Tebe
Egocentrica non in incognito
Dell'arrampicata come se fossimo capre ho giá detto.
Che eravamo dietro ad una sedicente guida con l'etá del mio bisnonno in mezzo a montagne sconosciute anche.
Che la romantica baita era una catapecchia mai vista, pure.
Che non avevamo acqua in casa. E nemmeno il bagno. Che la stanza sembrava quella dei Puffi e il riscaldamento consisteva in una stufa del cazzo posizionata in cucina. E basta. Nelle camere un cazzo. Le stalattiti c'erano, porca troia. (Due giorni senza lavarmi e senza cambiarmi. Tanto per)
Ecco.
In questo ambiente da gioia e tripudio, c'era pure un altra coppia.
Di cui ovviamente non sapevamo l esistenza. E l unica cucina disponibile nella catapec... hem...baita, era quindi in comune.
Bene.
Lei. Insopportabile. Una cerebrolesa che si fa fatica a credere che esistano. Un mattone umano. Una rompicoglioni mai vista, logorroica come una merda, a ripetere le stese cose ottocento volte.
Apro parentesi.
Dialogo fra lei e il suo napulé
Lei "Castorino ma l hai vista la volpe?"
Lui "Tz" alzando il mento "tre ne ho viste. Piccole"
Lei " Oh ho, hai visto i bambini pelosi allora! Io ho visto la mamma. Tu non l hai vista la mamma?"
Lui "No. Ho visto tre volpacchiotti piccoli."
"Davvero? Io ho visto una volpe grande! Tu l hai vista?"
Lui "No, ma ho visto tre cucciolini di volpe. Tu li hai visti?"
Ma cosa siete, scemi tutti e due?
Vi giuro, ad un certo punto mi sono voltata a guardarli perché la conversazione era surreale e mi sentivo presa per il culo.
E invece no.
L hanno tirata avanti un quarto d'ora.
Che poi lui...non mi é sembrato...come dire...sicuramente un opportunista. E un manipolatore. Lei é persa. Stanno insieme da sei anni, convivono, e praticamente lei lo serve e riverisce.
Ecco si. Lui sembra il principe consorte e lei la sua ancella.
Fra un po si faceva allacciare anche le scarpe sto qui.
Comunque.
Ribadisco che ho fumato due giorni, cercando di scappare dalle grinfie di lei, che avrebbe cominciato un soliloquio pure sul punto sul punto croce se mi avesse intercettata, con ovviamente domanda finale "ma l hai vista la volpe?" ma...una sera.
Non ho avuto scampo.
Erano le tre.
Non riuscivo a dormire. Sfidando il gelo sono uscita dalla camera e mi sono infilata in cucina, dove grazie al cielo la stufa era ancora accesa.
Dalla tanica in plastica da 15 litri ho preso quel tanto di acqua per un caffè, e dopo quindici minuti ero seduta davanti alla stufa accesa nel piú assoluto silenzio, con canna in bocca e caffé in mano.
Un nirvana.
Ma.
Come in tutti i nirvana.
C é sempre un rompicoglioni che distrugge tutto, e nel mio caso...
Mentre sono li che mi faccio film sull'uomo delle nevi insolitamente somigliante a Cristian Bale, sento alle mie spalle il cigolio della porta che si apre.
Lei.
Che arriva. Si prende un caffé. Mette una sedia vicino alla stufa e si siede, emettendo un lungo. Lunghissimo e melodrammatico sospiro.
Io riesco a pensare solo che sono fottuta.
Davvero. Non la reggo. Non é cattiveria. La trovo davvero noiosa. E cretina dura. Cioè. Mollami.
Morale. Non potevo scappare, ma la nota positiva era che la mary cominciava a farmi stare in pace con il mondo, quindi in pace anche con lei.
Io non so quando é cominciato tutto. Nel senso che mi sembrava mi stesse raccontando di quanto era felice di quella vacanza, quando improvvisamente mi ha vomitato addosso una storia raccapricciante di tradimento.
Io con gli occhi fuori dalla testa. Non che non sia abituata alle fugaci confidenze di sconosciuti, ma...
Cosa non le é uscito da quella bocca. Ma una roba che davvero mi sono spaventata.
Lui vabbé. Un coglione. Si é fatto beccare come un pollo che Mattia in confronto é stato un genio del male.
In sostanza il compaesano di Mattia si é bombato una di 15 anni in meno di lui, una modella dell est e bla bla.
L invornito ha perso la testa e ha lasciato tracce a non finire .
Poi non si sa come ha visto la luce sulla via di Damasco.
Ovvero lei.
Che dopo un accurata raccolta di prove inconfutabili del tradimento in atto, si é fatta trovare davanti alla porta del locale dove lui sarebbe andato quella sera, dicendole che avrebbe fatto un ritiro spirituale per pensare a loro.
Peccato che il ritiro spirituale fosse in un locale, dove lui é arrivato molto spiritualmente con la giovinetta bionda sotto braccio.
Il racconto che ne é seguito é stato un delirio splatter.
Botte da orbi. Sputi, calci, minacce fino alla quarta generazione, passata e futura.
Pure i carabinieri.
E fin qui...uno dice. Beh, ma minchia, sono momenti che vedi rosso.
Tutto é concesso. Stavo pure quasi capendola quando improvvisamente dice.
"Quella croata di merda. Feccia. Zingara di sto cazzo. Razzaccia come i Negri. E puzzano tutti."
Io, come il granchio Sebastian della sirenetta, con la mascella a terra.
Ho il dubbio che sia troppa mary, che lei non abbia detto davvero quello che le mie orecchiette sante, hanno pensato di sentire.
Mi osserva attenta. Io sono fuori come una mina.
Che eravamo dietro ad una sedicente guida con l'etá del mio bisnonno in mezzo a montagne sconosciute anche.
Che la romantica baita era una catapecchia mai vista, pure.
Che non avevamo acqua in casa. E nemmeno il bagno. Che la stanza sembrava quella dei Puffi e il riscaldamento consisteva in una stufa del cazzo posizionata in cucina. E basta. Nelle camere un cazzo. Le stalattiti c'erano, porca troia. (Due giorni senza lavarmi e senza cambiarmi. Tanto per)
Ecco.
In questo ambiente da gioia e tripudio, c'era pure un altra coppia.
Di cui ovviamente non sapevamo l esistenza. E l unica cucina disponibile nella catapec... hem...baita, era quindi in comune.
Bene.
Lei. Insopportabile. Una cerebrolesa che si fa fatica a credere che esistano. Un mattone umano. Una rompicoglioni mai vista, logorroica come una merda, a ripetere le stese cose ottocento volte.
Apro parentesi.
Dialogo fra lei e il suo napulé
Lei "Castorino ma l hai vista la volpe?"
Lui "Tz" alzando il mento "tre ne ho viste. Piccole"
Lei " Oh ho, hai visto i bambini pelosi allora! Io ho visto la mamma. Tu non l hai vista la mamma?"
Lui "No. Ho visto tre volpacchiotti piccoli."
"Davvero? Io ho visto una volpe grande! Tu l hai vista?"
Lui "No, ma ho visto tre cucciolini di volpe. Tu li hai visti?"
Ma cosa siete, scemi tutti e due?
Vi giuro, ad un certo punto mi sono voltata a guardarli perché la conversazione era surreale e mi sentivo presa per il culo.
E invece no.
L hanno tirata avanti un quarto d'ora.
Che poi lui...non mi é sembrato...come dire...sicuramente un opportunista. E un manipolatore. Lei é persa. Stanno insieme da sei anni, convivono, e praticamente lei lo serve e riverisce.
Ecco si. Lui sembra il principe consorte e lei la sua ancella.
Fra un po si faceva allacciare anche le scarpe sto qui.
Comunque.
Ribadisco che ho fumato due giorni, cercando di scappare dalle grinfie di lei, che avrebbe cominciato un soliloquio pure sul punto sul punto croce se mi avesse intercettata, con ovviamente domanda finale "ma l hai vista la volpe?" ma...una sera.
Non ho avuto scampo.
Erano le tre.
Non riuscivo a dormire. Sfidando il gelo sono uscita dalla camera e mi sono infilata in cucina, dove grazie al cielo la stufa era ancora accesa.
Dalla tanica in plastica da 15 litri ho preso quel tanto di acqua per un caffè, e dopo quindici minuti ero seduta davanti alla stufa accesa nel piú assoluto silenzio, con canna in bocca e caffé in mano.
Un nirvana.
Ma.
Come in tutti i nirvana.
C é sempre un rompicoglioni che distrugge tutto, e nel mio caso...
Mentre sono li che mi faccio film sull'uomo delle nevi insolitamente somigliante a Cristian Bale, sento alle mie spalle il cigolio della porta che si apre.
Lei.
Che arriva. Si prende un caffé. Mette una sedia vicino alla stufa e si siede, emettendo un lungo. Lunghissimo e melodrammatico sospiro.
Io riesco a pensare solo che sono fottuta.
Davvero. Non la reggo. Non é cattiveria. La trovo davvero noiosa. E cretina dura. Cioè. Mollami.
Morale. Non potevo scappare, ma la nota positiva era che la mary cominciava a farmi stare in pace con il mondo, quindi in pace anche con lei.
Io non so quando é cominciato tutto. Nel senso che mi sembrava mi stesse raccontando di quanto era felice di quella vacanza, quando improvvisamente mi ha vomitato addosso una storia raccapricciante di tradimento.
Io con gli occhi fuori dalla testa. Non che non sia abituata alle fugaci confidenze di sconosciuti, ma...
Cosa non le é uscito da quella bocca. Ma una roba che davvero mi sono spaventata.
Lui vabbé. Un coglione. Si é fatto beccare come un pollo che Mattia in confronto é stato un genio del male.
In sostanza il compaesano di Mattia si é bombato una di 15 anni in meno di lui, una modella dell est e bla bla.
L invornito ha perso la testa e ha lasciato tracce a non finire .
Poi non si sa come ha visto la luce sulla via di Damasco.
Ovvero lei.
Che dopo un accurata raccolta di prove inconfutabili del tradimento in atto, si é fatta trovare davanti alla porta del locale dove lui sarebbe andato quella sera, dicendole che avrebbe fatto un ritiro spirituale per pensare a loro.
Peccato che il ritiro spirituale fosse in un locale, dove lui é arrivato molto spiritualmente con la giovinetta bionda sotto braccio.
Il racconto che ne é seguito é stato un delirio splatter.
Botte da orbi. Sputi, calci, minacce fino alla quarta generazione, passata e futura.
Pure i carabinieri.
E fin qui...uno dice. Beh, ma minchia, sono momenti che vedi rosso.
Tutto é concesso. Stavo pure quasi capendola quando improvvisamente dice.
"Quella croata di merda. Feccia. Zingara di sto cazzo. Razzaccia come i Negri. E puzzano tutti."
Io, come il granchio Sebastian della sirenetta, con la mascella a terra.
Ho il dubbio che sia troppa mary, che lei non abbia detto davvero quello che le mie orecchiette sante, hanno pensato di sentire.
Mi osserva attenta. Io sono fuori come una mina.