È così.Si ragiona sempre a partire dall'ultimo step, il più evidente socialmente...ma la violenza inizia molto, molto prima.
E intersecata nella relazione, cucita dentro, lentamente..la dinamica vittima carnefice, perchè è una dinamica di cui noi vediamo tendenzialmente solo l'esplosione finale, si cuce insieme, un passo dopo l'altro, lentamente fino a che la realtà si distorce.
Un lento limare la libertà l'uno dell'altro.
Ed è il bisogno ad avere il sopravvento. Che non esiste carnefice senza vittima e non esiste vittima senza carnefice. Hanno bisogno uno dell'altra non per amare. Ma per esistere.
Il carnefice non è mai soltanto il carnefice. E' spesso anche il salvatore. E ne ha bisogno tanto quanto la vittima, di esserlo. E la vittima non è solo vittima, spesso è salvatore essa stessa poichè permette la redenzione...ti faccio male (carnefice)/mi faccio fare male (vittima), mi prendo cura delle tue ferite (carnefice-salvatore)/mi affido alle tue cure (vittima). ti redimo (vittima - salvatore)/ mi abbandono a te (carnefice- vittima)....e questi sono solo alcuni dei potenziali incastri che si possono verificare in questo tipo di relazioni.
Che sono fondamentalmente basate su una non autonomia relazionale di entrambi.
Tanto che la vittima spesso, "eliminato" un carnefice, ne trova un altro con cui ripetere la dinamica e viceversa fa il carnefice.
Sono dinamiche antiche...che vengono ripetute senza riuscire ad uscirne come da una dipendenza in cui la salvazione, la liberazione avviene solo attraverso un evento esterno e salvifico (che sia il sacrificio fino ad arrivare alla morte che sia il salvatore che sia la salvazione per ideali e principi o che sia etc etc).
Pensare di poter leggere questi eventi solo guardando l'esplosione finale serve a ben poco.
E non è nemmeno chiarificatore.
Viene usato l'amore perchè è la miglior scusa per tentare un abbandono a qualcun altro in età adulta. Ed è la miglior connessione con la questione del sacrificio, della redenzione, del fuoco purificatore...
Di base sono personalità che non hanno una struttura stabile, che non sanno fare capo a se stesse e che in un modo o nell'altro affidano la loro esistenza alla presenza di qualcuno che non è loro stessi.
Un po' come il tossico che trova il momento di libertà, dai suoi demoni, nella pera. Che potrebbe benissimo essere la scopata ripetuta. Il gioco d'azzardo....sono solo risposte.
Ma fino a che si continuerà socialmente a considerare la risposta come una domanda...sarà veramente faticoso uscire da questi loop.
Che non sono nuovi, vero...ma si stanno manifestando con sempre maggior potenza anche perchè sempre più, socialmente, è richiesta una autonomia individuale che sempre meno può essere affidata ai grandi contenitori del passato (la religione, la politica, etc etc)...
Personalmente penso che questo genere di situazione aumenterà costantemente...anche sostenuti da un utilizzo inconsapevole del virtuale...che apre porte che, forse, nella concretezza, non verrebbero aperte. O comunque non con la stessa facilità e non con la stessa disponibilità di "quantità" di incontro...
Ma mi piacerebbe quantificare quanti di questi casi siano riconducibili a rapporti malati di persone con problemi e quanti,diciamo così,quasi indotti da sentenze di giudici che abbandonano il coniuge più debole all'accanimento psicologico dell'altro,forte della spalla legislativa.
Esempio di cui sono a conoscenza
Coppia giovane con due bimbi piccoli,casa di lui.
Lei va in palestra e scopre di avere una predilezione per gli istruttori,(chiedo scusa,non so tradurre istruttori in inglese),lui scopre,ma lei fa in modo di non lasciare prove.
Si separano,la casa ovviamente assegnata a lei con i bambini,lui torna a casa dai genitori.
Tutto questo nello stesso paesino di 700 abitanti.
Come pensi si senta lui,che alla sera passando davanti a casa SUA,vede l'auto dell'istruttore parcheggiata davanti a casa SUA,visto che costui ha deciso di pernottare in pianta stabile nel SUO letto,mentre nella stanza accanto dormono i SUOI figlioletti?
Occorrono polsi saldissimi....
Ah,lei non lavora,quindi deve anche mantenerla per un paio d'anni..
Questo non giustifica assolutamente nulla,per l'amordiddio,ma a volte,se si sommano stress su stress,la vena può chiudersi...
Sta qua e a xe' a me modesta opinion...