Parigi sotto attacco

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perplesso

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Ciao

per sicurezza hanno disdetto oggi il gioco tra Germania e Olanda in Hannover.
Ci sono stati delle informazioni su un possibile attento. Tutta la zona attorno allo stadio è stata evacuata.



sienne
[h=1]Annullata Germania-Olanda, allarme bomba allo stadio di Hannover[/h]
17 novembre alle 21:00
La minaccia del terrorismo torna a farsi sentire a pochi giorni dai tragici fatt di Parigi. La partita tra Germania e Olandaè stata annullata (sulla falsariga di Belgio-Spagna) a causa di un'allerta terrorismo nei pressi dello stadio di Hannover, nel quale sarebbe stata una persona sospetta. La polizia locale ha prima richiesto l'evacuazione dell'impianto per ragioni di sicurezza e successivamente ha parlato della presenza di un'ambulanza con dentro dell'esplosivo. La cancelliera Angela Merkel, attesa allo stadio per seguire l'incontro, non è stata fatta atterrare ad Hannover dopo l'allarme; gli artificieri sono stati chiamati dalla polizia all'esterno dello stadio. Il Wall Street Journal parla di una minaccia concreta all'HDI Arena. La stessa polizia tedesca ha confermato il pericolo, affermando di come "ci fosse in programma di far esplodere qualcosa all'interno dello stadio": la Bild ha riportato di come sarà evacuata anche la Tui Arena, dove era in programma un concerto rock. In conferenza stampa,il Ministro degli Interni tedesco ha confermato i motivi della cancellazione della gara, tra cui anche una minaccia analoga all'interno della principale stazione ferroviaria della città.

http://www.calciomercato.com/news/a...e-in-russia-a-segno-brozovic-kalinic-e-675522
 

Ecate

Utente di lunga data
Si una parte della popolazione ha gioito, come pure i coloni che ad agosto di quest'anno hanno bruciato vivo un bimbo di 18 mesi. Da noi (Italia) c'è chi inneggia se si massacra di botte un senzatetto,italiani coloro che aggrediscono, specifichiamolo, come sono italiani coloro che si complimentano, figli di gente " rispettabile"e non c'è nessuna questione religiosa dietro, solo e semplice puro odio verso uno che ritieni diverso, inferiore, fragile. punto. Questo per dirti che la differenza, per me, e sottolineo per me, la fa sempre e solo l'uomo, l'individuo che sa ragionare e sa capire il rispetto, a prescindere da quale etnia provenga. Scusami se ti sembro un po' dura nello specifico, ovviamente non ce l'ho con te :)
Che io sappia nessun colono ha gioito
si sono vergognati
hanno chiesto scusa
ovvio che non basta
gli autori della atrocità marciranno in galera
neanche questo basta
tutti gli autori di queste porcherie, in una condizione di stato di diritto
marciranno in galera
con reazioni di sdegno da parte della società
i maiali che massacrano i senzatetto in Italia non hanno una organizzazione politica pronta a glorificarli
e se c'è è illegale
se in alcune città o paesi organizzassero feste e distribuissero dolci per il massacro di un barbone
ci sarebbe da farsi delle domande su chi finanzia e su chi fomenta e soprattutto su cosa siamo diventati
ora ci tengo a dire - e con questo spero di far rientrare parzialmente la discussione in topic- che non tutti i paesi sono uguali. Non mi stupirebbe se in alcuni paesi ad approvare lo sgozzamento dei Vogel fosse il 5 % mentre in altri il 98%.
Esiste un fanatismo contagioso e pilotato senza neanche un grande coordinamento. Un fanatismo che - per quello che io ho avuto modo di conoscere - non ha radici neppure nella povertà ma nell'induzione di un senso di riscatto e di grandezza della propria identità. Le popolazioni fresche di occidentalizzazione sentono che la loro identità viene minacciata dalla seduzione che opera il diverso, con i suoi diversi standard di vita che non sono necessariamente più dispendiosi ma sicuramente più comodi; e proprio perché più comodi tendono ad aumentare quell'entropia dell'universo che porta all'obsolescenza delle tradizioni.
Gli arabi israeliani sono perfettamente integrati; nelle grandi città miste come Haifa si lavora fianco a fianco come in Europa se non meglio, perché sono più conosciute e quindi più spontaneamente rispettate le reciproche tradizioni. E proprio a Haifa una decina di anni fa è saltato in aria un ristorante di arabi, con camerieri arabi ed ebrei, con dentro mi pare una squadra di basket mista. Perché è questo che fa paura all'integralista coll'iphone e il suv usato da pagare a rate. Questa è l'entropia che disorienta e fa sentire un uomo disperatamente definito dalla sua identità minacciato nel suo nucleo più profondo.
Non è da sottovalutare la portata della rabbia e dello smarrimento indotto dall'evanescenza della propria identità, in chi nella sua identità si identifica.
Non è da sottovalutare la potenza e la diffusione di questa angoscia da espoliazione identitaria di massa.
L'arroganza nostra ha pensato di ammansire questi sentimenti seducendo con lo stile di vita, e invece poche cose sono state percepite come umilianti quanto questa.
 
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danny

Utente di lunga data
Che io sappia nessun colono ha gioito
si sono vergognati
hanno chiesto scusa
ovvio che non basta
gli autori della atrocità marciranno in galera
neanche questo basta
tutti gli autori di queste porcherie, in una condizione di stato di diritto
marciranno in galera
con reazioni di sdegno da parte della società
i maiali che massacrano i senzatetto in Italia non hanno una organizzazione politica pronta a glorificarli
e se c'è è illegale
se in alcune città o paesi organizzassero feste e distribuissero dolci per il massacro di un barbone
ci sarebbe da farsi delle domande su chi finanzia e su chi fomenta e soprattutto su cosa siamo diventati
ora ci tengo a dire - e con questo spero di far rientrare parzialmente la discussione in topic- che non tutti i paesi sono uguali. Non mi stupirebbe se in alcuni paesi ad approvare lo sgozzamento dei Vogel fosse il 5 % mentre in altri il 98%.
Esiste un fanatismo contagioso e pilotato senza neanche un grande coordinamento. Un fanatismo che - per quello che io ho avuto modo di conoscere - non ha radici neppure nella povertà ma nell'induzione di un senso di riscatto e di grandezza della propria identità. Le popolazioni fresche di occidentalizzazione sentono che la loro identità viene minacciata dalla seduzione che opera il diverso, con i suoi diversi standard di vita che non sono necessariamente più dispendiosi ma sicuramente più comodi; e proprio perché più comodi tendono ad aumentare quell'entropia dell'universo che porta all'obsolescenza delle tradizioni.
Gli arabi israeliani sono perfettamente integrati; nelle grandi città miste come Haifa si lavora fianco a fianco come in Europa se non meglio, perché sono più conosciute e quindi più spontaneamente rispettate le reciproche tradizioni. E proprio a Haifa una decina di anni fa è saltato in aria un ristorante di arabi, con camerieri arabi ed ebrei, con dentro mi pare una squadra di basket mista. Perché è questo che fa paura all'integralista coll'iphone e il suv usato da pagare a rate. Questa è l'entropia che disorienta e fa sentire un uomo disperatamente definito dalla sua identità minacciato nel suo nucleo più profondo.
Non è da sottovalutare la portata della rabbia e dello smarrimento indotto dall'evanescenza della propria identità, in chi nella sua identità si identifica.
Non è da sottovalutare la potenza e la diffusione di questa angoscia da espoliazione identitaria di massa.
L'arroganza nostra ha pensato di ammansire questi sentimenti seducendo con lo stile di vita, e invece poche cose sono state percepite come umilianti quanto questa.
Bellissimo post.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Che io sappia nessun colono ha gioito
si sono vergognati
hanno chiesto scusa
ovvio che non basta
gli autori della atrocità marciranno in galera
neanche questo basta
tutti gli autori di queste porcherie, in una condizione di stato di diritto
marciranno in galera
con reazioni di sdegno da parte della società
i maiali che massacrano i senzatetto in Italia non hanno una organizzazione politica pronta a glorificarli
e se c'è è illegale
se in alcune città o paesi organizzassero feste e distribuissero dolci per il massacro di un barbone
ci sarebbe da farsi delle domande su chi finanzia e su chi fomenta e soprattutto su cosa siamo diventati
ora ci tengo a dire - e con questo spero di far rientrare parzialmente la discussione in topic- che non tutti i paesi sono uguali. Non mi stupirebbe se in alcuni paesi ad approvare lo sgozzamento dei Vogel fosse il 5 % mentre in altri il 98%.
Esiste un fanatismo contagioso e pilotato senza neanche un grande coordinamento. Un fanatismo che - per quello che io ho avuto modo di conoscere - non ha radici neppure nella povertà ma nell'induzione di un senso di riscatto e di grandezza della propria identità. Le popolazioni fresche di occidentalizzazione sentono che la loro identità viene minacciata dalla seduzione che opera il diverso, con i suoi diversi standard di vita che non sono necessariamente più dispendiosi ma sicuramente più comodi; e proprio perché più comodi tendono ad aumentare quell'entropia dell'universo che porta all'obsolescenza delle tradizioni.
Gli arabi israeliani sono perfettamente integrati; nelle grandi città miste come Haifa si lavora fianco a fianco come in Europa se non meglio, perché sono più conosciute e quindi più spontaneamente rispettate le reciproche tradizioni. E proprio a Haifa una decina di anni fa è saltato in aria un ristorante di arabi, con camerieri arabi ed ebrei, con dentro mi pare una squadra di basket mista. Perché è questo che fa paura all'integralista coll'iphone e il suv usato da pagare a rate. Questa è l'entropia che disorienta e fa sentire un uomo disperatamente definito dalla sua identità minacciato nel suo nucleo più profondo.
Non è da sottovalutare la portata della rabbia e dello smarrimento indotto dall'evanescenza della propria identità, in chi nella sua identità si identifica.
Non è da sottovalutare la potenza e la diffusione di questa angoscia da espoliazione identitaria di massa.
L'arroganza nostra ha pensato di ammansire questi sentimenti seducendo con lo stile di vita, e invece poche cose sono state percepite come umilianti quanto questa.
Condivido nel sottolineato e credo che anche noi siamo a rischio, concretamente. assolutamente vero il secondo passaggio in grassetto. Per quanti riguarda i " maiali" che massacrano i senzatetto non hanno bisogno di un organizzazione che li sostenga, purtroppo vengono esaltati spontaneamente da persone che riteniamo " normali", quelle,per intenderci, che incontri dal panettiere, questo è molto grave perché è un atteggiamento estremamente pericoloso.
 
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Buscopann

Utente non raggiungibile
da wikipedia

Militanti palestinesi tirarono pietre agli autobus che ritornavano dal funerale delle vittime ma alcuni palestinesi residenti ad Awarta, che in precedenza avevano avuto scontri con i coloni da Itamar, biasimarono il massacro.

Un paramedico intervistato da un quotidiano israeliano riferì che il giorno dell'attacco alcuni coloni avevano visto fuochi d'artificio e festeggiamenti nelle vicine comunità palestinesi.

Nella Striscia di Gaza, il massacro provocò festeggiamenti a Rafah, dove palestinesi distribuivano dolci e caramelle nelle strade. Un residente definì i festeggiamenti come "la risposta naturale alle vessazioni inflitte dai coloni ai residenti palestinesi nella Cisgiordania".

Il Middle East Media Research Institute, commentando le reazioni al massacro nei media palestinesi, dichiarò che mentre Sawsan Al-Barghouti, un cronista di un sito web affiliato ad Hamas, aveva definito il massacro di Itamar "un atto eroico", nel resto dei media palestinesi il massacro di bambini ("anche se coloni") veniva duramente condannato come inequivocabilmente immorale e contrario ai valori palestinesi, e inutile a sostenere la causa palestinese. Un editoriale, ad esempio, scrisse "Accoltellare un bambino a morte è un crimine contro l'umanità. Chiunque lo compia è un pazzo, o agisce su basi razziste. Questo non è nazionalismo; non c'è correlazione tra l'assassinio di un Bambino nell'insediamento di Itamar e i valori della lotta del nostro popolo". Molti si chiesero se un tale assassino poteva essere un palestinese. L'OLP condannò il massacro e accusò Israele di essere saltato alla conclusione che gli autori fossero palestinesi, e di sfruttare la tragedia per il proprio tornaconto politico.

Un'inchiesta di Haaretz evidenziò che i palestinesi, sui giornali e sui social network condannavano l'attacco pur al contempo criticando i coloni e le dichiarazioni del governo israeliano sui nuovi insediamenti per rappresaglia.

Un sondaggio di opinione condotto dall'Harry S. Truman Research Institute for the Advancement of Peace e dal Palestinian Center for Policy and Survey Research mostrò che il 63% dei palestinesi intervistati condannava l'attacco, mentre il 32% lo approvava. Il campione era composto da 1.270 adulti intervistati di persona in Cisgiordania, Striscia di Gaza e Gerusalemme Est dal 17 al 19 marzo 2011.

Nel gennaio 2012, l'Autorità palestinese mandò in onda un'intervista alla madre e alla zia di Hakim Awad, le quali lo definirono "eroe" e "leggenda". Nawef, la madre di Hakim che precedentemente aveva negato il coinvolgimento del figlio, ora lo ammetteva con orgoglio. La trasmissione era parte di un programma settimanale incentrato sui prigionieri palestinesi in Israele.

Il 1º febbraio 2012, la tomba di Eleazar fu trovata imbrattata con pittura spray da slogan in arabo inneggianti agli autori del massacro. L'atto vandalico fu scoperto da 500 pellegrini ebrei e dalla loro scorta IDF durante un pellegrinaggio al sito. I soldati e i pellegrini coprirono la tomba con pittura bianca per cancellare i graffiti.


Questa voce o sezione sull'argomento guerra non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Commento: La voce è stata tradotta da Wikipedia in inglese, ma le fonti non sono state importate

_______________________________________________________________________

Mi permetto di fare anche io un copia-incolla. Le fonti sono chiaramente di parte. Ovviamente di parte israeliana.
Vatti a cercare fonti indipendenti o comunque non filo-israeliane e scoprirai che il 68% della popolazione palestinese condannò il crimine, mentre solo il 32% lo giustificava. Se la fonte è molto vicina a Israele è ovvio che ti riportano la notizia facendo presente che che tutta la Palestina festeggiava, quando invece magari erano quattro pirla e probabilmente non sapevano neppure esattamente come fossero andate le cose.
Perché la guerra è proprio questa Ecate. Si festeggia la liberazione il 25 aprile e si inneggia ai partigiani. Ma guai a ricordare le nefandezze di questi. Solo i tedeschi (brutti e cattivi) le facevano. Poi è ovvio che la causa per la quale i partigiani combattevano era certamente più nobile. Su questo non ci piove.
Ma tu pensi che i soldati in guerra non si siano mai resi responsabili di atti violenti e sanguinari nei confronti dei civili? Ma cazzo..nella storia si sono sganciate solo due bombe nucleari..E vorrei ricordarti che sono stati gli americani. E non l'hanno fatto su obiettivi militari. Hanno sterminato decine di migliaia di civili giapponesi. Ma di che minchia stiamo parlando qui? Di due pazzi palestinesi di 17 e 18 anni che entrano in una casa e massacrano degli israeliani, indi per cui tutti i palestinesi sono terroristi e Al Fatah è una pericolosa organizzazione estremista? Ma che cosa vai blaterando scusa? Sono nefandezze che hanno commesso anche gli ebrei ortodossi nei territori occupati. Quindi tutti gli ebrei sono dei pericolosi terroristi secondo il tuo ragionamento.
Se è vero che Israele all'inizio della propria storia ha occupato i territori e la striscia di Gaza per difesa, è anche vero che sono più di 20 anni che l'ONU ha stabilito che si debba ritirare e lui non solo non lo fa, ma aumenta gli insediamenti in queste zone. Così, con la scusa di dover proteggere i propri coloni, non si ritira e condanna a una vita di merda tutti i palestinesi.
Rastrellamenti, code infinite ai check-point, soldati israeliani che sostanzialmente hanno più o meno mano libera come i nazisti nei ghetti di Varsavia. Ma tu hai mai letto uno stralcio di articolo sulla Palestina e la sua storia che non sia di fonte israeliana o vicina a Israele? Ce la puoi fare..dai..

Buscopann
 

Buscopann

Utente non raggiungibile
ognuno usa la forza necessaria per vincere la propria battaglia. evidentemente gli israeliani la loro forza la usano male o non abbastanza, visto che non sono ancora riusciti a venire a capo della questione.
Nessuna forza militare può sterminare un popolo. O almeno..nella storia non è mai accaduto.
Se gli israeliani non sono ancora venuti a capo della questione, forse è perché hanno usato i mezzi sbagliati e si sono sempre rifiutati di fare concessioni sul piano diplomatico.

Buscopann
 

Ecate

Utente di lunga data
Questa voce o sezione sull'argomento guerra non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Commento: La voce è stata tradotta da Wikipedia in inglese, ma le fonti non sono state importate

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Mi permetto di fare anche io un copia-incolla. Le fonti sono chiaramente di parte. Ovviamente di parte israeliana.
Vatti a cercare fonti indipendenti o comunque non filo-israeliane e scoprirai che il 68% della popolazione palestinese condannò il crimine, mentre solo il 32% lo giustificava. Se la fonte è molto vicina a Israele è ovvio che ti riportano la notizia facendo presente che che tutta la Palestina festeggiava, quando invece magari erano quattro pirla e probabilmente non sapevano neppure esattamente come fossero andate le cose.
Perché la guerra è proprio questa Ecate. Si festeggia la liberazione il 25 aprile e si inneggia ai partigiani. Ma guai a ricordare le nefandezze di questi. Solo i tedeschi (brutti e cattivi) le facevano. Poi è ovvio che la causa per la quale i partigiani combattevano era certamente più nobile. Su questo non ci piove.
Ma tu pensi che i soldati in guerra non si siano mai resi responsabili di atti violenti e sanguinari nei confronti dei civili? Ma cazzo..nella storia si sono sganciate solo due bombe nucleari..E vorrei ricordarti che sono stati gli americani. E non l'hanno fatto su obiettivi militari. Hanno sterminato decine di migliaia di civili giapponesi. Ma di che minchia stiamo parlando qui? Di due pazzi palestinesi di 17 e 18 anni che entrano in una casa e massacrano degli israeliani, indi per cui tutti i palestinesi sono terroristi e Al Fatah è una pericolosa organizzazione estremista? Ma che cosa vai blaterando scusa? Sono nefandezze che hanno commesso anche gli ebrei ortodossi nei territori occupati. Quindi tutti gli ebrei sono dei pericolosi terroristi secondo il tuo ragionamento.
Se è vero che Israele all'inizio della propria storia ha occupato i territori e la striscia di Gaza per difesa, è anche vero che sono più di 20 anni che l'ONU ha stabilito che si debba ritirare e lui non solo non lo fa, ma aumenta gli insediamenti in queste zone. Così, con la scusa di dover proteggere i propri coloni, non si ritira e condanna a una vita di merda tutti i palestinesi.
Rastrellamenti, code infinite ai check-point, soldati israeliani che sostanzialmente hanno più o meno mano libera come i nazisti nei ghetti di Varsavia. Ma tu hai mai letto uno stralcio di articolo sulla Palestina e la sua storia che non sia di fonte israeliana o vicina a Israele? Ce la puoi fare..dai..

Buscopann
Buscopann capisco che l'argomento ti sta a cuore.
Mi fermo qui perché non trovo costruttivo blaterare.
Peace
Salaam
Shalom
 
Ultima modifica:

Nobody

Utente di lunga data
Il governo israeliano persegue una politica razzista. E' di gran lunga il più forte della regione, e spetta al più forte la ricerca della pace.
E questo lo dicono anche diversi intellettuali israeliani che hanno lasciato il paese.
Chi pianifica ed esegue "Piombo Fuso" dopo aver confinato un intero popolo in un enorme lager a cielo aperto, non avrà mai nessuna giustificazione ai miei occhi.
 

Joey Blow

Escluso
Che io sappia nessun colono ha gioito
si sono vergognati
hanno chiesto scusa
ovvio che non basta
gli autori della atrocità marciranno in galera
neanche questo basta
tutti gli autori di queste porcherie, in una condizione di stato di diritto
marciranno in galera
con reazioni di sdegno da parte della società
i maiali che massacrano i senzatetto in Italia non hanno una organizzazione politica pronta a glorificarli
e se c'è è illegale
se in alcune città o paesi organizzassero feste e distribuissero dolci per il massacro di un barbone
ci sarebbe da farsi delle domande su chi finanzia e su chi fomenta e soprattutto su cosa siamo diventati
ora ci tengo a dire - e con questo spero di far rientrare parzialmente la discussione in topic- che non tutti i paesi sono uguali. Non mi stupirebbe se in alcuni paesi ad approvare lo sgozzamento dei Vogel fosse il 5 % mentre in altri il 98%.
Esiste un fanatismo contagioso e pilotato senza neanche un grande coordinamento. Un fanatismo che - per quello che io ho avuto modo di conoscere - non ha radici neppure nella povertà ma nell'induzione di un senso di riscatto e di grandezza della propria identità. Le popolazioni fresche di occidentalizzazione sentono che la loro identità viene minacciata dalla seduzione che opera il diverso, con i suoi diversi standard di vita che non sono necessariamente più dispendiosi ma sicuramente più comodi; e proprio perché più comodi tendono ad aumentare quell'entropia dell'universo che porta all'obsolescenza delle tradizioni.
Gli arabi israeliani sono perfettamente integrati; nelle grandi città miste come Haifa si lavora fianco a fianco come in Europa se non meglio, perché sono più conosciute e quindi più spontaneamente rispettate le reciproche tradizioni. E proprio a Haifa una decina di anni fa è saltato in aria un ristorante di arabi, con camerieri arabi ed ebrei, con dentro mi pare una squadra di basket mista. Perché è questo che fa paura all'integralista coll'iphone e il suv usato da pagare a rate. Questa è l'entropia che disorienta e fa sentire un uomo disperatamente definito dalla sua identità minacciato nel suo nucleo più profondo.
Non è da sottovalutare la portata della rabbia e dello smarrimento indotto dall'evanescenza della propria identità, in chi nella sua identità si identifica.
Non è da sottovalutare la potenza e la diffusione di questa angoscia da espoliazione identitaria di massa.
L'arroganza nostra ha pensato di ammansire questi sentimenti seducendo con lo stile di vita, e invece poche cose sono state percepite come umilianti quanto questa.
Non credo esista un popolo più intrinsecamente razzista di quello ebreo. E manco solo di quello ebreo ortodosso.
 

Nobody

Utente di lunga data
Prepartita Turchia-Grecia. Ecco come il pubblico turco onora il minuto di silenzio per i morti francesi...

[video=youtube;Wt9bMYcmUFg]https://www.youtube.com/watch?v=Wt9bMYcmUFg[/video]
 

Ecate

Utente di lunga data
Non credo esista un popolo più intrinsecamente razzista di quello ebreo. E manco solo di quello ebreo ortodosso.
Non so cosa intendi per intrinsecamente razzista. Sicuramente il popolo ebraico ha un forte senso di identità e questo è il risultato di una selezione a priori. Chi non aveva forte senso di identità ha smesso di essere ebreo, in Europa come nei paesi arabi. In Europa di più, guardando al passato. Il fatto stesso che gli ebrei ancora esistono è dovuto alla forza del sentimento identitario. Capisco che piaccia poco e paradossalmente questo risulta ancora più sgradevole per il singolare rifiuto ad esportare il proprio credo e il proprio stile di vita. Credo che l'impenetrabilità del mondo ebraico venga interpretata come razzismo perché è poco concepibile che una religione o un sistema di valori non abbia nel suo interno una spinta alla diffusione. Ma questo è perché si parte da assunti completamente diversi. La differenza culturale tra mondo ebraico e mondo cristiano è soprattutto qui.
 

Nobody

Utente di lunga data
Non so cosa intendi per intrinsecamente razzista. Sicuramente il popolo ebraico ha un forte senso di identità e questo è il risultato di una selezione a priori. Chi non aveva forte senso di identità ha smesso di essere ebreo, in Europa come nei paesi arabi. In Europa di più, guardando al passato. Il fatto stesso che gli ebrei ancora esistono è dovuto alla forza del sentimento identitario. Capisco che piaccia poco e paradossalmente questo risulta ancora più sgradevole per il singolare rifiuto ad esportare il proprio credo e il proprio stile di vita. Credo che l'impenetrabilità del mondo ebraico venga interpretata come razzismo perché è poco concepibile che una religione o un sistema di valori non abbia nel suo interno una spinta alla diffusione. Ma questo è perché si parte da assunti completamente diversi. La differenza culturale tra mondo ebraico e mondo cristiano è soprattutto qui.
Mi ha sempre interessato questa differenza... da dove nasce quest'assenza di proselitismo, rispetto alle altre due religioni monoteiste?
 

Joey Blow

Escluso
Non so cosa intendi per intrinsecamente razzista. Sicuramente il popolo ebraico ha un forte senso di identità e questo è il risultato di una selezione a priori. Chi non aveva forte senso di identità ha smesso di essere ebreo, in Europa come nei paesi arabi. In Europa di più, guardando al passato. Il fatto stesso che gli ebrei ancora esistono è dovuto alla forza del sentimento identitario. Capisco che piaccia poco e paradossalmente questo risulta ancora più sgradevole per il singolare rifiuto ad esportare il proprio credo e il proprio stile di vita. Credo che l'impenetrabilità del mondo ebraico venga interpretata come razzismo perché è poco concepibile che una religione o un sistema di valori non abbia nel suo interno una spinta alla diffusione. Ma questo è perché si parte da assunti completamente diversi. La differenza culturale tra mondo ebraico e mondo cristiano è soprattutto qui.
Intrinsecamente razzista vuol dire che c'è addirittura una parola in yiddish per identificare i non ebrei, o meglio i non appartenenti al "popolo eletto". Un popolo eletto che si è piazzato in una terra fiorente facendosi spazio su quelli che considerava, e considera, inferiori, cioè i locali che erano lì. Che ha finito per innalzare muri, che affama e bombarda e brutalizza uomini, donne e bambini per il solo fatto che esistono. Che sono lì. Questo mi pare evidente.
 

Ecate

Utente di lunga data
Mi ha sempre interessato questa differenza... da dove nasce quest'assenza di proselitismo, rispetto alle altre due religioni monoteiste?
Storicamente non è sempre stato così, ma questo aspetto si è consolidato nel tempo tanto da diventare un caposaldo. Da un punto di vista sociologico, penso che sia stata inizialmente una tattica di non belligeranza operata da una minoranza con un senso identitario molto forte ma con un sistema di valori quasi sovrapponibile a quello del paese ospitante. Da un punto di vista economico gli ebrei, in Europa come nei paesi arabi, a differenza per esempio dei Rom, non erano in condizioni di inferiorità (neanche di superiorità, a dispetto di quanto si voglia far credere) e questo, unitamente ad un sistema etico quasi sovrapponibile, metteva (mette) a "grave rischio" l'identità e il patrimonio di tradizioni. L'isolamento e l'impenetrabilità è stata la risposta alla minaccia identitaria. Chi non vi ha aderito, non è più ebreo.
Da un punto di vista filosofico religioso per un ebreo credente l'ebraismo non è l'unica strada per la salvezza. È una strada obbligatoria per chi è ebreo e gli oneri e le punizioni divine per chi fa parte del popolo eletto sono particolarmente pesanti, perché ai peccati riguardanti l'etica si aggiungono i peccati riguardanti l'osservanza (cibo, sabato, digiuni, procedure di vita quotidiana che non hanno nessuna valenza etica).
Il pensiero ebraico scinde la pratica dell'etica con la pratica religiosa, c'è pure un simbolo religioso (il lulav) a rimarcare il fatto.
Non andare in sinagoga è un peccato di osservanza, allontana dal paradiso un ebreo ma non un non ebreo.
Mangiare maiale idem.
Rubare o uccidere un animale per diletto allontana tutti.
Questo comporta che il proselitismo aumenti il carico di ostacoli al paradiso di persone potenzialmente candidate.
può far ridere ma queste sono le motivazioni religiose.
sono sempre un po' ridicole, soprattutto se non vi si è abituati.
sul perché Dio abbia dato tutte queste incombenze e scocciature proprio a Israele scegliendolo come popolo eletto, nessuno sa rispondere, ma se questo è razzismo, sì, gli ebrei allora sono razzisti per definizione. Dalle mie parti si dice che in un epoca in cui le normative sul proselitismo non erano ancora così codificate, uno studente Talmudico molto dotato e dal grande cuore, Ioshua Ben Yossef, abbia rimarcato l'importanza relativa dell'osservanza delle normative religiose se si dimenticano quelle morali e che abbia addirittura pensato di parlare a tutti.
 

Nobody

Utente di lunga data
Storicamente non è sempre stato così, ma questo aspetto si è consolidato nel tempo tanto da diventare un caposaldo. Da un punto di vista sociologico, penso che sia stata inizialmente una tattica di non belligeranza operata da una minoranza con un senso identitario molto forte ma con un sistema di valori quasi sovrapponibile a quello del paese ospitante. Da un punto di vista economico gli ebrei, in Europa come nei paesi arabi, a differenza per esempio dei Rom, non erano in condizioni di inferiorità (neanche di superiorità, a dispetto di quanto si voglia far credere) e questo, unitamente ad un sistema etico quasi sovrapponibile, metteva (mette) a "grave rischio" l'identità e il patrimonio di tradizioni. L'isolamento e l'impenetrabilità è stata la risposta alla minaccia identitaria. Chi non vi ha aderito, non è più ebreo.
Da un punto di vista filosofico religioso per un ebreo credente l'ebraismo non è l'unica strada per la salvezza. È una strada obbligatoria per chi è ebreo e gli oneri e le punizioni divine per chi fa parte del popolo eletto sono particolarmente pesanti, perché ai peccati riguardanti l'etica si aggiungono i peccati riguardanti l'osservanza (cibo, sabato, digiuni, procedure di vita quotidiana che non hanno nessuna valenza etica).
Il pensiero ebraico scinde la pratica dell'etica con la pratica religiosa, c'è pure un simbolo religioso (il lulav) a rimarcare il fatto.
Non andare in sinagoga è un peccato di osservanza, allontana dal paradiso un ebreo ma non un non ebreo.
Mangiare maiale idem.
Rubare o uccidere un animale per diletto allontana tutti.
Questo comporta che il proselitismo aumenti il carico di ostacoli al paradiso di persone potenzialmente candidate.
può far ridere ma queste sono le motivazioni religiose.
sono sempre un po' ridicole, soprattutto se non vi si è abituati.
sul perché Dio abbia dato tutte queste incombenze e scocciature proprio a Israele scegliendolo come popolo eletto, nessuno sa rispondere, ma se questo è razzismo, sì, gli ebrei allora sono razzisti per definizione. Dalle mie parti si dice che in un epoca in cui le normative sul proselitismo non erano ancora così codificate, uno studente Talmudico molto dotato e dal grande cuore, Ioshua Ben Yossef, abbia rimarcato l'importanza relativa dell'osservanza delle normative religiose se si dimenticano quelle morali e che abbia addirittura pensato di parlare a tutti.
Il razzismo presuppone un sentimento di superiorità di una razza/etnia rispetto alle altre, con tutte le conseguenze che ne conseguono. Non ho la più pallida idea se questo sia o meno il pensiero del popolo ebraico, ammesso e non concesso poi che si possa parlare di un pensiero unico per un intero popolo.
Infatti accuso la politica di un governo, che è ben altra cosa.
Interessante la visione religiosa e il suo rifuggire dal proselitismo, che hai ragione, sembra paradossale nelle sue motivazioni.
 

Ecate

Utente di lunga data
Intrinsecamente razzista vuol dire che c'è addirittura una parola in yiddish per identificare i non ebrei, o meglio i non appartenenti al "popolo eletto". Un popolo eletto che si è piazzato in una terra fiorente facendosi spazio su quelli che considerava, e considera, inferiori, cioè i locali che erano lì. Che ha finito per innalzare muri, che affama e bombarda e brutalizza uomini, donne e bambini per il solo fatto che esistono. Che sono lì. Questo mi pare evidente.
Goym? Come i Rom che chiamano gagi i non zingari?
Sul resto semplifichi assai. Non è perché sono lì e perché sono considerati inferiori. Su come sono assegnate e ottenute le terre, come sui bombardamenti, mi astengo sennò finiamo domani.
 

PresidentLBJ

Pettinatore di bambole
Ecate ma è possibile diventare ebrei? o è necessario il sangue? o una parte di sangue?
Fai la splendida solo perchè non hai niente da circoncidere...
 
Stato
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