Brunetta
Utente di lunga data
Come tutte: la versione migliorata di lei.Quando ero piccina mi vestiva come una bomboniera. Solo che io sono nata femmina per sbaglio e così stavo sempre a giocare con la terra, a buttarmi per terra e in bicicletta. Il risultato era che avevo sempre bernoccolo, mani sporche e ginocchia sbucciate. Vestiti sempre da buttare.
Allora ogni volta cercava di tenermi ferma e composta vicino a lei.
Ecco e’ da allora che mi critica.
Ci rido sopra oggi, ma da l’idea di come mi avrebbe voluta.
Poi questa tua descrizione di “maschiaccio“ segue stereotipi maschio-femmina inadeguati alla realtà. Tutte le bambine giocano con la terra, cadono e si sbucciano le ginocchia.
Credo che tutte abbiamo il ricordo disgustoso di noi che ci mangiavamo le croste.
Però questa tua narrazione descrive te. Infatti costantemente ti vuoi rappresentare come anomala, non femminile (sempre secondo stereotipi ) e tosta e in carriera.
Tra l’altro è una narrazione un po’ anni ottanta, quando la necessità di quadri femminili che si assumessero responsabilità, veniva resa popolare dei film, ma anche nella moda con i tailleur di Armani.
Vuoi caffè, tè, me?
Una donna in carriera - Wikipedia
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