Privacy si o no?

Stato
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Daniele

Utente orsacchiottiforme
Voglio riportare qui quanto letto in caso possa servire per i coniugi che decidono di scoprire il perchè di alcune stranezze e che si sentono dire che violare la privacy del coniuge è peggio del tradimento stesso, questa affermazione è falsa. Ovviamente questo non da diritto a nessuno di spiare e carpire per anni dati, come l'uso di cellulari spia e quant'altro illegale in uso.
Le vicende di Sa65 e Niko mi hanno fatto molto pensare e mi hanno ricordato che accuse di denuncia da parte della mia ex sulla mia persona per via di aver usato il suo computer e aver letto delle mail su un sito che non era protetto da password in quel computer, motivo che mi ha risolto l'arcano. Non c'è nulla di peggio di sentirsi bloccati da una persona colpevole con la minaccia di una denuncia con tutti i casini che può comportare.

Legittimo il trattamento dei dati sulla vita sessuale del coniuge
Eulalia Olimpia Policella
Premessa
Il 23 aprile 2009 il Giudice Giuseppe Cernuto, del Tribunale di Milano, ha pronunciato una sentenza di assoluzione per insussistenza del fatto relativamente ad alcuni reati, tra i quali quello di trattamento illegittimo dei dati personali, connessi ad ulteriori delitti di violazione della corrispondenza (art. 616 c.p.) diffamazione (art. 595 c.p.) e violazione del segreto professionale (art. 618 c.p.) dichiarati estinti per remissione di querela.
La sentenza concerne una vicenda particolarmente delicata e complessa, sia in relazione al numero e alla natura dei reati contestati sia, soprattutto, in ragione del rango costituzionale dei diritti coinvolti, che ha comportato la necessità di ponderare il diritto alla tutela dei dati personali sensibili della moglie con il diritto di difesa e di agire in giudizio, anche innanzi ad un Tribunale ecclesiastico, da parte del marito.

Il fatto
Il processo si è svolto a carico del coniuge che aveva rinvenuto alcune lettere, compreso un messaggio inviato alla casella di posta elettronica condivisa con la moglie, da cui si poteva desumere che quest’ultima, da cui aveva avuto da poco una figlia, intratteneva una relazione omosessuale; nonché lo specialista in psichiatria cui entrambi i coniugi si erano rivolti, in un primo momento, per una terapia finalizzata a salvare il matrimonio e che, in seguito alla decisione della coppia di separarsi consensualmente, ha predisposto su richiesta del legale incaricato da entrambi di seguire la causa civile (nonché noto avvocato rotale) una relazione clinica, consegnata ai coniugi in busta chiusa, dalla quale risultava che la donna sarebbe stata affetta da disturbi sessuali e personalità borderline.
I dati sono stati raccolti dal marito al fine di promuovere l’annullamento del matrimonio innanzi alla Sacra Rota, considerato che se ne desumeva un orientamento sessuale della consorte incompatibile con il connubio religioso e significativo di un vizio del consenso all’atto di contrarre il matrimonio.
La moglie, scoperto il contenuto della consulenza destinata a supportare il libello introduttivo del processo rotale, ha sporto querela e dato così origine al procedimento penale.

I capi di imputazione
L’imputazione è stata elevata per i seguenti reati:


  • a) violazione della corrispondenza (art. 616 c.p.) e diffamazione (art. 595 c.p.), a carico del marito, per avere preso conoscenza di corrispondenza personale destinata alla moglie, ivi compreso un messaggio di posta elettronica, e averne fatto un uso lesivo dell’onore e della reputazione dell’interessata;
  • b) ricettazione (art. 648 comma 1 e 3 c.p.) a carico del medico, per avere ricevuto a fine di profitto e consapevole dell’illecita provenienza la corrispondenza predetta, provento del delitto di furto in concreto non punibile, poiché commesso tra coniugi;
- 1. violazione del segreto professionale (art. 618 c.p.), contestato al medico perché, essendo venuto a conoscenza di corrispondenza segreta, la rivelava;
- 2. delitto di illegittimo trattamento dei dati personali, ai sensi dell’art. 167, comma 2, D.Lgs. n. 196/03 in relazione all’art. 26 riguardante il trattamento dei dati sensibili, nonché falso in certificazione per avere attestato falsamente patologie della donna senza avere svolto gli esami a ciò necessari, contestati sia al medico che al marito, in concorso tra loro;
- 3. violazione degli obblighi di assistenza familiare, ascritta al marito per avere fatto mancare alla figlia minore i mezzi di sussistenza (art. 570, comma 2, n. 2, c.p.).
Come premesso, la sentenza ha prosciolto ambedue gli imputati con formula ampia, perché il fatto non sussiste, per tutti i reati procedibili d’ufficio (ricettazione, violazione degli obblighi familiari, illegittimo trattamento dei dati personali e falsa certificazione) e preso atto della remissione di querela, intervenuta nelle more del dibattimento, per gli altri fatti.

La violazione della privacy
In particolare, la violazione della privacy è stata contestata in concorso non solo al medico ma anche al marito, quale procacciatore della corrispondenza, per essere venuti a conoscenza di alcuni dati sensibili sull’orientamento sessuale della signora, alcuni rivelati dalla diretta interessata nel corso di incontri psicodiagnostici altri, a parere dell’accusa, acquisiti in modo illegittimo attraverso la sottrazione delle lettere consegnate dal marito allo psichiatra; e per avere proceduto, senza giustificato motivo e senza il consenso della donna, al trattamento di tali dati a fine di profitto tanto del medico, che li impiegava nell’esercizio dell’attività professionale, quanto del marito che intendeva produrli nel procedimento ecclesiastico di annullamento del matrimonio.
Nel corso del processo si è accertato che i fatti rappresentati dall’accusa si sono svolti, almeno in parte, differentemente.
L’analisi della fonte dei dati ha consentito di accertare, ad esempio, che l’indirizzo di posta elettronica era condiviso dalla coppia e che agli incontri con il medico hanno partecipato entrambi i coniugi.

Il dispositivo
Il Tribunale di Milano, in relazione al delitto di illegittimo trattamento dei dati personali per violazione dell’art. 26 del Codice privacy, (ed agli altri reati giudicabili nel merito) ha assolto gli imputati perché il fatto non sussiste.
In attesa delle motivazioni, è presumibile che l’insussistenza del fatto discenda da una valutazione di inesistenza della violazione dell’art. 26, in ragione della pari dignità del diritto del marito di proporre l’azione di annullamento del matrimonio innanzi alla Sacra Rota rispetto al diritto della moglie alla riservatezza dei dati relativi alla propria vita sessuale.
L’art. 26 del Codice privacy al comma 4, lettera c), stabilisce che il trattamento dei dati relativi alla vita sessuale ed alla salute può essere effettuato per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria, anche senza il consenso del soggetto interessato (moglie), qualora il diritto azionato sia di rango almeno pari a quello alla riservatezza e consista in un diritto della personalità , ovvero in un altro diritto o libertà fondamentale e inviolabile.
Nella specie, la raccolta e il trattamento dei dati inerenti alla vita sessuale del coniuge sono stati effettuati per agire innanzi al Tribunale ecclesiastico e consentire così al marito di chiedere lo scioglimento di un vincolo sacramentale: esercitando, così, i diritti ad agire in giudizio per l’accertamento dei fatti strumentale al libero esercizio della propria fede religiosa tutelata dalla Carta costituzionale all’art. 19.

Conclusioni
Se le argomentazioni presunte troveranno conferma si tratterà, a parere di chi scrive, di una decisione impeccabile sotto il profilo giuridico in grado di riaffermare l’ampiezza e l’efficacia dell’esercizio del diritto di difesa dopo la clamorosa e preoccupante decisione del Garante privacy che ha, recentemente, trasferito gli atti alla Procura della Repubblica relativamente ad un caso di trattamento di dati genetici in un’azione di disconoscimento di paternità.
La sentenza, tranquillizzante per chi esercita la professione forense, nel cosiddetto “mondo privacy” costituisce certamente una pietra miliare, tenuto conto del difficile bilanciamento tra l’esercizio del diritto di difesa e la tutela dei dati sensibili e del rango costituzionale dei diritti coinvolti.



Fonte: http://www.ipsoa.it/specialeprivacy/Documenti/916586.asp?linkparam=Opinioni



 

sienne

lucida-confusa
Ciao,

Personalmente delegherei questo compito a un investigatore privato … almeno sei sicuro che le prove poi siano legali …

Mi è capitato di dare una sbirciata nelle sue cose – mentre metto in ordine … e ti dico, che in quel momento lo odio con tutta me stessa … è stato capace di svegliare un lato di me, che non conoscevo e non sapevo di avere. Ma veramente guardare e frugare mai … mi fermo prima … e non lo faccio perché lo ritengo sbagliato, ma perché sono una persona comoda, semplice che ama la trasparenza in un rapporto e ciò deve partire da me, se lo pretendo …



sienne
 

Eliade

Super Zitella Acida
Ciao,

Personalmente delegherei questo compito a un investigatore privato … almeno sei sicuro che le prove poi siano legali …



sienne
Quoto.

Le prove raccolte dall'investigatore sono validissime in sede di separazione se a richiedere il suo intervento è stato il marito/moglie per un chiaro intento di separazione. :up:


Per il resto privacy si o no?
Privacy si se tutti fossimo onesti...:rolleyes:
 
Voglio riportare qui quanto letto in caso possa servire per i coniugi che decidono di scoprire il perchè di alcune stranezze e che si sentono dire che violare la privacy del coniuge è peggio del tradimento stesso, questa affermazione è falsa. Ovviamente questo non da diritto a nessuno di spiare e carpire per anni dati, come l'uso di cellulari spia e quant'altro illegale in uso.
Le vicende di Sa65 e Niko mi hanno fatto molto pensare e mi hanno ricordato che accuse di denuncia da parte della mia ex sulla mia persona per via di aver usato il suo computer e aver letto delle mail su un sito che non era protetto da password in quel computer, motivo che mi ha risolto l'arcano. Non c'è nulla di peggio di sentirsi bloccati da una persona colpevole con la minaccia di una denuncia con tutti i casini che può comportare.

Legittimo il trattamento dei dati sulla vita sessuale del coniuge
Eulalia Olimpia Policella
Premessa
Il 23 aprile 2009 il Giudice Giuseppe Cernuto, del Tribunale di Milano, ha pronunciato una sentenza di assoluzione per insussistenza del fatto relativamente ad alcuni reati, tra i quali quello di trattamento illegittimo dei dati personali, connessi ad ulteriori delitti di violazione della corrispondenza (art. 616 c.p.) diffamazione (art. 595 c.p.) e violazione del segreto professionale (art. 618 c.p.) dichiarati estinti per remissione di querela.
La sentenza concerne una vicenda particolarmente delicata e complessa, sia in relazione al numero e alla natura dei reati contestati sia, soprattutto, in ragione del rango costituzionale dei diritti coinvolti, che ha comportato la necessità di ponderare il diritto alla tutela dei dati personali sensibili della moglie con il diritto di difesa e di agire in giudizio, anche innanzi ad un Tribunale ecclesiastico, da parte del marito.

Il fatto
Il processo si è svolto a carico del coniuge che aveva rinvenuto alcune lettere, compreso un messaggio inviato alla casella di posta elettronica condivisa con la moglie, da cui si poteva desumere che quest’ultima, da cui aveva avuto da poco una figlia, intratteneva una relazione omosessuale; nonché lo specialista in psichiatria cui entrambi i coniugi si erano rivolti, in un primo momento, per una terapia finalizzata a salvare il matrimonio e che, in seguito alla decisione della coppia di separarsi consensualmente, ha predisposto su richiesta del legale incaricato da entrambi di seguire la causa civile (nonché noto avvocato rotale) una relazione clinica, consegnata ai coniugi in busta chiusa, dalla quale risultava che la donna sarebbe stata affetta da disturbi sessuali e personalità borderline.
I dati sono stati raccolti dal marito al fine di promuovere l’annullamento del matrimonio innanzi alla Sacra Rota, considerato che se ne desumeva un orientamento sessuale della consorte incompatibile con il connubio religioso e significativo di un vizio del consenso all’atto di contrarre il matrimonio.
La moglie, scoperto il contenuto della consulenza destinata a supportare il libello introduttivo del processo rotale, ha sporto querela e dato così origine al procedimento penale.

I capi di imputazione
L’imputazione è stata elevata per i seguenti reati:


  • a) violazione della corrispondenza (art. 616 c.p.) e diffamazione (art. 595 c.p.), a carico del marito, per avere preso conoscenza di corrispondenza personale destinata alla moglie, ivi compreso un messaggio di posta elettronica, e averne fatto un uso lesivo dell’onore e della reputazione dell’interessata;
  • b) ricettazione (art. 648 comma 1 e 3 c.p.) a carico del medico, per avere ricevuto a fine di profitto e consapevole dell’illecita provenienza la corrispondenza predetta, provento del delitto di furto in concreto non punibile, poiché commesso tra coniugi;
- 1. violazione del segreto professionale (art. 618 c.p.), contestato al medico perché, essendo venuto a conoscenza di corrispondenza segreta, la rivelava;
- 2. delitto di illegittimo trattamento dei dati personali, ai sensi dell’art. 167, comma 2, D.Lgs. n. 196/03 in relazione all’art. 26 riguardante il trattamento dei dati sensibili, nonché falso in certificazione per avere attestato falsamente patologie della donna senza avere svolto gli esami a ciò necessari, contestati sia al medico che al marito, in concorso tra loro;
- 3. violazione degli obblighi di assistenza familiare, ascritta al marito per avere fatto mancare alla figlia minore i mezzi di sussistenza (art. 570, comma 2, n. 2, c.p.).
Come premesso, la sentenza ha prosciolto ambedue gli imputati con formula ampia, perché il fatto non sussiste, per tutti i reati procedibili d’ufficio (ricettazione, violazione degli obblighi familiari, illegittimo trattamento dei dati personali e falsa certificazione) e preso atto della remissione di querela, intervenuta nelle more del dibattimento, per gli altri fatti.

La violazione della privacy
In particolare, la violazione della privacy è stata contestata in concorso non solo al medico ma anche al marito, quale procacciatore della corrispondenza, per essere venuti a conoscenza di alcuni dati sensibili sull’orientamento sessuale della signora, alcuni rivelati dalla diretta interessata nel corso di incontri psicodiagnostici altri, a parere dell’accusa, acquisiti in modo illegittimo attraverso la sottrazione delle lettere consegnate dal marito allo psichiatra; e per avere proceduto, senza giustificato motivo e senza il consenso della donna, al trattamento di tali dati a fine di profitto tanto del medico, che li impiegava nell’esercizio dell’attività professionale, quanto del marito che intendeva produrli nel procedimento ecclesiastico di annullamento del matrimonio.
Nel corso del processo si è accertato che i fatti rappresentati dall’accusa si sono svolti, almeno in parte, differentemente.
L’analisi della fonte dei dati ha consentito di accertare, ad esempio, che l’indirizzo di posta elettronica era condiviso dalla coppia e che agli incontri con il medico hanno partecipato entrambi i coniugi.

Il dispositivo
Il Tribunale di Milano, in relazione al delitto di illegittimo trattamento dei dati personali per violazione dell’art. 26 del Codice privacy, (ed agli altri reati giudicabili nel merito) ha assolto gli imputati perché il fatto non sussiste.
In attesa delle motivazioni, è presumibile che l’insussistenza del fatto discenda da una valutazione di inesistenza della violazione dell’art. 26, in ragione della pari dignità del diritto del marito di proporre l’azione di annullamento del matrimonio innanzi alla Sacra Rota rispetto al diritto della moglie alla riservatezza dei dati relativi alla propria vita sessuale.
L’art. 26 del Codice privacy al comma 4, lettera c), stabilisce che il trattamento dei dati relativi alla vita sessuale ed alla salute può essere effettuato per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria, anche senza il consenso del soggetto interessato (moglie), qualora il diritto azionato sia di rango almeno pari a quello alla riservatezza e consista in un diritto della personalità , ovvero in un altro diritto o libertà fondamentale e inviolabile.
Nella specie, la raccolta e il trattamento dei dati inerenti alla vita sessuale del coniuge sono stati effettuati per agire innanzi al Tribunale ecclesiastico e consentire così al marito di chiedere lo scioglimento di un vincolo sacramentale: esercitando, così, i diritti ad agire in giudizio per l’accertamento dei fatti strumentale al libero esercizio della propria fede religiosa tutelata dalla Carta costituzionale all’art. 19.

Conclusioni
Se le argomentazioni presunte troveranno conferma si tratterà, a parere di chi scrive, di una decisione impeccabile sotto il profilo giuridico in grado di riaffermare l’ampiezza e l’efficacia dell’esercizio del diritto di difesa dopo la clamorosa e preoccupante decisione del Garante privacy che ha, recentemente, trasferito gli atti alla Procura della Repubblica relativamente ad un caso di trattamento di dati genetici in un’azione di disconoscimento di paternità.
La sentenza, tranquillizzante per chi esercita la professione forense, nel cosiddetto “mondo privacy” costituisce certamente una pietra miliare, tenuto conto del difficile bilanciamento tra l’esercizio del diritto di difesa e la tutela dei dati sensibili e del rango costituzionale dei diritti coinvolti.



Fonte: http://www.ipsoa.it/specialeprivacy/Documenti/916586.asp?linkparam=Opinioni



Ripeto per me, e per me solo:
Tu sei la mia compagna e scopi con un altro, me ne strasbatto i maroni.
Basta che tu la dia anche a me, tutte le volte che voglio.

Tu vai a lurkare nel mio cellulare e nella mia posta elettronica: io ti caccio via da me per sempre.

Gli altri facciano come pare a loro.

Secondo il mio modo di vedere, più angariamo un coniuge o un compagno a doverci render conto perfino perchè va a pisciare e perchè e quando: non è amore, ma possesso.

Proprio il controllare la vita dell'altro, lo costringe a mentire spudoratamente.

Se invece uno si sente libero di mettere in gioco quel che vuole...senza subire il terzo grado...sarà ben lieto di dirci quel che vuole lui.

Il pc, nel mio mondo è una cosa personale.
Non condividerei MAI il mio pc, con una compagna: lei ha il suo e io il mio.
Come lei ha il suo cassetto nel comodino, e io il mio.
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
No conte, i dati del tuo pc sono tuoi finchè sono protetti da password, se non li proteggi non sono tuoi per nulla. Se dai la password della casella email alla coniuge ovviamente lei potrà vederla e visto che tu l'hai data ne è libera. Sbagliato sarebbe un sistema come un keylogger che porterebbe a conoscere con l'inganno password e affini, quello è reato, il resto è seriamente paccottiglia di chi non conosce minimamente la tecnologia.
Esistono anche chiavette criptate se per questo, per chi vuole avere la prorpia privacy.
 
No conte, i dati del tuo pc sono tuoi finchè sono protetti da password, se non li proteggi non sono tuoi per nulla. Se dai la password della casella email alla coniuge ovviamente lei potrà vederla e visto che tu l'hai data ne è libera. Sbagliato sarebbe un sistema come un keylogger che porterebbe a conoscere con l'inganno password e affini, quello è reato, il resto è seriamente paccottiglia di chi non conosce minimamente la tecnologia.
Esistono anche chiavette criptate se per questo, per chi vuole avere la prorpia privacy.
Ascoltami finisci di menare il can per l'aia.
Se c'è una password vuol dire che un motivo c'è.
Se io non te la comunico, ma tu la cracchi, stai forzando la serratura del cesso finchè sono seduto al water a fare le mie cose ok?
Io non voglio avere bisogno di tutte ste minchiate qua.
Mai usato neanche il pin sul cellulare, ok?

Do per scontato che chi vive con me non faccia certe porcate.
Ok?

Tu invece sai di averle fatte eh?
Contro di lei e contro quello con cui ti ha tradito.
E pretendi pure di sentirtene in diritto.
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
Io non ho cracckato nessuna password, come non lo ha mai fatto Niko e altri, non temere, c'è un limite sempre alla decenza. Molto spesso è stata la sbadataggine di chi si sentiva troppo certo di se stesso. Perchè usai il suo computer per sapere? Semplice e lineare, usando il mio potevo usare la password che conoscevo e seriamente quello era contro il mio modo di fare, ma un computer nel quale mi è stato data la possibilità di metterci mano...quella azione è da stolti, da stupidi, se non proteggi i tuoi dati quelli saranno miei, senza alcun problema.
Posso dirti che anche sul cellulare ci sono possibilità di privacy elevata, solo che l'usare quei sistemi...è ammettere di avere qualcosa da nascondere e quindi una colpevolezza estrema.
La mia lei può usare il mio cellulare, come io il suo, non c'è problema, quello che non voglio che lei mai veda è stato buttato nel cestino da anni ormai.
 
Io non ho cracckato nessuna password, come non lo ha mai fatto Niko e altri, non temere, c'è un limite sempre alla decenza. Molto spesso è stata la sbadataggine di chi si sentiva troppo certo di se stesso. Perchè usai il suo computer per sapere? Semplice e lineare, usando il mio potevo usare la password che conoscevo e seriamente quello era contro il mio modo di fare, ma un computer nel quale mi è stato data la possibilità di metterci mano...quella azione è da stolti, da stupidi, se non proteggi i tuoi dati quelli saranno miei, senza alcun problema.
Posso dirti che anche sul cellulare ci sono possibilità di privacy elevata, solo che l'usare quei sistemi...è ammettere di avere qualcosa da nascondere e quindi una colpevolezza estrema.
La mia lei può usare il mio cellulare, come io il suo, non c'è problema, quello che non voglio che lei mai veda è stato buttato nel cestino da anni ormai.
Allora sono fortunato...
Mai beccato sul computer di un'altra persona qualcosa contro di me.
Tutti noi abbiamo cose da nascondere, o per lo meno, cose solo nostre e non condivisibili.
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
Allora sono fortunato...
Mai beccato sul computer di un'altra persona qualcosa contro di me.
Tutti noi abbiamo cose da nascondere, o per lo meno, cose solo nostre e non condivisibili.
E se si è furbi si fa in modo che non siano leggibili da altri, se si è estremamente stupidi si viene scoperti...e siccome troppo spesso i traditori figaccioni vengono scoperti...che il tradimento instupidisce le persone??? Le fa sentire di essere dei in terra? Ma va la!!! Umani sono e umani rimangono, solo con una sbornia di salama (rigorosamente da sugo essendo a Ferrara) per la donna e di patata per l'uomo.
 
E se si è furbi si fa in modo che non siano leggibili da altri, se si è estremamente stupidi si viene scoperti...e siccome troppo spesso i traditori figaccioni vengono scoperti...che il tradimento instupidisce le persone??? Le fa sentire di essere dei in terra? Ma va la!!! Umani sono e umani rimangono, solo con una sbornia di salama (rigorosamente da sugo essendo a Ferrara) per la donna e di patata per l'uomo.
Mah secondo me, succede che qualcuno non ne può più e si fa beccare.
Bisognerebbe essere più freddi...
Se l'altro ti dice...hai un' altra persona?
Avere le palle per dire si se è si, e no, se è no.
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
Mah secondo me, succede che qualcuno non ne può più e si fa beccare.
Bisognerebbe essere più freddi...
Se l'altro ti dice...hai un' altra persona?
Avere le palle per dire si se è si, e no, se è no.
Se è si e ti dicono no si è scoperto che non era voluto l'essere scoperti...e tutto crolla, tutto si distrugge, poi si capisce la rabbia del traditore verso il tradito, gli ha rotto il giocattolo, perchè comunque in questo modo rende la sua relazione alla luce del sole...come tutte le altre, dove ci sta dopo l'eccitazione del proibito???
 

lothar57

Utente di lunga data
Se è si e ti dicono no si è scoperto che non era voluto l'essere scoperti...e tutto crolla, tutto si distrugge, poi si capisce la rabbia del traditore verso il tradito, gli ha rotto il giocattolo, perchè comunque in questo modo rende la sua relazione alla luce del sole...come tutte le altre, dove ci sta dopo l'eccitazione del proibito???

no alla luce del sole...non mi piacererebbe..che gusto c'e'??????finirebbe tutto in un secondo,e'bello cosi',architettare per vederla,come da qualche ora sto'facendo...........uhmmmmmmm stavolta la vedo dura aahahaha
 
Se è si e ti dicono no si è scoperto che non era voluto l'essere scoperti...e tutto crolla, tutto si distrugge, poi si capisce la rabbia del traditore verso il tradito, gli ha rotto il giocattolo, perchè comunque in questo modo rende la sua relazione alla luce del sole...come tutte le altre, dove ci sta dopo l'eccitazione del proibito???
Non conosco l'eccitazione del proibito: sarebbero solo bambinate del casso.
Non mi occupo di ste cose.
Il mio imbarazzo sarebbe solo nei confronti della lei ipoteticamente coinvolta.
Io arriverei a dirti si, ho un'altra.
Ma chi è, neanche se mi crocifiggi.
Preferirei di gran lunga venir lasciato che dire chi è lei.
Esistono cose solo mie.
 
no alla luce del sole...non mi piacererebbe..che gusto c'e'??????finirebbe tutto in un secondo,e'bello cosi',architettare per vederla,come da qualche ora sto'facendo...........uhmmmmmmm stavolta la vedo dura aahahaha
Non conosco l'eccitazione del proibito: sarebbero solo bambinate del casso.
Non mi occupo di ste cose.
Il mio imbarazzo sarebbe solo nei confronti della lei ipoteticamente coinvolta.
Io arriverei a dirti si, ho un'altra.
Ma chi è, neanche se mi crocifiggi.
Preferirei di gran lunga venir lasciato che dire chi è lei.
Esistono cose solo mie.
:mrgreen:
 
Impara:
Io e Lothar siamo amici.
Ma siamo moooooolto diversi...
Ciò non ci impedisce di andare d'accordo.
Pensa invece alla tua rigidità e ottusità con le donne che vivono o la pensano in maniera difforme da te.
Subito sentenzi...ah il vostro rapporto ha problemi...
Chi sta dirlo?
 
Impara:
Io e Lothar siamo amici.
Ma siamo moooooolto diversi...
Ciò non ci impedisce di andare d'accordo.
Pensa invece alla tua rigidità e ottusità con le donne che vivono o la pensano in maniera difforme da te.
Subito sentenzi...ah il vostro rapporto ha problemi...
Chi sta dirlo?
va bene, ci penso
 

lothar57

Utente di lunga data
Impara:
Io e Lothar siamo amici.
Ma siamo moooooolto diversi...
Ciò non ci impedisce di andare d'accordo.
Pensa invece alla tua rigidità e ottusità con le donne che vivono o la pensano in maniera difforme da te.
Subito sentenzi...ah il vostro rapporto ha problemi...
Chi sta dirlo?
infatti siamo diversi,io adoro l'andrenalina,non solo donne proibite intendo,anche altro,andare ai 240 come qualche volta ho fatto,in totale sicurezza ovvio...in tutto se posso esagero.
Cio'non toglie che ti consideri un'amico,a cui tengo...poi Giovanni al mio matrimonio i testimoni erano uno Msi e l'altro Pci(ehm ehm e'passato del tempo....)e guai a chi me li tocca...
Proprio la diversita',avvicina....bella...me la segno.....:carneval::carneval::carneval:

venerdi'sera tu ''sarai qua''...dobbiamo vedere i..commilitoni a Ferrara...ricordi???poi ti dico......
 
infatti siamo diversi,io adoro l'andrenalina,non solo donne proibite intendo,anche altro,andare ai 240 come qualche volta ho fatto,in totale sicurezza ovvio...in tutto se posso esagero.
Cio'non toglie che ti consideri un'amico,a cui tengo...poi Giovanni al mio matrimonio i testimoni erano uno Msi e l'altro Pci(ehm ehm e'passato del tempo....)e guai a chi me li tocca...
Proprio la diversita',avvicina....bella...me la segno.....:carneval::carneval::carneval:

venerdi'sera tu ''sarai qua''...dobbiamo vedere i..commilitoni a Ferrara...ricordi???poi ti dico......
AHAHAHAHAHAHAHAAH...sarò là...fidati!
 

MK

Utente di lunga data
Non capisco però il discorso mezzi di sussistenza per la figlia. Il marito non voleva passare il mantenimento? Aveva paura che la figlia fosse in realtà dell'amante (donna) della moglie? :rolleyes:
 

MK

Utente di lunga data
Non conosco l'eccitazione del proibito: sarebbero solo bambinate del casso.
Non mi occupo di ste cose.
Il mio imbarazzo sarebbe solo nei confronti della lei ipoteticamente coinvolta.
Io arriverei a dirti si, ho un'altra.
Ma chi è, neanche se mi crocifiggi.
Preferirei di gran lunga venir lasciato che dire chi è lei.
Esistono cose solo mie.
Guarda che può succedere anche che sia l'altra a dirlo :mrgreen:.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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