Io non vedo strategie in tutto questo, ma affermazioni personali frustrate da parte di entrambi, una cosa molto comune.
Nel momento in cui hai modo di realizzare ciò che hai accantonato in certi periodi della tua vita, lo fai.
Può essere un amore con tutti i crismi e le situazioni di quello adolescenziale o giovanile, o una vita sessuale più intensa o semplicemente diversa
Curi te stesso, le ferite che hai accumulato.
E non c'entra più quello che hai costruito, ma ciò a cui hai rinunciato.
Abbastanza diffusi, noto, sono i tradimenti che io chiamo proustiani, quelli alla ricerca del tempo perduto, ovvero persone che a 40 anni scoprono di avere più carte da giocare di quante ne avevano a 20 anni, e ne approfittano, in una corsa contro il tempo alla ricerca di occasioni perdute.
Io, per dire, mi sono trovato in una situazione di instabilità dopo il tradimento e ho provato una potente frustrazione nel vedere il rapporto che mia moglie aveva con l'amante.
In quel momento, in cui giocoforza è svanita anche quella sensazione di complicità che avevo prima con mia moglie, si è generata una frustrazione, ma non per il tradimento subito, quanto per l'assenza nella mia vita di un rapporto con una donna che mi amasse con l'intensità che io avevo idealizzato.
Non potrei definirla invidia, piuttosto la nascita di un bisogno che non avevo prima e di cui avevo realizzato - ricordato - l'esistenza nel momento in cui l'avevo visto soddisfatto nella relazione tra mia moglie e l'altro.
Frequentai in quel periodo, anni fa, una donna, mi era amica, sapeva tutto di quel che mi stava succedendo.
Fui molto ingenuo con lei, era sicuramente il mio primo approccio con un'altra donna dopo tanti anni e in uno stato di confusione che non mi aiutò. Restò pertanto solo amica, in senso pratico, ma ciò non mi impedì di legarmi a lei in un modo più esteso e di provare emozioni sopite.
Inutile dire che questo non mi aiuto a lenire la frustrazione, ma fu efficace nel comprenderla un po' di più.
È un errore pensare che tutto il malessere parta da mia moglie. Anni fa lei ruppe un equilibrio, certo.
Ma il resto lo porto dentro io, in un misto di desideri irrealizzabili e di situazioni decisamente inadeguate per la mia età e per la mia situazione. Il fatto che puntualmente il mio inconscio me le proietti nei sogni notturni palesa la mia inquietudine.