Lady_sapiens
Utente
Vi leggo da un po’. E ogni volta mi sento contemporaneamente fuori e dentro alle dinamiche del tradimento.
Vi dico qualcosa di me, sperando che considerazioni di estranei basate solo sulla mia narrazione mi possano dare spunti utili.
Ho quasi quarant’anni, sposata da 10 con un uomo che ne ha sei più di me, niente figli. Da circa quattro anni il nostro matrimonio è diventato una convivenza tra buoni amici. Ci aiutiamo, collaboriamo, ci divertiamo anche nei pochi momenti di spensieratezza tra due lavori di responsabilità e i soliti problemi quotidiani.
Lu è la persona più affidabile che abbia mai conosciuto.
Il sesso è scomparso gradualmente, come gradualmente è arrivata la mia malattia. Che mi ha tolto energie, voglia di vivere e anche la piacevolezza di un corpo sano e in forma. Inutile dire che era l’ultimo dei miei pensieri. Poi è arrivato il Covid, i lutti in famiglia, le cure e solo da poco un leggero inizio di miglioramento.
Lui c’è sempre stato, quasi mai un lamento o una protesta, anche quando io ci mettevo del mio per lasciarmi andare e soccombere.
Un senso del dovere, il suo, anche nei confronti del matrimonio, quasi stakanovista.
Le sue dichiarazioni d’amore sono quotidiane “staremo insieme per sempre” ma a me suonano come minacce disperate: non saprei stare senza di lui ma stare con lui mi toglie l’aria.
E mi guardo in giro fantasticando di stare con una persona diversa, che mi veda per come vorrei essere vista.
I suoi apprezzamenti un tempo mi lusingavano: “sai tante cose, mi piace come tratti le altre persone, come sei brava”, ma adesso non fanno che sottolineare che lui non mi vede come donna, ma come una persona da ammirare e forse alla quale vuole essere associato. Nulla più.
Che senso ha vivere così?
Ho pensato di tradirlo, ma non ne ho la forza né c’è qualcuno che mi ispiri a sufficienza per sconvolgere la mia vita.
Gli ho chiesto se mi abbia mai tradita, se non gli manchi il sesso, ma sembra che che lo consideri un accessorio di cui fare a meno.
In un momento di rabbia gli ho chiesto il divorzio. Ha detto “va bene”. Il giorno dopo ho ritrattato e siamo andati oltre come se nulla fosse successo.
Probabilmente non dovrei nemmeno essere qui.
In effetti non riesco a capire dove sia il mio posto.
Grazie per avermi letta.
Vi dico qualcosa di me, sperando che considerazioni di estranei basate solo sulla mia narrazione mi possano dare spunti utili.
Ho quasi quarant’anni, sposata da 10 con un uomo che ne ha sei più di me, niente figli. Da circa quattro anni il nostro matrimonio è diventato una convivenza tra buoni amici. Ci aiutiamo, collaboriamo, ci divertiamo anche nei pochi momenti di spensieratezza tra due lavori di responsabilità e i soliti problemi quotidiani.
Lu è la persona più affidabile che abbia mai conosciuto.
Il sesso è scomparso gradualmente, come gradualmente è arrivata la mia malattia. Che mi ha tolto energie, voglia di vivere e anche la piacevolezza di un corpo sano e in forma. Inutile dire che era l’ultimo dei miei pensieri. Poi è arrivato il Covid, i lutti in famiglia, le cure e solo da poco un leggero inizio di miglioramento.
Lui c’è sempre stato, quasi mai un lamento o una protesta, anche quando io ci mettevo del mio per lasciarmi andare e soccombere.
Un senso del dovere, il suo, anche nei confronti del matrimonio, quasi stakanovista.
Le sue dichiarazioni d’amore sono quotidiane “staremo insieme per sempre” ma a me suonano come minacce disperate: non saprei stare senza di lui ma stare con lui mi toglie l’aria.
E mi guardo in giro fantasticando di stare con una persona diversa, che mi veda per come vorrei essere vista.
I suoi apprezzamenti un tempo mi lusingavano: “sai tante cose, mi piace come tratti le altre persone, come sei brava”, ma adesso non fanno che sottolineare che lui non mi vede come donna, ma come una persona da ammirare e forse alla quale vuole essere associato. Nulla più.
Che senso ha vivere così?
Ho pensato di tradirlo, ma non ne ho la forza né c’è qualcuno che mi ispiri a sufficienza per sconvolgere la mia vita.
Gli ho chiesto se mi abbia mai tradita, se non gli manchi il sesso, ma sembra che che lo consideri un accessorio di cui fare a meno.
In un momento di rabbia gli ho chiesto il divorzio. Ha detto “va bene”. Il giorno dopo ho ritrattato e siamo andati oltre come se nulla fosse successo.
Probabilmente non dovrei nemmeno essere qui.
In effetti non riesco a capire dove sia il mio posto.
Grazie per avermi letta.
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