Bruja
Utente di lunga data
fatanera
restando nell'ambito della normale argomentazione, se é vero che alla base c'é sempre l'infamzia é anche vero che l'indole, ed il carattere fanno la loro parte nella reazione alla situazione pregressa infantile.
Credo piuttosto, ma forse uso il mio metro e lo ammetto, che ci sia chi per autogratificazione abbia soglie di autonomia di scelta egoistica e interessata più di altri. Spesso capita che l'aver troppo sopportato porti a "mollare gli ormeggi" fino ad allora tenuti. Insomma quando valuto una situazione "amante-tradimento" analizzo sempre le concause e le circostanze favorevoli o meno. Ho visto troppe volte persone che erano delle perle fino a tot anni, diventare ubn vero sfascio morale ed esistenziale in occasione di una "conoscenza" in cui tutte le coordinate erano convergenti, o vedere persone notoriamente valutate inaffidabili diventare deli veri pilastri etico-morali, ma per volontà e convinzione, non per pseudo ravvedimento.
Ci sono perfino persone che hanno risposto alla domanda "che te ne fai di un traditore?"- "Prendo il tempo che MI serve per decidere e nel frattempo utilizzo tutte le possibilità positive che posso sfruttare in questa situazione... ". E questo senza sceneggiate o disagi, ma solo con la consapevolezza che se uno ha fatto il danno non deve essere l'altra parte a pagare in toto e si prende quindi il tempo e la progettualità per reagire! Ovvio che questo vale se chi segue questa strada non soffre in proprio e non crea sofferenza ad altri... ma ho la sensazione che molte coppie "accomodate" abbiano questa versione dei fatti in cui c'é solo una "sospensione" delle decisioni da prendere ....
Bruja
Infatti non giudico assolutamente ne chi fa l'amante, ne chi perdona sempre. Alla base c'è sempre e solo l'infanzia. Ognuno cerca la propria soddisfazione, c'è chi sta bene facendo l'amante, chi tradendo e chi invece sta bene incosciamente nell'avere un uomo che tradisce.
Quando la situazione diventa stretta e quando ci si rende conto che non va più bene allora bisogna scorciarsi le maniche e cambiare.
Io? Ci sono molte cose in me che non vanno, mi sono trovata un lavoro, continuando comunque a studiare e a settembre inizio l'analisi.
restando nell'ambito della normale argomentazione, se é vero che alla base c'é sempre l'infamzia é anche vero che l'indole, ed il carattere fanno la loro parte nella reazione alla situazione pregressa infantile.
Credo piuttosto, ma forse uso il mio metro e lo ammetto, che ci sia chi per autogratificazione abbia soglie di autonomia di scelta egoistica e interessata più di altri. Spesso capita che l'aver troppo sopportato porti a "mollare gli ormeggi" fino ad allora tenuti. Insomma quando valuto una situazione "amante-tradimento" analizzo sempre le concause e le circostanze favorevoli o meno. Ho visto troppe volte persone che erano delle perle fino a tot anni, diventare ubn vero sfascio morale ed esistenziale in occasione di una "conoscenza" in cui tutte le coordinate erano convergenti, o vedere persone notoriamente valutate inaffidabili diventare deli veri pilastri etico-morali, ma per volontà e convinzione, non per pseudo ravvedimento.
Ci sono perfino persone che hanno risposto alla domanda "che te ne fai di un traditore?"- "Prendo il tempo che MI serve per decidere e nel frattempo utilizzo tutte le possibilità positive che posso sfruttare in questa situazione... ". E questo senza sceneggiate o disagi, ma solo con la consapevolezza che se uno ha fatto il danno non deve essere l'altra parte a pagare in toto e si prende quindi il tempo e la progettualità per reagire! Ovvio che questo vale se chi segue questa strada non soffre in proprio e non crea sofferenza ad altri... ma ho la sensazione che molte coppie "accomodate" abbiano questa versione dei fatti in cui c'é solo una "sospensione" delle decisioni da prendere ....
Bruja