Quando si dice "siamo su una polveriera"...
Ma vabbè, alla Mocro Mafia è stata dedicata anche una serie TV, eppure il termine sembra sconosciuto agli italiani che pensano ai marocchini come a quei simpatici venditori di oggetti inutili sulla spiaggia.
Chi vive a Milano non può non aver sentito parlare del boschetto di Rogoredo, gestito dalla mafia marocchina, fino all'avvento della Ndrangheta, non si sa per quale scopo esattamente, ma questa informazione l'ho avuta direttamente da un marocchino.
Oltre a questa nella merdaEuropa, che è stata gestita talmente bene da riuscire utile a diffondere il fenomeno mafioso ovunque, vi sono le mafie albanesi, attiva comunque anche in Medio Oriente, Asia, SudAmerica. Ovviamente anche Israele.
Le organizzazioni albanesi hanno coinvolto, come quelle italiane, d'altronde, anche la politica. Non solo locale.
In Italia la fama albanese collabora con le nostre da decenni. Sua il campo della prostituzione, con un traffico di donne da Albania ma anche da Moldavia, Ucraina, Romania. Non lo facevano gratis, in cambio ricevevano droga e armi, che esportavano.
Le organizzazione criminali albanesi sono veramente ovunque, dagli Emirati Aravi alla Grecia fino all'Ecuador e Australia.
Per chi ha citato il lusso, alcuni esponenti sono appassionati di Rolls, hanno case a Dubai e cose così.
L'Olanda con Rotterdam è uno dei porti principali utilizzati dalla mafia, internazionale.
Terzo attentato a un locale pubblico nella città tedesca di Colonia in un mese. La cosiddetta “mocro mafia” sta conquistando la Germania del Nord. Abbiamo chiesto, su questi ultimi avvenimenti, un’opinione al criminologo Vincenzo Musacchio.
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