Quando ho cominciato ad amarmi davvero

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biancoenero

Utente di lunga data
Quando ho incominciato ad amarmi davvero,ho capito come è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri,pur sapendo che i tempi non erano maturi o che la persona non era pronta,anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama "rispetto".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,ho smesso di desiderare un'altra vita e mi sono accorto che tutto cio' che mi circonda è un invito a crescere.Oggi so che questo si chiama "maturita' ".
Quando ho incominciato ad amarmi davvero,ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione al posto giiusto e nel momento giusto e che tutto quello che succede va bene;oggi so che questo si chiama "stare in pace con se stessi".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,ho smesso di privarmi del mio tempo libero e di concepire progetti grandiosi per il futuro_Oggi faccio solo cio' che mi procura gioia e divertimento,cio' che amo e mi fa ridere,a modo mio e con i miei ritmi.Oggi so che questo si chiama sincerita'.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,mi sono liberata di tutto cio' che non mi faceva bene:persone,cose,situazioni e da tutto cio' che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stessa;all'inizio lo chiamavo "sano egoismo" ma oggi so che questo è "amore di se'".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,mi sono rifiutato di vivere nel passato e di preoccuparmi del mio futuro_Ora vivo di piu' nel momento presente,in cui tutto ha un luogo,è la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo "perfezione".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,mi sono reso conto che il mio pensiero puo' rendermi miserabile e malato;ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore,l'intelletto è diventato un compagno importante.Oggi a questa unione do il nome di "saggezza interiore".
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti,i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri perchè perfino le stelle,a volte,si scontrano dando origine a nuovi mondi.Oggi so che tutto questo è la vita (Charlie Chaplin).

Ho voluto condividere con voi queste parole perchè vorrei sapere da voi,da chi ci è riuscito,se è possibile imparare ad amarsi davvero,come si puo' imparare a farlo,se ci si puo' riuscire a farlo da soli o se abbiamo bisogno dell'aiuto di qualcuno per riuscirci;se si puo' riuscire a stare bene con se stessi senza che questo dipenda da nessun altro al di fuori di noi
 

Nicka

Capra Espiatrice
Quando ho cominciato ad amarmi davvero ho visto che la gente cominciava ad amarmi...
 

Nicka

Capra Espiatrice
il problema è riuscirci
A volte si ha la fortuna nella vita di avere un grosso contraccolpo che ti fa cambiare la visione delle cose...e ti fa prendere coscienza di quello che si è e di quello che vale realmente qualcosa...
 

Fantastica

Utente di lunga data
1. Quando ho incominciato ad amarmi davvero,ho capito come è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri,pur sapendo che i tempi non erano maturi o che la persona non era pronta,anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama "rispetto".
2. Quando ho cominciato ad amarmi davvero,ho smesso di desiderare un'altra vita e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda è un invito a crescere. Oggi so che questo si chiama "maturita' ".
3. Quando ho incominciato ad amarmi davvero, ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione al posto giusto e nel momento giusto e che tutto quello che succede va bene; oggi so che questo si chiama "stare in pace con se stessi".
4. Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di privarmi del mio tempo libero e di concepire progetti grandiosi per il futuro. Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento, cio' che amo e mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi. Oggi so che questo si chiama sincerità.
5. Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato di tutto cio' che non mi faceva bene: persone, cose, situazioni e da tutto ciò che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso; all'inizio lo chiamavo "sano egoismo" ma oggi so che questo è "amore di sé".
6. Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono rifiutato di vivere nel passato e di preoccuparmi del mio futuro. Ora vivo di piu' nel momento presente, in cui tutto ha un luogo, è la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo "perfezione".
7. Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono reso conto che il mio pensiero può rendermi miserabile e malato; ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore, l'intelletto è diventato un compagno importante. Oggi a questa unione do il nome di "saggezza interiore".

Non dobbiamo continuare a temere i contrasti, i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri perchè perfino le stelle, a volte, si scontrano dando origine a nuovi mondi. Oggi so che tutto questo è la vita (Charlie Chaplin).

Ho voluto condividere con voi queste parole perchè vorrei sapere da voi,da chi ci è riuscito,se è possibile imparare ad amarsi davvero,come si puo' imparare a farlo,se ci si puo' riuscire a farlo da soli o se abbiamo bisogno dell'aiuto di qualcuno per riuscirci;se si puo' riuscire a stare bene con se stessi senza che questo dipenda da nessun altro al di fuori di noi
Grazie per questo post. Magari non era Chaplin, ma va bene lo stesso.
Direi che sono messa bene, tranne che per il punto 1. : mi capitano dei malestri, figli del mio essere piena di interessi, che talvolta diventano desideri, meglio: capricci.

Secondo me, è sì possibile, quindi, questa saggezza. Per guadagnarla occorre secondo me per prima cosa ricordarsi ogni giorno che domani potresti non esserci. Questo non è un pensiero apotropaico, ma un retropensiero fondamentale: tutti moriamo, e potrebbe essere anche oggi stesso.
Il secondo retropensiero che aiuta a mettere in pratica questi sette punti è la consapevolezza della propria unicità, della bellezza intrinseca nel proprio essere con le gambe storte, nell'avere un neo sulla guancia, un po' di pancia, una miopia, una intelligenza non brillante, poca eleganza, poca cultura, ecc. :smile: nell'essere, come tutti, uno svantaggiato.
Il terzo retropensiero che aiuta è la capacità di darsi tempo, la somma virtù della vera pazienza, che non è un accontentarsi, ma essere lungimiranti, sapere che non si è centrali, né indispensabili per niente e per nessuno, ma importanti sempre, foss'anche solo per il nostro cane (senza ironia).
 

biancoenero

Utente di lunga data
A volte si ha la fortuna nella vita di avere un grosso contraccolpo che ti fa cambiare la visione delle cose...e ti fa prendere coscienza di quello che si è e di quello che vale realmente qualcosa...
Penso che quel momento per me è arrivato,penso che lo sto vivendo proprio adesso..aspetto il momento della presa di coscienza
 

oscuro

Utente di lunga data
Quando

Quando ho incominciato ad amarmi davvero avevo 14 anni..era un film con edwige fenech,che pippa la prima pippa,che emozione.
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
A volte si ha la fortuna nella vita di avere un grosso contraccolpo che ti fa cambiare la visione delle cose...e ti fa prendere coscienza di quello che si è e di quello che vale realmente qualcosa...
concordo

sono opportunità da cogliere, più che fortuna
 

biancoenero

Utente di lunga data
Grazie per questo post. Magari non era Chaplin, ma va bene lo stesso.
Direi che sono messa bene, tranne che per il punto 1. : mi capitano dei malestri, figli del mio essere piena di interessi, che talvolta diventano desideri, meglio: capricci.

Secondo me, è sì possibile, quindi, questa saggezza. Per guadagnarla occorre secondo me per prima cosa ricordarsi ogni giorno che domani potresti non esserci. Questo non è un pensiero apotropaico, ma un retropensiero fondamentale: tutti moriamo, e potrebbe essere anche oggi stesso.
Il secondo retropensiero che aiuta a mettere in pratica questi sette punti è la consapevolezza della propria unicità, della bellezza intrinseca nel proprio essere con le gambe storte, nell'avere un neo sulla guancia, un po' di pancia, una miopia, una intelligenza non brillante, poca eleganza, poca cultura, ecc. :smile: nell'essere, come tutti, uno svantaggiato.
Il terzo retropensiero che aiuta è la capacità di darsi tempo, la somma virtù della vera pazienza, che non è un accontentarsi, ma essere lungimiranti, sapere che non si è centrali, né indispensabili per niente e per nessuno, ma importanti sempre, foss'anche solo per il nostro cane (senza ironia).
Pensare che il domani potrebbe non esistere,vivere ogni giorno come fosse l'ultimo e accettarsi nell'essere imperfetto?Questo non potrebbe portarci a vivere in modo piu egoistico,giustificandoci per ogni cosa sbagliata?
 

Nicka

Capra Espiatrice
Pensare che il domani potrebbe non esistere,vivere ogni giorno come fosse l'ultimo e accettarsi nell'essere imperfetto?Questo non potrebbe portarci a vivere in modo piu egoistico,giustificandoci per ogni cosa sbagliata?
Il domani non esiste!
L'egoismo, quando è sano, è assolutamente una cosa da augurarsi...
Quello che è sbagliato è sbagliato oggi, domani e ieri...quindi non ci si giustifica degli errori che si fanno, si arriva a capire quali sono le cose da evitare eventualmente.
Sbagliare deliberatamente usando la scusa del "vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo" è volersi nascondere dietro un dito...
 

Etrusco

Utente di lunga data
Pensare che il domani potrebbe non esistere,vivere ogni giorno come fosse l'ultimo e accettarsi nell'essere imperfetto?Questo non potrebbe portarci a vivere in modo piu egoistico,giustificandoci per ogni cosa sbagliata?


no, non parliamo di vivere oggi ingozzandoci di cibo e facendo orge....quanto semmai il contrario. Vivere secondo la propria natura. Non forzarsi ad essere diversi da quello che si è per convenzioni o per quieto vivere.
Penso che ognuno di noi voglia arrivare all'ultimo giorno in pace con se stesso. E questo essere in pace con se stesso non vuol dire pensare solo a se stessi. spesso è il contrario
 

Fantastica

Utente di lunga data
Pensare che il domani potrebbe non esistere,vivere ogni giorno come fosse l'ultimo e accettarsi nell'essere imperfetto?Questo non potrebbe portarci a vivere in modo piu egoistico,giustificandoci per ogni cosa sbagliata?
No, è esattamente il contrario. Induce alla solidarietà e alla generosità di sé. E va contro qualsiasi vanagloria e presunzione.
 

biancoenero

Utente di lunga data
no, non parliamo di vivere oggi ingozzandoci di cibo e facendo orge....quanto semmai il contrario. Vivere secondo la propria natura. Non forzarsi ad essere diversi da quello che si è per convenzioni o per quieto vivere.
Penso che ognuno di noi voglia arrivare all'ultimo giorno in pace con se stesso. E questo essere in pace con se stesso non vuol dire pensare solo a se stessi. spesso è il contrario
Io mi sento piu' in pace con me stessa quando metto al primo posto i miei figli,la mia famiglia,il mio lavoro...è quando trascuro questo che inizio a tormentarmi,quando comincio a stare male per qualcosa o qualcuno che non fa parte di cio' che fino ad adesso ho costruito,insomma quando comincio ad ascoltarmi dentro e mi sforzo di capire cosa non va...è allora che mi sento in colpa
 

Fantastica

Utente di lunga data
Io mi sento piu' in pace con me stessa quando metto al primo posto i miei figli,la mia famiglia,il mio lavoro...è quando trascuro questo che inizio a tormentarmi,quando comincio a stare male per qualcosa o qualcuno che non fa parte di cio' che fino ad adesso ho costruito,insomma quando comincio ad ascoltarmi dentro e mi sforzo di capire cosa non va...è allora che mi sento in colpa
Tu hai senso, avresti senso, anche senza figli, senza famiglia e senza lavoro. O no?
 

Etrusco

Utente di lunga data
Tu hai senso, avresti senso, anche senza figli, senza famiglia e senza lavoro. O no?
Ecco il nodo della questione. Valiamo per cio' che abbiamo costruito o per ciò che abbiamo paura di perdere?

cacchio.....un'altra domanda del genere e mi fate passare anche questa notte in bianco a pensare..... :smile::smile:
 
Stato
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