Brunetta
Utente di lunga data
Io se avessi tradito sentirei mia esigenza dichiarare chi mi manda messaggi.Io su questo la penso diversamente,come già ho detto; secondo me una sfera personale nella coppia deve sussistere,che sia a livello di amicizia o attenga comunque ad un privato che si è costruito prima della formazione della coppia.Io non ti conoscevo prima,e non posso pretendere di azzerare i tuoi contatti per farmi piacere. Del resto nella mia storia il tradimento è avvenuto con una persona "nuova". Il fatto di pretendere di essere sempre al corrente dei contatti dell'altro,dopo un tradimento non porta alcunché,se non un rimuginare e la sottomissione dell'altro che ci ha traditi,cosa che non depone a favore di un'eventuale ripartenza della coppia.Mancanza di fiducia compensata dallo svilirsi di chi,quella fiducia dovrebbe riconquistare ma non sottoponendosi alla censura dell'altro. Se prima di un tradimento potrebbe essere presa come misura condivisa,dopo un tradimento, essendo unilaterale l'esigenza,sancisce il perpetuarsi della mancanza di fiducia e,mi farebbe sentire a disagio richiedere tale adempimento.Così come lo sono stato in due occasioni in cui non ho saputo trattenermi dal chiedere contezza circa il destinatario della telefonata o del messaggio;prendendo una cantonata perché i miei dubbi erano infondati e chiedendo pure scusa! Che poi io mi diletti von gli strumenti che ho a prevenire il pericolo è altra faccenda .Tanto sappiamo bene che se si vuole si trovano i modi ed i tempi per far fesso l'altro:basta solo allenamento,raziocinio e freddezza,bandendo l'emotività che,nel mio caso è stata l'elemento rivelatore della tresca....
Scritto senza rileggere....
Poi è ovvio che se qualcuno vuole ingannare può farlo, ci sono mille modi! Ma è intollerabile che DOPO un tradimento soffra solo il tradito e il traditore non si carichi almeno la responsabilità di dare prova della buona fede della volontà di togliere angoli oscuri dalla coppia.
Si viveva benissimo anche prima che inventassero i cellulari.
Ho un collega che non vuole alcun messaggio se non per emergenza. È un modo diverso di vivere le relazioni, ma vive anche lui.