutto ingloba e da cui non puoi più estrarre nulla, foss'anche la persona che avevi amato un tempo e forse ameresti ancora, semmai ti capitasse di ritrovarla.
Ma non capiterà.
Perchè ti guardi intorno e vuoi portare indietro un orologio che non ha più le molle.
Vuoi un nuovo primo amore, un altro.
Vuoi essere chi eri prima, ma i capelli hanno cambiato colore e l'anima pure.
Stai pure sul treno.
E' a fine corsa.
Da un pezzo.