Quando il destino ci spinge nell'ignoto di noi

JON

Utente di lunga data
Per far convivere i propri principi morali nella realtà e varietà della vita si è costretti a costruire muri e quindi settori nei quali sentirsi autorizzati. Di conseguenza avere l'impressione di confinare all'esterno le aree vietate, quasi a scongiurare contaminazioni esterne.

Non credo che il tuo amico fosse cosi sprovveduto, penso che sapeva benissimo di non saper gestire certe influenze. Ma finchè se ne teneva passivamente alla larga, grazie alle sue barriere virtuali, restava tranquillo e sereno in zona franca. Mentre lo conducevate in macchina, in realtà, sapeva di avvicinarsi pericolosamente in zona vietata. Le sue rimostranze erano tese piuttosto a tirarsi fuori dalla responsabilità sulla scelta della destinazione e quindi all'infrazione. Quando gli avete indirizzato la ragazza gli avete fatto l'ultimo favore, perché gli avete demolito l'ultima barriera.

Il problema è che se non si è ancora ripreso allora è uno che non può fare l'architetto di barriere.
 
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