Ma nuuu, sei tu che hai dato una lettura troppo estremista!
(minchia, mi tocca spiegare, che palle :risata
Mi interessava di più il processo, il meccanismo mentale alla base... Ho pensato ai circuiti neurali che regolano il sistema della ricompensa. Niente di morale, insomma (è giusto/è sbagliato). E nemmeno di cognitivo in senso stretto (con questa condotta rischio, dunque mi astengo). Proprio una sorta di 'vulnerabilità' specifica legata all'urgenza della necessità della gratificazione. Non entravo nemmeno nel merito di
cosa sia esattamente a gratificare.
Che palle davvero, dovevo fare il minatore da grande :risata: