Quando le donne non riconoscono i potenziali carnefici

Foglia

utente viva e vegeta
I precedenti penali di lui, gravi, e la querela sporta da lei al fratello, unitamente al fatto che i figli di lei fossero stati affidati al padre (o collocati prevalentemente presso di lui, non so) mi fanno pensare ad un sacco di problemi. Cosa poi possa scattare nella testa di uno, alle quattro del mattino, per uccidere una durante il sonno (quindi neanche durante un litigio acceso) trovando a movente il fatto che lei dovesse tornare a casa sua, non saprei. Verrà invocata l'infermità mentale, quantomeno per fare dichiarare una imputabilità solo parziale. Il problema è che costui probabilmente sarà anche incapace di intendere e di volere. Ma come troppo spesso accade i rimedi previsti dall'ordinamento faranno si che tra poco questo sarà non solo fuori da qualsiasi istituito, ma libero da ogni forma di controllo sociale.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Quando l'amore rende ciechi. Questa è una storia di follia pura, non ci sono analisi da fare cosa si può dire...
I precedenti penali di lui, gravi, e la querela sporta da lei al fratello, unitamente al fatto che i figli di lei fossero stati affidati al padre (o collocati prevalentemente presso di lui, non so) mi fanno pensare ad un sacco di problemi. Cosa poi possa scattare nella testa di uno, alle quattro del mattino, per uccidere una durante il sonno (quindi neanche durante un litigio acceso) trovando a movente il fatto che lei dovesse tornare a casa sua, non saprei. Verrà invocata l'infermità mentale, quantomeno per fare dichiarare una imputabilità solo parziale. Il problema è che costui probabilmente sarà anche incapace di intendere e di volere. Ma come troppo spesso accade i rimedi previsti dall'ordinamento faranno si che tra poco questo sarà non solo fuori da qualsiasi istituito, ma libero da ogni forma di controllo sociale.
Infatti trovo allucinante la distanza che si intravede tra la visione di lei ( di questo rapporto folle) è quella di lui
 

trilobita

Utente di lunga data
È una cosa che non sono in grado di capire(una delle tante,peraltro).
Ma che è,masochismo,testardaggine o cosa?
Perché incaponirsi con uno che può solo farti del male...
"Oggi giornata bellissima".
Probabilmente non l'aveva picchiata,quindi per lei era il massimo della prova d'amore....
Lo so,la vittima è lei,ma non riesco a non incazzarmi.
Merda,insisti a voler restare con un pazzo criminale,che ti puoi aspettare...
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
È una cosa che non sono in grado di capire(una delle tante,peraltro).
Ma che è,masochismo,testardaggine o cosa?
Perché incaponirsi con uno che può solo farti del male...
"Oggi giornata bellissima".
Probabilmente non l'aveva picchiata,quindi per lei era il massimo della prova d'amore....
Lo so,la vittima è lei,ma non riesco a non incazzarmi.
Merda,insisti a voler restare con un pazzo criminale,che ti puoi aspettare...
Un meccanismo di dipendenza malato che troppo spesso conduce a queste derive
 

Brunetta

Utente di lunga data
L'altro giorno discutevo in un gruppo fb e mi domandavo come potessero dare risposte così illogiche. In realtà nei gruppi non si fa molto caso al nome dell'interlocutore. Stavolta ho guardato e ho scoperto che era una persona che conoscevo per i suoi problemi cognitivi.
Non conosciamo queste persone. Se le conoscessimo magari capiremmo.
Un mio conoscente è stato arrestato recentemente per omicidio, anzi femminicidio. Non sono rimasta stupita.
 

spleen

utente ?
Più ci penso più mi convinco che è essenzialmente un problema formativo, di convinzioni sociali inadeguate e di una sostanziale ignoranza sentimentale, alimentata da un modo corrente, comune, di vedere la donna e l'amore secondo stereotipi persistenti.
Amore = possesso, questo ci insegnano fin da piccoli, amore = desiderio irresistibile e irrinunciabile. La rivoluzione sessuale degli anni 60 ci doveva consegnare una straordinaria libertà, ci ha messo in un vicolo cieco di contraddizioni dove ad uscire vittoriosi sono stati i principi dell' egoismo, dell' ego sopra tutto e sopra tutti, dove è indispensabile che gli altri si adeguino ai nostri desideri e dove è impensabile qualcuno possa rifiutare.
Non è sano crescere sentimentalmente in una società dove imperversa lo stereotipo dell' " uomo che non deve chiedere mai".
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Più ci penso più mi convinco che è essenzialmente un problema formativo, di convinzioni sociali inadeguate e di una sostanziale ignoranza sentimentale, alimentata da un modo corrente, comune, di vedere la donna e l'amore secondo stereotipi persistenti.
Amore = possesso, questo ci insegnano fin da piccoli, amore = desiderio irresistibile e irrinunciabile. La rivoluzione sessuale degli anni 60 ci doveva consegnare una straordinaria libertà, ci ha messo in un vicolo cieco di contraddizioni dove ad uscire vittoriosi sono stati i principi dell' egoismo, dell' ego sopra tutto e sopra tutti, dove è indispensabile che gli altri si adeguino ai nostri desideri e dove è impensabile qualcuno possa rifiutare.
Non è sano crescere sentimentalmente in una società dove imperversa lo stereotipo dell' " uomo che non deve chiedere mai".
Ci sono anche persone che non sono proprio in grado di andare oltre. FORSE (magari no) un tempo potevano essere tenuti sotto controllo dall'ambiente sociale, FORSE.
Se tanti film, romanzi, tragedie e opere liriche raccontano di episodi del genere non sono eventi solo del nostro tempo. Solo adesso vengono considerati inaccettabili.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Si ragiona sempre a partire dall'ultimo step, il più evidente socialmente...ma la violenza inizia molto, molto prima.

E intersecata nella relazione, cucita dentro, lentamente..la dinamica vittima carnefice, perchè è una dinamica di cui noi vediamo tendenzialmente solo l'esplosione finale, si cuce insieme, un passo dopo l'altro, lentamente fino a che la realtà si distorce.

Un lento limare la libertà l'uno dell'altro.

Ed è il bisogno ad avere il sopravvento. Che non esiste carnefice senza vittima e non esiste vittima senza carnefice. Hanno bisogno uno dell'altra non per amare. Ma per esistere.

Il carnefice non è mai soltanto il carnefice. E' spesso anche il salvatore. E ne ha bisogno tanto quanto la vittima, di esserlo. E la vittima non è solo vittima, spesso è salvatore essa stessa poichè permette la redenzione...ti faccio male (carnefice)/mi faccio fare male (vittima), mi prendo cura delle tue ferite (carnefice-salvatore)/mi affido alle tue cure (vittima). ti redimo (vittima - salvatore)/ mi abbandono a te (carnefice- vittima)....e questi sono solo alcuni dei potenziali incastri che si possono verificare in questo tipo di relazioni.

Che sono fondamentalmente basate su una non autonomia relazionale di entrambi.

Tanto che la vittima spesso, "eliminato" un carnefice, ne trova un altro con cui ripetere la dinamica e viceversa fa il carnefice.

Sono dinamiche antiche...che vengono ripetute senza riuscire ad uscirne come da una dipendenza in cui la salvazione, la liberazione avviene solo attraverso un evento esterno e salvifico (che sia il sacrificio fino ad arrivare alla morte che sia il salvatore che sia la salvazione per ideali e principi o che sia etc etc).

Pensare di poter leggere questi eventi solo guardando l'esplosione finale serve a ben poco.

E non è nemmeno chiarificatore.

Viene usato l'amore perchè è la miglior scusa per tentare un abbandono a qualcun altro in età adulta. Ed è la miglior connessione con la questione del sacrificio, della redenzione, del fuoco purificatore...

Di base sono personalità che non hanno una struttura stabile, che non sanno fare capo a se stesse e che in un modo o nell'altro affidano la loro esistenza alla presenza di qualcuno che non è loro stessi.

Un po' come il tossico che trova il momento di libertà, dai suoi demoni, nella pera. Che potrebbe benissimo essere la scopata ripetuta. Il gioco d'azzardo....sono solo risposte.

Ma fino a che si continuerà socialmente a considerare la risposta come una domanda...sarà veramente faticoso uscire da questi loop.

Che non sono nuovi, vero...ma si stanno manifestando con sempre maggior potenza anche perchè sempre più, socialmente, è richiesta una autonomia individuale che sempre meno può essere affidata ai grandi contenitori del passato (la religione, la politica, etc etc)...

Personalmente penso che questo genere di situazione aumenterà costantemente...anche sostenuti da un utilizzo inconsapevole del virtuale...che apre porte che, forse, nella concretezza, non verrebbero aperte. O comunque non con la stessa facilità e non con la stessa disponibilità di "quantità" di incontro...
 
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spleen

utente ?
Si ragiona sempre a partire dall'ultimo step, il più evidente socialmente...ma la violenza inizia molto, molto prima.

E intersecata nella relazione, cucita dentro, lentamente..la dinamica vittima carnefice, perchè è una dinamica di cui noi vediamo tendenzialmente solo l'esplosione finale, si cuce insieme, un passo dopo l'altro, lentamente fino a che la realtà si distorce.

Un lento limare la libertà l'uno dell'altro.

Ed è il bisogno ad avere il sopravvento. Che non esiste carnefice senza vittima e non esiste vittima senza carnefice. Hanno bisogno uno dell'altra non per amare. Ma per esistere.

Il carnefice non è mai soltanto il carnefice. E' spesso anche il salvatore. E ne ha bisogno tanto quanto la vittima, di esserlo. E la vittima non è solo vittima, spesso è salvatore essa stessa poichè permette la redenzione...ti faccio male (carnefice)/mi faccio fare male (vittima), mi prendo cura delle tue ferite (carnefice-salvatore)/mi affido alle tue cure (vittima). ti redimo (vittima - salvatore)/ mi abbandono a te (carnefice- vittima)....e questi sono solo alcuni dei potenziali incastri che si possono verificare in questo tipo di relazioni.

Che sono fondamentalmente basate su una non autonomia relazionale di entrambi.

Tanto che la vittima spesso, "eliminato" un carnefice, ne trova un altro con cui ripetere la dinamica e viceversa fa il carnefice.

Sono dinamiche antiche...che vengono ripetute senza riuscire ad uscirne come da una dipendenza in cui la salvazione, la liberazione avviene solo attraverso un evento esterno e salvifico (che sia il sacrificio fino ad arrivare alla morte che sia il salvatore che sia la salvazione per ideali e principi o che sia etc etc).

Pensare di poter leggere questi eventi solo guardando l'esplosione finale serve a ben poco.

E non è nemmeno chiarificatore.

Viene usato l'amore perchè è la miglior scusa per tentare un abbandono a qualcun altro in età adulta. Ed è la miglior connessione con la questione del sacrificio, della redenzione, del fuoco purificatore...

Di base sono personalità che non hanno una struttura stabile, che non sanno fare capo a se stesse e che in un modo o nell'altro affidano la loro esistenza alla presenza di qualcuno che non è loro stessi.

Un po' come il tossico che trova il momento di libertà, dai suoi demoni, nella pera. Che potrebbe benissimo essere la scopata ripetuta. Il gioco d'azzardo....sono solo risposte.

Ma fino a che si continuerà socialmente a considerare la risposta come una domanda...sarà veramente faticoso uscire da questi loop.

Che non sono nuovi, vero...ma si stanno manifestando con sempre maggior potenza anche perchè sempre più, socialmente, è richiesta una autonomia individuale che sempre meno può essere affidata ai grandi contenitori del passato (la religione, la politica, etc etc)...

Personalmente penso che questo genere di situazione aumenterà costantemente...anche sostenuti da un utilizzo inconsapevole del virtuale...che apre porte che, forse, nella concretezza, non verrebbero aperte. O comunque non con la stessa facilità e non con la stessa disponibilità di "quantità" di incontro...
Quoto tutto, come al solito ultimamente e la cosa comincia a preoccuparmi :D.

Sul neretto: Perchè uno sente il bisogno di prendere il sopravvento soprattutto in coppia? quali sono i "memi" socialmente accettati ed accettabili perchè qualcuno possa sentirsi giustificato in questo?
Ecco, this is the question.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Quoto tutto, come al solito ultimamente e la cosa comincia a preoccuparmi :D.

Sul neretto: Perchè uno sente il bisogno di prendere il sopravvento soprattutto in coppia? quali sono i "memi" socialmente accettati ed accettabili perchè qualcuno possa sentirsi giustificato in questo?
Ecco, this is the question.
:D:D

il potere?

io mi sto convincendo che sia fondamentalmente una questione di distribuzione del potere.

La coppia per amore è una invenzione relativamente recente. Intendendola con l'amore al centro.

La coppia ha da sempre avuto una funzione sociale. Di ripartizione sociale. Dal più basso gradino sociale al più alto dove le coppie venivano scelte in base alle alleanze da costruire, consolidare, abbattere...la giustificazione si trova nel "io so quale è il tuo bene, piccola(o) mia", che è vero che se ne parla poco, ma di uomini fatti a pezzi dalle donne con dinamiche simili ma che necessariamente non passano dalla fisicità ma non per questo meno distruttive ce ne sono e non pochi.

Sto semplificando tantissimo...ma se devo pensare ad un meme, e ci penso, io credo sia la necessità di potere.
Di affermazione del sè. In fondo siamo animali, siamo bestie da branco che han per certi versi dimenticato le dinamiche del branco e che sono finite nelle dinamiche di affermazione individuale senza averne, secondo me, gli strumenti. E per strumenti mi riferisco alla consapevolezza di sè...per quanto la disney ci provi, da là veniamo. E neanche da tantissimo tempo...

G. mi faceva notare che il nostro tempo evolutivo è di moltissimo inferiore a quello della gallina, quindi le galline hanno più esperienza gestionale di noi della loro vita sulla terra, in termini di memi:carneval:....(giocavamo un po'..ma eravamo anche seri in questo discorso).
 

spleen

utente ?
:D:D

il potere?

io mi sto convincendo che sia fondamentalmente una questione di distribuzione del potere.

La coppia per amore è una invenzione relativamente recente. Intendendola con l'amore al centro.

La coppia ha da sempre avuto una funzione sociale. Di ripartizione sociale. Dal più basso gradino sociale al più alto dove le coppie venivano scelte in base alle alleanze da costruire, consolidare, abbattere...la giustificazione si trova nel "io so quale è il tuo bene, piccola(o) mia", che è vero che se ne parla poco, ma di uomini fatti a pezzi dalle donne con dinamiche simili ma che necessariamente non passano dalla fisicità ma non per questo meno distruttive ce ne sono e non pochi.

Sto semplificando tantissimo...ma se devo pensare ad un meme, e ci penso, io credo sia la necessità di potere.
Di affermazione del sè. In fondo siamo animali, siamo bestie da branco che han per certi versi dimenticato le dinamiche del branco e che sono finite nelle dinamiche di affermazione individuale senza averne, secondo me, gli strumenti. E per strumenti mi riferisco alla consapevolezza di sè...per quanto la disney ci provi, da là veniamo. E neanche da tantissimo tempo...

G. mi faceva notare che il nostro tempo evolutivo è di moltissimo inferiore a quello della gallina, quindi le galline hanno più esperienza gestionale di noi della loro vita sulla terra, in termini di memi:carneval:....(giocavamo un po'..ma eravamo anche seri in questo discorso).
Contemporanei come l' uomo del neolitico .... (cit) :D

Che esseri ammirevolmente strani che siamo però, lacerati dalla necessità di riconoscimento attraverso gli altri e contemporaneamente attratti dal desiderio di farci forzosamente riconoscere attraverso il nostro potere sull 'altro.
Non trovi ci sia una un palese ( e veritiera ) contraddizione in questo?
Forse è per questo che siamo scissi, forse è in questo che ci distinguiamo dalle galline, che non sono scisse e si comportano coerentemente in modo univoco.

Sembra proprio che dio o la sorte abbia voluto divertirsi con noi, o sottoporci ad una prova che dura la vita intera.
Del resto i fondatori filosofici delle grandi religioni lo avevano capito ( i loro fans club antichi e moderni molto meno ) :D.
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Contemporanei come l' uomo del neolitico .... (cit) :D

Che esseri ammirevolmente strani che siamo però, lacerati dalla necessità di riconoscimento attraverso gli altri e contemporaneamente attratti dal desiderio di farci forzosamente riconoscere attraverso il nostro potere sull 'altro.
Non trovi ci sia una un palese ( e veritiera ) contraddizione in questo?
Forse è per questo che siamo scissi, forse è in questo che ci distinguiamo dalle galline, che non sono scisse e si comportano coerentemente in modo univoco.

Sembra proprio che dio o la sorte abbia voluto divertirsi con noi, o sottoporci ad una prova che dura la vita intera.
Del resto i fondatori filosofici delle grandi religioni lo avevano capito ( i loro fans club antichi e moderni molto meno ) :D.
vero :D

io trovo molto affascinante la lacerazione...mi piace metterci dentro il naso e anche le mani quando riesco....e penso che buona parte della nostra tensione all'infinito derivi esattamente dalla lacerazione e dalla contemporanea tensione alla ri-composizione..che a volte pare di sfiorare...e poi sfugge di nuovo via...

(non penso le galline abbiano di queste tensioni, ma non ne sono più così sicura arrivata a questo punto..forse ci hanno semplicemente doppiati e ci guardano dall'alto del loro non saper volare :carneval:)

con G. stiamo leggendo cose sull'intelligenza artificiale e su come la cosa più difficile da replicare sia la consapevolezza di sè...che poi si traduce anche nell'autoapprendimento...e gli studi recenti sono interessantissimi a riguardo...

a volte mi guardo, e mi faccio venire i mente i merli...li hai visti planare su un campo dove sono state disposte palettine ricoperte di alluminio? planano convinti verso le sementi ma poi si "scontrano" con la loro immagine riflessa e deviano velocissimi riprendendo quota...a pancia vuota :D

Ecco..credo che buona parte della questione riguardi la consapevolezza di sè..il guardarsi allo specchio, il proprio e il riflesso in quello altrui...senza scartare come merli

il potere diventa una scorciatoia, secondo me...aggirare gli specchi...non penso sia casuale che in praticamente tutte le correnti del pensiero spirituale ci sia l'abbandono del potere e del desiderio inteso come strumento di appropriazione di...
 

spleen

utente ?
vero :D

io trovo molto affascinante la lacerazione...mi piace metterci dentro il naso e anche le mani quando riesco....e penso che buona parte della nostra tensione all'infinito derivi esattamente dalla lacerazione e dalla contemporanea tensione alla ri-composizione..che a volte pare di sfiorare...e poi sfugge di nuovo via...

(non penso le galline abbiano di queste tensioni, ma non ne sono più così sicura arrivata a questo punto..forse ci hanno semplicemente doppiati e ci guardano dall'alto del loro non saper volare :carneval:)

con G. stiamo leggendo cose sull'intelligenza artificiale e su come la cosa più difficile da replicare sia la consapevolezza di sè...che poi si traduce anche nell'autoapprendimento...e gli studi recenti sono interessantissimi a riguardo...

a volte mi guardo, e mi faccio venire i mente i merli...li hai visti planare su un campo dove sono state disposte palettine ricoperte di alluminio? planano convinti verso le sementi ma poi si "scontrano" con la loro immagine riflessa e deviano velocissimi riprendendo quota...a pancia vuota :D

Ecco..credo che buona parte della questione riguardi la consapevolezza di sè..il guardarsi allo specchio, il proprio e il riflesso in quello altrui...senza scartare come merli

il potere diventa una scorciatoia, secondo me...aggirare gli specchi...non penso sia casuale che in praticamente tutte le correnti del pensiero spirituale ci sia l'abbandono del potere e del desiderio inteso come strumento di appropriazione di...
Sai cosa penso, evoluzionisticamente parlando?
Che l' uomo contemporaneo sia sotto sotto ancora pesantemente paleolitico, cioè cacciatore raccoglitore. In fondo 10 000 anni di neolitico e di agricoltura, di vita sociale, sono una inezia rispetto ai tempi dell 'evoluzione in sè.

Siamo ancora tribali, nel concetto sociale, nel concetto istintivo di famiglia, nel desiderio di approvazione diretta di quello che facciamo, nell 'esercizio del potere quotidiano.
Dimenticando che non siamo solo una emanazione di tipo culturale finiamo spesso per dimenticarci della "soma" e del "codice" delle sue esigenze istintive ed innate. Siamo scissi anche in questo, nel contrasto tra la nostra mente ed il nostro istinto.
Poveri noi. :D
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sai cosa penso, evoluzionisticamente parlando?
Che l' uomo contemporaneo sia sotto sotto ancora pesantemente paleolitico, cioè cacciatore raccoglitore. In fondo 10 000 anni di neolitico e di agricoltura, di vita sociale, sono una inezia rispetto ai tempi dell 'evoluzione in sè.

Siamo ancora tribali, nel concetto sociale, nel concetto istintivo di famiglia, nel desiderio di approvazione diretta di quello che facciamo, nell 'esercizio del potere quotidiano.
Dimenticando che non siamo solo una emanazione di tipo culturale finiamo spesso per dimenticarci della "soma" e del "codice" delle sue esigenze istintive ed innate. Siamo scissi anche in questo, nel contrasto tra la nostra mente ed il nostro istinto.
Poveri noi. :D
Penso una cosa simile anche io :)

Come penso che l'antropocentrismo in cui siamo immersi sia una sorta di "copertina di linus" rassicurante...un modo per rimanere ancora in una sorta di utero protettivo di fronte all'immensità che ci circonda...

evolutivamente parlando, siamo poppanti, secondo me..e per certi versi mi spiace essere nata tanto presto, in termini di tempo dell'Universo
 
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