Parigi sotto attacco

Stato
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Brunetta

Utente di lunga data
Sdrammatizziamo.
Sono in metro e qui già è partito il toto attentato. Sembra quando ci stanno i mondiali :rotfl: che non si sente altro nei mezzi de "no secondo me gioca col 4/4/2" "no macché mette tizio dietro le punte" :rotfl: tutti allenatori! Ora c è il:
"no vabbè ma ieri alla fontana di trevi c erano 2000 persone lo fanno li sai che strage?" "Macchè questi puntano al Vaticano proprio , il mercoledì dell'udienza" "e qui sotto no? Cioè pensate alla metro"
Non è partita la psicosi collettiva noooo mazza :up:
Se almeno qualcuno sapesse come fare giocare meglio i brocchi che abbiamo la nazionale non avrebbe perso con il Belgio.
Altro che avere chiaro come gestire la politica internazionale!
Già è difficile barcamenarsi nelle assemblee condominiali!
 

banshee

The Queen
Se almeno qualcuno sapesse come fare giocare meglio i brocchi che abbiamo la nazionale non avrebbe perso con il Belgio.
Altro che avere chiaro come gestire la politica internazionale!
Già è difficile barcamenarsi nelle assemblee condominiali!
eh...è partito il toto attentato sul serio. a parte la mia sdrammatizzazione.

oggi ero a mensa e non si parla d'altro, le parole che si odono a mezza bocca sono "kalashnikov - bomba - papa -udienza mercoledì - metro - termini - auditorium - io me butto de sotto se è"..

non ci si riesce a non pensare. di essere i prossimi, dico.
 

Brunetta

Utente di lunga data
eh...è partito il toto attentato sul serio. a parte la mia sdrammatizzazione.

oggi ero a mensa e non si parla d'altro, le parole che si odono a mezza bocca sono "kalashnikov - bomba - papa -udienza mercoledì - metro - termini - auditorium - io me butto de sotto se è"..

non ci si riesce a non pensare. di essere i prossimi, dico.
A me sembra che questo sia proprio l'effetto desiderato del terrorismo.
Ogni giorno potremmo essere investiti da un camion o cadere in un tombino.
Che differenza c'è morire per un incidente o per un attentato?
Voglio dire che l'effetto per il singolo è uguale.
Chissà in Francia e a Parigi quante persone sono morte nel fine settimana per incidenti vari, e da noi?
Il terrorismo aumenta in modo minimo queste morti drammatiche.
Però la percezione è che ci sia un aumento enorme.
La paura e i discorsi confusi e le reazioni scomposte sono l'obiettivo vero di chi organizza questi eventi.
 

Eratò

Utente di lunga data
A me sembra che questo sia proprio l'effetto desiderato del terrorismo.
Ogni giorno potremmo essere investiti da un camion o cadere in un tombino.
Che differenza c'è morire per un incidente o per un attentato?
Voglio dire che l'effetto per il singolo è uguale.
Chissà in Francia e a Parigi quante persone sono morte nel fine settimana per incidenti vari, e da noi?
Il terrorismo aumenta in modo minimo queste morti drammatiche.
Però la percezione è che ci sia un aumento enorme.
La paura e i discorsi confusi e le reazioni scomposte sono l'obiettivo vero di chi organizza questi eventi.
Quoto.
 

banshee

The Queen
A me sembra che questo sia proprio l'effetto desiderato del terrorismo.
Ogni giorno potremmo essere investiti da un camion o cadere in un tombino.
Che differenza c'è morire per un incidente o per un attentato?
Voglio dire che l'effetto per il singolo è uguale.
Chissà in Francia e a Parigi quante persone sono morte nel fine settimana per incidenti vari, e da noi?
Il terrorismo aumenta in modo minimo queste morti drammatiche.
Però la percezione è che ci sia un aumento enorme.
La paura e i discorsi confusi e le reazioni scomposte sono l'obiettivo vero di chi organizza questi eventi.

non c'è nulla da fare, l'attentato fa più paura. a livello proprio psicologico. l'incidente è appunto "incidente", ovvero casuale, inaspettato... così come la caduta nel tombino o l'incidente domestico. ma pensare che c'è qualcuno di reale e fisico che sta concretamente organizzando di venire a sparare dentro il ristorante dove sei a cena, fa più paura.

poi che l'effetto sia uguale è chiaro..
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
A me sembra che questo sia proprio l'effetto desiderato del terrorismo.
Ogni giorno potremmo essere investiti da un camion o cadere in un tombino.
Che differenza c'è morire per un incidente o per un attentato?
Voglio dire che l'effetto per il singolo è uguale.
Chissà in Francia e a Parigi quante persone sono morte nel fine settimana per incidenti vari, e da noi?
Il terrorismo aumenta in modo minimo queste morti drammatiche.
Però la percezione è che ci sia un aumento enorme.
La paura e i discorsi confusi e le reazioni scomposte sono l'obiettivo vero di chi organizza questi eventi.
Che l'incidente è appunto un incidente
L'attentato è sapere che c'è qualcuno che non vede l'ora di ammazzarmi (generico)
 

free

Escluso
A me sembra che questo sia proprio l'effetto desiderato del terrorismo.
Ogni giorno potremmo essere investiti da un camion o cadere in un tombino.
Che differenza c'è morire per un incidente o per un attentato?
Voglio dire che l'effetto per il singolo è uguale.
Chissà in Francia e a Parigi quante persone sono morte nel fine settimana per incidenti vari, e da noi?
Il terrorismo aumenta in modo minimo queste morti drammatiche.
Però la percezione è che ci sia un aumento enorme.
La paura e i discorsi confusi e le reazioni scomposte sono l'obiettivo vero di chi organizza questi eventi.
a questo punto mi domando come mai non ci siamo tenuti le br o i nar, e a cosa servano il codice stradale e le cinture di sicurezza:singleeye:
Brunetta nel nostro diritto penale esistono anche i reati di pericolo, per i quali la soglia di punibilità si "abbassa" al solo aver provocato un pericolo...buttiamo via pure quelli? e per inciso, se ce li abbiamo vuol dire che il nostro diritto, che è una convenzione frutto della nostra civiltà, è sensibile a queste cose e infatti si è evoluto per cercare di evitarle
 

brenin

Utente
Staff Forum
Che l'incidente è appunto un incidente
L'attentato è sapere che c'è qualcuno che non vede l'ora di ammazzarmi (generico)
quoto aggiungendo che mettendoci alla guida di un auto,o prendendo un treno od un aereo abbiamo/ci assumiamo un rischio chiamiamolo "calcolato"; una pizza con amici al ristorante non rientra a mio avviso tra i rischi "calcolabili",piuttosto allora parlerei di destino.
 

Falcor

Escluso
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perplesso

Administrator
Staff Forum
A me sembra che questo sia proprio l'effetto desiderato del terrorismo.
Ogni giorno potremmo essere investiti da un camion o cadere in un tombino.
Che differenza c'è morire per un incidente o per un attentato?
Voglio dire che l'effetto per il singolo è uguale.
Chissà in Francia e a Parigi quante persone sono morte nel fine settimana per incidenti vari, e da noi?
Il terrorismo aumenta in modo minimo queste morti drammatiche.
Però la percezione è che ci sia un aumento enorme.
La paura e i discorsi confusi e le reazioni scomposte sono l'obiettivo vero di chi organizza questi eventi.
vero che non abbiamo statistiche sottomano, ma che nell'arco di una serata muoiano 132 persone in incidenti stradali a Parigi tenderei a dubitarne.

manco nelle periferie di Caracas ne morirebbero così tanti in una sera.

l'obbiettivo del Daesh è far presente quanto sia molle il sistema di difesa francese, anche e soprattutto ricordando che a giugno in Francia ci saranno gli Europei di calcio. e lì non ci sarà soltanto Parigi da controllare.
 
A me sembra che questo sia proprio l'effetto desiderato del terrorismo.
Ogni giorno potremmo essere investiti da un camion o cadere in un tombino.
Che differenza c'è morire per un incidente o per un attentato?
Voglio dire che l'effetto per il singolo è uguale.
Chissà in Francia e a Parigi quante persone sono morte nel fine settimana per incidenti vari, e da noi?
Il terrorismo aumenta in modo minimo queste morti drammatiche.
Però la percezione è che ci sia un aumento enorme.
La paura e i discorsi confusi e le reazioni scomposte sono l'obiettivo vero di chi organizza questi eventi.
non si chiamerebbe terrorismo.
allora come molti dicono, la migliore risposta è la quotidianità e la ripresa totale della vita normale
questo per chi non è coinvolto nel lutto
mi ha colpito la madre di valeria che dice mia figlia mancherà all'italia
in effetti dall'inzio hanno parlato di questa ragazza come di una persona speciale....ma lo sono tutti
nella comprensione per il grande dolore mi è sembrato arrogante
 

banshee

The Queen
non si chiamerebbe terrorismo.
allora come molti dicono, la migliore risposta è la quotidianità e la ripresa totale della vita normale
questo per chi non è coinvolto nel lutto
mi ha colpito la madre di valeria che dice mia figlia mancherà all'italia
in effetti dall'inzio hanno parlato di questa ragazza come di una persona speciale....ma lo sono tutti
nella comprensione per il grande dolore mi è sembrato arrogante
La migliore risposta è la ripresa della quotidianità e della normalità, sicuramente come dici tu per chi ha subito un lutto o è rimasto ferito non è così normale.
Mi viene da aggiungere - quoto te ma non parlo di te ovviamente- che è anche facile parlare di "non facciamoci prendere dalla paura" per chi vive a Retrosi frazione di Amatrice provincia di Rieti, tipo. Come ho scritto più volte a Ryoga, nessuno si licenzia e nessuno cambia vita e ci mancherebbe ma non avere un briciolo di paura nel compiere i tragitti quotidiani in zone sensibili non credo sia possibile.
 

free

Escluso
non si chiamerebbe terrorismo.
allora come molti dicono, la migliore risposta è la quotidianità e la ripresa totale della vita normale
questo per chi non è coinvolto nel lutto
mi ha colpito la madre di valeria che dice mia figlia mancherà all'italia
in effetti dall'inzio hanno parlato di questa ragazza come di una persona speciale....ma lo sono tutti
nella comprensione per il grande dolore mi è sembrato arrogante
boh a me a questo punto non darebbero fastidio più controlli, posti di blocco, intercettazioni etc., che in tempi più ordinari sono una menata pazzesca
 
boh a me a questo punto non darebbero fastidio più controlli, posti di blocco, intercettazioni etc., che in tempi più ordinari sono una menata pazzesca
nemmeno a me.
parlavo di quotidianità nel riprendere la stessa vita di prima cercando di passare sopra alla paura di frequentare posti a rischio presunto
 

danny

Utente di lunga data
nulla. infatti il discorso dell'empatia non ha senso. non dobbiamo cercare di convincere questa gente che la democrazia è meglio.

basta ricordarsi del significato di Boko Haram per capire che il problema può avere soluzione solo nella sparizione di una determinata cultura. il che non vuol dire eliminare un miliardo e mezzo di musulmani, attenzione.

vuol dire prendere atto che questi non vogliono vivere all'occidentale. punto.
Cosa vuol dire vivere all'occidentale?
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
AUSTRALIA DA' LEZIONE DI CIVILTA' A TUTTO L'OCCIDENTE!!
Ai musulmani che vogliono vivere secondo la legge della Sharia Islamica, recentemente è stato detto di lasciare l’Australia, questo allo scopo di prevenire e evitare eventuali attacchi terroristici.
Il primo ministro John Howard ha scioccato alcuni musulmani australiani dichiarando:
GLI IMMIGRATI NON AUSTRALIANI DEVONO ADATTARSI!
“Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà.
La nostra lingua ufficiale è l’INGLESE, non lo spagnolo, il libanese, l’arabo, il cinese, il giapponese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se desiderate far parte della nostra società, imparatene la lingua!
La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d’influenza della destra o di pressione politica, ma è un fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo è ufficialmente insegnato. E’ quindi appropriato che questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un’altre parte del mondo come vostro paese di accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cultura. Noi accetteremo le vostre credenze senza fare domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con noi.
Questo è il NOSTRO PAESE; la NOSTRA TERRA e il NOSTRO STILE DI VITA. E vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un’altra grande libertà australiana: IL DIRITTO AD ANDARVENE. Se non siete felici qui, allora PARTITE. Non vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che Vi ha accettati”.

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