ipazia
Utente disorientante (ma anche disorientata)
Il principio è che se una cosa mi deve rappresentare rappresenta me.A me se non c'è il dolce non fai un torto.
C'è da dire però che la torta nuziale ha la sua importanza. La forma, i piani, il taglio hanno i loro significati.
Poi quando finalmente arriva la torta, gli invitati sanno che devono andarsene
Questo implica due conseguenze:
1) quel che mi rappresenta è mio. Trovo insensato imporlo, principalmente perchè ho sperimentato in diverse occasioni della mia vita imposizione e vessazione, e non ho la minima intenzione di somigliare a chi applica quei principi. In questo metto tutto il mi impegno.
2) se quel che rappresenta me non è gradito da altri, non essendoci imposizione, non è un mio problema non essere gradita. E neppure che non siano gradite le mie manifestazioni di me.
L'esempio della torta è buono, nella sua semplicità.
A me non piacciono i dolci. Quindi non mi infilo in una situazione in cui mi tocca ingoiare una fetta o un boccone di dolce che non desidero.
Ma questo non significa che chi si vuole mangiare il dolce non debba mangiarlo, non mi infastidisce minimamente che altri mangino dolci mentre io non ne mangio, se poi li gustano, mi piace anche stare a guardare.
Il grassetto...avresti voglia di spiegare?