Pazzesco

Brunetta

Utente di lunga data
Io la penso in maniera un pochino diversa. A mio avviso non pecca di alcuna presunzione ma anzi il suo è un pensiero che tenderei ad avere anch'io nella stessa sua situazione. Il matrimonio si "gioca in due e si vince o si perde in due. Se poi l'evidenza della causa della situazione contingente è in capo all'altro si tende maggiormente ad avvertirne il fallimento e ciò non significa viverlo necessariamente come un fallimento proprio ma è indubbio che sia il fallimento della coppia della quale lei ne è una componente importante.
Ognuno è in grado di valutare se e in cosa ha sbagliato e quali responsabilità abbia avuto.
Responsabilità significa, per me, riparazione.
Ma se non c'è possibilità di riparazione perché l'altro ha distrutto la fiducia, responsabilità non ce ne sono più.
Io non parlavo di tutti, parlavo di Diletta che ha certamente la responsabilità di una fiducia ingenua, ma è una colpa?
 

oro.blu

Never enough
Oro è strano sentirti dare questo consiglio considerando che tu non ami più tuo marito. Hai detto che non gli dici più ti amo e mi pare di ricordare che hai detto ci sia solo un affetto profondo. Anche se a esser sincero da alcuni tuoi discorsi trapela una voglia neanche tanto strisciante di tornare ad amarlo. Tu l'hai perdonato alla fine? :) E sei serena ora? Perché l'impulso che ti ha portato a scrivere su questi lidi tutto è tranne che l'espressione di serenità.



Secondo me ciò che hai detto non è assoutamente vero. Tradiscono anche persone che hanno una vita sessuale appagante col partner.
Non ho parlato di amore. E comunque ho detto più e più volte che su quanto ha fatto mio marito ci ho messo una pietra sopra... Oserei dire un macigno. Ho anche detto che sono profondamente legata a lui, non riesco a dirgli che lo amo, perché l'amore è una cosa pura ed è andata persa.
Credo solo che se si decide di stare con il proprio compagno bisogna farlo bene e quindi bisogna perdonare. Asti e rancori all'interno della famiglia non vanno bene per nessuno, nemmeno ai figli, anche se solo il fatto di vivere sotto lo stesso tetto ci sembra che per loro vada bene, non basta.
...poi che la scorsa settimana io abbia fatto quello che ho fatto, ormai è cosa nota che è uno sbaglio.
Dare consigli certo non è il mio forte. Ma in 15 anni ho cercato di essere una brava madre ed una brava moglie e credo di esserci riuscita. Perché lo so che ORA lui mi ama come non ha mai fatto....
Ma questo non è il mio 3d quindi la finisco qui [emoji15]
 
Non ho parlato di amore. E comunque ho detto più e più volte che su quanto ha fatto mio marito ci ho messo una pietra sopra... Oserei dire un macigno. Ho anche detto che sono profondamente legata a lui, non riesco a dirgli che lo amo, perché l'amore è una cosa pura ed è andata persa.
Credo solo che se si decide di stare con il proprio compagno bisogna farlo bene e quindi bisogna perdonare. Asti e rancori all'interno della famiglia non vanno bene per nessuno, nemmeno ai figli, anche se solo il fatto di vivere sotto lo stesso tetto ci sembra che per loro vada bene, non basta.
...poi che la scorsa settimana io abbia fatto quello che ho fatto, ormai è cosa nota che è uno sbaglio.
Dare consigli certo non è il mio forte. Ma in 15 anni ho cercato di essere una brava madre ed una brava moglie e credo di esserci riuscita. Perché lo so che ORA lui mi ama come non ha mai fatto....
Ma questo non è il mio 3d quindi la finisco qui [emoji15]

Mi hai dato notevoli spunti.
Grazie.
 

Pazzesco

Utente di lunga data
Ognuno è in grado di valutare se e in cosa ha sbagliato e quali responsabilità abbia avuto.
Responsabilità significa, per me, riparazione.
Ma se non c'è possibilità di riparazione perché l'altro ha distrutto la fiducia, responsabilità non ce ne sono più.
Io non parlavo di tutti, parlavo di Diletta che ha certamente la responsabilità di una fiducia ingenua, ma è una colpa?
stavo pensando di stampare delle magliette gialle con su scritto "Fiducia ingenua offresi" per poi frequentarci tra di noi
 

Anonimo1523

Utente di lunga data
Ognuno è in grado di valutare se e in cosa ha sbagliato e quali responsabilità abbia avuto.
Responsabilità significa, per me, riparazione.
Ma se non c'è possibilità di riparazione perché l'altro ha distrutto la fiducia, responsabilità non ce ne sono più.
Io non parlavo di tutti, parlavo di Diletta che ha certamente la responsabilità di una fiducia ingenua, ma è una colpa?
Stai dicendo una cosa diversa da quello che è il mio ragionamento. A parte questo, responsabilità può significare riparazione (e per te è così ) ma anche no.
 

Pazzesco

Utente di lunga data
Vi rispondo insieme perché davvero a volte mi pare di sovrapporvi.
Il problema non è essere il centro del mondo l'uno dell'altra e viceversa.
Ci siete ed ognuno con la propria individualità.
Temo che quello che vi viene detto non sia compreso e vi immaginata gli altri che considerano la coppia e il partner alla stregua di un accessorio, una borsa o una cravatta. Non è così.
Forse parlare di sguardo può essere una nuovo modo di considerare la cosa.
Ognuno di noi ha una identità che è costituita dall'insieme delle esperienze e dell'integrazione delle esperienze secondo un punto di vista. Questo punto di vista è costruito dall'insieme degli sguardi (che significa parole e gesti affettivi significativi) che abbiamo ricevuto, prima dai genitori, poi dalla società, amici, scuola, colleghi e poi il partner.
Quando si vive in coppia noi dipendiamo fortemente dallo sguardo del partner e poi, quando arrivano, da quello dei figli, ma gli sguardi precedenti restano dentro di noi.
Certamente una persona che ci sceglie e decide di passare la vita con noi e di fare figli con noi ci trasmette uno sguardo molto gratificante.
Ma questo sguardo non è e non può essere l'unico sguardo che ci definisce.
Il nostro sguardo, costruito nel tempo, è più importante.
Se io mi guardo e mi considero una persona che ha un valore, non potrà l'enorme delusione di un tradimento distruggere la mia immagine.
Perché lo specchio sarà appannato, crepato, offuscato dal diverso sguardo rimandato dal partner che ci ha tradito, ma non potrà distruggerlo.
In questo senso il nostro ruolo di compagno o compagna non definisce il nostro essere.
Ieri è stata una giornata campale.
Siamo andati a chiedere un finanziamento ed abbiamo invece praticamente venduto l'azienda (la nostra 'start up').
Ho lavorato intensamente per questa società, e, dopo la trattativa, il mio socio (sigh di ampia maggiornanza...) ha avuto elogi sperticati, ho ricevuto una proposta dalla controparte (estera) e una promessa di contatto dagli advisor. Un avvocato donna mi è parsa quasi presa, anche il suo capo...Nell'insieme l'autostima ne ha grandemente beneficiato, per un pò.

Poi ho ripreso l'auto e sulla lunga strada tornando a casa pensavo al discorso degli 'sguardi'.
Il mio sguardo verso me stesso è il patchwork di quello delle persone cui tengo. Quello sul lavoro non sono io. Io mi sento io solo a casa, tra le poche persone cui davvero tengo ed alle quali realmente chiedo affetto, no, amore. Offro amore incondizionato chiedo amore incondizionato. A casa non ci possono esistere armi, tecniche, strategie, fogli XL e presentazioni PPT. Niente controlli di cartellino e di messaggi. Nessuna valutazione e i moltiplicatori non si applicano.
Con le persone che amiamo non può esserci altro che amore e fiducia.

Per quanto fossi assolutamente cotto sono uscito con la moglie per andare in un negozio per pendere una roba che stavamo aspettando. Appena ci ha visti mano nella mano, la commessa ha detto che da sempre pensa che siamo la coppia più bella e più innamorata che conosca. Mia moglie è arrossita come mai l'avevo vista arrossire, a me è venuto un groppone in gola.
Anche se era chiaramente una frase di circostanza, dopo il primo momento di imbarazzo ha fatto a tutti e due un piacere enorme.
Ci siamo guardati ed abbracciati, mi sono sentito veramente bene, come non stavo da un pezzo...ed abbiamo comprato mezzo negozio.
 

Falcor

Escluso
Contentissimo per te, per Voi, la risalita è fatta anche e soprattutto di giornate come questa :rolleyes:

Giusto per curiosità e se puoi parlarne ovviamente. Ma di che ti occupi? Start up mi fa pensare a qualcosa nel mondo informatico.
 

Pazzesco

Utente di lunga data
Contentissimo per te, per Voi, la risalita è fatta anche e soprattutto di giornate come questa :rolleyes:

Giusto per curiosità e se puoi parlarne ovviamente. Ma di che ti occupi? Start up mi fa pensare a qualcosa nel mondo informatico.
l'informatica è uno degli elementi, si tratta di sensoristica medicale
 

JON

Utente di lunga data
Ieri è stata una giornata campale.
Siamo andati a chiedere un finanziamento ed abbiamo invece praticamente venduto l'azienda (la nostra 'start up').
Ho lavorato intensamente per questa società, e, dopo la trattativa, il mio socio (sigh di ampia maggiornanza...) ha avuto elogi sperticati, ho ricevuto una proposta dalla controparte (estera) e una promessa di contatto dagli advisor. Un avvocato donna mi è parsa quasi presa, anche il suo capo...Nell'insieme l'autostima ne ha grandemente beneficiato, per un pò.

Poi ho ripreso l'auto e sulla lunga strada tornando a casa pensavo al discorso degli 'sguardi'.
Il mio sguardo verso me stesso è il patchwork di quello delle persone cui tengo. Quello sul lavoro non sono io. Io mi sento io solo a casa, tra le poche persone cui davvero tengo ed alle quali realmente chiedo affetto, no, amore. Offro amore incondizionato chiedo amore incondizionato. A casa non ci possono esistere armi, tecniche, strategie, fogli XL e presentazioni PPT. Niente controlli di cartellino e di messaggi. Nessuna valutazione e i moltiplicatori non si applicano.
Con le persone che amiamo non può esserci altro che amore e fiducia.

Per quanto fossi assolutamente cotto sono uscito con la moglie per andare in un negozio per pendere una roba che stavamo aspettando. Appena ci ha visti mano nella mano, la commessa ha detto che da sempre pensa che siamo la coppia più bella e più innamorata che conosca. Mia moglie è arrossita come mai l'avevo vista arrossire, a me è venuto un groppone in gola.
Anche se era chiaramente una frase di circostanza, dopo il primo momento di imbarazzo ha fatto a tutti e due un piacere enorme.
Ci siamo guardati ed abbracciati, mi sono sentito veramente bene, come non stavo da un pezzo...ed abbiamo comprato mezzo negozio.
:rotfl:Hai capito la commessa!

Dai, no, fa piacere sentirti cosi.
 

JON

Utente di lunga data
tecniche di vendita (nemmeno evolute!!!)

grazie
Grazie a te. Per quanto sofferta la tua storia è una bella storia.

Comunque quello che ti è capitato con la commessa capita puntualmente anche a me con una signora barista che quando ci vede (2 o 3 volte finora) non fa altro che farci complimenti di ogni tipo. Ti comprendo.
 

Diletta

Utente di lunga data
Lo so. Infatti a volte mi dispiace. Ma comunque la nostra vita scorre abbastanza bene. Diciamo che nei momenti di intimità, proprio perché lei mi conosce come io conosco lei, capisce che non ho superato la cosa, che non le credo, e quindi ne soffre.

Riguardo cosa non le credi?
Che sia stata solo un'amicizia?
Pensi che sia stata una storia d'amore?

Ma anche se fosse, può essere che poi la cosa passi e che ci si disinnamori completamente.
E' normale anche questo, no? Perché se così non fosse, continueremmo ad essere innamorati del nostro primo amore, o comunque, di un amore passato, invece passa.

Non riusciresti proprio ad accettare la cosa e a voltare pagina? (sempre riferito a questo ipotetico caso che ti ho illustrato).
Lo chiedo a te mentre penso allo stesso caso applicato a me, penso che non sia così, ma mi domando perché vedo la cosa così terrificante...
 

oro.blu

Never enough

Anonimo1523

Utente di lunga data
Riguardo cosa non le credi?
Che sia stata solo un'amicizia?
Pensi che sia stata una storia d'amore?

Ma anche se fosse, può essere che poi la cosa passi e che ci si disinnamori completamente.
E' normale anche questo, no? Perché se così non fosse, continueremmo ad essere innamorati del nostro primo amore, o comunque, di un amore passato, invece passa.

Non riusciresti proprio ad accettare la cosa e a voltare pagina? (sempre riferito a questo ipotetico caso che ti ho illustrato).
Lo chiedo a te mentre penso allo stesso caso applicato a me, penso che non sia così, ma mi domando perché vedo la cosa così terrificante...
Parto dalla fine. Io vedo la cosa "terrificante", per usare le tue parole sperando di averne colto il significato che anche tu gli attribuisci, in quanto mi sono accorto di aver perso una gran bella cosa che era il nostro rapporto prima degli eventi e che non potrà più tornare ad essere tale. Ciò in quanto questi eventi hanno cambiato entrambi per ovvi motivi. Forse sta proprio in questo la mia incapacità ad accettare la cosa pienamente e voltare pagina. Non le credo perché tende a sminuire la cosa, a dirmi che ho frainteso, a non parlarne come stesse sperando che io possa dimenticare quello che è stato quel periodo. So che è stata una grande amicizia, molto grande, poi non ho avuto altri tipi di riscontro ... anzi, i pochi che ho avuto danno comunque ragione a lei.
 

JON

Utente di lunga data
Parto dalla fine. Io vedo la cosa "terrificante", per usare le tue parole sperando di averne colto il significato che anche tu gli attribuisci, in quanto mi sono accorto di aver perso una gran bella cosa che era il nostro rapporto prima degli eventi e che non potrà più tornare ad essere tale. Ciò in quanto questi eventi hanno cambiato entrambi per ovvi motivi. Forse sta proprio in questo la mia incapacità ad accettare la cosa pienamente e voltare pagina. Non le credo perché tende a sminuire la cosa, a dirmi che ho frainteso, a non parlarne come stesse sperando che io possa dimenticare quello che è stato quel periodo. So che è stata una grande amicizia, molto grande, poi non ho avuto altri tipi di riscontro ... anzi, i pochi che ho avuto danno comunque ragione a lei.
Ma non hai la certezza che lei si sia ravveduta? Non senti che la tua fiducia ora può tornare ad essere ben riposta?

Sicuramente è come dici tu, quell'evento avrà avuto una connotazione profonda. Il fatto che lei ora sminuisca non potrebbe essere del tutto falso, potrebbe essere che col senno del poi lei abbia ridimensionato l'accaduto e per questo adesso tende a sottrargli l'importanza cercando di concentrare la tua attenzione sulla condizione attuale.
 

Tessa

Escluso
Riguardo ai complimenti di terzi, sulla coppia, capita spesso anche a noi.
Prima del tradimento ne ero felice, perche' riflettevamo un'immagine che ci rappresentava, ora mi sembra di ingannarli e vorrei rispondere con un: non sapete quanto vi sbagliate purtroppo....
 

Anonimo1523

Utente di lunga data
Ma non hai la certezza che lei si sia ravveduta? Non senti che la tua fiducia ora può tornare ad essere ben riposta?

Sicuramente è come dici tu, quell'evento avrà avuto una connotazione profonda. Il fatto che lei ora sminuisca non potrebbe essere del tutto falso, potrebbe essere che col senno del poi lei abbia ridimensionato l'accaduto e per questo adesso tende a sottrargli l'importanza cercando di concentrare la tua attenzione sulla condizione attuale.
Sicuramente è cambiata ed è tornata ad essere come era sempre stata. Il problema è per me più complesso ed è indipendente dal suo ravvedimento. Anni come quelli che ho trascorso io senza riuscire a capire cosa stava accadendo non sono scivolati lasciandomi indifferente. Le ferite che hanno prodotto hanno lasciato spazio a profonde cicatrici. Nonostante tutto le voglio molto bene, ma non riesco a perdonarla o comunque a superarlo completamente.
 

Mary The Philips

Utente di lunga data
Sicuramente è cambiata ed è tornata ad essere come era sempre stata. Il problema è per me più complesso ed è indipendente dal suo ravvedimento. Anni come quelli che ho trascorso io senza riuscire a capire cosa stava accadendo non sono scivolati lasciandomi indifferente. Le ferite che hanno prodotto hanno lasciato spazio a profonde cicatrici. Nonostante tutto le voglio molto bene, ma non riesco a perdonarla o comunque a superarlo completamente.

Io non riesco a vedere la mia relazione di "prima" della scoperta come a qualcosa di ancora vivo. Non so spiegarti bene, ma per me la nostra storia di 13 anni è morta, naufragata, finita, come un amore del passato di cui si ha ricordo ma che non è parte integrante del presente (a parte quando divento Regan, la bambina dell'esorcista e mi trasformo :rotfl:). Ciò che c'è stato di torbido, che so o che non conosco, cerco di seppellirlo insieme al lui di prima, che non m'interessa più. Non lo voglio più "quello lì", come era diventato col tempo, in quel tempo. L'amore che provavo per lui non mi faceva notare e sottolineare più di tanto ciò che non andava bene; tiravo a campare, e lui anche. Eppure mi sembrava bello lo stesso.. Misteri della mente addormentata.

E' una storia nuova questa di oggi, di una donna nuova con un uomo nuovo. Sarà banale, ma così mi sembra :)
 

Anonimo1523

Utente di lunga data
Io non riesco a vedere la mia relazione di "prima" della scoperta come a qualcosa di ancora vivo. Non so spiegarti bene, ma per me la nostra storia di 13 anni è morta, naufragata, finita, come un amore del passato di cui si ha ricordo ma che non è parte integrante del presente (a parte quando divento Regan, la bambina dell'esorcista e mi trasformo :rotfl:). Ciò che c'è stato di torbido, che so o che non conosco, cerco di seppellirlo insieme al lui di prima, che non m'interessa più. Non lo voglio più "quello lì", come era diventato col tempo, in quel tempo. L'amore che provavo per lui non mi faceva notare e sottolineare più di tanto ciò che non andava bene; tiravo a campare, e lui anche. Eppure mi sembrava bello lo stesso.. Misteri della mente addormentata.

E' una storia nuova questa di oggi, di una donna nuova con un uomo nuovo. Sarà banale, ma così mi sembra :)
Non sei banale semplicemente hai una visione della tua storia diversa da quella che ho io della mia. Vero è che le nostre sono storie diverse, anche se per certi versi simili. Io e lei siamo stati una cosa sola, lei sa che io in qualche modo ci sarò sempre e come mi ha sempre detto non riesce neanche ad immaginare la sua vita senza di me. Probabilmente è stata anche questa sicurezza a farle fare le cose che ha fatto. Forse non immaginava davvero che io potessi stare male e tanto meno che io potessi arrivare fino a pensare di andarmene.
 

Mary The Philips

Utente di lunga data
Non sei banale semplicemente hai una visione della tua storia diversa da quella che ho io della mia. Vero è che le nostre sono storie diverse, anche se per certi versi simili. Io e lei siamo stati una cosa sola, lei sa che io in qualche modo ci sarò sempre e come mi ha sempre detto non riesce neanche ad immaginare la sua vita senza di me. Probabilmente è stata anche questa sicurezza a farle fare le cose che ha fatto. Forse non immaginava davvero che io potessi stare male e tanto meno che io potessi arrivare fino a pensare di andarmene.
Caro,
quoto ovviamente tutta la seconda parte del tuo post. Idem con patata :D.

Per me il lui di prima non era una cosa sola con me, di più. Lui ha rappresentato il riscatto di una vita, la svolta della vita (è il secondo matrimonio per entrambi), la cosa più bella, dopo i figli, che la vita ha avuto la bontà di riservarmi. Quindi capisci bene il disastro che il tradimento ha procurato.
Ma.
Ma io.
Ora.
Che vita voglio?
Che vita mi merito al netto di quanto successo?

Io voglio stare bene. Voglio essere felice per quello che è in mio potere. Voglio essere chiara sempre con lui e voglio che lui lo sia, d'ora in poi, con me. La mia parte la faccio, e solo quella posso.
Quello che vedo di lui ora è esattamente quello che mi si confà, che fa di noi un Noi che mi sta bene e nel quale, comunque, non ho più intenzione di adagiarmi dandolo per scontato.
Mi vedo in cammino, cado, mi rialzo, cado ancora ma mi rialzo sempre, provata ma forse un pochino più forte. Certo, sono aiutata dall'"uomo nuovo", come si definisce lui a volte tra il serio e il faceto, e non ti so dire se sarei ugualmente forte al cospetto di un'altra realtà. Ma questa ho e questa mi smazzo, prendendone il buono che ha..
 
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