Reazione

delfino curioso

Utente di lunga data
quindi sta a te decidere se andare avanti con i tuoi propositi e nel caso non voglia darti una separazione consensuale, iniziare subito un giudiziale oppure rivalutare il vs. rapporto (cosa che mi pare tu non voglia).

In questo secondo caso (giudiziale) "la guerra è guerra" e devi essere pronto ad affrontarla.
 

delfino curioso

Utente di lunga data
non vuole sentire parlare di separazione. Mi ha detto di prendermi tutto il tempo che occorre e di fare le esperienze necessarie per capire....caspita invece io vorrei chiudere al più presto!
A questo punto non è una decisione sua, credo che dall'incontro che avete avuto non abbia inteso o non ha voluto intendere che per te il matrimonio è finito. Forse hai bisogni di "chiarirgli" meglio il concetto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
quindi sta a te decidere se andare avanti con i tuoi propositi e nel caso non voglia darti una separazione consensuale, iniziare subito un giudiziale oppure rivalutare il vs. rapporto (cosa che mi pare tu non voglia).

In questo secondo caso (giudiziale) "la guerra è guerra" e devi essere pronto ad affrontarla.
Esagerato! Una giudiziale si fa per soldi, per L'affidamento, non per cercare di tenere insieme il matrimonio. Rifiutarsi è solo un mezzo per mettere alla prova, per negare l'importanza (per la relazione) di quanto accaduto.
 
Ultima modifica:

danny

Utente di lunga data
Quindi siamo ancora insieme.
Nel nostro periodo di crisi post-scoperta io mi trovai impreparato:
non avevo soldi miei giacché il conto era in comune (e i risparmi investiti e gestiti da mia moglie).
avevamo una figlia piccola a cui non volevo in alcun modo provocare traumi.
L'andarsene o la minaccia di farlo però risulta la risposta più credibile in questi casi.
Lo è meno quando non hai gli strumenti per essere convincente, o non lo sei fino in fondo, perché comunque chi sta con te avverte, perché ti conosce, le tue debolezze, se vi sono, e nel mio caso c'erano.
Se lei avesse voluto separarsi ne avrebbe avuto modo: avevamo insieme gli strumenti per farlo, degnamente.
Lei rifiutando, cosa che faceva presupporre la volontà di continuare la vita matrimoniale o di riprovarci per il tempo necessario per prendere una decisione a freddo (e qui sei tu che devi stabilire qual è il tuo caso, io non mi voglio pronunciare), a me restava l'unica strada di intraprendere una giudiziale. Con costi, tempi e modalità che in quel momento non potevo caricarmi. Ero anche stremato e sfinito psicologicamente.
La prima questione da risolvere era: "E ora dove vado?".
Avendo al limite un'autonomia dal punto di vista economico di 3 giorni in un Bed e Breakfast ho rinunciato anche a quello. Azioni dimostrative di quel tipo sono solo fallimentari, se si torna comunque indietro.
Da mamma o papà non ci potevo tornare.
Se resti a quel punto fai un'altra scelta, che è quella di ricostituire un nuovo equilibrio di coppia, basato su una diversa percezione e conoscenza dell'altro.
Cosa impegnativa e difficile, ma non impossibile.
 
Ultima modifica:

danny

Utente di lunga data
Esagerato! Una giudiziale si fa per soldi, per L'affidamento, non per cercare di tenere insieme il matrimonio. Rifiutarsi è solo un mezzo per mettere alla prova, per negare l'importanza (per la relazione) di quanto accaduto.
Se lei non vuole separarsi consensualmente, non hai altre strade che la giudiziale.
E nel gioco delle responsabilità, lei risulterà quella che voleva tenere insieme il matrimonio, lui quello che lo ha sfasciato.
Per alcune persone, anche questa può essere una ragione importante.
 
Ultima modifica:

delfino curioso

Utente di lunga data
Quindi siamo ancora insieme.<br>
Nel nostro periodo di crisi post-scoperta io mi trovai impreparato:<br>
non avevo soldi miei giacché il conto era in comune (e i risparmi investiti e gestiti da mia moglie). <br>
avevamo una figlia piccola a cui non volevo in alcun modo provocare traumi.<br>
L'andarsene o la minaccia di farlo però risulta la risposta più credibile in questi casi.<br>
Lo è meno quando non hai gli strumenti per essere convincente, o non lo sei fino in fondo, perché comunque chi sta con te avverte, perché ti conosce, le tue debolezze, se vi sono, e nel mio caso c'erano.<br>
Se lei voleva separarsi ne avrebbe avuto modo: avevamo insieme gli strumenti per farlo, degnamente.<br>
Lei rifiutando, cosa che faceva presupporre la volontà di continuare la vita matrimoniale o di riprovarci per il tempo necessario per prendere una decisione a freddo (e qui sei tu che devi stabilire qual è il tuo caso, io non mi voglio pronunciare), a me restava l'unica strada di intraprendere una giudiziale. Con costi, tempi e modalità che in quel momento non potevo caricarmi. Ero anche stremato e sfinito psicologicamente.<br>
La prima questione da risolvere era: "E ora dove vado?".<br>
Avendo al limite un'autonomia dal punto di vista economico di 3 giorni in un Bed e Breakfast ho rinunciato anche a quello. Azioni dimostrative di quel tipo sono solo fallimentari, se si torna comunque indietro. <br>
Da mamma o papà non ci potevo tornare.<br>
Se resti a quel punto fai un'altra scelta, che è quella di ricostituire un nuovo equilibrio di coppia, basato su una diversa percezione e conoscenza dell'altro.<br>
Cosa impegnativa e difficile, ma non impossibile.
<br>
<br><br>Comprendo le tue motivazioni a rimanere nel rapporto con tua moglie, ma Luciano da quello che ci ha espresso, non ha nessuna intenzione di farlo, anzi vorrebbe chiudere subito.<br>Per quanto riguarda il conto cointestato con tua moglie spero che tu abbia provveduto a fartene uno da solo.<br>
 

delfino curioso

Utente di lunga data
Se lei non vuole separarsi consensualmente, non hai altre strade che la giudiziale.
E nel gioco delle responsabilità, lei risulterà quella che voleva tenere insieme il matrimonio, lui quello che lo ha sfasciato.
Per alcune persone, anche questa può essere una ragione importante.
ecco perché dicevo se si procede con la giudiziale sarà una "guerra".
 

danny

Utente di lunga data
<br>
<br><br>Comprendo le tue motivazioni a rimanere nel rapporto con tua moglie, ma Luciano da quello che ci ha espresso, non ha nessuna intenzione di farlo, anzi vorrebbe chiudere subito.<br>Per quanto riguarda il conto cointestato con tua moglie spero che tu abbia provveduto a fartene uno da solo.<br>
Eh sì.
Luciano secondo me deve affidarsi ora ai consigli di un avvocato, che gli consigli come procedere per la separazione.
Per il resto, invece, possiamo esserci noi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
ecco perché dicevo se si procede con la giudiziale sarà una "guerra".
Le persone dicono quello che dicono per avere la risposta di cui hanno bisogno. Bisogna spesso capire qual è la risposta che vogliono avere.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum

ologramma

Utente di lunga data
lucià... allora lei non accampa pretese con tutto quello che ha di suo ,per cui se decidi di troncare fallo se no alla lunga vuol farsi perdonare , se è quello che vuoi anche tu provaci se no un taglio netto e zac e il rapporto è finito .
 

Brunetta

Utente di lunga data
Intendi lei? Non ho capito..vuole farmi guerra?
Francamente non ne capirei i motivi: lei mi ha tradito, casa sua non mia, niente figli, lei lavora assieme al padre e al fratello nell' attività di famiglia( la sua di famiglia). Lei sta meglio di me!
Ti sta dicendo che vuole te.
Vorrebbe sentirsi dire "se tu mi vuoi, io ti voglio".
Pensa a cosa vuoi davvero tu.
 

ologramma

Utente di lunga data
nel tuo caso capisco la tua posizione Danny, perchè come si dice spesso qui ci sono interessi, figli e situazioni particolari che non ci fanno decidere per un abbandono sia nel caso del tradimento e sia nel caso si scopre che siamo traditi e d casi qui che lo conformerebbe ce ne sono tanti.
 
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