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Anche se con ritardo voglio anch'io dire ad Aldo che sono d'accordo con le sue opinioni così "ardite".
Da sempre penso che questo tipo di patto in una coppia sia il risultato di un amore fortissimo all'ennesima potenza, liberato da ogni forma di egoismo. Fare il bene dell'altro in quella situazione che si viene a creare.
Nel caso specifico la ritengo una buona strada da seguire anche se capisco che per il marito sia difficilissimo, se non dotato di una apertura mentale notevole.
Concordo anche sul fatto che il dubbio sia quello che ti uccide di più di sapere che ci sia stata una scappatella, quindi, se non si arriva in tempi brevi a sciogliere i nodi per poter ripartire, bisogna procedere per altre vie e questa mi sembra appunto una delle vie.
Per Sole, d'accordissimo con l'evidenziato. Io credo che la fedeltà sessuale non debba essere un vincolo invalicabile perché si attraversano dei momenti nella vita in cui questo obbligo potrebbe essere troppo pesante da rispettare e potrebbe anche causare gravi problemi nella coppia.
Io vedo il legame affettivo, anche quello matrimoniale, come un rapporto di totale confidenza, complicità dove l'amore esistente deve dare il coraggio di esprimere all'altro le proprie debolezze, i proprii bisogni, senza sentirsi giudicati.
Non sono sostenitrice della coppia aperta come idea di partenza , sono per un'apertura della coppia collaudata qualora sopraggiungessero dei problemi che riguardano il rapporto stesso.
Pertanto: fedeltà coniugale come base, ma possibilità di dialogo sincero, e senza tanti giri di parole...
