O
Old chensamurai
Guest
...vedi, amica mia, sei in palese contraddizione... affermando che il male non ha una natura ontologica... genetica... e attribuendolo alla natura dei contatti sociali... appartenendo, quindi, a un'alterità... si rivela come nient'altro che una macchia di sporco sull'essere... che "in sé", rimane immacolato... una macchia di petrolio, forse, cambia la natura ontologica di un'anemone di mare?... l'anemone, rimane anemone... anche se sporca... leggi Rousseau, amica mia... leggilo... quello che molti, qui, non hanno capito... è che la felicità E' la nostra vera natura... ce l'abbiamo dentro...dire che il male e' genetico sarebbe assurdo quanto un'innocenza che non si deteriora mai... l'innocenza si deteriora con i primi contatti sociali...se hai figli e li hai osservati sai di che cosa parlo... passata la fase puramente fisiologica di "pappa, cacca e nanna" i bimbi iniziano a capire cosa possono ottenere dagli altri... e gia' a quel punto l'innocenza e' corrotta...aggiungo anche che se osservi i gruppi di bambini anche solo di poco piu' di un anno vedi l'organizzazione di una piccola societa' la cui base non e' sicuramente l'innocenza