Non dubito che l’inganno sia terribile.
Ma il figlio è stato solo vittima.
È una questione così delicata che non mi sento di parlarne ulteriormente. Resta il mio stupore.
Non credo che Tommy quando scrive che il figlio non era suo, lo scriva come rifiuto (*).
Quello che descrive è quanto lui vede ora. La notizia del figlio non suo, insieme alla malattia e alla sua perdita, al tradimento subito, alla seguente malattia della moglie, al casino dell'azienda, gli hanno fatto perdere di colpo tutte le fondamenta che aveva, come se a perdere questo, avesse perso se stesso.
Non sa più chi è lui. Come se restasse l'involucro del corpo fuori, ma dentro fosse totalmente svuotato.
Probabilmente l'uomo che era prima, o quello che ormai sentiva di essere (non essendo più un giovincello), sarebbe stato uno che voltava pagina, uno a cui certe cose non capitavano, uno che dirigeva, e probabilmente ha passato certi "termini" alle figlie.
E invece sono arrivate, tutte insieme.
Io non la vedo come una comunicazione ad un forum, ma un dialogo con se stesso.
Sta cercando una risposta in se che si sono scomposti e spezzati.
(*) io ricordo quando parlava del figlio, prima di sapere che non era suo, e prima della certezza del tradimento (anche nel contesto aziendale), di com'era fragile questo bambino, diverso rispetto agli altri figli... di come la moglie lo "teneva" questo figlio, quasi viziava (non ricordo i termini precisi), come fosse quasi un problema tra loro. Non ho le competenze ma nella sua testa mi sa che si muovono terre, che mari si trovano dove prima c'erano montagne, e cose del genere.