.... Avete ragione tutti, discorsi ineccepibili da ogni punto di vista. Purtroppo il fatto di piacermi una persona non è roba che mi viene "a comando" (e fino a qui tutto nella norma) ma (e qui è peggio) è cosa abbastanza rara. E' quello che mi frega. Non dico che mi debba sempre piacere il primo essere che respiri, ovviamente. Ma di qui ad essere come me, ne passa e ce ne corre. Perché sono andata in fissa col milanese? Non ce l'avrà mica avuto d'oro

Boh.... quello che posso dire è che è stata una persona che mi ha preso, facendomi peraltro cambiare idea su di lui, visto che inizialmente mi stava sulle scatole parecchio, ma parecchio parecchio.... roba proprio da ignorarlo totalmente, per cui potete immaginare quanto sia stato.... per me spiazzante, arrivare a desiderarlo. E se a questo aggiungete - tornando parzialmente al discorso sulla avvenenza - che non corrisponde nemmeno ai miei canoni di bellezza, il cerchio si chiude. Quando l'ho incontrato la prima volta, avevo ovviamente già cambiato l'opinione che me ne ero fatta, ci eravamo sentiti al telefono qualche volta, e anche scritti, sicché mi ero detta "ma sì, mi va di conoscerlo". Quando l'ho visto (e questo lo ammetto, ma ripeto, cosa "superata" in poco tempo), siccome lo immaginavo diverso

, c'è stato un momento in cui ho proprio pensato "eh no, non sei il mio tipo". Durato quanto? Credo i primi dieci minuti (io funziono al contrario, per cui parlo di attrazione "inversa"

), dopo di che mi è piaciuto. A pelle.
Insomma, nel discutere lui ho di fatto discusso molta parte di me stessa, finendo con lo scoprirmi attratta da uno che avevo inizialmente inquadrato come un tipo antipatico (oh, non mi aveva mica fatto niente, eh, anzi, lui era sempre stato gentile, ma tant'è

), piuttosto noioso (e invece l'ho riscoperto una persona parecchio intelligente), non rispondente ai miei canoni di bellezza (fino a risultarmi parecchio attraente pure nell'aspetto fisico)

.
E' andata così

, poi alla fine di tutto questo iter

ho realizzato che il tipo in questione non mi si caca proprio, in quel senso. I suoi motivi non li so, posso al limite immaginare che non necessariamente uno sposato vada in cerca, o che comunque non cerchi me. Peccato, ma davvero come dice
@danny , passo oltre. E sì, probabilmente (meglio forse senza quel "probabilmente"

) ho mal digerito un rifiuto, visto che sono rimasta a pensarci e ad illudermi ben oltre il "tempo massimo" (che è relativo, per carità) entro cui, o l'interesse c'è, o se non c'è quel tipo di interesse ci si mette una bella pietra sopra. In questo senso (è un discorso che a me interessa parecchio) leggo anche le sue reiterate non-risposte. E vero che un "come stai?" può essere la domanda più sciocca e banale del mondo, però il punto secondo me è un altro. Perché è anche vero che se non rispondi mai (non una volta, o qualche volta, che può capitare di non considerare la domanda, per carità, pure io a volte magari presa a parlare di altro non ci faccio caso, e la salto) non solo ritieni che chi ti pone quella domanda non abbia il benché minimo interesse a te e lo faccia per mera cortesia, ma evidentemente ritieni anche doveroso comunicarglielo con una non risposta. O, almeno, a me giunge così. I divertissements di cui parlava
@ipazia ("malissimo", e mò vediamo come ti muovi

), piuttosto che il suo contrario, il "bene grazie" detto con il retropensiero "figurati se vengo a raccontarti i cazzi miei" li fai quando hai già in parte svalutato la provenienza di quella domanda.
E son cose che per me significano molto.
Non rispondere
sistematicamente, per me significa comunicare all'altro che può benissimo evitare di farti quella domanda per.... le più svariate ragioni, non penso nel suo caso perché mi ritenga una persona "falsa" (passate il termine, non me ne viene uno più adatto), ma semplicemente è un modo per dire "mi interessa comunicare con te, ma devi restare nel tuo spazio", laddove il mio spazio è uno spazio destinato a scambi "tecnici" e nulla più. Non gliene faccio colpa, non sono "colpe", semplicemente è così. Ultimamente non ho nemmeno più provato a fuoriuscire dal tecnico, non mi va di tagliare i ponti, però di fatto personalmente non lo cerco più. E le risposte mi stanno diventando una sorta di risposte "di circostanza". Quand'è così, credo che il rapporto duri poco, anche senza la necessità di doverlo troncare (non rispondergli o che altro), che per come sono fatta mi metterebbe nella condizioni di dover (almeno) dare una qualche spiegazione. Non lo so quanto alla lunga possa piacere, anche dall'altra parte, esser preso per una sorta di "bollettino tecnico", ma questo oramai sto facendo

, ed è un pò il corrispondente di quanto ha fatto lui (non proprio così, ma vabbè.... io sono semplicemente una persona con cui è piacevole parlare di quell'argomento, e poco più, dove il "poco più" può anche spaziare, l'importante è che comunque non colga o colga poco del personale).