Punizioni

iosolo

Utente di lunga data
Ma come si fa cosa?

e spero che ti riferisca al fatto che io abbia preso da mio padre, perchè non ho mai alzato le mani nè su nipoti, nè su bambini di altri anche se ci lavoravo :D
Non puoi dirlo finchè non sei mamma. E' una cosa completamente diversa... e sicuramente avrai un atteggiamento molto più indulgente con tua madre.
Per quanto riguarda tuo padre e tua madre, sono genitori ma con due ruoli molto diversi, paragonarli non è corretto per me.

Comunque per me la sculacciata non ha mai ucciso nessuno, convengo certo che non sia un metodo educativo. L'educazione è qualcosa di molto diverso.
Ma sinceramente a volte c'è troppa demonizzazione per alcuni gesti che trovo veramente esagerati.
Io comunque sorrido ancora a vedere mia mamma che girava intorno al tavolo a inseguire noi figli... ma quali traumi!?! ne prima ne dopo.
Se senti l'affetto del tuo genitore credo che non possa fare assolutamente nessun danno.

Io più che altro utilizzo la tirata d'orecchi :)
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Non puoi dirlo finchè non sei mamma. E' una cosa completamente diversa... e sicuramente avrai un atteggiamento molto più indulgente con tua madre.
Per quanto riguarda tuo padre e tua madre, sono genitori ma con due ruoli molto diversi, paragonarli non è corretto per me.

Comunque per me la sculacciata non ha mai ucciso nessuno, convengo certo che non sia un metodo educativo. L'educazione è qualcosa di molto diverso.
Ma sinceramente a volte c'è troppa demonizzazione per alcuni gesti che trovo veramente esagerati.
Io comunque sorrido ancora a vedere mia mamma che girata intorno al tavolo a inseguire noi figli... ma quali traumi!?! ne prima ne dopo.
Se senti l'affetto del tuo genitore credo che non possa fare assolutamente nessun danno.

Io più che altro utilizzo la tirata d'orecchi :)
Era quello che mi interessava.
Io non sono mai stata picchiata, né punita, né ho mai picchiato i miei figli, tranne una volta mio figlio perché si era allontanato volontariamente in un centro commerciale, perché non ce n'è mai stata necessità.
Ma penso che oggi si sia creata una demonizzazione delle punizioni e delle sculacciate pare a quella americana. In ogni fiction ogni urlata o sberla a un figlio (qualunque cosa abbia fatto) viene fatta seguire da scuse, sensi di colpa ecc. Mentre sono diffuse virili scazzottate e ubriacature di medici, come se si trattasse di cose innocue.
Volevo avere pareri proprio su questo e verificare se un paio di sberle meritate o punizioni togliendo cose piacevoli abbiano creato traumi.
 

Ms.Razionalità

Utente di lunga data
Non puoi dirlo finchè non sei mamma. E' una cosa completamente diversa... e sicuramente avrai un atteggiamento molto più indulgente con tua madre.
Per quanto riguarda tuo padre e tua madre, sono genitori ma con due ruoli molto diversi, paragonarli non è corretto per me.
Questa frase era una delle prime delle decine di mamme che portavano i pargoli al grest, ai doposcuola, ai campi estivi di 3-4-5 settimane, od in altri contesti dove io lavoravo.

Ma qui c'è da fare un'enorme differenza.

Io non ho figli e non so cosa vuol dire sulla mia pelle sentirsi madre generatrice di un figlio (anche se essere madre non significa questo per me, e per molte altre persone).

Questo non implica che non possa comprendere, conoscere, applicare od insegnare tecniche e strategie di gestione che delle procreatrici a volte non hanno.
Me lo fece notare una mamma, medico ortopedico, che zittì alcune mamme dicendo "portate i vostri figli da me quando si rompono un braccio, ma non mettete in dubbio la mia capacità di curarlo solo perchè io non me ne sono mai rotta uno". E lì, il silenzio.

All'epoca avevo "solo" 24 anni, ma andando avanti con lo studio ed il lavoro, ho trovato sempre meno resistenza perchè le persone poi giudicano i fatti ed i cambiamenti generati, non le mie esperienza di vita :rolleyes:

Per quanto riguarda tuo padre e tua madre, sono genitori ma con due ruoli molto diversi, paragonarli non è corretto per me.
Ho paragonato i metodi educativi, non le persone o i loro ruoli. E questo è un confronto più che legittimo. Crescendo ho acquisito compentenze e conoscenze per comprendere meglio mia madre o mio padre. L'indulgenza può cambiare la prospettiva da cui guardo, ma non cambia i fatti.
 

Ms.Razionalità

Utente di lunga data
Volevo avere pareri proprio su questo e verificare se un paio di sberle meritate o punizioni togliendo cose piacevoli abbiano creato traumi.
Direi che il punto sta nella quantità, in primis. Credo che a tutti possa capitare di perdere la pazienza, sentirsi stanco o frustrato e non avere altra momentanea risorsa della sculacciata o affini.

Il problema nasce quando i genitori non hanno altre strategie o strumenti e ritengono che la sculacciata sia preventiva, curativa, una panacea indiscutibile.
E soprattutto, le strategie educative, non dovrebbero essere "punizioni" fini a se stesse, ma strumenti per far comprendere, generalizzare e replicare una regola.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Prese da mia madre in qualche caso
Avevo delle regole e se non le rispettavo dopo qualche richiamo partiva la sculacciata o le sculacciate
Ricordo una volta, avrò avuto 10 anni e giocavo in cortile. Mi chiamò 4 volte per la cena e io chiedevo ancora 5 minuti
non mi ha più chiamato. Credo di essere salita una mezzoretta dopo e lei era dietro la porta
Non ricordo quante ne ho prese, ma tante.
Non sono mai più tornata in ritardo fino a che ho avuto l'orario di rientro (il giorno prima che mi sono sposata :))
Quando sento parlare di traumi per queste cose mi viene davvero da ridere
Con i miei figli ho sempre cercato di evitare le sculacciate ma devo dire che se al terzo richiamo non fai quello che ti hochiesto la pazienza mi salta
Ora che sono grandi ed è impossibile far partire uno sberlone li metto in castigo
Non do molte regole ma due o tre per me sono tassative. Su quello non transigo e parte il castigo che essendo grandi è il non farli uscire il giorno dopo o nel caso del grande non fargli favori che mi chiede.
 

iosolo

Utente di lunga data
Questa frase era una delle prime delle decine di mamme che portavano i pargoli al grest, ai doposcuola, ai campi estivi di 3-4-5 settimane, od in altri contesti dove io lavoravo. Ma qui c'è da fare un'enorme differenza. Io non ho figli e non so cosa vuol dire sulla mia pelle sentirsi madre generatrice di un figlio (anche se essere madre non significa questo per me, e per molte altre persone). Questo non implica che non possa comprendere, conoscere, applicare od insegnare tecniche e strategie di gestione che delle procreatrici a volte non hanno. Me lo fece notare una mamma, medico ortopedico, che zittì alcune mamme dicendo "portate i vostri figli da me quando si rompono un braccio, ma non mettete in dubbio la mia capacità di curarlo solo perchè io non me ne sono mai rotta uno". E lì, il silenzio. All'epoca avevo "solo" 24 anni, ma andando avanti con lo studio ed il lavoro, ho trovato sempre meno resistenza perchè le persone poi giudicano i fatti ed i cambiamenti generati, non le mie esperienza di vita :rolleyes: Ho paragonato i metodi educativi, non le persone o i loro ruoli. E questo è un confronto più che legittimo. Crescendo ho acquisito compentenze e conoscenze per comprendere meglio mia madre o mio padre. L'indulgenza può cambiare la prospettiva da cui guardo, ma non cambia i fatti.
Non è questo il punto.
Io non intendevo che non essendo mamma non sai come educare ma che quando diventerai mamma sarà un ruolo molto diverso da educatrice. E' un ruolo complesso fatto di tante emozioni, non ultimo lo stress, la paura e un milioni di altre emozioni.
E' come se quel dottore avesse detto... se io mi rompo un braccio non piangerei. La risposta ovviamente sarebbe prima rompitelo e poi vediamo.

Anche se hai ragione: non è mai piacevole sentirsi dire "non sei mamma non puoi capire" ma è perchè anche noi ci siamo passate. La visione del prima di essere mamma e il dopo essere mamma è qualcosa di inaspettato ma credimi la maggiorparte delle volte non c'è saccenza ma una specie di consapevolezza. Il ruolo di genitrice come dici tu e il ruolo di educatrice sono diverse... anche io non ho mai tirato le orecchie ai miei nipoti, ai figli di persone che frequento e meno che mai a qualche amichetto. A mio figlio si, perchè è una mia responsabilità il suo comportamento, sempre. Questo volevo dire.

Quello che intendevo era proprio evidenziare i ruoli diversi tra madre e padre non di differenti persone.
In questo sai tu qual'è stata la tua quotidinità. Mia madre era quella che mi sgridava e mi rincorreva ma anche quella che faceva le notti se ero malata, che mi baciava e mi abbracciava in continuazione.
Mio padre no, anche se il suo massimo rimprovero è stato uno sguardo particolarmente penetrante. E' proprio per questa sua distanza emotiva un suo sguardo, un suo rimprovero era mille volte peggio di quello di mia madre.
 
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